Letteratura Italiana PDF

Title Letteratura Italiana
Author Martina Secol
Course Letteratura italiana
Institution Università degli Studi di Milano
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Lezione 2 mercoledì 14 febbraio 2018 08:39

Prosodia: Metrica francese --> decasillabo, (maggior parte delle parole francesi sono tronche). La poesia italiana imita quella francese e così anche i versi, il decasillabo viene importato, nasce un verso che è simile al decasillabo, l'endecasillabo. (verso si definiscono come cade l'accento sull'ultima parola), sinalefe si ha quando alla fine di una parola c'è una vocale e all'inizio della parola successiva inizia con una vocale, questo nelle posizioni sillabiche si conta come uno spazio. (vedi dispensa per esempi) tutti sono endecasillabi è sbagliato dire che l'endecasillabo ha 11 sillabe perche ci sono alcuni che ne hanno 12 o 13 di sillabe, si deve guardare dov'è l'accento dell'ultima parola, bisogno guardare la struttura, l'accento cade sempre sulla decima posizione sillabica. Settenario (altro verso più diffuso italiano) l'ultimo accento dell'ultima parola cade sull'ultima parola sempre in sempre in sesta posizione. È questo l'elemento che dobbiamo guardare, dal nome del verso endecasillabo (10) togliamo uno e troviamo la posizione dell'ultimo accento (trucco ma non ci dobbiamo affidare totalmente a questo). SONETTO: Sappiamo quando è nato, in che ambiente (scuola siciliana) e chi lo ha inventato (Jacopo da Lentini, detto il Notaro); forma metrica che ha una fortuna enorme. Forma regolare (poi ci sono delle eccezioni e varianti --> segno della sua fortuna e duttilità); Formato da 14 versi endecasillabi (non contare in versi) l'elemento forte del sonetto è che c'è una struttura profonda duttile ma rigida, si guarda la struttura. Si articola in due parti che a loro volta si articolano in due: due quartine e due terzine; tutti i versi rimano, non ci sono versi senza rima e i versi dei due quartetti rimano all'interno e anche quelli dei terzetti. come si indicano i versi lettere maiuscole (ogni lettera è una rima precisa; maiuscola --> endecasillabo; minuscola --> settenario), i primi 8 versi avranno 4 volte la rima in A e 4 volte la rima in B di questo possiamo essere certi. (ABAB ABAB è la forma più arcaia delle rime; AAAA BBBB non la troveremo mai perché non si legano i due quartetti ma si creerebbero due elementi staccati). Schema metrico del sonetto (tutto deve cooperare), forma base\regolare non si guardano le eccezioni: MACRO STRUTTURA (struttura binaria che si scinde ancora; due rime e basta se troviamo una terza rima non è un sonetto) ARTICOLAZIONE DELLE RIME LUNGHEZZA DEI VERSI TERZINE: Sono più libere più variabili massima libertà ma rispettando sempre la metrica (?), si possono avere anche tre rime, nell'intero sonetto si avranno 4 o 5 rime. Ogni verso deve rimare con qualcos'altro all'interno delle terzine, la prima e la seconda terzina, non possiamo avere CCC DDD, devono essere unite per forza. Esempi: CDC DCD, si si gaurdano le due terzine attaccate ritroviamo la sequenza delle rime CDCDCD. (vedi dispensa) (Sonetto strano nello schema, non c'è nessun verso irrelato, senza rima, ci sono 4 A e 4 B, le quartine rimano tra di loro e anche nelle terzine la stessa cosa. JACOPO DA LENTINI (pag. 2 dispensa)

