Lingua E Traduzione Tedesca III - Kafka PDF

Title Lingua E Traduzione Tedesca III - Kafka
Author Martina Donnini
Course Lingua e traduzione – Lingua tedesca
Institution Università degli Studi di Macerata
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LINGUA E TRADUZIONE TEDESCA III – ORALE 04/11/2019 KAFKA: quando si parla di Kafka la biografia è importante. C’è una biografia che fa proprio un parallelo con la vita e la sua opera. In Kafka c’è sempre il problema della metafora, infatti ha fatto un sacco di pubblicazioni nelle quali spiegava le sue opere. Franz Kafka nasce a Praga, capitale del regno di Boemia, il 3 luglio 1883 al tempo sotto l’impero austro- ungarico. Nasce in una famiglia ebre, quella del padre Hermann era povera e il nonno faceva il macellaio. Il padre poi diventa commerciante e fin da piccolo sta attento ai soldi. La madre Julie invece viene da una famiglia di produttori di birra molto ricca. Il cognome Kafka: una ipotesi è che il cognome derivi da una taccola, ovvero una specie di cornacchia; un’altra ipotesi è che venga dallo yiddish o dal tedesco parlato, in particolare da Jabköschen. Kafka da bambino avrà 3 sorelle Gabriele detta Ellie, Valerie detta Valli e Ottilie detta Ottla e due fratelli che moriranno piccoli Heinrich di meningite e l’altro Georg nel 1885. In quel periodo la lingua che prevale è il tedesco, poi con lo sfaldamento dell’impero prende campo il ceco. Lui frequenta una scuola di lingua tedesca ma sceglie il corso di ceco. Studia all’università Carolina di Praga, prima chimica e poi cambia con giurisprudenza, ma comunque predilige materie umanistiche. In questi anni consce una collega, Max Brod (primi anni del 1900). Questo interessamento per le discipline umanistiche lo porta a raccogliere materiale per un suo articolo Descrizione di una battaglia (Beschreibung eines Kampfes). Nel 1905 scrive il suo primo racconto Preparativi di nozze in campagna in tedesco Hochzeitsvorbereitungen auf dem Lande. Kafka si laurea in giurisprudenza. Nel 1907 nella filiale di assicurazione generale di Praga, la visita medica lo trova idoneo, altro 1.82 m e 61 kg, esile ma salubre. La prima pubblicazione risale al 1908 su una rivista bimestrale. Pubblica 8 prose brevi. Nello stesso anno cambia lavoro e sarà impiegato nell’ente per gli infortuni sul lavoro che rimarrà il suo lavoro per sempre. Nel 1909 fa un viaggio sul lago di Garda dove visita l’avio superficie di Brescia nella quale c’era uno spettacolo aereo dove vi erano presenti anche Puccini e D’Annunzio. Kafka scrive un racconto su questo episodio Die Aeroplane in Brescia che pubblicherà nella rivista “Bhoema” di Praga. Nel 1909/10/11 completa i racconti già abbozzati e ne scrive altri. Attorno al 1911 suo cognato propone a lui e al padre di entrare in società in una fabbrica di amianto, questo lo porta ad avere un contrasto con il padre e con la sorella Ottla. Il 1912 è un anno fondamentale per tre motivi: capisce che è uno scrittore vero, concepisce il primo romanzo Der Verschollene, ad agosto conosce una giovane dattilografa, Felice Bauer, che produce dittafoni ed è la cugina di un cognato di Brod. Il 13 agosto 1912 avviene il primo incontro tra i due, lui riporta tutto ciò che gli succede nei diari. Sempre in questo anno un editore, Rowohlt, vuole pubblicare per la prima volta i suoi racconti in particolare Betrachtung. Un giorno fondamentale è il 23 settembre 1912 perché aveva ricevuto il contratto dall’editore e tra la notte del 23 e i 24 settembre scrive La condanna, Das Urteil, che si può tradurre anche con Il Verdetto. Kafka stesso rimane sorpreso perché si rende conto dell’opera che ha scritto e dei suoi contenuti. Nel frattempo inizia una corrispondenza con Felice e inizia a scrivere di un racconto che è Il Fuochista, Der Heizer, questo racconto è l’introduzione del suo romanzo che rimarrà incompiuto. Nemmeno due mesi dopo, 17 novembre-7 dicembre, Kafka scrive il suo racconto più lungo La Metamorfosi, Die Ver… e 3 giorni dopo viene pubblicata da Erst, un editore di Lipsia. Nel frattempo la casa editrice passa a Wolff che chiede a Kafka di iniziare altri racconti (poi la casa