LE Chicane - Approfondimento di sostenibilità PDF

Title LE Chicane - Approfondimento di sostenibilità
Course Sostenibilita' Delle Infrastrutture Viarie [2612]
Institution Politecnico di Bari
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Summary

Approfondimento di sostenibilità...


Description

LE CHICANE Questa tipologia di intervento fa parte dei “Traffic Calming”, che si basano su tecniche di progettazione stradale indirizzate a riequilibrare i diversi comportamenti degli utenti della strada. Con il tempo il problema del controllo del traffico veicolare urbano è aumentato e la soluzione migliore è quella di eliminare i punti di conflitto tra utenza debole ed automobilisti. L’Italia è rimasta estranea ai temi della moderazione del traffico fino agli inizi degli anni Novanta. I primi tentativi, realizzati in assenza di una Normativa nazionale di riferimento, vennero affrontati sulla base delle Direttive in vigore negli altri Paesi europei. Nel 2001 con la pubblicazione delle “Linee guida per la redazione dei piani urbani della sicurezza stradale”, anche nel panorama nazionale la questione della progettazione, finalizzata alla sicurezza delle utenze deboli, comincia ad essere affrontata con maggiore impegno, facendo riferimento alle esperienze pregresse, maturate a livello europeo. Ancora oggi però manca una caratterizzazione geometrica concreta sulla realizzazione dei principali interventi di “Traffic Calming” e questo ha fatto sì che, almeno fino ad ora, il problema del loro dimensionamento sia stato lasciato alla sensibilità e capacità del Progettista, restituendo in tal modo un insieme di esperienze disomogenee e non coordinate tra loro. Le chicane sono traslazioni planimetriche dell’asse stradale finalizzate ad interrompere la linearità del tracciato. Questo può essere ottenuto inserendo un’isola centrale spartitraffico, oppure con il restringimento laterale della carreggiata o alternando gli stalli di sosta sui due lati della strada. Le chicane sono realizzate allo scopo di far ridurre ai veicoli la velocità su tratti di strada che, data la loro lunghezza e linearità, possono consentire accelerazioni eccessive. Il rallentamento viene determinato sia dalla manovra di correzione della traiettoria imposta al veicolo, sia dalla sensazione di “strada chiusa” che la chicane restituisce agli automobilisti, quando viene osservata da lontano. In Italia si hanno come unico riferimento a queste ultime le “deviazioni trasversali” che per definizione sono le “deviazioni dell’asse stradale, senza riduzione di larghezza e numero delle corsie, ottenute anche mediante l’introduzione di aiuole e isole spartitraffico” (queste possono essere progettate solo nelle strade urbane di quartiere, quindi di tipo E, o nelle strade locali urbane, quindi di tipo F). Come normativa “chiave” di questa tipologia di “Traffic Calming” è presa quella svizzera. La normativa svizzera prevede che le chicane geometricamente siano composte da: -

la larghezza della carreggiata prima e dopo la chicane (B) la lunghezza (L) la profondità (T) la lunghezza del tratto inclinato della discontinuità (E) tipo di disassamento: (B+T)/L

Tale norma prevede 11 tipi di chicane che si differenziano in base ai valori sopra elencati.

Se però da un lato la loro realizzazione produce una diminuzione del numero di incidenti a causa delle velocità di percorrenza sensibilmente ridotte, dall’altro possono, esse stesse, essere fonte di danneggiamento dei veicoli, soprattutto per i frequenti urti di questi ultimi contro i cordoli.

La norma svizzera prevede che nella progettazione delle chicane, si verifichino i casi di incrocio tra le diverse tipologie di veicoli, richiamando la necessità di garantire sempre una larghezza sufficiente per il transito dei mezzi di servizio pubblico. Con riferimento alle fasce di ingombro dei veicoli in transito c’è l’esigenza di verificare che, durante la manovra di attraversamento, sia garantita la presenza di opportuni franchi laterali di sicurezza. Si possono analizzare le traiettorie dei veicoli all’interno delle chicane con l’ausilio di alcuni software. Il software permette di controllare costantemente il percorso effettuato dal veicolo, interrompendo eventuali manovre non consentite e valutando le manovre di svolta possibili in base alla velocità di percorrenza, all’ingombro del veicolo e a tutte le altre impostazioni definite dall’utente stesso. Inserendo come dato di input il tracciato da seguire, il software restituisce in output la traiettoria dell’ingombro della carrozzeria e del telaio del veicolo in marcia e la direzione di marcia. Una volta elaborate le simulazioni, si passa all’analisi critica dei risultati ottenuti, verificando la possibilità, o meno, di garantire un inserimento ottimale dei veicoli all’interno della chicane. Si definisce “geometricamente corretto” uno schema in grado di “ospitare” le fasce di ingombro dei veicoli e di garantire il mantenimento di un ulteriore franco laterale di sicurezza, pari a 0,5 m nel caso di veicoli leggeri e a 0,6 m per tutte le altre categorie veicolari. Si costruisce poi l’inviluppo delle tracce di ingombro, sviluppate lungo le due diverse direzioni di marcia e, laddove le caratteristiche dello schema in esame, costruito secondo le indicazioni della norma svizzera, non garantiscono il rispetto del criterio di inserimento ottimale, si opera un riassetto degli elementi geometrici costituenti la chicane. Per poter garantire il rispetto dei franchi laterali di sicurezza, come soluzione si può avere la variazione della lunghezza totale (L) conservando l’inclinazione (α) prevista dalla normativa (32°), oppure facendo variare l’angolo di inclinazione (α) dell’asse della carreggiata all’interno della chicane e mantenendo costanti le caratteristiche della lunghezza totale (L), di profondità (T) e di lunghezza parziale (E). Quindi, in conclusione, il progetto delle chicane in ambito urbano, quale intervento di “Moderazione del Traffico”, non è contemplato dal quadro normativo italiano e, per tale motivo, il loro dimensionamento non può prescindere dal contesto delle Norme internazionali, prima fra tutte la Norma svizzera VSS-SN-640284. Tale Norma, non sempre consente di ottenere soluzioni funzionalmente efficaci. Dopo aver esplicitato i limiti della VSS-SN-640284, si è proposto un nuovo approccio progettuale in grado di realizzare schemi geometrici di chicane urbane “geometricamente corretti”, ossia in grado di “ospitare” le fasce di ingombro dei veicoli e di garantire il mantenimento di un opportuno ed ulteriore franco laterale di sicurezza, senza nulla perdere in termini di efficacia.

Esempi di chicane 1) Lo schema della chicane tipo “6/9”, costruito secondo la Norma svizzera è caratterizzato da una larghezza della carreggiata (B) costante, sia prima che dopo il disassamento, pari a 3,5 m, da una lunghezza totale (L) pari a 9 m e da un angolo di inclinazione “α” dell’asse della carreggiata pari a 32°. Dovendo favorire l’attraversamento in sicurezza anche per i mezzi di servizio collettivo, con riferimento alla procedura operativa descritta in precedenza e basata sulla teoria dell’inserimento ottimale, si è previsto un aumento del valore di B fino a 4,4 m.

2) Lo schema della chicane tipo “7/10” è invece caratterizzato da una larghezza della carreggiata (B) pari a 3,5 m, da una lunghezza totale (L) pari a 10 m e da un angolo di inclinazione “α” dell’asse della carreggiata pari a 41°....


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