La romana alberto moravia PDF

Title La romana alberto moravia
Author Luisa De Canditiis
Course Mediazione Lingiustica
Institution Università degli Studi di Milano
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Summary

Appunti di Letteratura Italiana del romanzo La Romana, A. Moravia...


Description

10/10/17 Letteratura Moravia è un autore che ha scritto moltissimo nella sua vita, ha scritto molte sceneggiature anche se queste non sono state pubblicate a nome suo. Ha ricevuto anche delle critiche: Ha scritto troppo, ha sempre suscitato diffidenza, scrive male e tra tutte le sue opere ha creato un solo capolavoro. Lui durante la giornata, scriveva per 4/5 ore e successivamente usciva dalla propria abitazione. Inizialmente, la sua non era una lingua scontata, infatti costruì un vero e proprio STILE ROMANZESCO considerato in Italia un’eccezione. Ha scritto anche molti resoconti di viaggio. Lui era ossessionato dal sesso e dal denaro -> le critiche lo guardano con diffidenza. Nella sua vita ha avuto tre fasi di scrittura: - nella 1° fase si concentrava su un narratore esterno con focalizzazione interna. (fino alla 2° g. mondiale) Es. Gli indifferenti 5 personaggi principali il cui punto di vista è portato da loro stessi. -nella 2° fase si concentrava su un narratore interno non colto, non solo con punto di vista, ma con voce di popolani. Secondo lui i poveri non sono delle persone buone. In questo periodo racconta tramite narr. interno le storie del popolo. Es. La Ciociara film linguisticamente un po’ più dialettale, narra la storia di una ragazza violentata dalle truppe francesi durante la rivolta degli alleati. Storia narrata dalla madre: bottegaia che vuole ottenere denaro e metterà in luce le varie problematiche del denaro stesso. La Romana (pubblicato nel 47) e La Ciociara (pubblicato nel 44) vengono scritti contemporaneamente. Inoltre sceglie di scrivere due grandi romanzi con la presenza di una protagonista femminile, nonostante si trovi in un mondo dove c’è una totale dominazione del sesso maschile. -nella 3° fase si occupa della prospettiva dell’intellettuale, quindi appare un narratore interno, ma intellettuale Es. La noia, narra di un uomo ricco. Lui capisce che il denaro gli serve a poco, nel momento in cui ha perso la donna amata. In questa fase lui si reputa incapace di afferrare il reale. Nella sua vita lesse molta narrativa e si formò da autodidatta, poiché non potè andare a scuola. La Romana (Moravia) Romanzo ispirato al romanzo di Daniel Difo (memorial di una prostituta) -romanzo di formazione e di denuncia -presenti scende dialogate -800esco (?) (periodo) -> messa in discussione i un’Italia priva di valore. Adriana, la protagonista principale del film utilizza un linguaggio relativamente più complesso, Moravi ha bisogno di usare Adriana per spiegare ciò che vuole dirci. -Romanzo d’avanguardia, molto leggibile. I personaggi vengono utilizzati come forma e strumento di giudizio morale.) Questo romanzo si avvicina a ‘la Malora’ ma non del tutto, è difficile infatti paragonarlo ad esso) La scelta di un personaggio popolano fa in modo che lui sia impossibilitato a scrivere e fare riferimenti al FASCISMO, solo grazie all’amante di Adriana riusciremo ad avere qualche nozione (mino). Adriana, una ragazza piena d’amore, ama, durante la sua vita capisce di essere interessata alla vita da prostituta, poiché gode di piacere nella diversità degli uomini. Lei è una donna corrotta, ma afferma la forza della vita: accettazione della vita, del piacere; una positività problematica, unica al mondo. Il romanzo finisce: Adriana non c’è più, infatti al suo posto ci sarà la figlia (sensazione di continuità della vita). Lei è una ragazza pacifica, sempre disponibile, quieta, una vera donna del popolo, ama la strada, ama Roma. A differenza della sua amica Gisella, lei non è legata ai salotti, ai ristoranti. Lei è un personaggio positivo, ma non eroico, viene messa in scena perché ultima del mondo. Una vera popolana che impara, portatrice di valori SEMPLICISTICI, sogna un mondo di valori piccoli borghesi; vorrebbe il minimo indispensabile, non riesce ad averlo e mette in discussione il mondo in cui vive. 12/10/17 La struttura: La romana Protagonista: la narratrice, Adriana: figura problematica e negativa; il narratore è interno ed è difficile stabilire che sia lui a scrivere.

