LA Sezione Aurea - arte liceo PDF

Title LA Sezione Aurea - arte liceo
Course Teorie della comunicazione e dei nuovi media
Institution Sapienza - Università di Roma
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LA SEZIONE AUREA La storia della sezione aurea è antica di tre millenni: appartiene alla storia dei pensiero greco, e perciò alle origini del nostro pensiero. La sezione aurea, in matematica e in arte, è una proporzione geometrica basata su di un rapporto specifico, nel quale la parte maggiore sta alla minore come l’intera sta alla parte maggiore. Questo numero, o questa proporzione geometrica definita anche “proporzione aurea”, “numero aureo”, “rapporto aureo”, “sezione aurea”, “divina proporzione” sembra possa rappresentare lo standard di riferimento per quanto riguarda la perfezione, la grazia e l’armonia sia in architettura, scultura e pittura, sia nella stessa Natura.

Ha solitamente due significati: uno quantitativo ed uno estetico, perché pur essendo definita matematicamente le viene attribuita la capacità, se applicata ad oggetti che colpiscono i sensi, di renderli piacevolmente belli ed armoniosi. Alcune delle più grandi menti matematiche di ogni tempo, da Pitagora ad Euclide nella Grecia antica, passando nel Medioevo, per il matematico Leonardo da Pisa detto il Fibonacci autore del trattato Liber abaci dove usando l’esempio dei conigli spiegò la successione dei numeri in cui ciascun termine (a partire dal terzo) è uguale alla somma dei due termini precedenti. (1,1,2,3,5,8,13…), nel Rinascimento fino a protagonisti della scienza contemporanea, hanno dedicato tempo e riflessione a questa proporzione ed alle sue proprietà. Ma la proporzione aurea non ha affascinato solo i matematici. Biologi, artisti, musicisti, storici, architetti, psicologi, medici, hanno studiato e discusso la sua inattesa presenza nelle diverse discipline. La proporzione aurea si può evidenziare in tutti i regni della natura, perciò questa sua polivalenza la fa assurgere all’altezza di “archetipo”. E’ di Keplero la famosa frase: "La geometria ha due grandi tesori: uno è il teorema di Pitagora; l’altro è la sezione aurea di un segmento. Il primo lo possiamo paragonare ad un oggetto d’oro; il secondo lo possiamo definire un prezioso gioiello." Ma il vero trionfo della sezione aurea nell’arte si ebbe nel Rinascimento quando rappresentò per tutti gli artisti di quel periodo un canone di bellezza cui ispirarsi per ogni composizione artistica dall’architettura alla scultura, alla pittura. Più di tutti contribuì a questa concezione l’opera di Luca Pacioli “La Divina Proportione”, stampata e diffusa in tutta Europa, incentrata proprio sulla proporzione come chiave universale per penetrare i segreti della bellezza ma anche della natura; al centro è collocato l’uomo, misura di ogni cosa, sospeso tra un quadrato ed un cerchio nell’“Uomo Vitruviano”, il celebre disegno di Leonardo. E tra tutte le possibili proporzioni, quella aurea sembra essere la vera ispiratrice della bellezza, quindi del creato, quindi del Suo creatore, quindi Divina. Riconosciuta come un rapporto esteticamente piacevole, la sezione aurea è stata utilizzata come base per la composizione di elementi pittorici o architettonici. In realtà, vari esperimenti suggeriscono che la percezione umana mostra una naturale preferenza per le proporzioni in accordo con la sezione aurea; gli artisti tenderebbero quasi inconsciamente a disporre gli elementi di una composizione in base a tali rapporti. I Greci la utilizzarono ampiamente nella costruzione di molti templi e numerosi architetti rinascimentali la utilizzarono nella realizzazione di giardini.

LA SEZIONE AUREA NELLA GRECIA CLASSICA I resti degli antichi templi classici evocano ancora un senso di equilibrio, armonia e perfezione, che ci incanta con il ritmo delle loro proporzioni. E’ il risultato di un’organica concezione estetica che ispirò ogni espressione artistica della popolazione ellenica. Purtroppo, nonostante la quantità notevole di opere pervenuteci, molte delle quali anche in ottime condizioni, conosciamo molto poco della teoria estetica che si trova alla loro base, a causa della mancanza di una chiara testimonianza grafica o letteraria. Il concetto di ‘proporzione’ nacque nel contesto della dottrina matematica, introdotta in Grecia da Pitagora di Samo quando, agli albori della filosofia occidentale, la visione mitologica incontrava l’interpretazione razionale nella ricerca del principio unico e universale all’origine del tutto. La civiltà greca classica tentò di unificare tutte le arti e le scienze secondo rapporti armonici inerenti all’universo; in ogni campo di studio ogni individuo aveva un posto unico nella gerarchia di tutti gli individui. I rapporti gerarchici fra gli individui rispecchiavano i principi matematici, e in particolare la proporzione divina. Gli architetti e gli artisti greci facevano grande uso dei rettangoli aurei nelle loro opere. I Greci apprezzavano il rettangolo aureo per le sue proporzioni perfette e caratteri magici in quanto riproducibile geometricamente un'infinità di volte (illuminante esempio di questa proprietà del rapporto aureo è la stella a 5 punte che ebbe grande successo tra i Pitagorici). Questo principio matematico di bellezza, riflette appieno la genialità dello spirito greco che caratterizza gran parte delle opere scultoree del periodo classico. Questi rettangoli aurei erano usati per disegnare la pianta del pavimento e della facciata dei templi: ad esempio il Partenone, sull'Acropoli di Atene. Il fine era sempre quello di conferire agli edifici l'idea di equilibrio e perfezione, di raggiungere l'Armonia universale. Fidia fu l'artista chiamato da Pericle per costruire il Partenone, eretto con la sua collaborazione, da Ictino e Callicrate. L'edificio ancora conserva, nonostante le distruzioni e le spoliazioni, tutto il fascino che gli viene da una struttura equilibrata e proporzionata, in un miracoloso accordo di misure geometriche esatte e di un'ispirazione libera da regole fisse, viva, naturale. Il Partenone il più celebre monumento dell'architettura Ellenica contiene molti rettangoli aurei e le stesse proporzioni auree si riscontrano nelle statue in esso presenti. Esempio significativo sono le Korai dell'Eritteo.Il Partenone, oggi per la maggior parte in rovina, era un tempio dedicato alla dea Atena, protettrice della città, e fu costruito attorno al 440/430 a.C. La pianta del Partenone è un rettangolo con lati aventi rapporto 1:p5, ossia la lunghezza è radice di 5 volte la larghezza, la facciata è proporzionata secondo il rettangolo aureo. Il rapporto tra il diametro della colonna e l'interasse è di 4/9, come quello che intercorre tra larghezza e lunghezza dell'intero edificio e tra altezza e larghezza della facciata. All'edificio sono state applicate anche alcune correzioni ottiche per contrastare la tendenza dell'occhio a curvare le linee rette. Le colonne della facciata, infatti, sono inclinate verso l'interno e le colonne angolari sono più grandi: In questo modo l'edificio e le colonne appaiono rettilinei e cristallini....


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