Letteratura Ispanoamericana PDF

Title Letteratura Ispanoamericana
Course Letterature Ispanoamericane
Institution Università della Calabria
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I riassunti sono stati creati mettendo insieme gli appunti presi a lezione e le dispense fornite dalla docente ...


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LETTERATURA ISPANO-AMERICANA II

LE CULTURE PRE-COLOMBIANE Parliamo di un continente: ispano (perché si parla la lingua spagnola) americano (perché ci troviamo in America Latina). Lo studio è reso problematico perché non comprende una sola nazione; parliamo quindi, di paesi differenti accumunati dalla stessa lingua. Il continente è abitato ancor prima dell’arrivo di Cristoforo Colombo: quando arrivano i conquistatori trovano queste popolazioni: aztechi, maya, incas, mapuche, guarani. Dal punto di vista dell’insediamento, trovano tre civilità: aztechi, maya, incas (che hanno costruito diverse opere, templi, ecc). Queste popolazioni vivono in conflitto tra di loro, tuttavia presentano delle caratteristiche in comune: -politeismo: le divinità non sono uguali alle occidentali, collaborano fra di loro e questa cooperazione si riflette anche sul mondo umano (per esempio nell’agricoltura). L’idea è che grazie all’energia degli dei, dalla terra emergono tutte le cose del mondo. Si tratta di energie che nascono dalla lotta tra opposti che ogni tanto dà vita a delle creazioni (caldo-freddo, chiaro-scuro). Questa contrapposizione è importante proprio perché pur essendo diversi, non si eliminano, bensì danno vita a qualcosa. Non esistono migliore e peggiore, esiste l’essere diverso. -rapporto con la natura: la natura è parte del corpo umano (maya=siamo fatti di mais). Non appartiene all’uomo, ma gli è stata affidata affinché possa prendersene cura. L’uomo è continuità della natura. A questo sono poi legati diversi riti: coltivare, chiedere scusa alla natura per averla privata di qualcosa, ecc.

I GUARANI Il periodo delle origini è il V secolo d.C. Si stanziano nella zona del Paranà. 1525: primo contatto con gli europei. Il personaggio più importante della conquista di questa zona è Sebastian Gaboto. Quando gli spagnoli arrivano vengono accolti da alcuni popoli e visti come persone da conoscere; mentre da altri vengono visti come un pericolo = sappiamo tutto attraverso le CRONACHE, che però sono di parte e toccano più punti di vista. Gli spagnoli vogliono conquistare l’America e arricchirsi, per questo scoppia una guerra in cui stravincono = hanno cavalli, armi da fuoco, tecniche diverse e moderne. Cosmovisione = la guerra in Europa ha strategie moderne, mentre i popoli americani, essendo molto religiosi, hanno un’idea divina della forza, quindi il divino partecipa con loro alla guerra come simbolo. Nei popoli precolombiani il simbolo non rimanda ad un’altra realtà, ma è una realtà: -attraverso le piume si assume l’energia divina; -dipingendo la faccia di blu si richiama la forza della vita contro quella della morte. Di conseguenza, lo scontro non avviene solo a livello bellico, ma soprattutto sul modo di vedere il mondo. Sorge anche un problema religioso: gli americani si vedono abbandonati dagli dei e sperimentano così il silenzio divino: penetra la conversione, che è un altro degli obiettivi spagnoli (in un libro sull’A.L. infatti, si dice che Cortés vince proprio perché sa manipolare la simbologia, mentre gli Aztechi non sanno fare lo stesso). I precolombiani non conoscono i cavalli quindi li vedono come un’unica cosa con gli uomini spagnoli, come un’immagine divina. E, se simbolo e realtà sono un’unica cosa, allora gli spagnoli rappresentano una realtà. I Guarani vivono nella foresta, vivono di caccia, agricoltura e pesca. La conquista della loro zona è complicata perché ci sono tre pretendenti: portoghesi, spagnoli e guarani (che ovviamente possiamo non prendere in considerazione). 1494 = trattato di Tordesillas che divide il territorio tra spagnoli e portoghesi. Di conseguenza gli indigeni diventano schiavi del regno spagnolo.

