Title | Le varietà dell\'italiano standard e neostandard: definizione ed esempi |
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Course | Didattica |
Institution | Università Ca' Foscari Venezia |
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Sulla base della rappresentazione elaborata da Gaetano Berruto nel suo “Sociolinguistica dell’italiano contemporaneo” (Carrocci, Roma, 2002) si persegue il fine di definire meglio questi due concetti....
Le varietà dell’italiano: Standard e Neostandard
Occupiamoci ancora nello specifico della varietà strutturale.
Visto il principio generale che raccomanda, nella redazione di testi scritti, l'aderenza alle varietà standard o neo-standard, ci sarà d’aiuto servirci della rappresentazione elaborata da Gaetano Berruto nel suo “Sociolinguistica dell’italiano contemporaneo” (Carrocci, Roma, 2002) al fine di definire meglio questi due concetti.
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Interessandoci principalmente la distinzione che riguarda la scrittura, potremmo individuare 6 varietà di italiano scritto:
italiano formale aulico
italiano burocratico
italiano standard
italiano neostandard
italiano colloquialeinformale
italiano neopopolare
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Essendo il nostro ambito di studio le varietà dell’italiano standard e neostandard, passiamo quindi ad una loro definizione.
L'italiano standard: una definizione ed alcuni caratteri Il concetto di standard in linguistica identifica una varietà di lingua soggetta a codificazione normativa valida come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua e per l’insegnamento scolastico. Dal valore di lingua standard come lingua corretta e modello di riferimento discende una concezione diffusa che vede lo standard come l’unica buona lingua, la varietà intrinsecamente migliore e pura. Iniziamo la nostra descrizione delle caratteristiche salienti dell'italiano standard dalla sua definizione: per italiano standard si intende l’italiano conforme alle regole della
grammatica normativa, ben strutturato dal punto di vista sintattico.
Esso è “neutro”, cioè non marcato in senso sociolinguistico ed espressivo.
Caratteristiche
È altresì la varietà di lingua che posseduta soprattutto dalle persone colte - viene assunta, anche implicitamente, come modello da tutti i parlanti e gli scriventi. Esso è anche - per definizione privo di coloritura regionale a tutti i livelli, incluso quello fonetico. Per il fatto di avere un notevole prestigio, è altresì tradizionalmente riservato agli usi scritti più "nobili" e formali, come quello intellettuale, scientifico, letterario e burocratico. 3
Berruto ha descritto l’italiano standard come:
dotato di stabilità, garantito da istituzioni capaci di esprimere una norma (grammatiche e dizionari);
caratterizzato da capacità di intellettualizzazione, ossia dotato di caratteristiche tali da permettere a chi la parla di esprimere testi di alto contenuto culturale (letterario, filosofico, religioso, scientifico, tecnico); tale capacità è assicurata da una tradizione maturata a seguito di una prolungata elaborazione da parte delle classi colte;
dotato di prestigio, dato dal suo uso negli ambiti letterari, ufficiali, formali, oltre che dalla formalizzazione grammaticale.
L’italiano standard, tuttavia, rinvia ad una realtà molto singolare e viene impiegato soltanto in determinate occasioni, in particolare nei testi scritti più curati. La maggior parte dei parlanti e degli scriventi dell'italiano utilizza, generalmente, nella conversazione e nella scrittura non formale una varietà di lingua più semplice, in cui si lascia spazio per alcune forme regionali e l'espressività, ovvero l'italiano neostandard. L'italiano standard costituisce quindi la scelta più frequente per il redattore di testi di rilievo intellettuale, scientifico, letterario e burocratico. Nelle scritture poco formali, come nella divulgazione o nell'informazione giornalistica, esso può essere vantaggiosamente sostituito dal neo-standard, con i suoi moduli più semplici e colloquiali. 4
Una definizione dell'italiano neo-standard
L' italiano neo-standard è una forma semplificata e più o meno colorita regionalmente dell'italiano standard; esso è anche una varietà stilisticamente aperta dell'italiano: a differenza di quest'ultimo, infatti, esso verrebbe infatti comunemente impiegato - sia nell'oralità che nella scrittura - da qualsiasi italiano normalmente scolarizzato per l'espressione e la comunicazione quotidiane a tutti i livelli di formalità, sia nello scritto che nel parlato.
L'italiano neo-standard viene definito una varietà semplificata di quella di riferimento (lo standard) in quanto caratterizzata da importanti processi di semplificazione e la diminuzione della complessità d'uso di alcuni elementi. Esso è, inoltre, caratterizzato come una variante più o meno colorita regionalmente dell'italiano normativo in quanto - sempre marcata per ciò che riguarda l'intonazione e la fonetica - lo è talora anche per ciò che concerne il lessico e la sintassi. L'italiano neo-standard è, infine, caratterizzato come una varietà stilisticamente più aperta dello standard perché utilizzabile per il soddisfacimento di tutte le esigenze comunicative, anche quelle pratiche e quotidiane; questa sua particolare disponibilità è legata anche all'accoglimento di numerose forme e modalità espressive attinte ai sottocodici più disparati, tra i quali primeggiano quello medico, quello tecnicoscientifico e quello burocratico. 5...