Domande e risposte Tecnologia DELL\' Istruzione E DELL\' Apprendimento 24 cfu PDF

Title Domande e risposte Tecnologia DELL\' Istruzione E DELL\' Apprendimento 24 cfu
Course Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento
Institution Università Telematica Pegaso
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Summary

TECNOLOGIE DELL'ISTRUZIONE E DELL'APPRENDIMENTO1 1 La Mass Communication Research si e' sviluppata: a Nel Regno Unito 0 b In Spagna 0 c Negli Stati Uniti x d In Italia 0 2 2 Il fondatore dello struttural funzionalismo e' stato: a Talcott Parsons x b Niklas Luhmann 0 c Emile Durkheim 0 d Harold Lassw...


Description

TECNOLOGIE DELL'ISTRUZIONE E DELL'APPRENDIMENTO 1 1 La Mass Communication Research si e' sviluppata: a Nel Regno Unito b In Spagna c Negli Stati Uniti d In Italia 2 2 Il fondatore dello struttural funzionalismo e' stato: a Talcott Parsons b Niklas Luhmann c Emile Durkheim d Harold Lasswell 3 3 L'atteggiamento di chi non conosce e rifiuta la cultura della comunicazione e dei media perche' minacciosa e 'nociva' per lo sviluppo psichico e affettivo del bambino rientra nell'ambito: a Dell'approccio inoculatorio b Della teoria funzionalista c Della visione integrata d Della teoria sistemica 4 4 Nel 1964 Umberto Eco pubblica il saggio dal titolo: a Opera Aperta b Apocalittici e integrati c Sociologia della comunicazione d La realta' come costruzione sociale 5 5 Il modello Stimolo/risposta e' di natura: a Costruttivista b Cognitivista c Connessionista d Comportamentista 6 6 La teoria dei Cultural Studies si sviluppa presso: a L'Universita' di Birmingham b La Scuola di Francoforte c La Scuola di Toronto d La Scuola di Chicago 7 7 Secondo la teoria dei Cultural Studies la cultura e': a un insieme stabile e oggettivato di idee, credenze e comportamenti b un processo incessante di produzione e distribuzione culturale c la somma delle credenze e dei costumi degli antenati d frutto delle esperienze primordiali dell'uomo 8 8 I metodi di cui i membri di un gruppo etnico si servono per comprendere la loro stessa attivita' sono oggetto di studio: a dell'etnometodologia b dell'etnografia c del metodo antropologico d dell'antropologia culturale 9 9 Apprendimento Zero, Protoapprendimento, Deuteroapprendimento, Apprendimento terziario sono i livelli di apprendimento individuati da: a Piaget b Bateson c Delors d Morin 10 10 Il rapporto Unesco-Delors del 1996 codifica: a i quattro pilastri dell' insegnamento b le basi dell'apprendimento c i livelli di apprendimento d le strategie didattiche

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11 1 La teoria della Gestalt si sviluppa a partire dal: a 1924 b 1912 c 1958 d 1982 12 2 La teoria della Gestalt nasce in contrapposizione: a All' associazionismo e al comportamentismo b Al costruttivismo e al costruzionismo c Al cognitivismo e al costruttivismo d All' associazionismo e al cognitivismo 13 3 Wundt istitui': a Il centro di ricerca sociale b Il primo laboratorio di psicologia sperimentale c La scuola storico-culturale d Il centro di psicologia dinamica 14 4 Il metodo di indagine adottato da Edward Titchener fu: a L' introspezione b L'etnografia c La riflessione d La biografia 15 5 Per i teorici della Gestalt 'una ridefinizione della struttura da parte del soggetto, che consente di risolvere il 'problema' proposto' si definisce: a Introspezione b Attenzione c Comprensione d Intuizione 16 6 'La grammatica generativo-trasformazionale' si deve a: a Newell b Miller c Wundt d Chomsky 17 7 Nella 'grammatica generativo-trasformazionale' si mette in risalto: a L' innatismo del linguaggio b L' importanza delle regole del linguaggio c La struttura sintattica d La nascita del linguaggio 18 8 La ricerche sui Neuroni Specchio sono di matrice: a Italiana b Canadese c Russa d Statunitense 19 9 La parte del cervello notoriamente deputata alla elaborazione e comprensione del linguaggio e': a L'area di Broca b L'area prefrontale c La corteccia cerebrale d Il solco centrale 20 10 Lo studio sui neuroni specchio era inizialmente rivolto: a All' area di associazione visiva b All' area prefrontale c Alla corteccia premotoria d All' area di associazione uditiva 21 1 Negli anni '60 si e' avuto il passaggio: a dalla teoria sistemica alla teoria dell’informazione b dalla teoria dell' informazione alla teoria sistemica