Reducciones = inventate dai gesuiti. Ai guarani viene concesso di entrare e vivere secondo delle regole di incontro tra le due culture. Possono conservare le loro tradizioni, però devono convertirsi religiosamente parlando. I Banderaintes scoprono l’oro quindi hanno bisogno di manodopera da smaltire in fretta, vanno a caccia di schiavi e fanno guerra alle reducciones jesuitas. 1750 = trattato di Madrid. Spagnoli e portoghesi si dividono le terre e le reducciones jesuitas non possono più esistere, così i Guarani si ribellano. 1750-1757 = guerra guaranitica. I ribelli scendono dalle montagne e gli spagnoli gli sparano addosso producendo un massacro. La colonia non deve essere considerata come qualcosa di banale, ma come l’attentato alla dignità di queste persone. Compagnia Matte Laranjeira = voglio sfruttare la “hierba mate”. I gesuiti credono che sia l’erba del demonio e poi la usano per curare. Dal 1986 gli indigeni lavorano come schiavi e vengono chiusi di nuovo nelle reducciones = si suicidano.

LE LETTERATURE AMERINDE Le lingue amerinde sono circa cinquecento e settecento considerate tra: lingua, dialetto ed espressioni dialettali. Le letterature che consideriamo ora sono relative a quattro aree:  Nahuatl = possiede un sistema di scrittura;  Maya = possiede un sistema di scrittura;  Quechua = non possiede sistemi di scrittura;  Guarani = non possiede sistemi di scrittura. La scelta delle aree dipende dalla diffusione delle lingue prima e dopo la Conquista. Con gli inizi di quest’ultima, infatti, si impone l’uso dello spagnolo. Quando gli evangelizzatori si rendono però conto, che non è possibile indottrinare gli indigeni con lo spagnolo, Carlo V gli impone di apprendere le lingue indigene. Le caratteristiche di queste letterature sono legate a temi precisi:  Creazione del mondo;  Creazione degli dei;  Creazione della terra;  Creazione dell’uomo;  Espressione di sentimenti non religiosi = seconda fase.

LA LETTERATURA GUARANI Ultima ad essere conosciuta: i testi guarani vengono rimpiazzati con testi cristiani in lingua autoctona, e i Guarani vengono divisi in coloro che accettano la conversione e coloro che invece la rifiutano. Autori che cercano di recuperare la letteratura guarani:  Frà Toribio de Benavente = impara il nahuatl per evangelizzare gli indios. Ne interiorizza credenze, usi e costumi.  Frà Bernardino de Sagahun = fa degli studi sulla cultura nahuatl, chiede esplicazioni agli aztechi sopravvissuti al disastro. Scrive un’opera dividendo le pagine in due colonne: una scritta in spagnolo e una scritta in nahuatl, ma con caratteri latini, aggiunge disegni e anche un vocabolario. Il re però proibisce la diffusione del suo operato, ma lui continuerà comunque a formare nuovi cronisti, indigeni e meticci.  Curt Unckel = tedesco. E’ un appassionato di mappe e pirati, e passa tutta la sua giovinezza mettendo soldi da parte per poter andare in Brasile. Va nelle foreste, ma si presenta come persona umile, non si sente superiore, vuole conoscere i selvaggi, le loro leggende ed il loro modo di vivere.

Così viene accettato dagli indios che gli danno anche un nuovo nome: Nimuendaju, colui que seppe trovare il suo posto nel mondo.  Leon Cadogan = figlio di australiani che si sono trasferiti in Paraguay. Prova interesse per il mondo indigeno, parla il guarani ed entra in contatto con questo popolo. Conosce un uomo che è stato arrestato ingiustamente e si impegna per farlo uscire. Questo, una volta uscito, gli fa conoscere Pablo Vera, capo del villaggio, che gli racconta la storia delle origini del linguaggio. La differenza tra i due è che Curt si occupa di rielaborare i miti per renderli più comprensibili, mentre Cadogan decide solo di trascriverli, come se fosse sotto dittatura (considerato più fedele). Due tipi di fonti: -documenti coloniali; -le prime parole belle (origini) = rivelate solo alle persone di cui si ha fiducia. Viene usata solo la seconda fonte, tradotta dal guarani al castellano. Opere:  Mito della creazione  Nanas;  Canzoni d’amore e altri temi;  Ricerca terra pura;  Riti per conquistarsi l’accesso alla terra;  Hierba Mate;  Miti sull’incesto Caratteristiche:  Concetto di creazione = differenza tra creazione ed immersione. Cadogan traduce con la parola spagnola “creacion” tutto ciò che termina con il suffisso “ra”, che esprime il concetto di aprire, far sviluppare e sciogliere. Tutto ciò che fa il padre è liberare e permettere di svilupparsi. Non si pensa ad un padre che crea dal nulla, ma un padre che fa in modo che le cose crescano.  Idea di anima = non è come quella cristiana. Spirito, parte divina che si incarna nell’essere umano quando viene concepito. Ogni cosa possiede un’anima, tutto possiede un’energia che deve essere rigenerata. Le anime sono sacre ma dentro di noi esiste un conflitto: anima sacra – anima animale. Quando un bambino nasce, entrano in lui l’anima buona e la cattiva. Chi si comporta male, si trasforma in un giaguaro.  Senso ecologico = piante e animali hanno uno spirito.  Gli sciamani sono i mediatori più potenti tra uomo e natura, profetas de la selva che capiscono la simbologia.  Problema dell’incesto = endogamia. Ci si sposa con persone della stessa famiglia, per proteggersi. Si crea così una società rivolta verso sé stessa. Si supera con l’esogamia, cioè l’apertura verso l’altro.

