Letteratura Italiana PDF

Title Letteratura Italiana
Course Letteratura italiana
Institution Università degli Studi di Genova
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Poeti e scrittori italiani, vita e opere...


Description

Guido Guinizzelli e Il Dolce Stil Novo Guinizzelli è definito il “padre” degli stilnovisti in quanto precursore ed iniziatore di una nuova poetica letteraria affermatasi a Firenze tra il 1280 e il 1310 e che verrà denominata in seguito da Dante all’interno della Commedia come “Dolce Stil Novo”  Purgatorio, canto XXIV La novità di questa poetica va ricercata nell’assoluta fedeltà ai dettami d’Amore soffermandosi anche su due questioni: la prima, di tipo teorico-filosofico, sul che cos’è l’amore, la seconda, di tipo scientifico-psicologico, su quali sono gli effetti dell’amore. L’amore non è corteggiamento ma elevazione spirituale e la figura della donna rappresenta una possibile mediazione tra terra e cielo e quindi tra mondo profano e mondo divino. Si vanno dunque ad intrecciare i concetti di amore, poesia e spiritualità. Nella realtà cittadina si assiste alla fase dell’incontro con la donna e al saluto che assume significato di “salvezza” per chi lo riceve (secondo anche l’etimologia di salus da cui derivano i termini “saluto” e “salvezza”). Gli Stilnovisti si considerano un’elite e il loro prestigio non dipende dalla nobiltà di sangue ma dalla nobiltà d’animo che viene ora definita “gentilezza”. Sul piano stilistico la prerogativa è di uno scritto “dolce” che veda quindi il connubio tra volgare illustre e insieme melodioso; la struttura metrica più usata sarà la canzone, di forma più tragica e quindi più distante dallo stile comico immediato. Guinizzelli (1230-1276) porta dunque novità nello stile e nell’ideologia ma anche nella ricezione: la sua poesia non si rivolge più a un potenziale pubblico borghese ma a una ristretta cerchia, la nascente aristocrazia intellettuale Canzoniere 

5 canzoni e 15 sonet

“Al cor gentile rempaira sempre amore” è la canzone considerata quasi come manifesto della tradizione stilnovistica grazie alla valorizzazione che ne fa Dante nel suo De vulgari eloquentia; i due temi centrali sono lo stretto rapporto che intercorre tra disposizione all’amore e nobiltà d’animo, e la caratterizzazione angelica della donna. Pur essendo temi già presenti nella cultura cortese francese e provenzale, è nuovo il taglio dottrinario, sostenuto da argomenti filosofici e scientifici. Il linguaggio d’amore si affina ora attraverso le similitudini.

Guido Cavalcanti e lo Stilnovismo tragico

Cavalcanti (1259-1300) è definito da Dante come uno dei più "famosi trovatori in quello tempo" Il tema principale da lui affrontato è quello dell’amore, inteso come passione irrazionale che allontana l'uomo dalla conoscenza e dalla felicità speculativa, conducendolo a una "morte" che è a un tempo morale e fisica. Secondo i trattati di medicina medievale la "malata d'amore" (l'amor heroicus) infat poteva avere anche esito mortale. Dedicandosi a letture filosofiche ed essendo in contatto con gli ambienti averroisti di Bologna, procede nei suoi testi a un'indagine sull'origine, la natura e gli effet che la passione amorosa produce nell'uomo  l’amore, pur rimanendo il nucleo generatore della poesia, è allora una minaccia per il disgregamento dell’io: il soggetto viene scomposto nelle sue diverse funzioni vitali, gli spiriti Per Cavalcanti l’anima è sensitiva e non intelletva Considerato dai contemporanei come poeta-filosofo 2 correnti di pensiero: aristotelismo ortodosso e aristotelismo radicale (a cui fa seguito Cavalcanti)

Canzoniere  

50 componimenti tra sonet, ballate e canzoni Dramatis personae: personificazione dei sentimenti