editrice cambia nome in Kurtwolffverlag). Kafka tuttavia non è entusiasta di inviare i racconti, si farà pregare e dirà che ancora non sono terminati. Lui non amerà mai pubblicare i suoi racconti. Alla fine otterrà la promessa dall’editore a pubblicare i suoi racconti in una raccolta chiamata Die Söhne, perché tra i testi c’è un legame palese e uno segreto. Nel 1914 scrive Der Prozeß e Nella Colonia Penale. Continua la corrispondenza con Felice e il 1 giugno 1914 si arriva al fidanzamento che dura un mese e 11 giorni. Dopo la rottura Kafka se ne va da casa dei genitori e si reca a casa delle sorelle prima da Valli e poi da Ellie. Nel 1915 viene pubblicato Die Verwandlung. Inoltre in questo anno il premio Fontane viene vinto da Karl Sternheim che cede metà del monte premi a Kafka. L’anno dopo viene pubblicata La Condanna (prima solo in racconto) e viene poi pubblicato anche Un medico di campagna. Nel 1917 vengono pubblicati poi una serie di racconti tra cui Ein Landarzt, Bein Bau der chinesichen Mauer e Ein Bericht für eine Akademie. 1917: Kafka vomita sangue e il

medico gli dirà che è solo un’irritazione ai bronchi, in seguito ha un’altra emorragia ma il medico esclude la tubercolosi. Kafka però è irritato perché lui sospetta che questa sia una malattia grave, infatti solo successivamente scopre di avere la tubercolosi che però lo ha intaccato solo in parte. A questo punto va in cura in Boemia. Kafka non dice nulla ai suoi genitori e nel frattempo le case editrici continuano a pubblicare i suoi racconti. Fino al 1920 vengono pubblicati solo racconti molto brevi e in più in questo anno viene ricoverato in un sanatorio. Nel 1919 conosce Julie Wohryzek, una ebrea ceca che diventa la sua fidanzata solo perché lo voleva sua sorella. Il fidanzamento però non sta bene al padre di Franz perché il padre della ragazza è un ebreo orientale. Infatti non correva buon sangue tra ebrei occidentali e orientali, in più Julie era considerata troppo libertina. Questo conflitto spinge Kafka a scrivere Lettera al Padre del 1919. Le condizioni di Kafka nel frattempo peggiorano, ma ottiene una promozione al lavoro, anche se lui vorrebbe la pensione. Nel 1920 viene pubblicata la traduzione in ceco de Il Fuochista da Milena Jesenská, sposata con un critico letterario. Quest’ultima inizia una corrispondenza con Kafka e anche una storia d’amore che farà terminare quella precedente. Nel 1921 Kafka deve passare i suoi giorni in un sanatorio e qui conosce un medico Robert Klopstock, anch’esso malato, quest’ultimo è importante perché lo assisterà fino al momento della sua morte. Nel 1922 lavora su un nuovo romanzo Das Schloss e scrive il racconto Der Hungerkünstler, le sue condizioni di salute peggiorano e ottiene la pensione per motivi di salute. Nel 1923 conosce una donna polacca Dora Dymant e si trasferisce a casa sua, conduce una vita serena ma continua a soffrire di tubercolosi. In questo periodo studia la lingua ebraica e sogna di andare in Palestina. I genitori cercano di far tornare Franz a Praga e lui ritornerà con Dora; la tubercolosi peggiora e attacca anche la laringe. Negli ultimi mesi scrive Josefine die Sängerin oder das Volk der Mäuse. Muore il 3 giugno del 1924 vicino a Dora e Klopstock. 11/04/2019 Poco prima del suo 41esimo compleanno muore i tubercolosi laringea. Kafka era una persona molto schiva e non voleva mostrare le sue opere. Infatti Franz voleva che Max Brod dopo la sua morte eliminasse tutte le sue opere, quest’ultimo trova due foglietti con scritto che doveva bruciare qualsiasi cosa sua anche le lettere mandate ad altre persone. Il primo di questi due fogli è stato scritto quasi 3 anni prima della sua morte e il secondo il 29 novembre ’22. Brod tradisce le ultime volontà di Kafka e i due foglietti vengono pubblicati sulla rivista … Max Brod aveva i manoscritti di “Preparativi di nozze in campagna” e Das Schlo ß. Nelle mani di Milena Pollak invece c’erano “America” e 12 appunti di diario. L’unica cosa che Brod terrà sono gli appunti di diario, “I quaderni in ottavo, Die Verwandlung, Brief an der Vater e un tredicesimo quaderno diario. Le opere che risalgono agli anni ’21 e ’22 sono a casa dei genitori. Max Brod e Milena quindi avevano le lettere e la sua fidanzata una parte di quaderni di Kafka ritirati dalla Gestapo. Con l’avvento del nazismo Brod scappa in Palestina e si porta dietro le opere di Kafka che vengono conservate nella biblioteca Shokken, poi vengono riconsegnati alla famiglia. A Max Brot rimangono i manoscritti. Pubblicazioni: nel ’25 Der Prozeß; nel ’26 Das Schloß; nel ’27 Der Verschollene (Amerika). Le prime edizioni italiane di Kafka risalgono al 1933 con la pubblicazione di Der Prozeß da parte di Frassinelli di Torino e di Spaini; nel ’34 viene pubblicata La Metamorfosi da sola a cura di Rodolfo Radler dalla casa editrice Vallecchi di Firenze e nel ’35 viene pubblicata di nuovo La Metamorfosi sta volta però da Frassinelli e viene pubblicata in una raccolta che comprende anche Un Messaggio dell’Imperatore e tutti i racconti in vita di Kafka a cura di Anita Rho. Max Brod nel 1935 pubblica la prima opera completa dell’editore Shokken a Berlino, ultima cosa che pubblica in Germania perché poi è costretto ad andare in America per via del nazismo. Nel 1954 esce la stessa edizione sempre di Shokken che nel frattempo ha trasferito la sede a New York. La casa editrice che in Germania pubblica tutte le opere di Kafka è Frischer. Max Brot è un despota per quanto riguarda le opere di Kafka e perciò passerà un po’ di tempo prima di avere un’opera critica di Kafka. Prima l’opera era solo religiosa. Brod per decenni impedisce di consultare i manoscritti. La vera opera critica esce nel 1982 ed elimina tutte le correzioni e le decisioni di Brod. In Italia negli anni ’40 Mondadori prende tutti i diritti italiani su Kafka.

Die Verwandlung viene scritta tra il 16 novembre 1912 e il 17 dicembre 1912. Sono importanti i diari perché in essi Kafka ci appuntava tutto. A novembre del ’17 scrive a Felice Bauer e le dice che gli viene in mente questo racconto quando è a letto. Un mesetto prima scrive il racconto La Condanna in una sola notte. Kafka voleva scrivere anche La Metamorfosi in una sola notte, tuttavia il 23 novembre scrive alla fidanzata Felice che non riesce a scrivere. Nella notte tra il 24 e il 25 di novembre riscrive alla fidanzata dicendole che ha paura che il racconto gli prenda troppo tempo e le dice che lo dovrà abbandonare per qualche giorno per via di un viaggio di lavoro. Quando poi ritorna tra il 30 novembre e il 1 dicembre riscrive a Felice perché non dormiva. Kafka nelle lettere scrive in modo strano e confusionario, se la prende spesso con sé stesso e fa ironia fuori luogo. Tra il 5 e il 6 di dicembre scrive un’altra lettera a Felice. Il 19 gennaio 1914 scrive un “illeggibile, la fine imperfetta fino in fondo” facendo riferimento all’opera. Quando scrive questo racconto Franz dovrebbe essere felice perché Felice gli aveva dato del tu però aveva litigato con Max perché non si era presentato ad un appuntamento. Nel frattempo gli era nata una nipote. Nel racconto Nozze in campagna il protagonista si deve sposare e lui immagina di essere un coleottero. Lui non vuole andare a sposarsi, ci vuole mandare solo il suo corpo mentre lui si trasforma in coleottero, questo motivo ritornerà in Die Verwandlung. Il rapposto con il padre viene invece esternato in Brief an der Vater, Franz ha un buon rapporto con le sorelle ma non con il padre. Alla fine del 1911 entra in società con il padre e il cognato, ovvero il marito di Gabrielle (Ellie) anche se lui erano contrario perché gli portava via tempo. Nel 1911 la madre fi Franz legge una sua lettera a Felice e ha trovato le opinioni della ragazza simili alle sue. Felice chiede aiuto a Max per rispondere alla madre di Kafka ma quest’ultimo lo scopre e si infuria ancora di più con Brod. Die Verwandlung: il modello si rifà alla Metamorfosi di Ovidio, personaggi inventati che si trasformano, questa cosa ritorna anche in Frankenstein e in Dr. Jekyll e Mr. Hyde. In questi racconti l’elemento mostruoso emerge quando il protagonista si è già trasformato. Questa parte mostruosa ci può essere anche nelle fiabe solo che nelle fiabe c’è una figura femminile che salva il protagonista. Invece qui il