INVASION Y CONQUISTA Anche se facciamo nascere questa letteratura nelle civiltà pre-colombiane, per molti ha inizio solo dopo la scoperta dell’America, quando si avverte la necessità di spiegare l’ignoto attraverso il conosciuto. CRISTOFORO COLOMBO  Carta del descubrimiento = mescola dati raccolti naviganti e cosmografi con notizie di Plinio, Isidoro di Siviglia e Marco Polo.  Diario de abordo = è la prima testimonianza sul Nuovo Mondo. Sono opere importanti non dal punto di vista dello stile, ma del contenuto. Anche perché Colombo non è un uomo colto, non è un intellettuale. Ad ogni passo ricorrono le nozioni di “maravilla” e “sin comparacion”. Colombo ci dà un’immagine dell’A.L. come terra d’abbondanza, dell’eterna primavera, dell’indio come

“nobile selvaggio”, uomo naturale, nudo, felice, innocente. Il suo obiettivo è quello di convincere il re ad investire nella colonizzazione del luogo. AMERIGO VESPUCCI Dà vita alla leggenda nera del continente: le sue descrizioni da un lato confermano quelle di Colombo, dall’altro ci presentano gli uomini come de selvaggi e dei cannibali. Ciò significa che la visione degli indigeni e del Nuovo Mondo cambia a seconda della prospettiva di chi scrive. Problemi:  Aspettative da parte degli europei;  Contatto con una cultura troppo diversa, da parte degli indigeni. Il Nuovo Mondo è fonte di ispirazione per tutte le arti e le letterature europee, eccetto per quelle spagnole: l’unico interesse della Spagna è espandersi e sfruttare le risorse di questo territorio. La Corona spagnola viene influenzata dalla Chiesa:  l’indio diventa l’uomo puro che non è stato ancora contaminato dal sentimento di avidità e crudeltà;  si riconosce l’indio come uomo dotato di anima razionale;  diritto dell’indio alla libertà equivalente a quella dei cristiani;  se si chiede all’indio di accettare il battesimo, deve decidere di affidarsi alla religione cattolica per libera scelta;  i coloni però considerano di loro proprietà sia le terre che gli abitanti = schiavitù e sfruttamento;  1510 = arrivano i frati domenicani che entrano in conflitto con gli encomenderos, condannando gli abusi e negandogli l’assoluzione. Si fanno carico della protezione dell’indio;  Leggi di Burgos = emanate dal re Ferdinando per migliorare le condizioni di vita dell’indio. CRONICA AMERICANA L’America genere cose nuove, che bisogna raccontare attraverso gli strumenti già esistenti. L’America viene classificata come ideale dell’Europa, tutto ciò che questa non è e che vorrebbe essere: l’utopia di quella rigenerazione morale e sociale a cui questa aspirava. Per questo gli spagnoli si impegnano in una conquista armata, così da ottenere una descrizione più cruda del popolo indigeno, giudicato privo di qualsiasi attributo intellettuale, morale, religioso e fisico. Nei primi anni della Conquista, è l’immaginazione a costruire l’America: in effetti, ogni conquistatore la descrive secondo il proprio punto di vista, quindi i lettori possono crearsi la propria immagine del nuovo continente. La cronaca si compone di vari sottogeneri e testi:  Lettere: le Cartas di Colombo ne sono un esempio;  Storie: raccolta di aneddoti, come per esempio quelle di Cortes;  Autobiografie. Caratteristiche:  Si muove tra finzione e realtà, tra storia e letteratura;  È un palinsesto = gli autori criticano, correggono, modificano e aggiungono elementi alle precedenti;  Segue il criterio medievale di “autoritas” = ciò che viene detto è vero, perché è stato precedentemente detto da qualcun altro. Quindi gli autori non fanno altro che riscrivere una storia;  Scontro tra i due mondi = la civiltà latina deve apparire più barbara possibile per poter giutificare l’invasione spagnola;  Registri diversificati in base agli obiettivi. Motivazioni:  Fama y honor = se un autore è un capitano, si vanta delle sue imprese;  Dispute per le terre;

