La rosa di Damasco - Recensione PDF

Title La rosa di Damasco - Recensione
Course Letteratura Per L' infanzia 
Institution Università degli Studi di Bari Aldo Moro
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Summary

Recensione del libro "La Rosa di Damasco", con analisi annessa, richiesta dal docente per sostenere l'esame di Letteratura Per L'Infanzia. ...


Description

"La Rosa di Damasco. Racconti di migranti" è un libro edito da Adda Editore e curato da Daniele Giancane, docente presso l'università di Bari nonché autori di libri, saggi e romanzi rivolti a bambini e adolescenti. Il libro consiste in una raccolta di dodici racconti, scritti da altrettanti autori (tutti meridionali), aventi ognuno un protagonista differente. Ovviamente è presente un fil rouge che lega tutti i personaggi dei quali si può leggere nelle pagine della raccolta: i protagonisti delle storie condividono tutti la condizione di immigrati. Bisogna specificare però che gli autori non si soffermano, banalmente, solo sul concetto di "immigrazione" ponendolo affianco al viaggio che si deve affrontare per raggiungere la meta prefissatasi. Chi scrive, anzi, decide di andare molto più in profondità, dando risalto a tematiche (ma forse in questo caso sarebbe più consono parlare di problematiche) che spesso e volentieri, purtroppo, vanno a braccetto con quella dell'immigrazione. Ecco allora che si parla di lavoro, che non c'è e che quando c'è non è degno di essere definito tale; si parla di integrazione, che in molti casi si rivela essere un vero e proprio peso che grava come un macigno sulle spalle di chi si ritrova, trasportato dagli eventi della vita, in realtà diverse della propria; si parla delle responsabilità delle quali sono investiti i protagonisti delle storie, considerabili davvero dei pionieri incaricati dalle loro famiglie di trovare fortuna altrove, e magari riuscire ad aiutare chi rimane in contesti sì più familiari, ma non per questo meno ostili; e si parla di nostalgia, dedizione, risolutezza ed amore per la propria famiglia, in quanto mai gli autori si limitano ad una cronaca sterile degli eventi nelle loro storie, ma si focalizzano sempre sui pensieri e sugli stati d'animo dei loro protagonisti, animati da quella voglia di riscatto necessaria per dare una svolta alla loro vita ed a quella di chi ha puntato tutto su di loro. Le emozioni su cui si pone l'accento sono differenti tra loro e spaziano dalla speranza di una vita migliore, ai dubbi inerenti al tristemente famoso "viaggio sul barcone", passando per la vergogna che consegue al viaggio stesso, dove i migranti vengono degradati e la loro dignità calpestata ed i continui e ricorrenti ricordi di ciò che i protagonisti si sono lasciati dietro. Pregio della raccolta è quello di voler variegare al massimo tutte le storie. Per questo motivo ci sono protagonisti che provengono da paesi che non sono identificati di norma come terre di migranti, come la Cina o l'Albania, e perfino l'Italia, che agli occhi di un giovane lettore ignaro del passato del nostro Paese può risultare davvero come un "colpo di scena" assolutamente incredibile. La voglia di questa raccolta di essere il più rappresentativa possibile la si può riscontrare anche nella diversità dei personaggi. Al di là della differenza etnica, chi ha in mano il libro si ritrova al leggere di personaggi ora adulti, ora bambini, ora storie che iniziano con il protagonista che non è che un bambino, per accompagnarlo fino all'età adulta. È chiaro qui l'intento degli autori di far capire come i problemi derivanti dall'immigrazione vadano a colpire tutti, bambini ed adulti, in maniere diverse, ma che portano tutte quante a situazioni critiche ed a sofferenze forti, a prescindere dall'età. Assolutamente interessante è anche quella che è probabilmente la più grande innovazione del volume curato da Giancane. Non di rado, lo sguardo, o comunque l'attenzione degli autori, si sposta su chi rimane in patria: queste persone sono costrette a subire forse dolori ancora più forti di chi si ritrova in difficoltà in terre straniere, proprio perché si sentono traditi da quella che dovrebbe essere a tutti gli effetti la loro casa, ed il termine "casa" dovrebbe essere sempre

sinonimo di un porto sicuro. Così però non è, ed in più storie il lettore capisce che la patria dei protagonisti non permette loro di vivere serenamente, anche senza la presenza necessaria di guerre, in quanto spesso è la situazione politica e/o economica a gravare sulle persone. Inoltre, è necessario parlare dell'Italia, che è presente nel libro sotto due diverse vesti. Il nostro Paese è meta e partenza. Meta di tutte quelle persone che vengono da situazioni disagiate e sognano di riuscire a trovare tranquillità e stabilità nelle terre italiane, e partenza per quelle persone, spesso del sud, che anche loro sentitesi tradite dalla loro casa, e forse dalla vita, decidono di partire per terre più lontane e considerate più moderne, per riscattarsi e conseguire gli stessi risultati di chi viene a cercare fortuna proprio in Italia. Affascinante come Giancane e tutti gli autori ci mettano davanti a quel ciclo che è la storia: l'Italia, terra di migranti, diviene terra che accogli immigrati provenienti da dove le difficoltà sono ancora più aspre, facendo capire che il tempo riserva sempre sorprese e che la situazione, forse, è destinata a cambiare ancora. Per concludere, si può parlare dello stile di questi autori, accomunati da una scrittura essenziale e priva di qualsiasi adornamento superfluo, proprio per trasmettere al lettore che ciò che sta leggendo è q ualcosa di reale e che non sempre la vita è tutta rose e fiori, ma a volte è la vita stessa che può aiutare chi soffre, e, proprio come le proprio come gli oli essenziali della rosa di Damasco, alleviare i dolori di chi non ha fatto nulla per meritarseli. Giovanna Lacarra....


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