Si legge senza troppo problemi un testo di più di 800 anni fa, questo non è scontato (altri paesi è difficile) PARAFRASI: Mi sono posto in cuore di servire Dio, cosichè io possa andare in paradiso, il luogo santo in cui ho sentito dire si dove c'è divertimento, gioco e riso. Viso si indica l'espressione. Sonetto arcaico: manca ancora la fluidità di passare da verso in verso, ci sono delle ripetizione di significato Non è una poesia religiosa, matrice della scuola siciliana è l'amore, poesia laica che recupera la poesia delle corti della provenza nella quale c'è il rapporto di vassallaggio dell'uomo rispetto alla donna sul piano sociale (io voglio servire Dio in paradiso perché è la donna che andrà in paradiso non lui) elemento interiorizzato, corteggiamento ammiccante, rimanda ad una vita cortese riprodotta dal sonetto. Il paradiso è definito come un luogo dove c'è sollazzo divertimento e gioco --> termini franco provenzali, sollazzo (italianizzazione) --> viene da una parola provenzale solatz, in italiano abbiamo un idea un po bassa di divertimento in realtà è una cosa completamento diversa, una piacevole raffinata mondana conversazione completamente differente dal significato odierno (questo è il segno del passaggio di 800 anni, studiare poesia vuol dire capire cosa i sonetti vogliano dire pensando all'epoca nella quale sono stati scritti); gioco --> joc(provenzalismo), intrattenimento raffinato che si fa a corte (la lirica siciliana guarda alla cultura provenzale) Claro (chiaro, luminoso) - blonda (capelli biondi, --> modello culturale elaborato, i modelli culturali influenzano sempre e in tutti i tempi). Volontà di non commettere peccato, movimento e sguardo; l'idea della donna nella gloria del paradiso, paradiso disegnato sulla corte dell'imperatore e questo è un godimento estetico della donna. Non ci puo essere nessun verso che non rima con nulla; GAUDERE ere rima con ire --> rima siciliana (rimarrà fino all'800) topica clamorosa e che avrà un influsso impressionante sulla storia culturale politica e sociale della topica italiana; i testi siciliani che noi leggiamo non erano cosi ma nessuno lo sapeva fino al 500, ma anche nel 500 non si credeva vera questa cosa che i siciliani non scrivessero cosi) --> Esempio di Stefano Protonotaro i siciliani scrivevano cosi, ma non lo si sapeva perché Federico II voleva una poetica\cultura come punto di riferimento per il nord, questi testi arrivano al Nord (non esiste concetto di autorialità) e questi testi vengono toscanizzati, in siciliano la rima era sempre in iri, gaudere in toscano non si dici guadiri ma appunto gaudere, e chi riceve il testo toscanizzato non sa più com'era il testo originale pensano che quello che sta guardando sia l'originale, quando arriva a Dante ormai il testo è cosi; Come mai non si sapeva? I manoscritti trovati poi scoprivano, agli inizi gli svevi vengono sconfitti e nel sud italia si insediano gli Angiò che fanno la cosa piu logica la scuola siciliana era della dinastia sveva quindi si chiude per creare una cultura nuova, a noi non è mai arrivato un manoscritto della scuola siciliana, nel sud Italia è stata eliminata totalmente una cultura del dominio precedente. Dante parte dal presupposto che l'alta poesia\poesia nobile con una lingua localmente connotata, in dialetto; i siciliani hanno disprezzato il loro dialetto scrivendo in una lingua che prende le cose migliori di tutta italia ed è così che si deve fare (errore di Dante, perchè non sapeva). NORD ITALIA: la grande poesia si trasferisce in centro nord, in Toscana e d Emilia Romagna. Primo nucleo--> Guido Guinizzelli si sa poco di lui, 1276 quando Dante ha 11 anni, generazione precedente a Dante --> lo incontrerà nel purgatorio e lo chiama Padre mio e di tutti gli altri poeti, è considerato il padre dello Stilnovo (è un termine ambiguo). Sorta di grande modello.