La malora è un romanzo breve, a differenza di questo che è complesso e più lungo: non ci sono titoli, ma capitoli, suddiviso in due parti, nella prima parte troviamo 9 capitoli, nella seconda 10. È difficile dire che questo sia un romanzo di formazione. È stato scritto in un arco temporale piuttosto limitato e narra di una giovane che impara dalla vita. Adriana è orfana di padre (come Agostino-> prospettiva familistica, nomina il padre e continua a nominarlo) Adriana nomina il padre solo in due righe in tutto il romanzo. Il padre non ha nessun ruolo narrativo. Il padre la avvia alla strada della prostituzione. L’assenza del padre in qualche modo ci fa capire che Moravia mette al centro del mondo la donna, mostra la problematica dell’emancipazione. Sia Adriana che Agostino in qualche modo vengono venduti. Nel romanzo è presente una crisi familiare, una disgregazione. La madre è disgraziata e la figlia bella. La figlia viene portata a fare la modella da un pittore (posa nuda). Questo non è il modello di madre che tutti vorrebbero. POVERTA +FIGURA FEMMINILE -> vita dura. Adriana, durante il suo lavoro da modella conosce il suo primo fidanzato che vuole sposare a tutti costi, lui è un bugiardo, infatti lei scoprirà da uno dei suoi uomini che Gino è già sposato ed ha una figlia. Adriana, facendo la prostituta ritrova sè stessa, poiché le piace fare l’amore, ma soprattutto ricevere soldi in cambio. Lei è vittima di un mondo corrotto, compie un percorso di formazione, di autentico segno morale, le piace il suo ‘lavoro’, non conosciamo la sua età poiché non scrive nulla che riguardi ciò nel romanzo. Adriana voleva sposare il suo primo fidanzato Gino, ma poi scoprì, a malincuore, che lui fosse già sposato, lei tramite Gisella, che (insieme a lei anche la madre), Adriana dovesse sposare un uomo povero come Gino (lavorava come autista), conobbe Astarita, un uomo completamente innamorato di lei fin dal primo sguardo, lui la ama in modo violento ed è fascista. (di Astarita conosciamo solo il cognome). Adriana di Astarita apprezza i soldi. Inoltre uno dei suoi amanti/fidanzati è Giacomo, detto Mino, un uomo borghese che mette in scena la crisi intellettuale economica. Lui pur sapendo di amarla, non riesce a farlo concretamente. Sonzogno (un ulteriore amante di Adriana) è un po’animale, un assassino poiché nel romanzo ucciderà uno dei personaggi, conosciamo solo il cognome, che è quello di un grande editore italiano. Adriana diventa la vittima di tutti, la più buona, ha un legame con la natura. Lei è la portatrice di un buonsenso popolaresco, è una donna sensata che da dei giudizi e valuta poi con molta serenità e tranquillità. Scopre di avere una sensualità, scopre la bellezza del mondo e dell’amore, capisce ad imparare il mondo. Lei non smette di donarsi. ROMANZO considerato un po’ un memoriale, un po’ un romanzo di formazione, un po’ analessi. Tutta la storia è una crescita di maturità dove si infila il DIO denaro, lei respingeva i pittori e si faceva fama di ricchezza, ricchezza come strumento di potere e di vita. Al centro del romanzo troviamo sensualità e denaro. Adriana scrive dopo l’accaduto, ma non sappiamo se parla o scrive, probabilmente scrive, ma in modo articolato, da degli elementi i AUTOINTERPRETAZIONE (metanarrativa: la narrativa parla della narrativa). Adriana è diventata consapevole di quel che ci racconta. Ci sono episodi che accostano il romanzo al poliziesco. Adriana pone una descrizione fisica positiva di se stessa e delle persone. Lei ha un vero e proprio rapporto con il proprio corpo, tematizza la propria bellezza e ha bisogno di farci sapere com’è fatta. Adriana è all’incirca coetanea di Agostino. Viene fatto un discorso dettagliato sulla sua descrizione che serve a tematizzare il linguaggio del corpo (presenza di strutture geometriche non evidenziate). Il testo è regolare, processo di acquisizione di consapevolezza. Adriana è buona, non solo bella, non è quasi mai aggressiva. Lei sarà durissima proprio con Astarita, poiché lui è fascista, cercherà di usarlo per salvare Gino (antifascista che deve essere catturato dalla polizia). Adriana prende coscienza e finisce per prostituirsi, diventa poi dura con la madre che vive sempre meglio (grazie ad adriana) , il suo ingrassare è un segnale morale. Lei impara a vivere in un mondo corrotto, dolorosamente. p.17 CONDIZIONE ECONOMICA SGRADEVOLE/POPOLANA P.19 SIMMETRIA NELLE PAROLE Adri è bella, si vergogna di indossare quei vestiti, la madre le cuce dei vestiti che non le stanno perfettamente, anzi le mostrano parti del corpo che lei non vorrebbe si vedessero. Inoltre la madre vuole farla diventare ballerina, ma lei è troppo scoordinata e non riesce a prendere un posto nella danza classica. La danza come simbolo di vitalità armonica (perfetta interazione tra vitalità e azione -> interazioni esercitate come se fossero normali, capacità di movimento simbolico). Adriana quando prova a ballare è impacciata e goffa. p. 28 CONDIZIONE ECONOMICA FAMIGLIARE, DESCRIVE LA CASA.

