Didattica DELL’ Inclusione 24 CFU PDF

Title Didattica DELL’ Inclusione 24 CFU
Author Manuel Sasso
Course Didattica dell'inclusione
Institution Università Telematica Pegaso
Pages 19
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Summary

DIDATTICA DELL’INCLUSIONE A scuola la vera uguaglianza va espressa come... Uguaglianza delle opportunità A. Agazzi auspicava la creazione, tra i vari raggruppamenti sociali, di un collegamento: Pedagogico e educativo Abbiamo ricordato, a lezione, la frase di Robin Williams nel film L'attimo fuggente...


Description

DIDATTICA DELL’INCLUSIONE • A scuola la vera uguaglianza va espressa come... Uguaglianza delle opportunità • A. Agazzi auspicava la creazione, tra i vari raggruppamenti sociali, di un collegamento: Pedagogico e educativo • Abbiamo ricordato, a lezione, la frase di Robin Williams nel film L'attimo fuggente: "Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo guardare le cose sempre da angolazioni diverse". A che cosa si allude? Al rischio sempre possibile della omologazione • Alla diversità inerisce l'idea di: Anomalia • Anche nell'extra scuola si sta passando – pur fra molte difficoltà - da strategie (e da politiche) basate sull'efficienza, a strategie e politiche basate sulla efficacia. Ossia: Da iniziative settoriali a provvedimenti strutturali • C. Bernard, il padre della medicina sperimentale, ipotizzava fra ambiente interno ed ambiente esterno un'ampia gamma di variazioni, di perturbazioni e di compensazioni dalle quali faceva derivare: Una condizione di equilibrio dinamico altrimenti detto salute • Che rapporto c'è fra feedback ed omeostasi: L'omeostasi è un insieme complesso di circuiti a feedback • Come ogni classificazione scientificamente organizzata, anche la ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute) parte da presupposti teorici. Fra gli altri ce n'è uno che va individuato fra quelli che seguono: La disabilità è connessa ad un insieme di aspetti, ivi compreso quello sociale e situazionale • Come ogni classificazione scientificamente organizzata, anche la ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute) parte da presupposti teorici. Fra gli altri, ce n'è uno che va individuato fra quelli che seguono: Nello studio della disabilità occorre centrare

l'attenzione sulla salute degli individui stabilendo ogni possibile correlazione fra salute e ambiente • Con la parola inclusione si allude ad un processo che fa riferimento al contesto scuola e quindi alla totalità sistemica del “luogo” di riferimento; questo contesto assume le caratteristiche di un ambiente che viene interpellato, mobilitato ed organizzato perché possa rispondere: Ai bisogni di tutti gli allievi • Con la sigla ICF ci riferiamo alla Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute. Essa viene presentata come uno standard e quindi fornisce regole e specifiche tecniche. Per tutte queste ragioni essa si presenta come: Efficace strumento di individuazione e di certificazione delle disabilità • Con la sigla ICF intendiamo: La classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute • Di resilienza in ambito educativo e formativo: Si è cominciato a parlare da poco • E' importante che il sapere si trasformi prima di tutto in: Potere • È utile far precede il fare al sapere, per poi passare al saper fare e al far sapere.. Sì, è il percorso che meglio aiuta a conferire padronanza all'apprendimento • E' utile favorire il passaggio: Dalla multicultura alla intercultura • Educarsi a vivere in dimensione interculturale rappresenta: Una esigenza ormai irrinunciabile Essere socialmente passivo • Fra i neologismi che si adoperano per segnalare i fraintendimenti cui va esposta l'idea di equità c'è anche il cosiddetto bottecerchismo, ossia l'attitudine a dare un colpo al cerchio ed uno alla botte. Quale di queste proposizioni risulta chiaramente inquinata da bottecerchismo? Gli direi di sì,

