Manuale antropologia culturale (Miller, seconda edizione) - definizioni PDF

Title Manuale antropologia culturale (Miller, seconda edizione) - definizioni
Author Monica Rumi
Course Antropologia culturale  
Institution Università degli Studi di Verona
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parole in grassetto prese dal manuale con le rispettive definizioni...


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BARBARA MILLER ANTROPOLOGIA CULTURALE L’ANTROPOLOGIA E LO STUDIO DELLA CULTURA (cap. 1) antropologia → studio della specie umana, delle sue origini preistoriche e delle sue diverse espressioni contemporanee -

antropologia fisica → studio della specie umana come entità biologica, della sua evoluzione nel tempo e delle sue variabili contemporanee

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antropologia culturale → studio delle popolazioni contemporanee e delle loro culture,

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che prende in esame anche le loro trasformazioni e varianti antropologia applicata → impiego di conoscenze antropologiche per la prevenzione e la

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risoluzione di problemi o per la definizione e l’attuazione di obiettivi politici antropologia sociale → corrente dell’antropologia britannica nata intorno agli anni venti che ha sviluppato un approccio incentrato sulla dimensione sociale e sul funzionamento dei sistemi e delle strutture sociali in prospettiva comparata

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antropologia interpretativa → prospettiva teorica secondo la quale sono delle ‘reti di significati’ che vanno interpretate a partire da una relazione di dialogo tra osservatore ed osservato e che sono meglio comprensibili a partire dal pensiero degli individui che ne fanno parte, dalle loro idee e da ciò che ritengono importante

cultura → insieme di comportamenti e credenze appresi e condivisi demologia (o storia delle tradizioni popolari, o folklore) → in Italia indica lo studio della cultura popolare come distinta dalla cultura borghese o aristocratica funzionalismo (Malinowski) → teoria per cui la cultura è paragonabile ad un organismo biologico, le cui singole parti collaborano al funzionamento e al mantenimento dell’insieme olismo → prospettiva antropologica per cui le culture sono complessi sistemi integrati che non possono essere pienamente compresi senza analizzarne le diverse componenti, tra cui l’economia, l’organizzazione sociale e l’ideologia relativismo culturale (Boas) → prospettiva per cui è importante comprendere ciascuna cultura a partire dai valori e dalle idee che le sono propri e non giudicarla sulla base di standard che non le appartengono scuola di “cultura e personalità” → corrente dell’antropologia statunitense che partendo da un approccio integrato della cultura (intesa come ‘configurazione’ o ‘modello culturale’) teorizza l’esistenza di un ‘ethos’ intorno al quale gli individui svilupperebbero strutture psicologiche comuni strutturalismo francese (Claude Lévi-Strauss) → corrente dell’antropologia nata in Francia negli anni cinquanta che ricerca gli elementi soggiacenti (struttura) le relazioni sociali e le pratiche sociali, che si esprimono nella reciprocità e nello scambio materialismo culturale (Clifford Geertz) → teoria che spiega l’organizzazione e l’ideologia delle