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Rivendicazioni politiche; Giustificazione religiosa = giustificare la presenza di sacerdoti spagnoli in A.L.; Guadagnare l’appoggio della Corona spagnola.

NUNEZ CABEZA DE VACA  Naufragios Alcuni critici hanno sottolineato l’incontro con l’indigeno e lo scontro con gli stessi spagnoli, ma bisogna essere cauti con queste affermazioni: non va considerato come difensore degli indios, ma semplicemente come una persona che deve sopravvivere in un contesto e per farlo ha bisogno di assimilarne tutti gli aspetti. Nunez riesce ad integrarsi perché essendo uno schiavo, ha un atteggiamento diverso versi gli indios. Si mette più sul loro piano, si presenta pieno di ferite, magrissimo, e dato che fa il mercante impara anche la loro lingua = viene accettato perché molto simile a loro. Ma chi è realmente? Un vero ribelle o un furbo conquistatore? Alla fine, nelle cronache non troviamo mai l’esaltazione dell’indio. E’ furbo, solo che essendo partito da zero ha una visione più aperta rispetto al resto degli spagnoli. Ma quando ritorna in patria chiede di essere spedito per una nuova missione, perché anche lui vuole trovare l’oro. Si dirige a sud, incontra i Guarani, e la prima cosa che fa è scontrarsi con gli spagnoli. Quella vista finora è la visione della Conquista da parte dei vincitori, ma esiste anche quella dei vinti. Reverso de la conquista:  Idea essenziale della fine del mondo che gli spagnoli non possono essere in grado di trasmetterci = tutto ciò in cui queste popolazioni credevano, è scomparso. Idea di vuoto e smarrimento interiore. Il dramma enorme di intere popolazioni che devono ricostruirsi da capo;  Necessità di salvaguardare le conoscenze della propria cultura;  Elaborazione di profezie che cercano di spiegare ciò che sta accadendo;  Riformulazione della storia etnica nel tentativo di recuperarla;  Libro de los coloquios de los doce = dodici francescani arrivano in Messico nel 1524. Oggi ci sono rimasti solo 14 capitoli su 30. Alcuni autori indigeni condividono i loro scritti con i colonizzatori, altri no. BARTOLOME’ DE LAS CASAS Oggi è identificato come “il sacerdote buono che difende gli indigeni”. Per la società di allora, forse, risulta vero, ma per quanto riguarda la società moderna, sappiamo che questa visione è abbastanza limitata. B. è una persona ricca, un prete-encomedero, di famiglia nobile. Arriva in America nel 1502 con Nicolas de Ovando, conosciuto invece per la sua violenza estrema. B. è testimone di queste torture, ma anche lui possiede schiavi e terre. Ma l’influenza di Montesinos lo porta ad una conversione: diventa frate, regala le sue terre e libera i suoi schiavi. Nel 1514 decide di intraprendere una lotta alla schiavitù:  Difende la loro libertà: nessuno per il grado di civiltà che possiede può forzare un barbaro a sottomettersi a lui compromettendo la sua libertà. Libertà che è originaria e personale, perché durante la creazione Dio non ha definito persone libere e persone schiave, ma ha donato a tutti il libero arbitrio, perché non si può sottomettere una creatura razionale ad un’altra sempre razionale. E’ però una libertà che deve essere utile a livello sociale e politico, cioè deve avere come scopo il conseguimento del bene comune;  Lotta contro gli encomenderos;  Scrive appelli alla corona spagnola = parla del problema dell’anima, del considerare gli indios come uomini, chiede di emanare delle leggi in loro favore;  Progetto di una comunità libera formata da spagnoli e indios (pura utopia);  Convento domenicano per scrivere la cronica.  Brevisima relacion de la destruccion de las indias

