Letteratura italiana PDF

Title Letteratura italiana
Course letteratura italiana
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Letteratura e cultura italiana Lezione 1

Il romanzo epistolare e il romanzo: Il romanzo nel 700, verso la fine del 600 iniziano ad usare il romanzo per parlare del mondo e della vita quotidiana, negli anni di passaggio tra 600 e 700 la forma del romanzo cambia. Fino a quel momento il contenuto era su vicende fantastiche compresi i personaggi e invece verso la fine del 600 gli autori sentono la necessità di iniziare a parlare di un mondo più vicino alla realtà e gli scrittori mettono al centro dei loro racconti personalità e idee e opinioni come quelle dei lettori. Questo genere di narrazione in inglese si chiama novel e si contrappone al romance cioè quel tipo di narrazione prevalentemente fantastica che c’era in precedenza nel 600. Il 700 è un secolo importante per la storia del romanzo e nasce il romanzo moderno. In questo momento storico si fa presente l’idea che tutto quello che attinge al reale è quello che interessa i lettori. Di cosa parlano e come sono fatti i romanzi del 700? Ci sono molte forme e temi. Alcuni dei romanzi più famosi del 700 sono: Robinson Crusoe, moll flanders, Pamela, la nuova eloisa, i dolori del giovane Werther ecc. I personaggi sono uomini e donne simili ai lettori, persone concrete. Rapporti tra individuo e società e questi rapporti sono quasi sempre problematici (per esempio Robinson Crusoe che si isola dalla società). Contrasto tra l’io che vuole emergere e un mondo che si oppone a questi tentativi. Come raccontare questa realtà? Ci sono due metodi, uno è quello della narrazione in prima persona come fa Defoe e un altro metodo è quello del racconto di un personaggio che scrive e racconta le parole di un altro personaggio come succede per esempio in Manon Lescuat di Prevost ma per dare al lettore l’impressione di una completa versomilezza di aderire ai pensieri dei protagonisti è quella di fingere di ricopiare le loro lettere. Soprattutto in Francia nel 600-700 la corrispondenza epistolare diventa una vera e propria arte e gli scrittori cedono la parola ai loro personaggi. Di fatto alcuni dei primi grandi romanzi moderni sono epistolari. La patria di elezione è la francia, di seguito l’Inghilterra mentre in Italia si parlerà più tardi di romanzo epistolare. Alcuni titoli per la storia del romanzo epistolare: - la principessa di cleves - Lettere persiane - Lettere di una peruviana - Lettere della marchesa di m al conte di r - La nuova eloisa - Le relazioni pericolose - I dolori del giovane Werther - Ultime lettere di Jacopo ortis In realtà le origine del romanzo epistolare sono molto più lontane perché le heroides di Ovidio è stato scritto tra il 25 e il 16 a.c. Lettere amorose di alvise Pasqualino del 1563 è forse il primo romanzo epistolare italiano ma int ealtà gli studiosi ancora si interrogano ancora su quale sia il primo romano epistolare sia nella storia che quello italiano. Cosa si intende per romanzo epistolare? (vedi definizione di epistolare sul dizionario treccani) dice che consiste di lettere o che si svolge per mezzo di lettere. Questa definizione ci fa capire di cosa stiamo parlando è un romanzo in cui la narrazione avviene attraverso una serie di lettere. Le lettere possono essere scritte dal protagonista (per esempio il werther o Jacopo ortis) oppure ci sono più personaggi che scrivono a più personaggi (come per esempio lettere di una novizia). Questo a livello della narrazione determina che i poi si possono moltiplicare, si possono avere racconti che sono espressi in maniera diversa a seconda del personaggio che li racconta e