società a partire dalle condizioni materiali della loro esistenza, quali l’ambiente, le risorse naturali e il sistema di sussistenza strutturismo (James Clifford e George Marcus) → prospettiva teorica, concernente il comportamento e i modi di pensare degli esseri umani, secondo cui forze importanti come l’economia, l’organizzazione politica e sociale e i media plasmano i comportamenti e i modi di pensare degli individui agency (agentività) → capacità umana di operare delle scelte e di esercitare liberamente la propria volontà, anche nell’ambito di strutture dominanti determinismo biologico → modello teorico che spiega il comportamento e i modi di pensare degli esseri umani principalmente a partire da fattori biologici quali i geni e gli ormoni costruzionismo culturale → modello teorico che spiega il comportamento e i modi di pensare degli esseri umani soprattutto come risultati dell’apprendimento micro-cultura → insieme distintivo di comportamenti e modi di pensare appresi e condivisi attestato nell’ambito di una cultura più ampia simbolo → oggetto, parola o azione dal significato culturalmente codificato che rappresenta qualcosa di diverso da sé: la maggior parte dei simboli è arbitraria globalizzazione → moltiplicazione intensificazione delle interconnessioni globale; è connessa alla diffusione del capitalismo occidentale (e statunitense in particolare) ed ha un impatto su tutte le culture del mondo localizzazione → trasformazione locale di una cultura globale che produce qualcosa di nuovo etnocentrismo → giudicare e interpretare le altre culture secondo i criteri della propria cultura piuttosto che attraverso i criteri di quella particolare cultura Le micro-culture, o culture locali, sono l’insieme di specifici schemi di comportamento e di pensiero appresi e condivisi che si riscontrano presso una determinata area e un particolare gruppo umano. Alcuni fondamenti delle micro culture sono la classe, la razza, l’etnia, il genere e la sessualità, l’età e le istituzioni. classe → sistema di classificazione degli individui basato sulla posizione economica che occupano nella società, solitamente misurata in termini di reddito o ricchezza razza → classificazione delle persone in gruppi distinti sulla base del presupposto che i membri di ciascuno di essi condividono gli stessi tratti biologici, come il colore della pelle o le caratteristiche dei capelli etnia → senso di appartenenza identitaria condiviso dei membri di un gruppo e basato sulla definizione di un confine simbolico che include una lingua, o una cultura comuni popolo indigeno → gruppo di persone che ha un legame antico con la terra in cui vive, antecedente l’instaurazione di società coloniali o l’arrivo di altre popolazioni genere → insieme di comportamenti e modi di pensare culturalmente definiti e appresi che vengono attribuiti ai maschi, alle femmine, o a generi ibridi La relazione tra natura e cultura e di grande interesse per gli antropologi culturali, che si sforzano di

comprendere i comportamenti e i modi di pensare delle persone. LA RICERCA ANTROPOLOGICA (cap. 2) Gli antropologi culturali conducono le loro osservazioni tramite la ricerca sul campo e l’osservazione partecipante. In passato i primi antropologi adottavano la cosiddetta ‘antropologia da tavolino’ e successivamente la ‘antropologia da veranda’. ricerca sul campo → ricerca svolta presso i luoghi abitati dalle popolazioni e le culture che si intende studiare osservazione partecipante → metodo fondamentale della ricerca sul campo antropologicoculturale che implica vivere presso una cultura per un periodo di tempo prolungato e nel frattempo raccogliere documentazione e dati L’approccio seguente fu quello della ricerca sul campo condotta per un lungo periodo di tempo convivendo con la popolazione, partecipando alla loro vita quotidiana e apprendendo la loro lingua. La ricerca sul campo comprende diversi stadi: - definizione del progetto di ricerca - scelta del sito - instaurazione del rapporto - superamento dello shock culturale riflessività → approccio etnografico che mette al centro della relazione etnografica e dell’osservazione e la consapevolezza della propria e dell’altrui soggettività; la riflessività considera il sapere antropologico il prodotto da un’esperienza etnografica: un sapere situato (sul piano etico e politico) e contestuale ricerca multisituata → ricerca sul campo che si svolge presso più località, per agevolare la comprensione della cultura dei suoi membri che vivono lontano dal luogo d’origine o delle relazioni esistenti tra diverse dimensioni culturali kula → circuito di scambio che collega molte delle isole Trobriand, attraverso il quale gli uomini intrattengono partnership di lunga durata finalizzate allo scambio sia di beni di uso comune, come il cibo, sia di collane e braccialetti di grande valore consenso informato → principio deontologico della ricerca sul campo che prevede che il ricercatore informi i partecipanti alla ricerca sull’obiettivo, l’ambito e i possibili effetti dello studio che si propone di svolgere e che chiede a loro senso a parteciparvi relazione etnografica → un rapporto di fiducia che si stabilisce tra il ricercatore e la popolazione che oggetto del suo studio shock culturale → Persistente sensazione di disagio, solitudine e ansietà che spesso assale gli individui che si trasferiscono dal proprio contesto culturale a un altro Le tecniche di ricerca possono adottare - approccio deduttivo (alla ricerca) → prospettiva di ricerca che implica la definizione di

