L\'imprese culturale processi stumenti di gestione PDF

Title L\'imprese culturale processi stumenti di gestione
Course Economia e gestione delle imprese
Institution Università degli Studi di Napoli Federico II
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CAPITOLO 22. LE IMPRESE CULTURALILe caratteristiche che accomunano le “imprese culturali” vanno ricercate soprattutto nello svolgimento di attività a preminente contenuto artistico e culturale, svolte con l’obiettivo di garantire la crescita culturale della collettività. Affinchè ciò si realizzi, è ...


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CAPITOLO 2 2. LE IMPRESE CULTURALI Le caratteristiche che accomunano le “imprese culturali” vanno ricercate soprattutto nello svolgimento di attività a preminente contenuto artistico e culturale, svolte con l’obiettivo di garantire la crescita culturale della collettività. Affinchè ciò si realizzi, è necessario che ciascun soggetto disponga di diversi tipi di risorse. In questo senso, sorge un problema che riguarda la gestione di tali risorse. L’elemento di diversità che si può trovare all’interno del settore culturale, è legato soprattutto al processo di produzione del servizio offerto. Considerare valida la letteratura aziendale per le imprese culturali, risponde anche all’esigenza di aumentare le probabilità che queste istituzioni hanno di sopravvivere, continuando a svolgere quel ruolo fondamentale per la crescita culturale della società contemporanea GLI ATTORI DEL SISTEMA 2.1. I teatri e le fondazioni liriche A questa categoria appartengono tutte quelle istituzioni che producono e distribuiscono eventi connessi alle arti rappresentative, presso strutture stabili. In questo senso, infatti, la principale tipologia di servizio offerto è la “rappresentazione”, cioè la messa in scena di un spettacolo dal vivo (balletto, concerto di musica..). Anche questa tipologia presenta dei limiti connessi alle sue caratteristiche di Immaterialità: la rappresentazione, è, infatti, un atto istantaneo che non può essere trasferibile al di fuori della sala teatrale dove è effettuata la recita. Un’altra caratteristica molto importante è la contestualità tra il momento della produzione e quello dell’effettiva erogazione al pubblico che si fondono durante lo svolgimento della rappresentazione: si tratta infatti di eventi “unici”, cioè strettamente connessi alle prestazioni delle risorse umane impiegate (musicisti, attori…). L’offerta artistica di un teatro o di una fondazione assolve una duplice funzione, in quanto oltre ad essere destinata agli spettatori, lo è anche all’intera collettività, stimolandone la crescita morale nei confronti delle problematiche dell’arte e della cultura. Questa considerazione, aumenta il bisogno del sostegno da parte dell’intervento pubblico. La rappresentazione teatrale è solo il risultato finale di un processo molto complesso che coinvolge molti soggetti e richiede l’intervento di varie risorse. E’ possibile distinguere 3 tipologie di prestazioni: 



Servizio base, connesso all’attività principale dell’istituzione, nel caso di teatri e fondazioni liriche è chiaramente composto dalla rappresentazione, la quale costituisce il fulcro decisionale dell’individuo: si decide di acquistare il servizio e di recarsi presso la struttura per fruire di uno spettacolo in grado di soddisfare il bisogno di intrattenimento  Servizi complementari mettono a disposizione una pluralità di prestazioni in grado di agevolare il processo di fruizione; in fase antecedente (presenza di un parcheggio), fase concomitante (presenza di display luminosi che facilitano la comprensione), fase susseguente (attività informativa, si può collocare dopo lo svolgimento ma anche prima) Servizi accessori, la loro presenza può sembrare irrilevante ma in realtà sono essenziali per la qualificazione dell’offerta (attività di ristorazione, di trasporto, presenza di biblioteche, attività formative…)

E’ possibile fare una netta distinzione tra il momento della produzione e quello della distribuzione. I teatri e le fondazioni liriche possono quindi beneficiare di rapporti con le industrie culturali e più in generale con l’insieme degli operatori che svolgono le loro attività. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, identifica 4 tipologie di “settori teatrali” caratterizzati dallo svolgimento di un’attività teatrale stabile:

1. Teatri stabili ad iniziativa pubblica: In Italia sono 16 (Scala di Milano, Teatro di Roma, di Genova…). Tra le caratteristiche principali troviamo la presenza del Presidente, del Consiglio di Amministrazione, l’impegno da parte della Regione, della Provincia e del Comune… 2. Teatri stabili ad iniziativa privata, si tratta di enti o associazioni costituiti per iniziativa privata o mista e che si caratterizzano per il forte radicamento territoriale con l’area geografica di appartenenza. Valorizzano il repertorio contemporaneo e prestano particolare attenzione agli autori viventi. Anche per questa categoria è previsto l’intervento pubblico. 3. Teatri stabili di innovazione, si tratta di quelle organizzazioni che svolgono attività di ricerca e sperimentazione teatrale (rinnovamento del linguaggio, integrazione delle arti sceniche…) 4. Teatri Comunali, attività organizzate dai vari Comuni presso sale private; possono essere sostenuti, oltre che dalle Regioni, anche dallo Stato. Le fondazioni liriche sono nate dalla recente trasformazione degli enti lirici in fondazioni di diritto privato avvenuta sulla base del convincimento del legislatore che fosse in grado di offrire un migliore svolgimento delle proprie funzioni. Tra le fondazioni lirico-sinfoniche più importanti ricordiamo il Teatro Comunale di Bologna, l’Arena di Veronica, la Fenice di Venezia... Esse perseguono la diffusione dell’arte musicale e l’educazione musicale della collettività. Possono anche svolgere attività commerciali ed accessorie. Accanto a tali soggetti, esistono altre categorie di operatori che lavorano soprattutto con le strutture teatrali. Tra questi troviamo i “teatri di ospitalità” cioè quelle società private che gestiscono sale e spazi teatrali svolgendo esclusivamente l’attività di distribuzione, sono quelle che totalizzano i massimi incassi. Successivamente troviamo le imprese di produzione teatrale, le quali si distinguono per la loro capacità organizzativa. Operano in maniera itinerante. In fine troviamo gli enti e le numerose associazioni, pubbliche o private, che organizzano spettacoli teatrali, musicali… contribuendo allo sviluppo di valorizzazione territoriale in chiave turistica. Anche qui troviamo delle problematiche riguardano la gestione delle risorse. Tra le attività più importanti troviamo la scelta che riguarda la direzione artistica e la programmazione degli spettacoli, la quale ha importanza da un punto di vista strategico. Il processo di allestimento che l’obiettivo di predisporre l’impianto scenico e registico entro il quale si svolgerà la rappresentazione. Il processo di rappresentazione vero e proprio include invece tutte le attività di organizzazione delle risorse artistiche e tecniche del teatro. Le attività di commercializzazione le quali si occupano di rispondere alla domanda pubblica. Parallelamente possono svolgersi anche altre attività come ad esempio lo sviluppo dei servizi accessori. I diversi aspetti della produzione teatrale implicano spesso anche una suddivisione dei compiti all’interno della struttura organizzativa; ad esempio la Fenice di Venezia, presenta una ripartizione in tre microaree funzionali: Area della comunicazione (promozione dell’immagine del teatro) Area amministrativa (si occupa della contabilità) Area della produzione 2.2. Il comparto delle biblioteche è composto da quelle istituzioni attive nella conservazione, catalogazione e messa a disposizione di libri al pubblico, in forma generalmente gratuita. Per quanto riguarda proprio la gratuità, la direttiva del Parlamento Europeo ha previsto la necessità che gli autori e gli editori vengano tutelati nel fare il prestito alla biblioteca; per questa tutela molti Paesi si sono orientati nel far ricadere tale onere sullo Stato e non sugli stessi utenti. Tali istituzioni svolgono anche il compito di promozione della lettura e vengono considerate come dei soggetti che depositano l’identità culturale di una determinata area geografica al pari di altre istituzioni come musei o archivi. La funzione svolta dalle biblioteche, inoltre, è ben

accolta anche dall’UNESCO, il quale le considera come fondamentali per l’istruzione, la cultura e l’informazione. Anche l’attività delle biblioteche si compone di processi molto complessi:   