1537 = Jublimis Deusm. Paolo III stabilisce che gli indios hanno un’anima e vanno trattati come tutti gli altri esseri umani. 1540 = nascono le prime due università a Santo Domingo. 1551 = università di Città del Messico e di Lima. 1535 = introduzione della stampa in Messico. 1584 = introduzione della stampa in Perù. 1597 = Città del Messico inizia ad avere delle compagnie teatrali e una casa de comedias. 1600 = l’A.L inizia ad essere un continente misto: gli spagnoli iniziano a sposarsi e creare le famiglie con le donne del posto. Il “meticciato” avviene attraverso due vie: -innamoramento = uomo spagnolo e donna indigena (mai contrario); -matrimoni importanti = un esempio ne è quello di Inca Garcilaso de la Vega. Iniziano a mescolarsi elementi autoctono con elementi della cultura spagnola. 1600-1700 = si assiste al fiorire di tantissimi generi letterari: epica, poesia, teatro (anche religioso, con fini evangelici). L’America attrae gli spagnoli, e per questo motivo inizia anche un periodo di spostamento di scrittori ed intellettuali di vario tipo, anche se si continua comunque a pubblicare in Spagna perché in America è ancora difficile. Allo stesso tempo, inizia un tentativo di riscatto della madrepatria da parte degli americani: leggono gli autori, li interpretano a modo proprio, cercano di rivendicare la propria identità, una propria autonomia. La cronaca inizia a presentare delle differenze:  Sparisce l’avventura, perché non c’è più l’entusiasmo della scoperta;  Si inserisce la storia americana in una visione ancor più grande;  Si danno molte più informazioni sull’America;  Aumenta la polemica. INCA GARCILASO DE LA VEGA Viene considerato il primo peruviano. E’ uno dei primissimi autori che iniziano ad elaborare l’espressione americana e che possono competere a livello di abilità e qualità artistica con gli autori spagnoli. E’ figlio del nobile capitano spagnolo Garcilaso de la Vega e della principessa inca Nusta Isabel ChimpuOcllo, perciò l’educazione che riceve è sia spagnola che quechua. Nel 1560 il padre muore e lui decide di andare in Spagna a continuare gli studi. Inizia l’attività militare e inizia a scrivere nel 1590, in età matura e quando ormai vive in Spagna = la sua scrittura è nostalgica e malinconica. G. rievoca il mondo indigeno attraverso la sua esperienza personale, vuole riscattare questo suo passato indigeno così straordinario ma allo stesso tempo sconosciuto, e lo fa mettendo a confronto le virtù dei cavalieri americani con quelle dei conquistatori spagnoli. La sua vita è caratterizzata da un’ansia di riconoscimento = inizialmente questo non è il suo nome, non essendo sposati i suoi genitori. Una volta in Spagna, però, intraprende una lotta burocratica per acquisire il cognome del padre.  La florida del Inca  Comentarios reales FELIPE GUAMAN POMA DE AYALA E’ un indigeno nobile che impara lo spagnolo da adulto. Fa l’interprete. E’ importante perché è il primo autore indigeno che firma la sua cronaca come colto.  Nueva cronica y buen gobierno Agli inizi del XVII secolo, il sistema coloniale ispanoamericano è ormai ben strutturato e solido:  Le regioni degli imperi azteco e incaico possiedono abbondante manodopera, ricche aeree agricole e risorse minerarie;  Città del Messico e Lima innalzano cattedrali più imponenti di quelle spagnole e beneficiano di una rapida crescita urbana e una ricca attività commerciale.

BARRUECO “perla irregolare” – “verruca”. Si trasmette dall’Europa, cioè dalla Spagna, all’America, ma si sviluppa in modo e tempistiche diverse: dura di più e cerca di rivendicare e affermare l’autonomia americana. E’ un movimento che inizialmente viene molto disprezzato; solo nell’800 viene rivendicato e apprezzato sino ad oggi. Possiamo dire che supera il classicismo, ma ne condivide alcuni t...


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