Adriana incontrerà Sonzogno, un ragazzo cattivo, lui si trova in armonia con la natura, ma il mondo gli resta squilibrato. Adriana è tanto sola e spera che qualcuno la ami, non riesce ad integrarsi; è una popolana con attitudini da intellettuale, lei è piena di vita, ma il suo modo di fare è storto, (non è lecito aspettarsi di conquistare l’armonia). La mancata abilità di ballerina le fa capire che deve diventare prostituta. Apparizione del primo uomo: 2° capitolo p.27 p.30 incontro con Gino (andamento del narratore in terza persona), l’uomo che farà assaggiare per la prima volta l’amore ad Adriana. Il 1° lui che la ama. L’ingresso in campo di Gino ci mostra qualcuno che non sta dicendo la verità, la vita è recitazione, lui p il portatore di coscienza. DIALOGO MORAVIANO: sistematicamente non sottolinea solo i contenuti, ma il modo di parlare. Adriana pratica METADIALOGICA: commento al praticato. P.31 Adriana percepisce la bugia, ma fin dall’inizio non capirà la bugia maggiore. Lui cerca di raccontarle il suo lavoro mentendo, Adriana capisce che lui è un autista. p.35 Primo bacio con Gino e da quel momento sente di essere fidanzata, sente la prima volta in cui una lingua le entra in bocca. p.38 lei ci specifica come viene toccata sul seno. p.58 primo rapporto sessuale con Gino, eseguito nella villa della padrona di Gino. La madre sospetta della perdita della verginità della figlia, infatti la porta di notte dal medico per farla visitare e per accertarsi di ciò. p.100 primo rapporto sessuale forzato con Astarita, dopo quando se ne vanno lui le mette del denaro in mano. Questa è la prima volta che ella riceve del denaro dopo una prestazione sessuale. p.36 i baci vengono paragonati alle monete -> baci come monete (dopo il primo incontro con Gino)9 Adriana in realtà cercava l’amore e quindi qualcuno che reincarnasse i suoi desideri. Lei intanto diventa consapevole della sua vocazione, Moravia non specifica se lei è o non è una prostituta. Lei diventa una prostituta a causa di una menzogna da parte sua a Gino. Astarita la ricatta, viene forzata da un uomo di potere. Lei diviene ciò che è perché spinta da una certa vocazione. Ci vogliono esattamente 147 pagine prima che lei si dichiari prostituta. Lei cerca di vestirsi bene, ma il suo vestirsi va incontro ad una disarmonia p.55 Gino promette di sposarla e iniziano a progettare il matrimonio. Lei si sente come la padrona della villa nel momento in cui fanno l’amore nella camera della padrona. P73 Adriana e Gino si vedono e fanno l’amore tutti i giorni, si amano con grande passione e felicità, inizia però a percepire cose di sè stessa diverse dalle attuali (p 74) Adriana scopre il proprio corpo, le proprie voglie, scopre che il denaro è importante ed è difficile vivere senza esso. PASSAGGIO IN CAMPO 2° CONTENDENTE ASTARITA (vanno fuori città per una cena e Adriana viene costretta a partecipare ad un gioco e viene quindi baciata da Astarita) Gisella in questo caso viene rappresentata come Gesù sulla croce che costringe Adriana a farsi baciare, bloccandola; Adriana come un agnello e viene usata da Astarita, minacciata e ricattata. Adriana cerca di reagire, ma non lo fa accetta la situazione, il suo destino. Nelle pagine successive Adriana scoprirà la propria libertà che si riferisce alla sua sessualità, al puro fluire della vita. Scopre che il suo corpo può essere venduto e dopo la violenza scopre di poter fare un mestiere dove vengono guadagnati dei soldi. p.63 rarissime eventualità tipo ‘troia’ (medietà di Moravia) Precedentemente all’entrata di Astarita, lei viene tradita dall’amica Gisella. Astarita è il primo uomo che paga Gisella e sarà lui a dirle che lei è fidanzata con un uomo sposato. Lei inizialmente non era una prostituta, ma riceve dei soldi e questa cosa non le dispiace per niente, anzi scopre che le piace avere dei soldi in tasca. 17/10/2017 Ingresso tema politico tra Astarita e Mino, Astarita fascista e Mino anti fascista. La presenza del tema politico si lega alla questione intellettuale. Adriana ha un’identità popolana che esibisce caratteristiche che la fanno sembrare intellettuale. p. 135/136 passo in cui viene esplicitata la questione politica. (dimensione metanarrativa) Astarita va a casa di Adriana e intrattiene rapporti ambigui con la madre dandole dei soldi. Adriana in qualche modo è aggressiva e immagina di uccidere (?) p.135/136 p. 147/148 scoperta di elementi di piacere riguardo a questo traguardo. Adriana una mattina resta a letto, non si alza, la madre sta zitta e capisce, perché è proprio la madre ad averla spinta a questa tipologia di vita. Adriana resta a letto e si gode questo momento, il momento del riposo.