“Voi che per li occhi mi passaste ‘l core” è la descrizione degli effetti devastanti dello sguardo della donna sul poeta: l’Amore passa attraverso gli occhi (come si capisce già dal titolo) e colpisce anche la testa. Il corpo umano, presidiato dagli spiriti, rimane svuotato di ogni vitalità e gli rimane solo la capacità di scrivere poesie come fosse un modo per sfogarsi. “Perch’i’ no spero di tornar giammai” è una ballata che attraverso l’idea di esilio, topos letterario della lontananza irrecuperabile, vuole esprimere l’amarezza per la perdita delle cose care e degli affetti. Il componimento rientra nel genere dell’envoi, ovvero il messaggio inviato da lontano, in questo caso alla donna amata, e a questa ballata il poeta affida la sua stessa anima sostenendo di essere vicino alla morte. “In un boschetto trovà pasturella” riprende il genere diffuso nella lirica francese del XII secolo, la pastorella, e narra l’incontro e l’esperienza amorosa tra il poeta e una giovane popolana.

Dante, padre della lingua e della letteratura italiana

In Dante (1265-1321) convergono la cultura dell’intero Medioevo e i fermenti di una nuova epoca e ogni aspetto della vita a lui contemporanea viene ripresa con originalità e autocritica. Vita Nuova     

Prima opera organica di Dante che raccoglie testi poetici della sua giovinezza dei quali il primo risale ai suoi 18 anni Struttura in prosimetro (ripresa da Boezio) di 31 liriche e 42 capitoli Topoi dell’amor cortese: donna schermo, il gabbo, i marparlieri Problema di attribuzione a un genere: autobiografia (mancano però riferimenti fondamentali e ogni passaggio è narrato in termini assoluti e simbolici)? Romanzo? Definibile come autobiografia umana e letteraria Nuova poetica: al centro dell’attenzione non più la descrizione degli effet portati dall’Amore, ma la rappresentazione della donna amata e le lodi da rivolgerle. La trasfigurazione di Beatrice è il vero tema al centro del "libello" ed è evidente che la donna amata da Dante diventa qualcosa di più della semplice donna-angelo già cantata dagli Stilnovisti come tramite tra cielo e terra, poiché essa assume significati cristologici

“Il Proemio” dichiara che la Vita Nuova sarà copia fedele, seppur sintetizzata, dell’interiorità dell’autore, ed è esplicata la metafora della memoria come libro; tra rinnovamento e memoria. “Il primo incontro con Beatrice” è il primo capitolo vero e proprio dell’opera e da subito ci viene rivelata l’identità della donna, Beatrice, rompendo così le convenzioni dell’amor cortese della segretezza e del senhal. “La donna schermo” vede l'equivoco che si crea in chiesa quando molti pensano che Dante rivolga la sua attenzione non a Beatrice, oggetto del suo amore, bensì a un'altra nobildonna seduta in mezzo ai due. Il poeta lascia che l'equivoco rimanga tale e finge addirittura di dedicare alcune rime a questa donna di cui non viene svelata l'identità, ciò al fine di preservare la reputazione di Beatrice, fino a quando la prima non si allontanerà da Firenze. La donna schermo è allora una sorta di copertura. “Il saluto di Beatrice” è invece il saluto negato da questa e quindi la privazione della felicità per Dante, dopo che la relazione con la donna scherma iniziava ad apparire sempre più convincente. Dante ricorda di come il suo saluto fosse una fiamma di caritade che nel senso teologico del termine indicava l’amore per il prossimo. “Donne che avete intelletto d’amore” è la prima canzone e inaugura la stagione più matura di Dante nella sua produzione stilnovistica. La svolta la ritroviamo nel tema amoroso, ora trattato con fondamenti filosofici, nella finalità stessa dell’amore, non più speranza di essere ricambiato ma puro piacere nel testimoniare la bellezza della donna amata, e nel destinatario della produzione, non più Beatrice, ma le donne che comprendono l’amore. Quindi la svolta è rappresentata dalla lauda “La lode di Beatrice” è un sonetto che descrive Beatrice nell’atto di salutare e la virtù di perfezione della donna è accompagnata dallo smarrimento del soggetto investito dal saluto e quest’esperienza di dolcezza e turbamento termina con un sospiro. “Un sonetto con due inizi” è, come sostenuto da Dante stesso, un anovale, ovvero un anniversario, in questo caso però si tratta dell’anniversario della morte della donna amata e vede due cominciamenti, ovvero due diverse quartine iniziali. Nella prima è

