La Teoria dell\' Apprendimento Sociale PDF

Title La Teoria dell\' Apprendimento Sociale
Author Stella Critelli
Course Psicologia Sociale
Institution Università telematica Universitas Mercatorum di Roma
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Appunti Psicologia Sociale...


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5 - LA TEORIA DELL'APPRENDIMENTO SOCIALE La lezione ha l’obiettivo di presentare la teoria dell’apprendimento sociale di Bandura, partendo dal famoso esperimento della c.d. Bobo Doll, che Bandura mise a punto nel 1961 nella sua prima versione e che successivamente è stato replicato più volte. Vengono analizzati i concetti chiave dell’apprendimento sociale, osservativo e/o vicariante, e i meccanismi che lo determinano e lo facilitano. Successivamente verranno esplorate le caratteristiche dei modelli sociali e le capacità cognitive della persona importanti per l’apprendimento sociale.

1. Bobo Doll Experiment La teoria dell’apprendimento sociale è basata su un modello causale di lettura dell’azione che include il sistema ambiente-contesto, la persona con tutti i suoi elementi fisici, cognitivi ed affettivi, e il comportamento-condotta, secondo un'ottica denominata determinismo triadico reciproco (Bandura, 1986, 1989a). All’interno di tale cornice teorica A. Bandura (1969, 2000) definisce l’apprendimento: a. acquisizione di conoscenze attraverso l’elaborazione cognitiva di informazioni; b. riguarda il processo generale di acquisizione di informazioni da un’altra persona e il possibile conseguente cambiamento cognitivo. In quest'ottica l’apprendimento costituisce un processo che si svolge anche sotto il controllo cognitivo che aumenta la velocità degli apprendimenti, ovvero attraverso i processi: • di attenzione alle informazioni rilevanti; • di formazione di ipotesi su quale sia la risposta corretta; • di creazione di strategie per la raccolta delle informazioni. Secondo Bandura i bambini/e apprendono allo scopo di ottenere un rinforzo sociale e l’apprendimento si sviluppa attraverso: • l’osservazione; • l’insegnamento; • l’imitazione del comportamento del modello (anche quando questo non è più presente). In un suo famoso esperimento, Bandura (1961) formò tre gruppi di bambini/e in età prescolare. 1. Nel primo gruppo sperimentale era inserito uno dei suoi collaboratori che si mostrava aggressivo nei confronti di un pupazzo chiamato Bobo. L'adulto picchiava il pupazzo con un martello, lo lanciava in aria, gli dava calci e pugni. 2. Nel secondo gruppo sperimentale era presente un altro collaboratore che giocava con le costruzioni di legno, senza manifestare alcun tipo di aggressività nei confronti del pupazzo Bobo. 3. Infine, il terzo gruppo di controllo era formato da bambini/e che giocavano da soli e liberamente, senza alcun adulto che interagisse con loro o con i giochi, o che avesse funzione di modello. In una fase successiva i bambini/e venivano condotti in una stanza nella quale vi erano giochi neutri (peluche, modellini di camion) e giochi aggressivi (fucili, Bobo, una palla con una faccia dipinta legata ad una corda). Bandura poté verificare che i bambini/e che avevano osservato l’adulto picchiare Bobo manifestavano un'incidenza maggiore di comportamenti aggressivi, così come un maggior uso di giocattoli violenti (pistole, eccetera), sia rispetto a quelli che avevano visto il modello pacifico, sia rispetto a quelli che avevano giocato da soli. Il comportamento acquisito può essere un’attitudine interpersonale, una capacità percettivo-motoria, una regola concettuale; il bambino/a non deve necessariamente riprodurre il comportamento immediatamente, né il modello deve