quindi il tema della verità è un tema importante perché magari un personaggio può scrivere una cosa e un altro personaggio scrivere un’altra versione. Questo genere è ancora vivo? Di solito i critici sono sicuri nel dire che il momento di grande fioritura del romanzo epistolare è il 700 che poi nell’800 inizia a declinare (magari per il tipo di società che non è più interessata a questa narrazione mentre invece nel 700 si scrivevano moltissime lettere e la posta era nata da poco e molto utilizzata). Il genere epistolare è un genere però ancora vivo e non si è esaurito nel 700-800 ma persiste ancora oggi. Da una parte sta al passo con le nuove tecnologie quindi al posto di lettere sono costituiti da email oppure mantengono la forma delle lettere ma attualizzando i contenuti. Cos’è una lettera? Studio di christine plantè in deviazioni della lettera, una lettera è uno scritto inviato a qualcuno per comunicargli quello che non si può o non si vuole comunicargli a voce. I temi che si possono trattare in una lettera possono essere molteplici e nessun tema è vietato anzi è lecito passare da un tema all’altro. Montesquieu è stato uno dei primi a mescolare intreccio amoroso e riflessione politica. Sebbene le lettere non impongano nessuna tematica ci sono argomenti più frequenti di altri. La lettera contiene un messaggio e una finalità perché si scrive per un motivo. In un romanzo, il messaggio e la finalità della lettera si collocano all’interno dell’universo di finzione ma la lettera partecipa anche alla costruzione psicologica del personaggio. Le lettere di un romanzo epistolare sono indirizzate a un destinatario quindi un personaggio che scrive a un altro ma in realtà siccome quelle lettere sono scritte da un narratore e che quindi si rivolge anche al lettore e quindi i destinatari sono de. La funzione della lettera e il funzionamento della comunicazione quindi sono modificati anche nel caso limite di un romanzo che riprenda lettere vere (ritrovando uno scambio epistolare di persone famose per esempio). Caratteristiche di una lettera: È un messaggio scritto, la vera lettera porta di solito una firma e la sua scrittura è riconoscibile. È un oggetto che può essere stampata, conservata o rispedita. Fisicità della lettera in quanto è qualcosa di concreto e nel romanzo i personaggi possono interagire con quest oggetto che è la lettera per esempio strappandola. Altro aspetto è quello del tema principale, si possono trattare temi diversi ma il tema amoroso è sicuramente quello più trattato. Il romanzo di seduzione trova nel genere epistolare una notevole risorsa, la cui portata drammatica è acuita dalla coscienza che hanno i personaggi femminili. La lettera è di solito scritta in prima persona e in questo modo il romanzo può aprirsi in una dimensione soggettiva adottando un punto di vista individuale diverso da quello dell’autore ma caratterizzato da lui. All’esterno la lettera di rivolge a un tu o a un voi che la motiva e può strutturarla interamente, si scrive per l’altro e non per se stessi. Nel romanzo epistolare con il doppio destinatario (lettore e personaggio) gli effetti delle confidenze e della menzogna ne risultano a volte modificati. Doppio piano che si viene a creare, scambio di informazioni tra personaggi ma c’è anche un autore che ammicca al lettore. La scrittura di lettere presuppone necessariamente una separazione degli autori, questa mancanza può essere di varia natura: assenza fisica (viaggio, guerra esilio) ma anche impossibilità di vedersi e parlarsi e di parlarsi perché si è sorvegliati o per altri motivi. Quindi impossibilità fisiche o limitazioni sentimentali (assenza di coraggio per esempio) e si ricorre alla lettera per avere il coraggio di dire quello che non si riuscirebbe a dire di persona. Non c’è nulla di inverosimile in due personaggi che si scrivono pur essendo fisicamente vicini. La lettera è un interlocuzione anche quando il romanzo ci presenta una sola voce, il che avviene di solito di rado. La sequenza delle varie lettere va a costituire il contenuto del racconto nel romanzo epistolare. Caso limite di romanzo costituito da una sola lettera che ha origine dall’heroides di Ovidio ma di solito ci sono una serie di lettere. Il primo effetto che notiamo rispetto a un romanzo normale è quello della discontinuità e non c’è la continuità narrativa del