Conservazione e restauro del proprio patrimonio documentario Sviluppo della propria dotazione Catalogazione e inventariazione dei volumi posseduti

Inoltre, una biblioteca deve rispettare alcuni requisiti fondamentali per accogliere il proprio pubblico come la sicurezza degli ambienti, gli orari di apertura.. Il servizio di base è costituito dalla consultazione dei volumi che può realizzarsi anche attraverso il coinvolgimento del personale della biblioteca o attraverso l’utilizzo di cataloghi. Ciascuna biblioteca definisce i criteri attraverso cui può avvenire il prestito (durata del servizio, quali documenti possono essere portati all’esterno..). Tra i servizi base troviamo anche il “prestito interbibliotecario” che si concretizza nella possibilità che una biblioteca chieda ad un’altra di prestarle un volume che magari non possiede; questo servizio è stato reso possibile dal Servizio Bibliotecario Nazionale. Alcune biblioteche provvedono anche alla realizzazione di servizi informativi periodici per le esigenze di aggiornamento. Un ulteriore servizio è quello della ricerca documentale “su commissione”, commissionata cioè in base a delle esigenze particolari dell’utente. La biblioteca può anche svolgere il servizio di riproduzione di documenti. Infine i servizi accessori offerti dalle biblioteche riguardano la presenza di caffetterie e punti di ristoro, la realizzazione di mostre, visite guidate… Esistono diverse tipologie di biblioteche: 1. Biblioteche nazionali, responsabili cioè della conservazione di volumi significativi di un determinato Paese 2. Biblioteche importanti non specializzate, si occupano di cultura generale e possono svolgere il ruolo di biblioteca nazionale per una determinata area geografica 3. Biblioteche scolastiche, annesse a tutti i tipi di scuola inferiore, frequentate principalmente da studenti e insegnanti 4. Biblioteche speciali, il termine “speciale” fa riferimento o a biblioteche che offrono soprattutto servizi ad una specifica classe di utenti o che raccolgono una forma specifica di documenti (quella della Camera dei Deputati, della Corte Costituzionale..) 5. Biblioteche di pubblica lettura, sono al servizio di una comunità locale o regionale 6. Biblioteche itineranti, mettono a disposizione i volumi a coloro che non hanno facile accesso ai locali della biblioteca 7. Biblioteche di istituti di insegnamento superiore, le troviamo per esempio nelle Università Alle biblioteche sono dunque attribuite sia finalità di conservazione e valorizzazione del patrimonio bibliografico raccolto sia finalità di proiezione all’esterno dell’attività dell’istituzione in termini di informazione del pubblico.

2.3. Compito principale dell’archivio è raccogliere, conservare, ordinare ed offrire alla consultazione i documenti prodotti da uno o più organismi, conservando così la “memoria storica”. Secondo l’International Council on Archivies, gli archivi costituiscono la memoria delle nazioni e delle società e sono dunque un elemento fondamentale della loro identità. La funzione della conversazione propria degli archivi prevede l’ordinamento dei documenti e la compilazione dei relativi inventari, indici, elenchi di consistenza.. I documenti conservati negli archivi, non sono assimilabili a quelli delle biblioteche in quanto la loro origine è riconducibile a specifiche finalità di carattere giuridico e/o amministrativo; ciò determina una platea molto stretta di utenti.

I Compiti principali svolti da un archivio sono: 1. 2. 3. 4.