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c dal personalismo al funzionalismo d dall'empirismo al culturalismo 22 2 L'approccio socio-costruzionista ha attribuito un ruolo fondamentale: a al contesto b alla memoria c al cervello d all' intelligenza 23 3 Le teorie ancorate al paradigma informazionista avevano privilegiato: a lo studio della comunicazione come fenomeno sociale b la reciprocita' degli scambi comunicativi c il contesto sociale di riferimento d l' aspetto meramente trasmissivo della comunicazione 24 4 Il paradigma sistemico-interazionista focalizza l' attenzione: a sulla comunicazione come fenomeno lineare e deterministico b sull’analisi pragmatica delle interazioni comunicative c sul passaggio fisico del segnale da emittente a ricevente d sulla trasmissione del messaggio 25 5 L'espressione Intelligenza Connettiva e' da attribuirsi a: a Bruner b De Kerchkove c Piaget d McLuhan 26 6 Con i self media la forma dei saperi si sposta verso modelli di tipo: a omogeneo-gerarchico b dialogico-ermeneutico c lineare-sequenziale d neopositivista 27 7 La conoscenza del come apprendere in modo continuo e costante si definisce: a learning system b learnig object c learnig organization d learning culture 28 8 Verso gli anni '70, l’evoluzione delle tecnologie ipermediali ha condotto alla FaD: a di prima generazione b di seconda generazione c di terza generazione d di quarta generazione 29 9 Le teorie sociologiche di matrice costruttivista hanno spostato l' attenzione: a sulla trasmissione delle conoscenze da docente a discente b sul contesto di apprendimento e le relazioni che vi si instaurano c su uno studio individuale e disciplinare d su esperienze di studio supportate da tecnologie didattiche 30 10 Gli ambienti di apprendimento ispirati al costruttivismo sono finalizzati all' apprendimento: a Significativo b Di saperi specifici c Mnemonico d Di contenuti 31 1 Una fra le seguenti affermazioni relative al concetto di intelligenza collettiva è falsa: a Se due persone sanno due cose diverse ma complementari possono, attraverso le nuove tecnologie, scambiare il loro sapere e cooperare b Corrisponde alla somma degli sforzi di più soggetti c Consiste nel moltiplicare lo sforzo dell’uno con quello dell’altro d È un concetto sviluppato da Pierre Levy