ma non posso farlo vicino ai compagni: non capirebbero • Fra i presupposti teorici utilizzati per la costruzione della ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute) c'è anche l'idea che la disabilità è esperienza umana e tutti possono (o potrebbero) sperimentarla: Sì. È proprio così. • Fra le cose da considerare allo scopo di riconoscere i Bes, ci sono il danno, l'ostacolo e lo stigma sociale. Che cosa si intende per ostacolo. L'effetto di una situazione di funzionamento che può condizionare le prestazioni del soggetto. • Fra le cose da considerare allo scopo di riconoscere i Bes, ci sono il danno, l'ostacolo e lo stigma sociale. Che cosa si intende per stigma sociale.. L'immagine sociale e la sua caratterizzazione • Fra le cose da considerare, allo scopo di riconoscere i Bes, ci sono il danno, l'ostacolo e lo stigma sociale. Che cosa si intende per danno. Una situazione di funzionamento che danneggia direttamente la persona o che danneggi gli altri • Generalmente i genitori dei bambini con difficoltà nello sviluppo sociale considerano il bambino un: • Gli Obiettivi dell’Education for All sono: Espandere e migliorare la cura e l'istruzione di tutti i bambini e le bambine, in particolare di quelli più vulnerabili e svantaggiati • Gli studi più importanti che hanno individuato gli aspetti fondamentali del riconoscimento precoce dei bambini, affetti da difficoltà nello sviluppo sociale sono quelli di: Dawson e di Baranek • Gli unici strumenti presenti nel panorama nazionale per l’identificazione precoce delle difficoltà di calcolo, riguardo per la scuola dell’infanzia, sono: La batteria BIN 4-6, che fornisce un quadro dei primi apprendimenti matematici in bambini a sviluppo tipico • I discorsi sulla uguaglianza e sulla equità sono sempre esposti al pericolo

del fraintendimento. Ciò accade soprattutto quando non ci si accorge dei seguenti rischi [Una delle risposte non c'entra. Quale? Estrapolazione e serendipità • I DSA (Disturbi Specifici Dell’apprendimento) sono stati classificati all’interno della Legge 170/2010 e tale classificazione riprende la distinzione operata in ambito clinico nella Consennsus Conference del 2009 che differenzia nella categoria dei DSA quattro quadri clinici distinti: Dislessia; Disortografia; Disgrafia; Discalculia • I DSA (Disturbi Specifici Dell’apprendimento) sono: Disabilità che compromettono significativamente l’acquisizione delle abilità strumentali di lettura, scrittura e del numero-calcolo che si manifestano in presenza di adeguate capacità cognitive • I DSA hanno un carattere evolutivo e si manifestano: Già nelle prime fasi di apprendimento, quando il bambino viene a contato con il codice scritto • I genitori nell’istaurare la relazione con il figlio finiscono con l’adattarsi: Alla passività del bambino • I paesi dell'UE hanno individuato alcuni obiettivi comuni per affrontare le sfide relative all'istruzione e la formazione, entro il 2020, tra cui: Incoraggiare la creatività e l'innovazione, compreso lo spirito imprenditoriale, a tutti i livelli dell'istruzione e della formazione • I parametri metodologici della ricerca educativa sono in tutto: Tre • I tratti della persona resiliente: Presentano elementi costanti • I valori emergenti: Sono valori perenni e condivisibili che le varie culture avevano cercato di esprimere ma che si erano cristallizzati e persino contrapposti in diverse forme di tradizione • Il "paradigma della disgiunzione" è stato introdotto da: E. Morin • Il carattere di sistematicità della pedagogia fa problema perché talvolta fa pensare a una struttura di discorso: Fissa e rigida