romanzo non epistolare e possono essere delle ellissi narrative (se non si scrivono ogni giorno) ed è questo un periodo di tempo di cui il lettore non sa nulla se non viene detto nella lettere successiva. L’effetto di discontinuità è affermato nel romanzo polifonico ed è quel romanzo in cui ci sono più personaggi che scrivono e in questo tipo di romanzi si creano malintesi e contraddizioni. Il tempo e lo spazio: Queste due dimensioni nel romanzo epistolare diventano più tangibili, gli avvenimenti evocati al presente o al passato prossimo conferiscono al racconto vivacità, inoltre il tempo necessario a recapitare le lettere può introdurre una sfasatura. Nelle email invece non c’è bisogno del tempo per recapitarle. Prefazioni: Sono le lettere stesse a porre delle domande, nella prefazione sono proprio l’editore o lo stampatore che spiegano come sono state messe insieme le lettere e se sono state o meno pubblicate tutte. L’autore spesso dice di aver trovato delle lettere e poi decidere di pubblicarle. Una raccolta incompleta può essere attribuita al caso ma può anche essere l’editore a scegliere di scartare delle lettere. Il romanzo epistolare appare limitato dalla serie di lettere che lo costituisce e il lettore può immaginare che vengano aggiunte lettere ritrovate quindi il romanzo epistolare si apre a una vasta immaginazione coinvolgendo il lettore in maniera attiva. Lezione 2 Tra 1760e 1780 si pubblicano in Francia in media dieci romanzi epistolari all’anno. Il fascino del romanzo epistolare ha a che fare con lo svelare al destinatario il contenuto dei documenti epistolari finiti nelle mani dell’editore nei modi più disparati. Documenti presentati come autentici e spesso creduti tali dal lettore quindi idea dell’editore che dica di aver trovato delle lettere e abbia deciso di pubblicarle e soprattutto che questi documenti vengono presentati come autentici e così creduti dal lettore. Inoltre il fascino è anche che il lettore crede di poter entrare nell’animo individuale e nei sentimenti di chi scrive. L’interesse può essere suscitato dall’esotismo quindi di leggere qualcosa di molto lontano dalla realtà del lettore oppure per converso di leggere qualcosa di molto vicino. Secondo Laurent versioni la nuova eloisa di rosseau è una pietra angolare del genere perché ha reso il linguaggio dei sentimenti alla portata di tutti. Il fatto di parlare con una lingua comprensibile a tutti dei sentimenti di qualcuno. È anche ciò che lo separa più marcatamente dalla narrativa epistolare della tradizione. Dalla nuova eloisa discenderà il Werther di Goethe che poi diventerà modello delle ultime lettere di Jacopo ortis. Romanzo del 700 pone al centro la lotta dell’individuo con la società. Al richardson polifonico della clarissa rimanda alla tradizione del romanzo epistolare di seduzione che trova l’esito nelle relazioni pericolose. Idioletti dei personaggi sono i modi specifici in cui i personaggi si esprimono nel romanzo. Ad accrescere l’effetto di plausibilità delle lettere c’è la loro misura assai più rispondente a quella di lettere “vere” esse fungono così da modello. Il romanzo epistolare si dice finito nel 700 questo ha a che fare con la caduta delle società di antico regime, il romanzo epistolare diventa un romanzo dell’esilio con sfumature politiche (per esempio le ultime lettere di JO). Jane Austen si misura subito con la misura epistolare per poi decidere di lasciarla, pare che pride and prejudice fu pensato come romanzo per lettere, il fatto che lei abbandoni il genere ci fa pensare al declino di questo romanzo. Molte donne soprattutto francesi si cimentano con il romanzo epistolare. Secondo versini il romanticismo per il suo individualismo è poco condiscendente con il romanzo epistolare mentre il romanzo epistolare è molto legato al classicismo.