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32 2 Quale fra i seguenti non è un compito della comunicazione multimediale che riguarda, a livello diverso, tanto l’educazione che la pedagogia: a L’alfabetizzazione b La comunicazione c Il ragionamento d La connessione 33 3 Il compito di alfabetizzare consiste nell’abilitare gli allievi, tanto a scuola quanto nei corsi di formazione, affinché acquisiscano le competenze e per manipolare e gestire i vari codici espressivi. Questa affermazione è: a Del tutto corretta b Corretta solo in alcune sue parti c Imprecisa d Del tutto errata 34 4 Quale fra queste definizioni si addice al concetto di virtualità? a Lo spazio dell’impossibile b Lo spazio del non essere c Il mondo del possibile d Il mondo della fantasia 35 5 Una fra le seguenti affermazioni sulla virtualità è sicuramente falsa: a È da intendersi come una gamma di opportunità per la persona, che deve saper opportunamente utilizzare b Va adeguatamente contornato e delimitato affinché non abbia a sovrapporsi al reale né al reale né all’irreale c È quella dimensione, opposta alla realtà, nella quale tutto ciò che si vive è finto ed illusorio d Al suo interno possono trovare spazio occasioni di apprendimento, utili anche dal punto di vista didattico 36 6 “Un bambino piccolo che si mette a cavallo di una sedia e dice di essere su un’automobile a fare una gara ha preso del materiale, fatto di immagini e di fantasie, e l’ha proiettato sull’oggetto sedia”. In questo caso il bambino: a Va aiutato nella comprensione della realtà e della fantasia b È in grado di passare dalla realtà alla irrealtà esprimendo il suo gioco e la sua identità c Soffre di disturbi psichici d Sta semplicemente giocando e non avrà nessun guadagno in termini di apprendimento 37 7 Una fra quelle di seguito proposte non rappresenta una occasione di apprendimento che si può rinvenire all’interno della realtà virtuale: a L'elaborazione simbolica b La gestione della metafora c La deduzione d La formulazione delle ipotesi 38 8 “L’introduzione delle nuove tecnologie della comunicazione ha modificato in maniera sostanziale la natura del contesto, luogo degli scambi”. Scegli una espressione che non si addice al nuovo concetto di spazio all’interno delle nuove tecnologie: a È uno spazio attivo e reattivo b È privo di un centro erogatore delle informazione c È uno spazio entro il quale ciascuno entra in un comunicazione con gli altri d È uno spazio nel quale gli scambi non evolvono in relazioni 39 9 Che cosa si intende per “pensiero abduttivo”? a Capacità di riuscire a formulare ipotesi certe partendo da un effetto dato b Capacità di riuscire a formulare ipotesi causali partendo da un effetto dato c Capacità di riuscire a formulare ipotesi partendo dal generale e arrivando al particolare d Capacità di riuscire a formulare ipotesi partendo da un caso particolare e arrivando al generale 40 10 “Le implicazioni educative delle nuove tecnologie della comunicazione invitano a ripensare la didattica”. Questa affermazione è:

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a Del tutto corretta b Imprecisa c Al limite dell’inesattezza d Del tutto scorretta 41 1 Con il termine education ci riferiamo: a All’educazione b Al processo di insegnamento c Ad un processo più complesso che coinvolge l’identità della persona d Al rapporto insegnante/allievo 42 2 Nel metodo di insegnamento "tradizionale": a Vige una netta separazione dei ruoli tra docente e discente b Il docente attua una comunicazione bidirezionale c Lo studente interagisce con il docente d Il docente attua una comunicazione partecipativa 43 3 Nel nuovo modello di insegnamento il docente... a E' l’unico trasmettitore di conoscenze e solitario attore del processo educativo b Attua una comunicazione unidirezionale c E' visto come il depositario assoluto del sapere d Progetta il percorso di apprendimento degli studenti, che vi hanno parte attiva e costruttiva 44 4 Il Manifesto è un: a Self Media b Media Impersonale c Media Interpersonale d Pesonal media 45 5 I media intervengono nella didattica a vantaggio: a Solo dell’apprendimento b Solo dell’insegnamento c Solo della valutazione d Dell’insegnamento, dell’apprendimento e della valutazione 46 6 Con il termine e-learning si fa riferimento: a All’insegnamento in aula b All’insegnamento a distanza c All’apprendimento attraverso una lezione a distanza d All’apprendimento in aula 47 7 La formazione in presenza: a E' caratterizzata dalla dipendenza spazio-temporale b E' caratterizzata dall’indipendenza spazio-temporale c Può essere svolta 24 ore su 24, 7 giorni su 7 d Può essere svolta solo se si ha un collegamento adsl 48 8 I media sono definiti impersonali quando: a Sono indirizzati a più persone b Collegano due persone c Sono utilizzati da una singola persona d Sono utilizzati per condividere contenuti testuali, immagini, video e audio in rete 49 9 Quando parliamo di un processo che coinvolge l'identità della persona ci riferiamo a... a Educazione b Education c Insegnamento d Media 50 10 Una e-mail è uno strumento: a Impersonale b Personale c Analogico