un quesito o di un’ipotesi di ricerca, l’acquisizione di dati relativi a tale premessa e quindi la valutazione dei risultati in relazione all’ipotesi di partenza -

approccio induttivo (alla ricerca) → prospettiva di ricerca che evita di fare precedere la ricerca dalla formulazione di ipotesi ma, piuttosto, affida ai membri della cultura che si vuole analizzare il compito di suggerirne le direzioni

I dati raccolti possono essere: - dati quantitativi → informazioni numeriche -

dati qualitativi → informazioni non numeriche

L’antropologia è stata tra le prime discipline ad adottare un codice deontologico. Una rinnovata attenzione è rivolta la dimensione etica della ricerca e lo stesso accade al tema della sicurezza. etico → caratterizza la prospettiva adottata da chi analizza una cultura da un punto di vista esterno emico → si riferisce alle percezioni e alle categorie impiegate dagli individui interni a una cultura, nonché alle spiegazioni che gli stessi danno dei propri comportamenti metodo misto → raccolta dati e analisi che integra l’approccio qualitativo con quello quantitativo per una comprensione più approfondita di una cultura intervista → Tecnica di ricerca che permette di acquisire informazioni verbali ponendo delle domande o nel corso di una conversazione guidata tra almeno due persone questionario → strumento di ricerca strutturato che contiene una serie predefinita di domande che l’antropologo può porre di persona, per posta, per e-mail, o per telefono etnografia → Descrizione dettagliata di una cultura contemporanea, basata sulle osservazioni e le analisi del ricercatore etnografia positivista → genere di scrittura etnografica in uso a partire dalla nascita dell’antropologia scientifica nella prima metà del 900, si basa su un paradigma epistemologico finalizzato a una conoscenza oggettiva della realtà culturale studiata e che restituisce questa realtà senza problematizzare le condizioni di produzione contestuale e soggettiva della conoscenza ricerca collaborativa → approccio allo studio della cultura in cui gli antropologi interagiscono con i partecipanti alla propria ricerca come con dei collaboratori piuttosto che intenderli come passivi ‘oggetti’ di studio I SISTEMI ECONOMICI (cap. 3) sistema di sussistenza → modo prevalente di una data cultura per provvedere al proprio sostentamento modello di consumo → modo prevalente, presso una data cultura, di impiegare o investire

risorse al fine di soddisfare delle esigenze sistema di scambio → modo prevalente, presso una data cultura, di far circolare beni, servizi e altre risorse tra individui e gruppi povertà → l’impossibilità di accesso a risorse materiali e immateriali che contribuiscono alla vita e al benessere delle persone, dei gruppi, degli stati o delle regioni benessere soggettivo → il modo in cui le persone sperimentano le qualità della loro vita in base alla propria percezione io ciò che può essere considerato una buona vita I cinque principali sistemi di sussistenza sono: - sistemi di sussistenza acquisitivi (caccia e raccolta) → questi sistemi sono basati sull’acquisizione di alimenti disponibili in natura attraverso la raccolta e la caccia strategia estensiva → sistema di sussistenza che implica lo sfruttamento temporaneo di ampi territori e necessita di un alto grado di mobilità nello spazio divisione del lavoro → il modo in cui una società distribuisce compiti particolari in relazione a fattori quali, il genere, l’età e le abilità fisiche diritti d’uso → sistema di rapporti di proprietà nel quale è previsto che ha un individuo o un gruppo siano riconosciute priorità ad accesso a determinate risorse, quali le zone di raccolta, di caccia e di pesca e gli specchi d’acqua -

orticoltura → sistema di sussistenza basato sulla coltivazione, in orti, di piante domesticate e sull’uso di attrezzi semplici e manuali