protagonista viene tradito dalla sorella Grete. Un’altra somiglianza la possiamo vedere con Il Sosia di Dostoevskij, in questo romanzo il protagonista quando si sveglia si ritrova in una situazione spiacevole, riguarda più la sua posizione sociale. Altri due racconti simili sono due racconti di Gogol Il Naso e Il Cappotto. Nel primo c’è uno che perde il naso e questo naso va in giro per la città raccontando cose strane. Per quanto riguarda la letteratura grottesca per bambini abbiamo Wilhelm Busch e il suo racconto più famoso è Max und Moritz. I due protagonisti sono bischeri e mettono nel letto dello zio scapolo un coleottero. Un altro racconto è intitolato come quello di Kafka e parla di un bambino che viene trasformato in maiale da una strega. Interpretare l’opera di Kafka in base alla sua biografia: in Brief an der Vater, il padre descrive un suo amico come un parassita ed è curioso il fatto che il tipo che viene maltrattato dal padre al lavoro veniva chiamato da lui il commesso malato di polmoni, la stessa malattia di Kafka. I critici stanno cercando di vedere tutte queste informazioni sulla vita di Franz. Quest’ultimo poi non vuole andare a lavorare in fabbrica ma non può dire di no perché il padre poi lo rimprovera e il cognato non gli parla e lui si sente in colpa. Livello psicologico: la trasformazione è come una regressione, secondo Freud Gregor è un personaggio che rimuove. Molte volte durante il racconto lui sogna che la situazione migliorerà, quindi è uno che mente a sé stesso per stare meglio. Gregor non riesce a liberarsi e perciò viene rimproverato. Il protagonista ha anche un interesse sessuale per la sorella per cui la vuole chiudere dentro la stanza e non farla uscire più. Teoria economica: Marxista, Gregor viene sfruttato dalla famiglia. Gregor è abbastanza imprenditoriale però deve sottostare a regole assurde. Deve prendere il treno e rispettare gli orari ma si deve anche trovare i clienti. Lettura etica: Gregor è visto come un fallito, la sua esistenza è sprecata, è un borghese deprimente che dentro non ha nulla, in più si fa leva sul fatto che Gregor a volte si nasconde e a volte ostenta. Lettura psicologica delle interazioni umane: basate su come il protagonista si pone rispetto a tutti gli altri personaggi. La Metamorfosi ci fa vedere come Gregor prima fosse lui a comandare. Il padre è un vecchio signore che non riesce più fare ciò che vuole fare, poi riprende il lavoro in banca. Anche la sorella prima non

contava nulla ma poi diventa una persona con grande iniziativa. Gregor invece porta i soldi a casa e deve sottostare alle regole.

18/11/2019 La Metamorfosi è il testo di Kafka più tradotto al mondo, conta 140 versioni in 42 lingue diverse. Kafka arriva per la prima volta in Spagna e la prima traduzione integrale è del 1925. Questa prima traduzione è anonima ed è pubblicata nella rivista Revisione de Occidente di Ortega y Grasset. Dopo della Spagna arriva in Francia nel 1928 con la traduzione di Vialat nella rivista Nouvelle Revue Français. Successivamente viene tradotto in ceco (racconto scritto a Praga) nel 1929. Solo nel 1934 arriva la prima traduzione italiana e quella inglese nel 1937, ne escono due versione quasi in contemporanea sia in Italia che nel Regno Unito. La lingua spagnola è quella che ha più traduzioni, ce ne sono ben 42, l’Inghilterra ne conta 16, l’Italia 15 e il Giappone 14 versioni. Se consideriamo la penisola iberica in toto abbiamo il numero maggiore di traduzioni rispetto a tutto il resto del mondo, un terzo delle traduzioni mondiali. Il titolo: il racconto originale si intitola Die Verwandlung e il titolo tradotto diventa La Metamorfosi. Il tedesco ha la parola Metamorphose che però indica una metamorfosi in campo zoologico. La prima traduzione è anonima e risale al 1925 con il titolo di Metamorfosis a riprendere l’opera di Ovidio. Le versioni successive riprendono le edizioni spagnole. Alcune versioni riportano l’articolo. Uno dei primi input ha la possibilità di mantenere il senso tedesco nello scenario anglosassone. Malcom Pasley nel 1992 cura una traduzione chiamata The Transformation e come sottotitolo The metamorphose