COPIATA

Lezione 3 lunedì 19 febbraio 2018 08:34

Guido Guinizzelli legge gia dei testi in toscano, socio-culturale completamente di verso; -Prima premessa:non siamo piu nella corte imperiale ma in un comune (situazione tipica dell'Italia centro settentrionale), rapporto signora - vassallo non ha più senso e quindi si accentua ancora di più l'interiorizzazione di questo processo. -Secondo punto è il concetto di aristocrazia --> in un comune tutto questo è molto più problematico, è attivo il principio che l'amore alto è un amore nobile ma nella società medievale l'idea di un amore nobile nasce con una connotazione politica ben chiara sono gli aristocratici che lo provano non certo il contadino, è l'aristocratico che vive di sentimenti nobile. In un contesto comunale per i borghesi diventa una lotta politica, al borghese non va bene che l'altro sia più nobile e aristocratico di lui --> discussione ideologica su che cosa sia il nobile. -Terza premessa: Bologna, principale università europee ed Italiana, grande università europee vuol dire filosofia alta teologia e scienza, qualsiasi poeta si trova immerso in una questione culturale di grandissima elevazione. Anche alla corte di Federico II la poesia viene a conttatto con la teolofia e la filosofia grazie ai grandi centri ebraici e arabi; Riflessione filosofica dell'amore nell'Italia dei comuni. Guinizzelli punto di riferimento per Dante; Francesca da Rimini per spiegare le ragioni del suo sentimento cita Guinizzelli. Stanza 4 (pag 4) cuore della canzone Il sole batte sul fango in continuazione ma il fango resta vile e il sole non perde calore (non significa che il fango assume valore e il sole ne perda), dice un uomo altezzoso (idea dell'alto sociale) ''io sono nobile per schiatta'' (gentile vuol dire nobile, il senso primario, Gens era la famiglia grande allargata aristocratica romana; termine gentil donna\uomo è quindi una connotazione aristocratica, nobiltà sociale); lui lo assimilo (rendere qualcosa simile al qualcosal'alto) al fango mentre assimilo al sole il valore gentile\della nobiltà (qualcosa di esterna) [vediamo la matrice politica] poiché l'uomo non si deve dare fede la nobiltà sia al di fuori del cuore e sia collocata nella dennità dell'erede (La nobiltà non si eredita è qualcosa che è nel cuore, non collegata ad una famiglia) se non ha l'uomo un cuore nobile rivolto alla virtù [nodo politico --> la nobiltà non si eredita come un diritto ma è qualcosa di interiore che èla predisposizione alla vitù qualcosa quindi di individuale] esattamente come l'acqua si fa attraversare dal raggio e il cielo mantiene le sue stelle e il suo splendore; Si chiude ad anello il sole colpisce il fanco- apertura- il sole colpisce l'acqua- chiusura- il sole non perde mai la sua nobiltà, tmatizzazione della similitudine si apre e si chiude con due immagini naturali.) Le prime tre stanze sono una riscrittura della naturalità del cuore nobile, il cuore si innamora per una meccanica fisica che è la stessa che regola l'universo. Soggetto è la natura, e non ha fatto l'amore prima del cuore nobile ne ha fatto il cuore nobile prima dell'amore, amore-cuore nobile sono la stessa cosa e nascono insieme --> ricorda paafrasa il principio teologico del padre e del figlio, padre e figlio sono la stessa cosa cosi come amore e cuore - matrice teologica - filosofica 8nascono intrinsecamente come il sole e la luce sono la stessa cosa (bologna grande capitale della filosofia, un poeta fa una poesia d'amore in cui troviamo teologia filosofia e scienza naturale) Amore trova la sua collocazione nella nobiltà come il calore nella luminosità del fuoco (altra similitudine); il sole purifica la pietra e il vaolre del sole scende in quella Pietra (idea della purificazione) dopo che il sole elimina ciò che vile nella pietra la stella da il suo valore alla pietra allo stesso modo il cuore che è reso da natura eletto e nobile la donna lo fa innamorare come fa la stella con la pietra, (il sole purifica la pietra e la stella infonde la virtu nella pietra, come la donna da la virtù all'uomo) [filosoficamente ogni tanto qualche elemento salta, in alcuni momenti sembra che l'uomo sia gia nobile e in altri momenti sembra che sia la donna a nobilitare il cuore dell'uomo, ma è importante la dimensione filosofica da un lato e le similitudini dall'altro]