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pastorizia → sistema di sussistenza basato sulla domesticazione di animali e sulla prevalenza, nella dieta alimentare, dei prodotti derivati dall’allevamento, come la carne e il latte

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agricoltura → strategie di sussistenza basata sul coltivazioni che si avvalgono di sistemi di aratura, irrigazione e fertilizzazione - strategia intensiva → forma di sussistenza che richiede l’uso continuativo dello stesso suolo e delle stesse risorse -

agricoltura a conduzione familiare → sistema agricolo nel quale i contadini producono soprattutto per alimentare se stessi, ma anche per mettere in vendita parte dei raccolti nel sistema di mercato

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agricoltura industriale capitalistica → forma di agricoltura che richiede ingenti investimenti di capitale, finalizzati alla sostituzione della forza del lavoro umana e animale con quella dei macchinari

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industrializzazione/informatizzazione → sistema di sussistenza (o ‘di vita’) caratterizzato dall’industrializzazione diffusa e dalla centralità delle transazioni economico/finanziarie e della comunicazione informatica di massa

potlach → sontuosa festa celebrata presso le culture del Pacifico nord-occidentale i cui ospiti

sono invitati a mangiare e ricevere doni da chi la promuove minimalismo → modello di consumo che valorizza la semplicità; è caratterizzato dalla presenza di una domanda di beni e di consumo scarsa e limitata e dalla possibilità di ottenerli in modo semplice e sostenibile consumismo → modello di consumo nel quale la domanda è abbondante e illimitata e non ci sono mezzi sufficienti a soddisfarla, per cui le stesse risorse vengono dilapidate nel tentativo di soddisfare la domanda mobile money → transazioni finanziarie che hanno luogo attraverso il cellulare scambio equilibrato → sistema di scambio il cui obiettivo aggiungere, immediatamente o in futuro, al bilanciamento degli importi degli investimenti fatti dei partner coinvolti scambio squilibrato → sistema di scambio in cui una delle parti coinvolte all’obiettivo di trarre profitto reciprocità generalizzata → forma di scambio i cui partecipanti si preoccupano meno, a livello cosciente, di ottenere un guadagno in termini materiali o di ricevere qualcosa in cambio dono disinteressato → bene elargito in assenza di qualsiasi aspettativa di ottenere una ricompensa reciprocità attesa → scambio di beni o servizi dal valore approssimativamente identico; solitamente ha luogo tra persone che occupano una posizione sociale simile ridistribuzione → forma di scambio in cui un individuo raccoglie donazione di beni o denaro da molti membri di un dato gruppo e in futuro li ricompenserà organizzando un evento pubblico cui saranno tutti invitati scambio di mercato → compravendita di beni in condizioni di competitività il in cui il valore dei beni è determinato dalle forze della domanda e dell’offerta; è una forma di scambio squilibrato commercio → scambio formalizzato di un bene con un altro in base a parametri di valore prefissati Nel capitalismo industriale la maggior parte dei beni non è prodotta per soddisfare i bisogni primari, ma per venire incontro alla domanda di beni non essenziali da parte dei consumatori.