and other stories. Nel 2000 la Penguin riporta il titolo The metamorphose and other stories quindi ha la meglio il riferimento ovidiano anziché l’attinenza filologica. In Spagna ci sarà qualche edizione chiamata Trasformacion. In area anglosassone e ispanofona c’è stato l’impulso a mantenere il senso tedesco e così anche in Olanda. La teoria della traduzione studia il processo produttivo, all’inizio la questione è tecnica, ovvero come e quali criteri sono utili alla traduzione. Un italo francese nell’800 Giovanni Ferri de San Costance, pone il problema di traduzione tra il latino e le lingue europee. Ferri parla di traduzione interlineare; traduzione letterale, utile per comprendere lo stile dell’autore; traduzione grezza, traduzione vera e propria che cerca di trasmettere il senso dell’autore facendo parafrasi e imitazioni; poi abbiamo le traduzioni belle e infedeli. Con il romanticismo le belle e infedeli cadono e diventano delle brutte traduzioni e non c’è più traduzione tra la lingua latina e le varie lingue europee. In questi anni con Goethe nasce una riflessione e quest’ultimo scrive nel 1819 un ciclo poetico che si chiamo West-Östlicher Divan, in appendice a questa opera inserisce delle note “Noten und Abhandlungen zu besserem Veständnis des West-Östlicher Divans”. Ci sono 3 traduzione: una che ci fa vedere l’esterno dal nostro punto di vista ed è il primo metodo di traduzione, con la prosa lineare si spegne il fervore poetico. Il secondo tipo dove ci si cerca di trasferire nella terra straniera, maniera parodistica, le traduzioni di Wieland, ma si prendono solo quelle cose che non sono concepibili nella cultura di arrivo, adattamento dello straniero nel contesto locale. Il terzo tipo, l’ultimo e più alto, traduzione che diventa paritaria al testo di partenza, una traduzione che rispetta la diversità della lingua di partenza nella lingua in cui si traduce. Una cosa simile viene ripresa da Von Humboldt che traduce l’Agamennone di Eschilo. Von Humboldt distingue tra estraneo (+) e straniero (-), l’estraneo rende più consapevole il traduttore. Friederich Schleiermacher in Über die Verschiedenen Methoden des Übersetzens fa una riflessione più matura perché dice che il traduttore deve venire incontro al lettore senza uscire dalla cerchia della sua lingua materna. Il traduttore o lascia in pace lo scrittore o lascia in pace il lettore o l’uno e l’altro. Ad esempio la traduzione straniante muove il lettore verso lo scrittore, il lettore deve fare uno sforzo. Una traduzione addomesticante invece rende il testo molto più digeribile al lettore. Dipende da chi fa lo sforzo. Altre voci come Benedetto Croce dice che la poesia è intraducibile sempre. Walter Benjamin traduce i Tableaux Parisiens di Baudelaire e scrive che le traduzioni rappresentano uno studio della vita dell’opera. La traduzione non viene dalla vita del testo ma da come fa il testo a sopravvivere in altri contesti, ambienti linguistici e culturali diversi. Quindi traduzione = sopravvivenza delle opere (siamo negli anni ’30). Dopo le

guerre abbiamo l’introduzione di calcolatori elettronici e si inizia a parlare di scienza della traduzione. Una fase importante è tra il 1970 e il 1980 dove Anton Popovic, un semiologo ceco slovacco e due linguisti Gideon Toury e Hamar Even-Zohar. Popovic studia il tempo che passa tra il testo di partenza e il testo di arrivo. Un traduttore può decidere di rendere un testo come lontano (come lo è) o se fare un testo che sia vicino al suo tempo. Quando si va ad analizzare il tempo secondo Popovic avviene una creolizzazione, il testo fa un mix tra le due culture. Se ci sono due lingue e la lingua del testo di partenza è più debole il testo di arrivo tenderà a perdere i termini o qualcosa e viceversa. Stessa cosa avviene quando le lingue sono paritarie. Toury inizia a dire che bisognava fare una teoria della traduzione che osservi la pratica della traduzione e non dobbiamo dare delle regole. Una delle cose più importanti è il concetto di sistema, si prende un determinato testo e lo si trasporta da un’altra parte, in un sist...


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