Se la lettera è una forma di conversazione scritta, lettera e conversazione sono due facce della stessa medaglia e quando viene meno quel tipo di civiltà che si fondava sul fatto che gli individui avessero scambi di relazioni molto forte è normale che l’espressione di questa civiltà si perda. IN ITALIA Gian Paolo marana, “l’esploratore turco” secondo alcuni ha costituito un modello per le lettere persiane di Montesquieu. per la diffusione della conoscenza del genere spigolare all’inizio sono molto importanti le traduzioni soprattutto dal francese. Venezia è sicuro una città che recepisce il fermento culturale di questo momento e molte traduzioni avvengono lì. 700 -> Chiari utilizza la forma epistolare nella viaggiatrice e dimostra una conoscenza del genere anche nel testo “memorie di una dama portoghese scritte da lei medesima”. Si possono ricordare il Beozia in carcere, per questi dilettosi monti, le lettere solitarie e il Platone in Italia. In italia nel 700 oltre a mancare esempi di romanzi epistolari, ma con la diffusione dei romanzi inglesi anche il romanzo moderno e il romanzo epistolare prendono piede in Italia. Bisogna però aspettare Foscolo per avere un vero testimone italiano di qualità. Anche il testo di Foscolo poggia su una tradizione di letture romanzesche indicative di come per il romanzo moderno le suggestioni straniere coeve siano più rilevanti della tradizione letteraria nazionale e questo significa che anche il romanzo epistolare italiano guarda di più alle esperienze che vengono fatte in Francia e in Inghilterra più che a una propria tradizione interna. Alfieri dice nella sua autobiografia dice che ha letto molti romanzi francesi che di italiani leggibili non ce ne sono. Le cause di tale carenza di romanzi nel 700 è oggetto di discussione. Nel secondo 800 italiano abbiamo storie di una capinera e prima a morire, allegoria di novembre. Nei decenni centrali del 900 si assiste a una relativa ripresa della forma epistolare, soprattutto la forma del romanzo epistolare viene scelta dagli scrittori per far parlare i personaggi, presentare personaggi complessi da un pov psicologico. CIRCOLAZIONE DEL ROMANZO 700ESCO IN ITALIA A patire dagli anni 50 del 700 circa sul mercato editoriale in Italia entra in circolazione un certo numero di romanzi ma anche dei romanzi italiani spesso pubblicati da editori minori o spregiudicati che non pagano adeguatamente gli autori che non riescono a vivere con la scrittura e non si fanno problemi ad intervenire nelle ristampe modificando i testi. I romanzi nel 700 rappresentano un importante fenomeno di cultura popolare. Ogni copia si può immaginare avesse una discreta quantità di fruitori perché al tempo i romanzi venivano comperati da chi se lo poteva permettere e molto spesso venivano comprati e poi lette da altre persone come i servitori che non potevano permetterseli. Ci sono testimonianze per cui a Venezia le donne portavano cappelli alla Pamela e alla clarissa, i personaggi quindi erano molto conosciuti e questo ci indica anche un fenomeno di moda significativo. A Venezia era più tollerante la censura rispetto ad altre città. Declinazione sentimentale del romanzo epistolare, non solo per un inclinazione personale del lettore ma anche per il ruolo che svolge, basta far cenno alla novità del “tipo portoghese” che è un modello di scrittura monofonico femminile, amoroso passionale di notevole successo in Francia cioè un modello di romanzo in cui abbiamo un personaggio femminile che scrive lettere d’amore e ha un notevole successo. IL PROBLEMA DELLA VERITà E DELLA VERIDICITÁ Il lettore dell’epoca è indotto a percepire come vere le vicende raccontate nelle lettere. Non si sa ancora chi ha scritto le lettere portoghesi per esempio quindi il lettore del tempo crede alla finzione del romanzo e questo perché le lettere si