• Il carattere normativo del discorso pedagogico emerge quando si impegna a indicare: Come si dovrebbe e si potrebbe educare • Il concetto di resilienza nasce in origine: Nelle scienze fisiche • Il Consiglio d’Europa ha promosso nel 2005 un progetto sulle Politiche e Pratiche della Diversità Socioculturale che aveva come obiettivo principale: Formare gli insegnanti europei sulla gestione della diversità a scuola • Il costrutto della pedagogia popolare è da intendersi come insieme di: "Teorie ingenue" • Il curricolo è composto di: Tre livelli • Il decentramento amministrativo si realizza secondo il principi di: Sussidiarietà • Il decreto legislativo n°59 del 19 febbraio 2004, ha conferito la possibilità: Dell'elaborazione annuale dei Piani dell'offerta formativa • Il diritto all’istruzione è riconosciuto universalmente come: Diritto umano fondamentale e il suo pieno riconoscimento è da considerarsi una precondizione per la crescita e lo sviluppo delle società • Il disturbo della lettura è frequentemente associato ad altre condizioni disfunzionali più o meno evidentemente connesse con l'apprendimento, come ad esempio: Deficit della percezione visiva • Il modello della dipendenza conduce: Alla negazione delle differenze • Il modello della indipendenza conduce: Alla radicalizzazione delle differenze • Il modello della indipendenza: Concede consenso e credito all’altro a patto che eviti ogni errore • Il modello della indipendenza: Porta allo sviluppo di una solidarietà competitiva • Il modello della interdipendenza: Attiva le potenzialità di crescita e di cambiamento di tutti i soggetti coinvolti • Il modello della interdipendenza: Considera l’altro termine distinto di riferimento, motivo di impegno e di responsabilità

• Il parent training: È uno strumento utile alla formazione dei genitori e creato per fare acquisire loro abilità utili ed efficaci • Il POF viene visto come un 'musaico' secondo il principio di: Modularità • Il possesso culturale implica: Padronanza attiva delle conoscenze • Il potenziale umano della persona: Diventa o può divenire potenziale educativo • Il potere, nella persona, si riferisce alla capacità di: Ampliare le sue risorse • Il primo a parlare di sapere, potere e volere fu: R. Cousinet • Il primo elemento di diversità è dato da fattori: Culturali • Il processo di crescita della persona si sviluppa lungo tre prospettive fra loro interconnesse: quella dell'identità, quella dell'alterità, quella della diversità. Fra queste tre prospettive occorre stabilire una condizione di armonia e di equilibrio. Perché? Perché l'una si rinforza nel confronto con l'altra • Il rispetto: Fonda la possibilità del dialogo • Il valore della solidarietà (indicare l’affermazione falsa): Non risiede nell’impegno alla condivisione di propositi e progetti • Il volume "La teoria generale dei sistemi" fu pubblicato da: L. von Bertalanffy • Il volume in cui si parla della scuola come della “Grande disadattata” è di.. Bruno Ciari • In educazione, la diversità è situazione: Da valorizzare • In epoca di incertezza e di precarietà esistenziale, l'uomo è alla ricerca di: Riferimenti di senso • In Italia alcuni studi ritengono che anticipare l’identificazione del rischio all’ultimo anno della scuola dell’infanzia è una possibilità concreta e rilevante, da cui potrebbero scaturire numerosi vantaggi, primo tra tutti quello di: Modulare le strategie di insegnamento sulle specifiche necessità di questi alunni

• In molti casi la difficoltà sociale è mascherata da disturbi: Dell’alimentazione • In pedagogia il nesso teoria-prassi è: Molto stretto • In tutti gli organismi viventi c'è un connotato teleonomico che nella persona rinvia all'insieme delle forze e delle risorse interne che spingono a favore della vita. Proprio per questo la vita richiede: Stabilità e movimento • In un mondo globalizzato ogni evento: Non si pone esclusivamente in relazione a un solo soggetto o luogo • Inclusione e sostenibilità viaggiano in parallelo. Favoriscono la sostenibilità e l'inclusione: Interculturalità e dia logicità • Indicare l’affermazione falsa: La pedagogia interculturale ha il merito di aver recuperato valori perduti considerandoli come universalmente condivisibili • Insegnanti e formatori accolgono tutti i bisogni, perché ciascuno di essi può avere rilevanza per l'apprendimento e per l'educazione. Ma non tutti i bisogni possono dirsi “bisogni educativi speciali” (BES). Per riconoscere i Bes si fa ricorso ad alcuni criteri. Fra quelli che seguono, uno non c'entra. Quale? Trovare riscontri nel rapporto del medico di base • L’Agenzia Europea per lo Sviluppo dell’Istruzione degli Alunni Disabili ha proposto il progetto sulle:Nuove tecnologie per l’inclusione • L’idea di accettare deve avere in sé il senso di: Ricevere • L’integrazione è: Un compito educativo per tutti • L’intercultura è: Un compito educativo • L’intercultura promuove: Il riconoscimento delle diversità nelle interazioni tra i molteplici registri di una stessa cultura e tra le differenti culture • L’International Classification of Functioning (ICF) del 2001 definisce la disabilità come una: Condizione di salute in un ambiente sfavorevole • L’opzione interculturale costituisce: Un metodo e una prospettiva d’azione capace di cogliere la sfida della discontinuità • La "diversità" è spesso vissuta in chiave negativa, come "minaccia" alla