esplicitato il riferimento a Beatrice e la dimensione con cui viene ricordata è di tipo religioso: Beatrice ha avuto infatti un destino paradisiaco e siede difatti dove c’è Maria. Nel secondo invece vengono descritte le circostanze che indussero Dante a scrivere la lirica, ovvero l'incontro con gli uomini mentre è intento a disegnare degli angeli sulla tavoletta. “La donna gentile” narra l’episodio in cui Dante, passando per un luogo che gli ricorda Beatrice, si rifugia nei ricordati e turbato si guarda attorno per paura che qualcuno lo possa vedere: vi è infatti una donna che vedendolo dalla finestra, mostra pietà per lui. “La conclusione dell’opera” a differenza dell’apertura della produzione con una celebrazione della memoria, vede un rinvio al futuro con una svolta fondamentale nella propria attività di scrittura ed anche nella propria concezione della letteratura, preannunciando infatti la Commedia. Per ora, è solo possibile dichiarare l’impossibilità a procedere oltre sulla strada tracciata fino a questo quarantaduesimo capitolo; a far arrestare Dante è stata una “mirabile visione” di cui ovviamente è oggetto Beatrice.

Le Rime  

Insieme di composizioni poetiche dantesche non inserite né nella Vita Nuova né nel Convivio ma raccolte dai critici Suddivisione in 5 gruppi secondo criteri tematici/stilistici/cronologici: argomento erotico, genere comico-realistico, rime allegoriche, rime petrose, rime dell’esilio

Il Convivio

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Metaforicamente il convivio è il banchetto a cui Dante presiede e dove anziché essere servite vivande vengono serviti argomenti del sapere di cui lui trae le briciole Funzione divulgativa: Dante vuole condividere gli studi e le scoperte da lui fat e adotta quindi il volgare, comprensibile a tut Incompiuto: dovevano essere 15 trattati ma sono 4 Temi fondamentali sono la difesa del volgare, l’esaltazione della filosofia e la definizione di nobiltà secondo una concezione provvidenziale e civile

“Il Proemio” spiega i motivi della scelta del volgare come lingua per la stesura dei commenti: volontà di adeguare linguisticamente il commento alle canzoni, desiderio di raggiungere un pubblico più vasto possibile e non solo gli intellettuali, amore naturale per la propria lingua

De vulgari eloquentia    

Incompiuto: sono 2 libri Il trattato vuole dare autorità al volgare promuovendolo rispetto al latino: il volgare è lingua illustre perché dà lustro a chi ne fa uso, cardinale perché punto di riferimento per gli altri volgari, regale e curiale Viene disegnata la linea principale della tradizione lirica italiana Scritto in latino perché rivolto a un pubblico dotto e per non essere minacciato da eventuali accuse

“capitolo XVII” vuole spiegare il concetto di illustre e perché sia corretto riservarlo come aggetvo per il volgare: su base etimologica il termine indica qualcosa che diffonde luce e che a sua volta risplende. Così definiamo alcuni uomini illustri in senso di rettudine e giustizia come Seneca e Numa Pompilio; essi sono depositari di qualcosa di alto e sono al contempo dei modelli. Il potere politico deve essere assimilabile con il potere intellettuale come successe sotto Federico II, promotore della scuola siciliana.

De Monarchia   



Trattato in latino che raccoglie le idee politiche dell’autore 3 libri che affrontano 3 diversi aspet del tema centrale Vede la necessità di una monarchia universale con il fine di assicurare il rispetto delle leggi e quindi la giustizia, condizione necessaria all’uomo per raggiungere la felicità terrena, ponendo fine al grande ostacolo: la cupidigia umana dei beni materiali. Ulteriore bisogno è quello di una guida che orienti alla condotta corretta, come fece Augusto col suo Impero. Necessità di coordinazione tra i due poteri, Stato e Chiesa, entrambi facenti capo a Dio