p.157 ideale di autenticità per Moravia: Adriana per lavorare rimaneva se stessa, non si truccava, non si preparava, preferiva rimanere al naturale ed essere apprezzata per ciò che era; infatti lei riusciva a sedurre le persone comportandosi in modo normale, ormai ha assunto la piena percezione del proprio lavoro. Il suo primo cliente cerca di istruirla e di farle capire come deve comportarsi a letto e che la sua prestazione deve essere eseguita da amante e non da persona innamorata. Quando lei scopre, tramite Astarita, che Gino ha già una famiglia, non riesce a provare rancore, non è per niente aggressiva quando lo chiama dopo la notizia, anzi è naturale. P142 prova il desiderio di scusare coloro che le fanno del male, non riesce a mettere in gioco violenze, anche se sa essere violenta (con la madre e con Astarita). Adriana non smette di avere una sua positività: la vita; non è un caso che Adriana alla fine del libro sarà incinta. P150 sequenza di grande geometrica sintattica. Adriana, donna di strada, non perché batte (cit) ma perché ama stare in strada e passeggiare. P.158/159 esprime il suo godimento nell’andare per strada. Capitolo 7 Adriana ammette con decisione e tranquillità di essere una prostituta/puttana e la madre ha una percezione della propria consapevolezza, infatti quando arrivano i clienti a casa, la madre non commenta, non batte ciglio. p.172/173 Adriana ormai è andata a letto con un perfetto straniero, che le fa un rutto in faccia mentre fanno l’amore, elemento disgustoso. Le fa schifo ma percepisce affetto anche verso il cliente che la disgusta. Adriana sente il bisogno di amare e di essere amata (personalità oblativa),prostituirsi diventa per lei amare, anche se non può esercitare il proprio amore in modo legittimo, lo mette in pratica lo stesso per coloro che la cercano. È possibile in questo caso interpretare la prostituzione come una persona che restituisce l’amore. p.174 riscopre la propria corporeità, afferma la vita e la scopre tramite il proprio corpo. p.178 si concentra sul proprio corpo, a momenti sfiora la disperazione e molte volte non vuole più vivere (anche la madre si sentirà colpevole poiché l’ha portata su quella strada. TUTTI SONO COLPEVOLI DELLA SUA VITA Lei inoltre afferma che nella sua vita, solo il suo corpo continuava ad andare avanti, questo ci fa capire che la vita continua e che i suoi occhi ogni mattina avrebbero rivisto la solita e classica realtà. Lei doveva abituarsi a vivere e non pensarci più. Dopo un po’ lei scrive di sentirsi bene. p.318/319 Astarita le dichiara il suo amore e si sente felice. La vita le piace, e scopre ed accetta che ogni uomo merita amore. p.196/197 il passo in cui Adriana sottolinea cosa le piace dei suoi amanti. Lei ama fare l’amore ma non di essere prostituta, scopre tramite la madre che lei ha solo bellezza e nient’altro. P.212/213 Mino: sensazione critica , la vita è priva di significato. Lei amerà la borghesia, poiché lei guadagna un po’, ma non è ricca. Adriana coglie l’insensatezza di un mondo ma ama la vita, a differenza di Mino che non amerà la vita e si ucciderà. OSSESSIONE DEL DENARO+ SESSO Moravia si avvia alla critica di Marx e Freud. Percezione esistenzialistica, riferimento a Montale (uno nessuno e centomila) Adriana: -amore per la vita -sentimento di compassione per gli uomini: abbiamo bisogno di qualcuno che abbia compassione di noi -lei percepisce come sia normale che gli uomini mentono nella vita, tutti seguono una parte (come Pirandello, maschere) Nonostante tutto lei sente il bisogno di amare (ci prova con Gino e non va nel migliore dei modi), ma lei conoscerà Mino, la quale si soffermerà prima di tutto sulle mani -> mani delicate, di una persona che non lavora duramente. Le mani di Mino sono completamente differenti da quelle di Sonzogno, mani dure, di un lavoratore. Adriana, totalmente innamorata di Mino, non nota in lui tutto l’affetto che lei le dimostra; lui non agisce, sembra incapace di farlo. Presenza di una SINEDDOCHE: mani piccole e sottili che rappresentano Mino = Mani rozze e dure che rappresentano Sonzogno (sin: una parte per il tutto) Adriana desidera un amore tranquillo, vuole essere innamorata e quando Mino le rivolge la parola per lei questo è già abbastanza.