LA RIPRODUZIONE E LO SVILUPPO DEGLI ESSERI UMANI (cap. 4) Una dinamica riproduttiva è la modalità prevalente, in una data cultura, di provvedere al ricambio della popolazione per l’effetto combinato della fertilità e della mortalità. Gli antropologi culturali seguono tre dinamiche riproduttive legate al seguente sistema di sussistenza: - caccia e raccolta - agricoltura - industrialismo/informatizzazione fertilità → tasso di natalità di una popolazione o, in generale, del suo incremento dinamica riproduttiva → andamento predominante, presso una data cultura, del ricambio della popolazione attraverso l’effetto combinato della fertilità (tasso di natalità) e della mortalità (tasso di mortalità) La cultura condiziona la fertilità umana sin dal concepimento. A livello dello stato, i governi determinano il proprio obiettivo demografico generale sulla base delle proprie politiche per la fertilità, che possono essere pronataliste o antinataliste. A livello globale, potenti interessi economici e politici influenzano le politiche riproduttive dei diversi paesi e, di conseguenza, le scelte operate dalle famiglie e dagli individui. pronatalismo → attitudine o politica a favore della procreazione transizione demografica → passaggio dal modello agricolo, caratterizzato da elevati tassi di fertilità e mortalità, a quello industriale, con bassi tassi di fertilità e mortalità La personalità è il modo prevedibile distintivo di comportarsi, pensare e sentire di un individuo. Il contesto culturale influenza il ciclo di vita fin in tutte le sue fasi: - nascita - infanzia - fanciullezza - adolescenza - età adulta - mezza età - età senile menarca → la prima mestruazione menopausa → scomparsa definitiva delle mestruazioni infanticidio → uccisione di un bambino o di un neonato pubertà → una fase necessaria del ciclo di vita degli esseri umani che comporta la comparsa di un insieme di indicatori biologici e la maturazione sessuale adolescenza → periodo culturalmente definito ma di maturazione, dalla pubertà all’età adulta, riconosciuto in alcune, ma non in tutte le culture Gli antropologi culturali studiano il modo in cui le varie culture orientano i propri membri verso personalità e identità diverse e come le personalità variano a seconda del contesto culturale.

mutilazione genitale femminile → serie di pratiche che prevedono la rimozione parziale completa della clitoride e delle labbra vaginali berdache → tipologia di genere dai confini poco definiti, solitamente riferita a un individuo biologicamente maschio che adotta un ruolo di genere femminile amazzone → individuo biologicamente femmina che adotta un ruolo di genere maschile hijra → ruolo di genere dai confini poco definiti attestato in India, per cui una persona, biologicamente maschio, adottò un comportamento e veste abiti femminili pluralismo di genere → esistenza, in un dato ambito culturale, di più modelli di femminilità, mascolinità e di generi misti, tutti legittimi e tollerati asessualità → mancanza di attrattiva sessuale o di interesse per le attività sessuali maternità → processo culturale che conduce a diventare madre paternità → processo culturale che conduce a diventare padre couvade → consuetudini di comportamento dei padri durante il subito dopo la nascita della prole MALATTIA, MALESSERE E CURA (cap. 5) L’etnomedicina è lo studio dei sistemi sanitari in uso presso le diverse culture. La ricerca etnomedica cerca di comprendere come le diverse popolazioni etichettino, categorizzato e classificano i problemi di salute. La biomedicina occidentale è un approccio alla salute basato sulla moderna scienza occidentale che fa affidamento sulla tecnologia per la diagnosi e il trattamento dei problemi di salute. Determinati comitati di esperti devono concordare sulla denominazione e la classificazione dei problemi di salute, basandosi su criteri scientifici. etnomedicina → studio dei sistemi terapeutici vigenti presso le diverse culture biomedicina occidentale → approccio terapeutico fondato su presupposti scientifici occidentali che nella fase della diagnosi e in quella del trattamento dei problemi di salute del corpo umano favorisce l’impiego della tecnologia malattia → nella dicotomia malattia malessere, indica un problema di salute biologico oggettivo e universale malessere → nella dicotomia malattia malessere, indica la percezione e l’esperienza culturalmente connotate di un problema di salute sindrome culturale → insieme di segnali e sintomi esclusivo di una determinata cultura o di un numero che circoscritto di culture somatizzazione → processo per cui il corpo assorbe lo stress sociale e manifesta sintomi di sofferenza susto → sindrome da spavento trauma; è un malessere culturalmente caratterizzato attestato in Spagna, in Portogallo e tra i popoli dell’America cent...


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