Assistenza ai ricercatori per le consultazioni (deve necessariamente esservi una consulenza) Ricerche per corrispondenza Edizione di fonti (raccolta di materiali di particolare interesse di studio) Iniziative di ricerca e di valorizzazione dei documenti anche in collaborazione con altri istituti culturali

Gli archivi possono essere distinti in due categorie: 1. Archivi storici, i quali conservano documenti storici 2. Archivi correnti, sono attualmente uno strumento di lavoro Il MIBAC è l’organo che oggi si occupa degli archivi storici e che insieme alla Direzione generale svolge le funzioni di vigilanza e tutela; l’attività di conservazione è invece affidata all’Archivio Centrale dello Stato. I documenti conservati negli Archivi di Stato sono liberamente consultabili, ad eccezione di quelli riservati per motivi di politica interni o esteri, che invece diventano consultabili dopo 50 anni. 2.4. I musei e le aree archeologiche Secondo l’International Council Museum, il museo può essere definito come un’istituzione permanente senza scopo di lucro, al servizio della società che compie ricerche riguardanti le testimonianze materiali dei popoli e dei loro ambienti, raccogliendole, conservandole, comunicandole ed esponendole a fini di studio, educazione e diletto. Questa definizione può essere applicata anche ai siti e ai monumenti naturali, archeologici ed etnografici e a monumenti storici che abbiano natura di musei per le loro attività di acquisizione, conservazione e comunicazione. Una struttura museale costituisce un sistema organizzato, destinato a svolgere diverse funzioni, tutte accomunate dall’erogazione di attività e servizi culturali di diverso tipo. Le caratteristiche di tali servizi col tempo si sono modificate a causa dell’evoluzione delle finalità a cui tali organizzazioni sono ormai destinate. Anche la domanda si è andata modificando, infatti allo scopo primario dei musei si sono aggiunti dei servizi rivolti alla promozione e alla valorizzazione delle collezioni del museo. Tuttavia, l’insieme delle funzioni svolte da un museo, può essere scomposti in tre sub-sistemi: 1. Funzione conservativa, tutela delle collezioni 2. Funzione espositiva 3. Funzione di servizio Tali funzioni vanno a definire l’identità di ogni organizzazione museale. Di supporto alla conservazione delle opere troviamo la loro registrazione e catalogazione, necessaria per garantire la possibilità di risalire al contesto di origine. In presenza della sola attività conservativa, si è in presenza di un deposito, a questa attività vi si può affiancare anche quella espositiva. Anche quest’ultima attività si è andata modificata nel tempo, si è passati da una destinazione endogena, ad una esogena(che proviene dall’esterno), indirizzata dunque verso le varie categorie di fruitori. La funzione espositiva può essere svolta attraverso due attività: 1. Selezione delle opere, ad esempio se non vi è spazio sufficiente per l’esposizione di un’intera collezione bisogna fare una selezione delle opere da esibire 2. Scelta dell’allestimento e dei supporti informativi, soluzioni tecniche (sistemi di illuminazione, quadri esplicativi); in alcuni casi tali servizi vengono ritenuti superflui e quindi non vengono utilizzati L’erogazione del servizio museale si completa con la possibilità di svolgere anche attività di altro tipo, tra queste:

Servizi di divulgazione, attività di documentazione sulla stessa mostra, visita della struttura…-> SERVIZI COMPLEMENTARI o Servizi di accoglienza, (parcheggio, prenotazione degli ingressi, guardaroba..)->SERVIZI DI ACCESSORI o Ulteriori servizi (auditorium, cinema, sale per conferenze…) 2.5. I FESTIVAL Fanno parte della categoria “festival” tutte quelle manifestazioni che hanno ad oggetto la realizzazione di un insieme di spettacoli dal vivo, individuati sulla base di un progetto artistico e culturale in grado di stimolare l’attenzione del pubblico. E’ possibile distinguere 4 tipologie di manifestazioni:  Festival “vetrina”, produzioni nazionali già presentate al pubblico che vengono proposte al pubblico in un arco temporale ben definito e in località generalmente piccole  Rassegne culturali, hanno maggiore durata e offrono un buon contribuito dal punto di vista artistico  Festival “integrati”, al loro interno sono presenti più forme di arte e si basano generalmente su un tema ben preciso  Festival “evento”, sviluppati nelle città generalmente a cavallo dei mesi estivi, richiamano protagonisti sia nazionali che internazionali o