propria identità. Perché? [segnare la risposta che aiuta a capire il problema] La relazione con il diverso è sovraccarica di stereotipi e di pregiudizi • La «Relazione del Consiglio Istruzione» al Consiglio europeo definisce tre obiettivi strategici, tra cui: Aumentare la qualità e l'efficacia dei sistemi di istruzione e di formazione nell'Unione europea • La collaborazione tra alunni e genitori per un intervento efficace è:Assolutamente necessaria • La competenza è: Un modo di funzionare della persona • La consapevolezza progettuale: Punta alla promozione della identità distinta dell’altro ed alla costruzione di un dialogo evolutivo per entrambi i soggetti coinvolti • La convivialità delle differenze: Presuppone la conoscenza, l’apprezzamento, il rispetto, la valorizzazione delle differenze • La definizione dell'identità e dell'appartenenza oggi segue percorsi: Tortuosi e complessi • La differenza, per A. Rigobello, è fondamento: Dell'autenticità • La discussione dei criteri di validazione scientifica delle proposizioni pedagogiche rappresenta un problema da affrontarsi in sede: Epistemologica • La dislessia viene definita dall’International Dyslexia Association (IDA) come: «Una disabilità specifica dell’apprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente e da abilità scadenti nella scrittura e nella decodifica. Queste difficoltà tipicamente derivano da un deficit nella componente fonologica del linguaggio che è spesso inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e alla garanzia di un’adeguata istruzione scolastica» • La disortografia può essere definita come: E' un disturbo specifico che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica • La diversità, molto spesso, si trasforma in: Disuguaglianza

• La ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute) prende in esame alcune categorie e per ciascuna delle 4 categorie (contrassegnate da una lettera dell'alfabeto) aggiunge un numerino che sta ad indicare una specifica funzione della categoria presa in esame. Possono seguire altri numeri, in stringhe normalizzate e standardizzate. Alla luce di tutto questo giudicate la seguente proposizione. Qualsiasi diagnosi, correttamente formulata, deve poter trovare esauriente condensazione in una delle voci della ICF. Sì è proprio questo che si vuol ottenere con l'Icf • La legge del 7 agosto 1990 n°241 è nota come legge: Sulla trasparenza amministrativa • La logica valoriale: E' fondativa della proposta educativa • La mediazione dispone di alcuni strumenti operativi come: Il linguaggio • La multiculturalità è una categoria: Descrittiva, analitica, storica, sociologica • La multiculturalità è una condizione sociale: Attuale • La multiculturalità oggi identifica: Un dato di fatto • La parola "disuguaglianza" porta con sé un connotato di tipo: Constatativo • La parola “interculturale” in riferimento alla pedagogia: Indica un impegno particolare e specifico della ricerca pedagogica che ha come oggetto l’educazione interculturale • La pedagogia cerca le vie della universalità riferendosi costantemente: Al fatto educativo • La pedagogia come scienza detiene un preciso carattere di: Sistematicità • La pedagogia generale sostiene l'istanza interculturale dal rischio di: Essere un interesse momentaneo• La pedagogia guarda alla prassi educativa sempre in chiave: Trasformativa • La pedagogia intende assicurare ai suoi giudizi un carattere di: Generalizzabilità