Da parte di Sonzogno, invece, c’è solo violenza, lei si da a Sonzogno una sola volta, ma profonda e resta incinta. Lei è incapace di controllare ciò che fa (non inetta, ma quasi) p.121 Adriana va in Chiesa, vuole confessarsi, ma si accorge che prova un interesse verso il frate, lui se ne accorge, ma non fa nulla per avvicinarsi a lei. Pochi giorni dopo la madre le farà un discorso da laica -> degrado della madre e insieme a lei degrado della figlia. Trasformazione di Adriana da prostituta a Ladra: p.192/193 Adriana diventa un po’ criminale: vede nella villa di Gino un portacipria d’oro, lo ruba, lo mette nella sua borsa ed è abbastanza compiaciuta del gesto appena compiuto. I gesti e le azioni prodotte per Moravia, sono cause che producono effetti; infatti presto Adriana entrerà a far parte di un ‘crimine’ . Nella villa verrà accusata la cameriera, lei starà male per l’accaduto, va da Astarita che le consiglia di portare il portacipria ad un confessore. Infatti poi sarà proprio il confessore a riportare l’oggetto al proprietario. In questo modo la cameriera diventerà libera. Il portacipria intanto fa un giro enorme poiché inizialmente Adriana lo restituisce a Gino, colui che lo porterà a Sonzogno per farlo vendere. Sonzogno non contento della cifra accordata con il gioielliere, lo ammazza e prende sia il portacipria, che i soldi. Intanto Sonzogno regala il portacipria ad Adriana, poiché lei non aveva accettato il suo denaro. Adriana dopo aver saputo del tradimento di Gino, con tanta tranquillità riesce a vedersi con lui nella villa della padrona e mente, gli racconta della bella vita che faranno e proprio mentre fanno l’amore lei dice a Gino di conoscere il nome della moglie e della figlia. Dopo questa spiacevole notizia loro continuano a vedersi, da parte di Adriana c’è un’accettazione della vita che diventa FATALISMO. Dopo un po’ smetteranno di vedersi. Adriana è innamorata di Mino, come Astarita è innamorato di lei. p.241/242 Il momento in cui Adriana si da a Mino, fa tutto lei, scena più spinta di tutto il romanzo. p.241 -> sacralizzazione del corpo della carnalità, Adriana obbedisce a rapporti di potere. Gisella e Adriana litigano, ormai Gisella diventa solo una collega di lavoro. ANALISI ED ANALOGIA DEL NETTO DEGLI AMANTI. GINO MINO ASTARITA SONZOGNO Gino e Astarita hanno qualcosa in comune, Mino e Sonzogno si trovano un Adriana che è quel che è. Gino sconfina nell’inettitudine, personaggio di mediocr...


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