11. la guerra siriaca PDF

Title 11. la guerra siriaca
Author teresa magliocca
Course Storia romana
Institution Università degli Studi di Siena
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riassunti storia romana...


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LA GUERRA SIRIACA Nello stesso periodo in cui Flaminino regolava gli affari della Grecia, Antioco III re di Siria decide di volere l’Asia Minore e la Tracia. Roma ovviamente si contrappone ma Antioco risponde che in ogni caso lui non voleva scontrarsi con Roma. Nel 192 a.C. la Lega Etolica chiede ad Antioco di liberare la Grecia dai suoi falsi liberatori(ovvero i Romani, come appena visto nell’articolo precedente: qui). L’anno dopo i Romani sconfiggono Antioco alle Termopili ed il re fugge in Asia Minore. Lucio Cornelio Scipione insieme al fratello Publio Cornelio Scipione Africano si preparano ad invadere l’Asia Minore con il sostegno di Filippo V. La flotta romana, appoggiata da Pergamo e Rodi, dissolve l’esercito di Antioco. Si ha così la pace di Apamea nel 188 a.C. che prevedeva: •

il pagamento di un’enorme indennità di guerra;



l’affondamento di tutta la flotta tranne 10 navi;



la consegna dei nemici di Roma che si nascondevano nei suoi territori (Annibale

riesce a fuggire in Bitinia dove si suicidò qualche anno dopo); •

lo sgombro del centro dell’Asia Minore.

I territori conquistati in seguito alla guerra non vengono fatti province ma vengono spartiti fra Rodi e Pergamo. Il rapido ampliamento degli orizzonti di Roma a seguito delle grandi vittorie militari tra la fine del III e gli inizi del II secolo a.C. portò dei cambiamenti nell’assetto politico e sociale interno. Il primo di tali cambiamenti è segnalato dal “Processo degli Scipioni“, vicenda che seppur confusa nei dettagli, mostra l’acuirsi del contrasto all’interno della stessa classe dirigente romana e i nuovi scenari di lotta politica che si andavano aprendo. Lucio Cornelio Scipione e Publio Cornelio Scipione Africano vengono accusati di essersi impadroniti dell’indennità di guerra di Siria e di aver condotto rapporti di carattere personale con il re di Siria. Fortunatamente uno viene salvato dal veto dal pagamento di una fortissima multa, e l’altro si limita a ricordare tutto quello che ha fatto per Roma auto-esiliandosi nella Campania settentrionale. Nel 180 a.C. viene emanata una Legge Villia che stabiliva un’età minima per ricoprire lamagistratura ed il trascorrere di un biennio fra una carica e l’altra.

Nel 186 a.C. il senato si accanisce anche contro il Culto di Bacco emergente in quel periodo a Roma, cercando di distruggere il culto composto da baccanali e quant’altro con l’accusa di stare costituendo uno Stato nello Stato, o, piuttosto uno Stato contro lo Stato Romano....


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