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d Interpersonale 51 1 Per blended learning si in tende un modello di formazione: a Mista tra formazione in presenza e distanza b Basata sulla cooperazione e l'interazione c Incentrata sull'interazione e integrazione sociale d Imperniata sull'apprendimento per contenuti specifici 52 2 La Commissione europea nel dicembre 1991 si e' pronunciata sulla formazione a distanza con un memorandum dal titolo: a Global Village b Connected Intelligence c Open and distance learning d The Alphabet and the Brain 53 3 La Open University inglese fu istituita nel: a 1996 b 2003 c 1985 d 1971 54 4 Il tutor diventa di 'rete' non ha una funzione di supporto: a organizzativo b tecnico c sociale d didattico 55 5 Le 'comunita' di pratica' sono dei gruppi i cui componenti: a chiacchierano su argomenti vari in modo informale b apprendono dalla stessa partecipazione attraverso attivita' di collaborazione c sono responsabili della realizzazione del percorso formativo che risulta progettato insieme d condividono gli stessi interessi e lavorano in vista degli stessi obiettivi 56 6 Nell' individuazione dei modelli didattici di base non rientra il paradigma: a razionalista-informazionista b sistemico-interazionista c costruttivista-sociale d informazionista-sociale 57 7 La strategie per il lavoro collaborativo e cooperativo furono catalogate da: a Diaper e Sanger b Calonghi e Visalberghi c McLuhan e De Kerckhove d Trentin e Vertecchi 58 8 Il processo in cui ciascun membro del gruppo esegue un compito specifico, una porzione in pratica dell'intero lavoro assegnato si definisce: a Collaborazione b Cooperazione c Partecipazione d Condivisione 59 9 Il processo in cui ciascun componente del gruppo lavora su ognuna delle parti del compito complessivo si definisce: a Collaborazione b Cooperazione c Partecipazione d Condivisione 60 10 La distinzione tra cooperazione e collaborazione si deva a: a Vertecchi b Hoper c Diaper d Sanger 61 1 Le modalità di utilizzo delle teconologie video:

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a Sottendono alle prospettive teroriche e ai paradigmi di ricerca a cui fa riferimento il ricercatore b Sono limitate c Non sottendono alle prospettive teroriche a cui fa riferimento il ricercatore d Non sottendono ai paradigmi di ricerca a cui fa riferimento il ricercatore 62 2 E' possibile affermare che il video può essere utiizzato come video partecipativo, videografia, interviste video: a No b Si è parzialmente vero c Si d Solo in alcuni casi 63 3 Il video partecipativo produce alcuni tipi di dati: a Il video come processo b Il video come prodotto; Il processo della sua produzione, il processo di montaggio c Il prodotto della sua produzione d Il prodotto di montaggio video 64 4 L'affermazione secondo la quale le riflessioni sul video possono essere focalizzate su: la ricostruzione del pensiero passato; le narrazioni post-attività, la costruzione di riflessioni sulle azioni presenti e future è di: a Goldman b Morin c Dewey d Tochon 65 5 Il video presuppone: a Un fase di registazione, una fase di valutazione e una di analisi b Un fase di ripresa, quasi sempre una fase di confronto e una di analisi c Un fase di ripresa, quasi sempre una fase di montaggio e una di analisi d Un fase di di montaggio, una fase di valutazione e una di analisi 66 6 Lo sharing: a Su scala locale, consente di mettere in contatto diversi gruppi di ricerca b Su scala globale, consente di mettere in contatto diversi gruppi di ricerca c Su scala globale, consente di mettere in conflitto diversi gruppi di ricerca d Su scala locale, consente di vedere esclusivamente un gruppo di ricerca 67 7 Ogni comunità di ricerca che utilizza le tecnologie video: a Ha una propria concezione epistemologica degli elementi che rendono una ricerca valida, solida e affidalbile b Ha una propria concezione fenomenologica degli elementi che rendono una ricerca valida, solida e affidalbile c Ha una propria concezione assiologica degli elementi che rendono una ricerca valida, solida e affidalbile d Non ha una propria concezione epistemologica degli elementi che rendono una ricerca valida, solida e affidalbile 68 8 Il termine e-value-ative unisce i termini: a Valuation e ative b Value e elettronic c Evaluation e ation d Evaluation (valutazione) e value (valori) 69 9 La competenza del ricercatore risiede: a Nel non saper scegliere lo strumento idonei alla raccolta dei dati di ricerca b Nel saper scegliere lo strumento o la combinazione di più strumenti, idonei alla raccolta, analisi e diffusione dei dati di ricerca c Nel saper scegliere lo strumento o la combinazione di più strumenti, non idonei alla diffusione dei dati di ricerca d Nel saper scegliere la combinazione di più strumenti inadatti all'analisi dei dati di ricerca 70 10 I mezzi teconologici devono portarci a ripensare le teconologie:

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a Per promuovere una maggiore equità e opportunità b Per limitare l'equità e le opportunità c Per promuovere una minore equità d Per promuovere minori opportunità 71 1 Passare dal testo all'immagine significa: a Passare da un codice debole ad un codice forte b Favorire maggiormente un pensiero di tipo sequenzialie c Passare da un codice forte ad un codice debole d Favorire maggiormente un pensiero di tipo astratto 72 2 Con le immagini la conoscenza si fonda su: a Rappresentazioni che possono essere dichiarate vere o false b Rappresentazioni che non possono essere dichiarate vere o false c L'insieme di quegli enunciati con cui si definiscono gli oggetti d Affermazioni che non possono essere dichiarate vere o false 73 3 La struttura semantica dell'audiovisivo è caratterizzata da: a Forme vuote simboliche b Segni arbitrari e convenzionali c Codici forti d Codici deboli 74 4 L'audiovisivo: a Non permette di separare il tempo di percezione/ricezione con quello di interpretazione/memorizzazione b Permette di separare il tempo di percezione/ricezione con quello di interpretazione/memorizzazione c Non permette di separare lo spazio di percezione con quello di memorizzazione d Non permette di separare lo spazio di ricezione con quello di interpretazione 75 5 Nel testo scritto: a i tempi di percezione, memorizzazione e interpretazione sono vincolati dalla durata. b I tempi di percezione, memorizzazione e interpretazione non sono vincolati dalla durata. c Esclusivamente i tempi di percezione sono vincolati dalla durata d Esclusivamente i tempi dimemorizzazione sono vincolati dalla durata'. 76 6 La modalità sensoriale di fruizione dell'audiovisivo è: a Simultaneamente visiva e olfattiva b Esclusivamente uditiva c Soltanto visiva d Simultaneamente visiva e uditiva 77 7 Il codice che origina sia la comunicazione verbale che quella scritta è: a Linguistico b Olfattivo c Visivo d Uditivo 78 8 L'autore del testo 'oralità e scrittura' è: a Mead b Ong c Dewey d Malinovskj 79 9 Gli stadi della comunicazione individuati da Ong sono: a Tre b Sei c Cinque d Quattro 80 10 Con l'audiovisivo la comunicazione si configura: a Complessa e monosensoriale b Complessa, lineare e posticipata c Complessa, simultanea nel tempo e nello spazio, immediata e plurisensoriale

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d Semplice e simultanea nel tempo e nello spazio 81 1 Il maggiore rappresentante del filone della media education e': a Umberto Eco b Neil Postman c Derrick De Kerckhove d Len Mastermann 82 2 "L' identificazione, la gestione e lo sviluppo delle competenze e delle abilita' necessarie per interagire con i media e le ICT? si definisce: a Multitasking b Media literacy c Media Educator d Cross medialita' 83 3 L'autore del testo 'La scomparsa dell'infanzia e': a Umberto Eco b Neil Postman c Derrick De Kerckhove d Len Mastermann 84 4 La definizione di Media education come 'Quel particolare ambito delle scienze dell'educazione e del lavoro educativo che consiste nel produrre riflessione e strategie operative in ordine ai media intesi come risorsa integrale per l’intervento formativo' e' di: a Mario Morcellini b Pier Cesare Rivoltella c Umberto Eco d Len Mastermann 85 5 Le posizioni della Media education sembrano sposare la prospettiva: a Socio costruzionista b Comportamentista c Cognitivista d Storico-culturale 86 6 Rivoltella riassume i contesti di interesse della Media education in tre filoni: a critico, sociale, comunicativo dell' educazione b tecnologico, critico, produttivo dell'educazione c tecnologico, comunicativo, formativo dell' educazione d storico, sociale, comunicativo dell' educazione 87 7 In Italia l' interesse per la Madia Education si e' sviluppato: a All' inizio del '900 b A meta' del '900 c Negli ultimi decenni d Solo in relazione alla TV 88 8 In ambito comunicativo pos...


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