• La pedagogia interculturale considera la diversità come: Un valore • La pedagogia interculturale è una pedagogia: Che valorizza la persona • La pedagogia interculturale si propone: La gestione non conflittuale delle opposizioni culturali, oltre che intra-psichiche e relazionali • La pedagogia interculturale: è una pedagogia da costruire facendo tesoro di vari saperi • La pedagogia sociale detiene una valenza progettuale di tipo: Utopico • La pedagogia sociale intende apportare, nei contesti di vita, delle azioni di: Miglioramento • La pedagogia sociale studia i fenomeni sociali non in senso: Ricognitivo • La piena autonomia scolastica, dal punto di vista amministrativo è avvenuta con: La legge del 15 marzo 1997 n°59 • La premura dell'ordine sistemico induce a verificare: Tutte le implicazioni e le conseguenze • La prospettiva interculturale può essere vista come un cambiamento di paradigma pedagogico nel senso che: Si pone come pedagogia della formazione culturale che permette ad ognuno di essere soggetto storico, individuato e differenziato • La realizzazione dell'unità dialettica teoria-prassi: E' problematica da attuare • La realizzazione di una società come ordine educante: E' un auspicio • La relazione con la disabilità è sempre difficile, così come difficili sono anche l'integrazione e l'inclusione. Per questo la ricerca scientifica e la pratica professionale sono sempre alla ricerca di nuove espressioni che possano essere espressive senza sovraccarichi di pregiudizio. Fra queste espressioni ci sono: [trovare quella che non c'entra] Normale diversità • La resilienza prevede che rispetto alle difficoltà incontrate: Si possa uscire rafforzati • La ricerca educativa ha come scopo: L'innovazione • La ricerca educativa ha lo scopo di: Facilitare interventi nella prassi

• La ricerca educativa si dice tale perchè: Ha per oggetto il fatto educativo • La ricerca pedagogica si riferisce all'esperienza coniugando: Normatività e specificità dell'esperienza educativa • La riflessione pedagogica, oggi, deve considerare temi di attualità come: Identità, consumo, appartenenza • La scuola accoglie e protegge il disadattato; ma può essere anch'essa disadattata. In tal caso può persino indurre o aggravare il disadattamento degli allievi. Quale di questi comportamenti è particolarmente pericoloso e comunque esposto a criticità? Non dispone di ampi spazi attrezzati • La scuola aiuta a crescere se… Uno solo è il completamento che indica crescita ed emancipazione positiva. Quale? Coltiva l'espressività attraverso letture d'Autore e giochi di ruolo • La scuola deve prendersi cura delle competenze dell'allievo. Nel caso di allievi con bisogni educativi speciali la scuola si prende cura delle competenze riguardanti gli apprendimenti, la comunicazione, la relazione, la socializzazione: Vanno considerate tutte le aree qui ricordate • La scuola fa bene a mantenere un certo collegamento fra aula, laboratorio e mondo circostante? Certamente, purché tenga presente tutte le manifestazioni richiamate dalle due risposte precedenti. • La sistematicità della ricerca pedagogica è un carattere da assumere soprattutto a livello: Metodologico • La solidarietà è tipica di una società: Interculturale • La solidarietà lega insieme il destino: Del vicino e del lontano • La solidarietà oggi è soprattutto: Una esigenza sociale • La tensione educativa, nella pedagogia sociale, va: Dalla società verso il soggetto • La teoria dei sistemi ritiene i sistemi viventi come: Autopoietici • La tolleranza: E' sorta in clima di dominanza monoculturale

• La tolleranza: E' un valore necessario per la transizione da società tradizionali a società plurideologiche • L'agire educativo deve essere sempre: Un agire in situazione • L'agire educativo è orientato: Allo sviluppo • L'agire nella relazione educativa è: Reciproco • L'ambito più conosciuto della ricerca pedagogica riguarda: La relazione educativa L'approccio che analizza l'intera realtà, generata dall'interazione di tutti i componenti del sistema, si definisce: Sistemico • L'assunzione di un modello, nella persona, rappresenta: L'esito di una scelta • Le attività di formazione debbono rinforzare principalmente la capacità di: Progettazione di sé • Le differenze sono dei dati di fatto, mentre la diversità è un costrutto sociale. L'educazione l...


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