essere rinforzato affinché l’osservatore apprenda. 2. Apprendimento sociale Si parla, dunque, di apprendimento osservativo che può essere attivato anche simbolicamente attraverso le funzioni di: • attenzione; • ritenzione; • motivazione. Secondo la teoria del determinismo triadico reciproco di Bandura, l’azione compiuta è il risultato di un’interazione reciproca tra fattori cognitivi, affettivi e biologici, fattori ambientali e condotta. In particolare, la spiegazione della condotta può essere articolata tenendo in considerazione tre concetti chiave che verranno approfonditi nelle lezioni successive: 1. human agency; 2. autoefficacia percepita; 3. disimpegno morale. In particolare Bandura valorizza alcune capacità della persona, fondamentali per l’apprendimento sociale: • simbolizzazione, grazie alla quale il soggetto trasforma le esperienze in simboli verbali e/o immaginativi che formano dei modelli interni in grado di dare significato e continuità al rapporto tra la persona e la realtà; • capacità di anticipare ad esempio le conseguenze delle proprie e/o altrui azioni e – pertanto – si tratta di una competenza strettamente connessa alla capacità di autoregolazione; • capacità di autoregolazione, la quale comprende tre componenti: 1.l’automonitoraggio (self monitoring) reso possibile dalle informazioni di feedback su se stessi provenienti dagli altri; 2.l’autovalutazione; 3.le reazioni del sé intese come risposte emotive derivanti dall’autovalutazione. Pertanto, la capacità di automonitoraggio è strettamente connessa alla precedente capacità e consente di rappresentarsi simbolicamente gli eventi; • capacità di autoriflessione, strettamente connessa alla capacità di autovalutazione e dunque alle competenze di self monitoring; • capacità di apprendimento per imitazione in base alla quale l’osservazione del comportamento di un altro – che costituisce un “modello” – esercita un’influenza sul comportamento successivo di chi osserva dando così luogo ad una forma di apprendimento. ESPERIMENTO È utile in questa sede ricordare ancora una volta l’esperimento classico, ripetuto in diverse varianti da Bandura e colleghi, nel quale dei bambini/e, dopo avere assistito ad un filmato in cui vedevano percuotere un pupazzo, tendevano a ripetere una sequenza di azioni analoga quando venivano messi in una stanza in cui era presente un pupazzo, anche se mescolato fra diversi altri giocattoli; i bambini/e del gruppo di controllo, che non avevano assistito al comportamento del modello, messi in situazione simile senza, non compivano azioni simili. • il disimpegno morale.

Il primo viene di seguito spiegato, mentre per gli altri si rinvia alle lezioni successive. Nell’apprendimento osservativo il bambino/a prova a riprodurre i comportamenti che ha visto e riceve un feedback rispetto alla somiglianza tra il suo comportamento e quello del modello. Inoltre, osservando il rinforzo dato ad altri per un dato comportamento, il bambino/a può inferire che quel comportamento è desiderabile e può decidere di imitarlo attraverso il meccanismo del rinforzo vicariante. 3. Conclusioni Un modello può causare dei comportamenti imitativi in più modi: • insegnando nuovi comportamenti; • rafforzando e indebolendo le inibizioni del bambino/a; • attirando l’attenzione su degli oggetti particolari, incrementandone l’uso in modi diversi; • accrescendo l’eccitazione emotiva che aumenta la responsività. Bandura osserva che si possono distinguere tre processi fondamentali nell’apprendimento osservativo: acquisizione. L’osservazione può arricchire il repertorio comportamentale del soggetto di nuove azioni in precedenza non presenti e non pensate, che vengono percepite e memorizzate, diventando quindi disponibili; si tratta di un processo che a sua volta dipende dai processi attentivi; • esecuzione o performance. Si tratta della messa in atto del comportamento divenuto disponibile e dipende dalla memorizzazione e ripetizione mentale della sequenza, dal possesso precedente di abilità e sequenze di azione, nonché dalla consonanza con bisogni e aspettative personali, quindi con l'immagine di sé e con la percezione di autoefficacia; • mantenimento. Concerne i requisiti necessari perché l’azione si consolidi come modalità comportamentale stabile; pertanto è necessaria la presenza di condizioni motivanti, quali la possibilità di identificarsi nel modello osservato o del suo potere, eccetera. Secondo quest'approccio teorico, la persona è un agente attivo nel proprio ambiente. In questa complessa interazione il comportamento può influenzare il pensiero di una persona, oltre che il suo ambiente. Il comportamento provoca certe esperienze che a loro volta influenzano il pensiero e le aspettative e ciò, a sua volta, influenza il comportamento. Secondo la teoria dell’apprendimento sociale, l’integrazione ha delle implicazioni cognitive: si verifica una riorganizzazione attiva di comportamenti appresi in precedenza. Manipolando cognitivamente i simboli le persone formano delle combinazioni uniche di comportamenti. Il comportamento manifesto è solo un aspetto dell’apprendimento, spesso non necessario. Nell’apprendimento osservativo la persona seleziona, elabora l’informazione, applica regole o principi, valuta le informazioni, decide. La capacità di attenzione selettiva del bambino/a, grazie alle esperienze passate, influenza il tipo di modello cui prestare attenzione e l’efficacia con cui farlo. Bandura è interessato anche al perché il bambino/a è motivato ad imitare alcune azioni di certi modelli, in particolari momenti e in determinate circostanze. Anche le aspettative percettive e i comportamenti per i quali il bambino/a è stato rinforzato, o ha visto qualcuno essere rinforzato in passato, influenzano le caratteristiche che vengono selezionate per l’elaborazione. L’evento viene trasformato in simboli, integrato nell’organizzazione cognitiva e ripetuto (Bandura, 2000). ‘’Apprendiamo nuovi comportamenti osservando altre persone che vengono assunte come

modello’’, Bandura (1977)....


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