Dio creatore splende difronte all'intelligenza del cielo (intelligenze ancheliche) più di quanto faccia ai nostri occhi il sole (intelligenze sono gli angeli, con angeli facciamo una banalizzazione inaccettabile perché gli angeli sono in 9 gerarchie\livelli, i veri angeli sono i più bassi quelli che comunicano con gli uomini, intelligenza l'angelo è un ente di pura ragione, perché Dio è pura ragione e l'angelo legge la ragione in dio e la cumunica al cosmo, le intelligenze angeliche corrispondono alle 9 sfere del cosmo è costituito da una serie di sfere concentriche che si muovono all'unisono, si muovono perché in ogni sfera c'è un'intelligenza e il cosmo funziona perche c'è un intelligenza in ogni sfera; il cristianesimo trasforma le intelligenze di Aristote li in intelligenze angeliche che leggono Dio e lo portano a tutti gli uomini. Segno che quella dimensione dell'amore sta prendendo una piega universale) e questa intelligenza facendo girare il suo cielo a lui obbedisce (tuttel el intelligenze angeliche guardano dio lo contemplano e lo comprendono) cosi l abella donna in verità dovrebbe dare, dopo che risplende agli occhi del suo amante, desiderio di non smettere mai di obbedirle. ( LA donna viene assimilata a dio, l'uomo ubbidisce alla donna come le intelligenze angeliche ubbidiscono a Dio) AMORE CUORE NOBILE Se la canzone finisse qua si avrebbe un'immaginide di amore teologico, proiettato su un piano divino; invece si aggiunge un'ultima stanza dove Guinizzelli si rivolge alla donna\all'amata (la signora) Donna quando la mia anima sarà davanti a Lui, Dio mi dirà ''come ti sei permesso? Ai attraversato i cieli e sei venuto fino a me (hai parlato di me) e attraverso similitudini e mi hai sostituito con un vano amore (rimprovere, è blasfemo l'amore che dovevi a me lo hai dato a una donna) poiché le lodi convengono con le lodi pervengono a Me e alla Madonna solamente (dovevi lodare me o la madonna, non una donna); (guinizzelli risponde) dirgli potro '' aveva sembianza di un angelo che veniva dal tuo regno, non è stata colpa mia se l'ho amata'' (non è colpa mia se l'ho amata, Dante lo incontra tra i lussuriosi, quella lussuria però è legata all'idea di amore, dante mette in pratica ciò che è implicitio nella canzone ovvero la condanna di Dio, per guinizzelli che ha amato una cosa terrenza quando doveva amare Dio; l'Angel sembianza --> (donna angelo non vuol dire niente), all'idea di dante di beatrice come creatura del paradiso questa idea è lo sviluppo della donna del Guinizzelli. Francesca da Rimini la sua idea è i cuori nobili si innamorano, e io mi innamorai è la meccanica del cosmo con l'unico problema che per fare ciò è andata a letto con il fratello del marito. Dante trova delle implicazioni di un tema però laico, individuo che si sente parte di un cosmo.

Sonetto pag 5: Io voglio lodare in verità la mia donna e assimilarle la rosa e il giglio, splende e si manifesta più che venere (Stella del mattino) e io assimilo a lei tutto ciò che è bello lassu nel cielo; a lei assimilo (sonotto che tematizza l'uso delle similitudini per raffigurare la donna) un prato verde e l'aria e tutti i colori dei fiori etc.. E lo stesso amore grazie a lei si raffina meglio (quartine giocano sulla similitudine -> plazer genere della poesia provenzale, è un elenco di cose belle), connessione sull'insistenza delle similitudini di ''Al cor gentile'', l'importanza della somiglianza; nelle terzine racconta l'incontro per strada con la donna I contemporanei di Guinizzelli si accorsero che lui era rivoluzionario; Bonagiunta Orbicciani --> poeta della scuola precedente, con lui Dante nel purgatorio arriva a definire se stesso e lo stilnovo (il proprio modo per fare poesia) è sceglie lui perche è colui che individua la frattura dice a Guinizzelli ''tu stai cambiando le cose''; manda un sonetto a GuiInizzelli Voi che avete cambiato il modo di fare della poesia del dolce amore, (gli dice non si capisce nulla di quello che dici) voi fate il filosofico, non si può trovare chi sappia spiegare da tanto è scura il vostro modo di parlare, …. La lingua è dolce proprio perche i concetti filosofici sono addolciti dalla similitudine,