I festival sono finanziati da diversi ministeri. Uno degli elementi che caratterizza la realizzazione di un festival è il forte radicamento territoriale in quanto esiste uno stretto legame tra la progettazione artistica della manifestazione e le scelte di valorizzazione del territorio. Vengono generalmente realizzati durante i mesi estivi, momento in cui l’area è generalmente caratterizzata da un maggior flusso turistico. Altre volte avviene il contrario, nel senso che si organizzano in altri periodi dell’anno per fa si che arrivino dei turisti appositamente per assistervi. In questo senso, i festival danno un contributo significativo all’offerta culturale del luogo in cui vengono realizzati. Per quanto riguarda lo svolgimento, è affidato ad enti pubblici come il Comune o la Provincia; la sua realizzazione è invece affidata a soggetti privati. I soggetti istituzionali tendono a garantirsi il controllo sulle scelte principali come il contenuto stesso del festival. Inoltre essi creano anche delle occasioni di aggregazione tra individui alla ricerca di un senso di appartenenza ad un gruppo sociale o allo stesso tempo invece creano un’occasione per far si che alcuni soggetti si avvicinino a generi artistici poco conosciuti, questo rappresenta un elemento di differenziazione rispetto ai teatri o alle fondazioni liriche. 3.

UNA VISIONE D’INSIEME Ciascuna delle istituzioni analizzate eroga un servizio complesso che deriva a sua volta dalla somma di altri servizi. Per far si che ciò avvenga in maniera corretta è necessaria la presenza di una struttura organizzativa che deve avere una permanenza nel tempo in quanto il “sapere” che si accumula con il tempo, rappresenta una caratteristica molto importante dell’identità della struttura stessa. Gli operatori che operano nel settore culturale sono chiamati “stake-holder” e possono essere:  Primari, hanno un’influenza immediata sul funzionamento della struttura (proprietari, clienti, dipendenti)  Secondari, sono di più e tra questi troviamo i finanziatori, gli sponsor.. Un ulteriore fattore che influenza il funzionamento di un’impresa culturale è l’aspetto tecnologico, che essendo in continua evoluzione, di conseguenza fa si che evolvano

anche le imprese. La gestione di un’impresa, richiede dunque, un approccio multidisciplinare. TASSONOMIA: nomi che diamo alle categorie e ai servizi in orizzontale le categorie e in verticale i servizi e al centro cosa erogano. [Il servizio di base è il cuore dell’impresa, è presente sempre, I servizi complementari possono essere presenti in tempi differenti. Fase antecedente il suo effettivo svolgimento (es disponibilità di parcheggio può esserci ma non è obbligatorio) concomitante all’erogazione della prestazione principale (es display luminoso con la traduzione simultanea ma non è una cosa che è in tutti i siti culturali) e susseguente nel caso di invio di depliant, newsletter o giornali. Servizi accessori ambito che non ha funzionalità, non c’è collegamento con il servizio di base ma spesso sono richiesti. Es attività di ristorazione, servizi educativi, servizi teatrologico, facilitazione nell’accesso ad altri servizi. Spesso diventano essi stessi servizi di base es teatro san carlo prima era solo un teatro ma all’improvviso a sinistra della struttura l’ingresso per gli artisti diventa anche zona dedicata ad aspetti museali (se trova spazi, addetti servizio autonomo diventa un servizio di base e non più accessorio)]

CAPITOLO 3. I PROCESSI DECISIONALI E LE OPZIONI STRATEGICHE DI GESTIONE 1.1. Le risorse di conoscenza La gestione di un’impresa culturale può essere interpretata come un’attività di “problem solving” di tipo complesso in quanto si compone di una pluralità di scelte, necessarie per affrontare la varietà di problemi che possono verificarsi durante lo svolgimento dell’attività dell’impresa. Le decisioni da prendere possono riguardare vari ambiti. La dimensione dell’organizzazione è una variabile rilevante in quanto con l’aumentare dell’attività, aumenta anche la necessità di risorse. Il settore di appartenenza è altrettanto importante in quanto i problemi con cui deve confrontarsi un museo non sono gli stessi di un teatro ad esempio. Infine, appaiono importanti anc...


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