Trecento. Autunno del Medioevo o Preumanesimo Assistiamo al tramonto della civiltà medievale e all’urgenza di un rinnovamento nel modo di pensare e di vivere, ispirato al mondo classico e alla lezione degli antichi 

Renovatio della cultura e della vita attraverso lo studio dei classici

Piano economico  ciclicità di carestia ed epidemia, crisi demografica con la venuta della peste, indebolimento del papato e dell’impero, nascita delle Signorie in Italia Piano culturale  itineranza e autonomia dell’intellettuale, nascita di cenacoli ovvero forme di auto-organizzazione culturale degli intellettuali Piano sociale  nell’immaginario colletvo ci sono instabilità e precarietà della vita, separazione dalla realtà politica e quindi tra studi giuridici e studi letterari, importanza del prestigio personale, biblioteca di Petrarca assunta a modello Piano filosofico  crisi della Scolastica con conseguente laicizzazione del pensiero volto all’individualismo e alla concretezza Piano letterario  affermazione del toscano, allargamento del pubblico

Petrarca, fondatore della lirica moderna

Petrarca (1304-1351) scopre la coscienza moderna, ovvero una forma di interiorità nuova: la poesia si incarica di rappresentare questa nuova condizione ed è valorizzata come atvità autonoma e slegata dall’impegno politico e sociale, e quindi dal coinvolgimento pratico; è inoltre il primo di esempio di intellettuale europeo Novità: vocazione all’autoanalisi a partire dagli scrit di Agostino A differenza di Dante, fonda una tradizione antisperimentalista e quindi classicista; ha infat una formazione di letture private e di studia humanitatis, quindi una dedizione per gli autori classici greci e latini Bilinguismo: latino come lingua pubblica e per gli intellettuali, volgare come lingua del privato e dell’interiorità Per classicismo petrarchesco è da intendersi l’interesse filologico e bibliofilo Epistolario  

Testimonia l’intero percorso di vita di Petrarca tra riflessioni e vicende personali Rappresentazione idealizzata della propria biografia: immagine di dotto e moralista

“Ascesa al monte ventoso” fa parte delle Familiares ed è rivolta a Dionigi, frate agostiniano da cui ricevette in regalo una copia delle Confessioni di Sant’Agostino. L’episodio vuole raccontare in chiave allegorica la vicenda esistenziale dell’autore: la conquista della vetta diventa metafora della conquista della salvezza. La vita allora è rappresentata come una salita faticosa e ricca di difficoltà, ma per chi ha tenacia si raggiunge Dio.

Canzoniere      

Valorizzazione dell’interiorità (coscienza moderna) dell’io come luogo del desiderio e della memoria oltre che dell’errore e del pentimento 366 (come un anno) testi lirici in varie forme metriche e bipartito: In vita di Laura (1-263) e In morte di Laura (da 267) Appare come un diario e un’autobiografia, testi in prima persona Petrarca è autore e redattore Un nuovo soggetto lirico: l’io, percorso da contraddizioni e coinvolto in conflit interiori La morte di Laura è necessaria a svelare la natura peccaminosa dell’amore

“Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono” è il sonetto di apertura del Canzoniere e ne costituisce l’effettiva conclusione. Petrarca si rivolge ai lettori e guardandosi indietro fa un bilancio della propria esperienza d’amore, chiede perdono per essersi innamorato di una donna terrena, Laura, che lo ha allontanato dal pensiero di Dio

“Era il giorno ch’al sol si scoloraro” è la rievocazione dell’innamoramento che avvenne il 6 aprile 1327 nella Chiesa di Santa Chiara ad Avignone, giorno che coincideva con La Passione di Cristo “Quando fra l’altre donne ad ora ad ora” vuole rappresentare l’amore per Laura come fonte di serenità e mezzo per la salvezza “Movesi il vecchierell canuto et biancho” vede il parallelismo del vecchio che si mette in cammino per Roma per vedere la Veronica di Cristo con la ricerca da parte del poeta del volto della donna amata; tema della lontananza “L’oro et le perle e i fior vermigli e i bianchi” introduce il tema del narcisismo: gli ornamenti con cui Laura si abbellisce accrescono la sua bellezza e incrementano il suo narcisismo. Gli specchi rappresentano infatti il nemico e rivale del poeta, sempre più lontano dal poterla incontrare