presentano come pezzi di vita reale la cui autenticità è garantita dalla forma della lettera. Il 700 è il secolo della lettera perché ci sono molti epistolari grazie alla posta e quindi molti scrivono e si mandano lettere. Questo ha a che fare conta nascita del genere del romanzo epistolare che è una pratica reale. Il romanzo si costituisce come un genere, si apre su qualcosa che sta fuori dalla letteratura e procura l’illusione di una realtà finta. Nel 600 immaginazione mentre 700 realtà. Questo segna una radicale differenza dell’epistolografia classica che era in versi e si costituiva apertamente come letteratura. La differenza di quello che introduce il romanzo epistolare nel 700 è che prima scrivevano lettere appunto solo per essere pubblicate. Le lettere di un romanzo epistolare false vengono fatte apparire come vere. LA FINZIONE DEL NON FITTIZIO Il romanzo epistolare non vuole che traspaia nulla di letterario nella sua scrittura ma è una letteratura che si alimenta di vita reale e per questo deve essere accessibile e appetibile per tutti e in questo senso il romanzo epistolare incarna il passaggio della letteratura che si impadronisce della realtà e la realtà che irrompe nella letteratura. Il romanzo epistolare non si presenta come romanzo ma come documento vero e l’autore si degrada ad editore di lettore. La plausibilità di quanto racconta il romanzo epistolare è elemento fondamentale per il suo successo, nella fortuna di questo romanzo quando il lettore poteva credere vere le lettere era ragionevole ritenere intervenisse il gusto di curiosare nelle vite degli altri. Questo aspetto ha a che fare con la trasformazione del rapporto tra autore, opera e pubblico che il genere documenta. Le lettere testimoniano rapporti intimi di privati interessati psicologicamente all’umano. Interessano quindi i tratti psicologici dell’uomo. Le lettere vere che le persone si scrivevano si trasformano e si arricchiscono, la lettera personale resta sempre sotto il segno della conversazione e dell’assenza e permane la riservatezza e della confidenza. Non si pone sotto però il segno della verità né dell’identità del mittente o del destinatario. La fortuna del romanzo epistolare moderno pare sia dovuta a qualcosa che vuole allontanarsi dalla tradizione ed essere qualcosa di molto diverso. L’eclissi del romanzo epistolare è anche perché il lettore non pensa più che le lettere siano reali e quindi perdono il fascino. DEFINIZIONE DEL GENERE DEL ROMANZO EPISTOLARE È un genere complicato da definire, molti critici si sono espressi nel corso del tempo proponendo definizioni e dobbiamo riferirci a una bibliografia inglese o francese. Robert adams day -> dice che è un racconto in prosa quindi si escludono i versi e la poesia, in gran parte o del tutto fantasioso che però significa che è frutto della mente di un autore. Lettere possono essere in parte o del tutto fittizie cioè siano state scritte per un uso letterario oppure siano vere. Questa definizione elimina diverse categorie di letteratura cioè questa definizione si presta ad essere utilizzata in uno spettro di possibilità molto ampio. Jean Rousset -> mette in luce il fatto di confrontare la forma epistolare e quella del teatro, infatti queste due forme hanno qualcosa in comune: nel teatro c’è un dialogo con un botta e risposta mentre nel romanzo epistolare abbiamo anche qui un botta e risposta tra mittente e destinatario e in quelle lettere raccontano ciò che accade. Simultaneità della scrittura -> il lettore vede il protagonista proprio mentre sta scrivendo come a teatro vede l’attore parlare intanto che sta parlando. Yves Giraud -> “interamente contrapposte” i critici si chiedono se bastano solo alcune lettere nell’opera perché venga definito romanzo epistolare, se ci sono poche lettere ma quelle poche sono determinanti possiamo pensare sia un romanzo epistolare però giraud dice che devono esserci solamente lettere.

Le tracce che guidano l’aspetto anche esteriore del romanzo epistolare: la menzione dei nomi del mittente e del destinatario, la numerazione delle lettere e a volte la data con il luogo. E per lui ci sono 3 condizioni di questa definizione. Altman -> l’uso della lettera crea un significato (uso figurativo) Calas -> insiste anche lui sul ruolo della lettera nell’opera, escludendo le forme molto comuni come i manuali epistolari, opere in cui si scrive su come andrebbero scritte le lettere anche escludendo i racconti con delle lettere ma che non hanno un ruolo narrativo forte. Idea del discorso -> botta e risposta, mittente e destinatario e caratteristica dell’assenza che separa i due. La lettera è molto importante perché senza di questa non avviene la narrazione e l’azione. Calais dice che il romanzo epistolare mette in scena dei dialoghi in differita -> accostamento teatro e romanzo epistolare. Istanza narrativa unica e onnisciente ->...


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