GUIDO CAVALCANTI Ha 6 anni più di Dante, verra cancellato completamente perché seguito dal genio; ci spostiamo nella Firenze; Cavalcanti primo amico di Dante al quale dedicherà ''Vitanova''. I due si allontanano, anche per un implicazione politica, cavalcanti famiglia nobilissima di Firenze, Dante è di aristocrazia minima fa un sacco di debiti, il padre fa l'usuraio e questo non lo aiuta ad entrare nella buona società, dante entra in politica assumendo posizioni che secondo Cavalacanti erano troppo plebee che porteranno anche alla morte di Cavalcante (dopo essere stato esiliato da Dante che in quel momento era Priore della città --> elemento che elaborerà morte dell'amico); il problema rincipale è in chiave filosofica, Cavalcanti è il primo vero poeta\filosofo della poesia italiana, appartiena ad una scuola filosofica particolare Averroismo o Aristotelismo radicale, aristotele è alla base del pensioero occidentale ma anche alla base dell'ortodosia cristiana (basata su San Tommaso D'Acquino --> commentatore di Aristotele) interpretazione di aristotele completamente atea o pessimista, se per il cristianesimo esiste un dio perosnale nel Avv. c'è un intelletto superiore non personale, astratta c'è l'idea che non ci sia l'anima individuale, nell0ortodosia cristiana Dio crea ogni singola anima nell'Avve la nostra anima è data da funzione fisiologiche, l'anima più alta è l'intelletto puro che funziona solo in connessione con le anime inferiori … nell'avverroismo se si interrompe questa connessione (sensi e anima razionale) muore anche l'anima razionale In cavalcanti l'amore va a influire tra i sensi e l'anima intelletuale e questa interrunzione provoca la morte --> poesia amorosa di Cavalcanti profondamente negativa; questi temi filosofici sono espressi nelle poesia apparentemente facili.

Dimensione di aggressione, la donna attacca l'uomo infatti troveremo

COPIATA

Lezione 4 mercoledì 21 febbraio 2018 08:47

GUIDO CAVALCANTI Concezione filosofica che nega l'esistenza di un'anima individuale eterna; Figura della novellistica fiorentina un po come un filosofo distratto (non si accorge che un ragazzino gli inchioda il mantello alla panca - Dante) concezione dell'anima destinata a morire e un'idea di un'anima immateriale esito di funzioni fisiologiche; per Cavalacanti l'amore ha un effetto distruttivo perche interrompe il processo fisiologico, tutto questo prende una forma particolare di una poesi alta - nobile ma tragica. ''voi che per li occhi mi passaste 'l core '' Qualcuno che viene verso di noi, rasposizione della figura di amore nella passeggiata; deboletti spiriti (concetto medico - filosofico) [politica di Firenze anti aristocratica, che è aristocratico per legge non può fare politica, si può ma ad una condizione iscrivendosi ad un arte - se sei aristocratico non lavori, se sei iscritto ad un'arte vuol dire che lavori e quindi puoi fare politica- Dante si iscrive all'arte dei medici e degli speziali, la medicina è fortemente legata alla filosofia, arte più vicina alle sue idee; Cavalcanti si rifiuta di iscriversi ad un'arte] istinti neurologici, l'amore interrompe quella catena di funzioni fisiologiche che ci permettono di vivere; Rimane solo la figura esterna Due terzine ripetizione di quanto gia detto rimarcando ancora di più il senso militare

Così il colpo giunse diretto al primo scoccare cosiche l'anima si risveglio vedendo il cuore ucciso nella parte sinistra del petto. ''Chi è questa che ven…'' (sonetto pag 6) PARAFRASI: Chi è questa donna che arriva che ognuno la guarda con meraviglia che fa tremare l'aria di luminosità e porta con se amore cosi che nessun uomo puo parlare ma ciascuno sospira O dio che cosa sembra quando gira gli occhi lo dica amore che cosa sembra perche io non lo saprei raccontare. Mi sembra cosi tanto una signora di umiltà che ogni altra donna al suo confronto io la chiamo altezzosità Non si potrebbe raccontare la sua bellezza poiche ogni gentil virtu si inchina a lei e la bellezza la mostra come sua divinità (quasi come personificazione della dea dell'amore, la dea dell'amore è l'amore) la nostra mente non fu cosi alta (potente, elevata) e non fu posta in noi tanta salvezza (c'è un problema) che si possa averne conoscenza propriamente (in maniera appropiata). È la scena della passeggiata, questa donna non produce effetti salutiferi (che portano salvezza) questo sonetto è virato sul negativo, sulla non possibilità; io non so raccontare questa sua bellezza che si intensifica nelle due terzine che entrambe iniziano con NON (anafora inizio di più versi con la stessa parola), non si potrebbe raccontare la sua bellezza, ultima terzina importante 'la nostra mente non è mai stata così profonda e non fu posta tanta sapienza che si possa averne conoscenza propria' --> molto sottile, l'idea è che non si può conosce ed avere l...


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