I Trionfi   

Poema allegorico in volgare di struttura ripresa dalla Commedia (terzina dantesca) Articolato in 6 parti, come le 6 visioni avute dal poeta dove ogni allegoria sconfigge la precedente trattata, determinando così un “trionfo”  Amore, Pudicizia, Morte, Fama, Tempo, Eternità Simbologia del numero 6  6 aprile 1327 rappresenta l’incontro con Laura e quindi il trionfo dell’amore

Secretum

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Forma di dialogo tra il poeta stesso e sant’Agostino, rappresentante della Verità FIgura di Sant'Agostino occorre precisare che egli costituisce la controparte critica della mente petrarchesca, scava ed indaga dentro la mente del poeta mettendo in luce le sue debolezze e spronandolo a superarle Tema della morte e del trascorrere inesorabile del tempo, che per Petrarca costituisce proprio lo stimolo ad abbandonare i vizi e le passioni umane, per prendersi cura della propria anima 3 libri come le 3 giornate in cui si verificano i dialoghi

Africa 

Poema incompiuto che narra le vicende della seconda guerra punica

Boccaccio e il preumanesimo

Nella vita di Boccaccio (1313-1363) possiamo distinguere sei fasi: l’infanzia fiorentina, la giovinezza a Napoli, il primo decennio di atvità fiorentina mirata alla tradizione allegorica toscana, il secondo decennio di atvità fiorentina con l’amicizia con Petrarca e il nuovo interesse umanistico, il ritiro a Certaldo ovvero il probabile luogo di nascita, l’ultimo periodo a Firenze dove viene chiamato a commentare in pubblico la Commedia di Dante Novellistica moderna: tra fortuna e casualità Obietvo di Boccaccio: soddisfare il gusto del pubblico Filostrato e Teseida

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Inaugura l’uso dell’ottava nel poema eroico (ripresa infat da Boiardo e Ariosto) Nuova morale, più laica e indulgente La seconda è il vero e proprio capostipite del genere eroico o epico in ottave

Filocolo

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Romanzo definito dall’autore stesso “strabocchevole”: tendenza al mescolato, ovvero la mescolanza di motivi, situazioni e stili diversi Romanzo in prosa d’amore e d’avventura secondo la tradizione cortese francese

Ninfale fiesolano

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Poemetto che vuole cantare le origini di Firenze e Fiesole Tono popolaresco e scelte linguistiche e stilistiche della letteratura comica

Elegia di Madonna Fiammetta

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Sovrapposizione di generi: elegiaco, epistolare e romanzesco ma anche trattato d’amore La protagonista, che è anche voce narrante, non incarna più la donna oggetto d’amore spirituale ereditata dalla cultura stilnovista, ma è figura atva e dotata di una forte sensibilità

Corbaccio 

Rappresenta un mutamento di poetica rispetto al Decameron: ascetismo letterario e liberazione dal passato

Decameron

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Rispetto alle opere precedenti porta a termine il suo processo di obietvazione narrativa: poche allusioni autobiografiche e abolito del tutto lo sfoggio di erudizione La tendenza allo sperimentalismo sfocia in quest’opera sotto forma di realismo: è infat una commedia sociale capace di rappresentare tut gli aspet della società del Basso Medioevo tra ambienti e personaggi, e dove lo stile passa dal tragico al comico mantenendo organicità. Per Auerbach e uno stile “medio elegante” Sancisce la nascita della narrativa moderna: il racconto diventa una narrazione stratificata dove la rappresentazione ha lo scopo di divertire escludendo l'aspetto didatco e moralistico della poetica precedente, pur affermando una morale relativa, volta a valorizzare l’ingegno del singolo Scritto dopo la fine della peste a Firenze, l’opera vede 10 rubriche introdutve delle 10 giornate e 100 rubriche, una per ogni novella: la rubrica rappresenta la sintesi Opera strutturata su tre livelli: una super-cornice in cui il narratore è l’autore stesso che inquadra una cor...


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