Minuz - Fondamenti dello star System PDF

Title Minuz - Fondamenti dello star System
Author claudia lanterna
Course Storia del cinema
Institution Sapienza - Università di Roma
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appunti sullo star system minuzzante...


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1. LO STARDOM Le star appaiono nei film e in altre forme di testi multimediali che cumulativamente formano l’immagine di star. Le star vengono usato dall’industria cinematografica come un mezzo per manipolare la domanda di film da parte del pubblico. Le star sono dunque una risorsa di mezzi, lavoro e soldi. Le star come immagini Fin dai primi anni del sistema, le identità delle star del cinema sono state costruite per scopi commerciali attraverso diverse fonti. L’immagine di star viene costruita attraverso varie categorie di testi, includendo non soltanto le apparizioni nei film delle star, ma anche altre forme di pubblicità e promozione. Altri fattori che contribuiscono all’immagine di star sono i personaggi che interpretano e lo stile di perfomance che loro usano per l’interpretazione del personaggio. Le star vengono inoltre categorizzate da variabili sociali come sesso, età, razza e nazionalità. La rilevanza del gossip è uno dei più chiari esempi di come le star sono entrate nella cultura popolare e nella vita di tutti i giorni. Per esempio, anche quando è riconosciuto che una particolare storia riguardo ad un star è falsa, alcune voci possono ancora un effetto residuo, un lascito, che contribuisce al perdurare dell’immagine di quella star. Mentre le identità delle stare sono altamente individuate, Dyer fa notare che in realtà una star non è mai assolutamente unica. L’immagine di star appare come allo stesso tempo sia ordinaria che straordinaria. La conoscenza delle star è qualcosa di differentemente disperso nella società. Il significato di un’immagine di una star non è contenuto nelle fonti che rappresenta la star ma è prodotto nel momento di interazione tra chi va al cinema e i testi multimediali attraverso cui la star viene conosciuta. Le immagini delle star sono aperte ad un vasto campo di significato e di lettura ma quel campo è inevitabilmente limitato. Ugualmente importante è vedere le star nel contesto, saper riconoscere che le letture nei riguardi delle star prendono posto in particolari circostanze storiche e culturali. Le star sembrano essere oggetto di moda e sembrano influenzare e cambiare i gusti del pubblico. Una star che una volta godeva di un’enorme popolarità perché lei o lui erano visti come quelli in voga ‘del momento’ potevano magari molto velocemente diventare vecchi e triti nell’immaginazione pubblica. In alcuni casi, le star sembrano trascendere la moda del tempo, godendo sempre di ininterrotta popolarità anche in diversi periodi di tempo. Le star come lavoro 1

Durante la storia di Hollywood, l’organizzazione dello star system è cambiata come la struttura dell’industria cinematografica nel suo complesso è cambiata. La studiosa Janet Steiger (1985) riporta la forza lavoro di Hollywood come divisa in due categorie diverse di lavoratori. La Staiger descrive questo sistema come una ‘dettagliata divisione del lavoro’. Questa dettagliata divisione del lavoro suddivide la produzione in una serie di funzioni separate. L’arrivo della dettagliata divisione del lavoro ad Hollywood fu risultato dell’incremento del numero di film fatti dall’industria del cinema americana, richiedendo degli studios per imitare i modelli di fabbrica della produzione di massa. Essendo un’industria capitalista, Hollywood ha dunque organizzato il lavoro sulla struttura principale di specializzazione e potere gerarchico. Le star rientrano in questa struttura. Nella divisione del lavoro, le star sono nella categoria dei specialisti della perfomance: alle star è richiesto di eseguire determinati compiti, come leggere le sceneggiature, imparare le battute, girare le scene, ecc. Le star possono forse essere categorizzate come specialisti della perfomance ma la loro poszione nell’industria è caratterizzata anche dal loro stato di gerarchia. Non tutti gli attori sono star. Nel settore del lavoro di attore, le star sono l’elite. Ci sono molti punti comuni nelle responsabilità di lavoro delle star e degli attori ordinari ma anche molto differenze. Danae Clark (1995) descrivi la distinzione tra le star e gli attori ordinari in termini di ‘differenza di potere del lavoro’. Vedere lo star system in questo modo richiede di considerare il potere che è attribuito allo stardom nell’industria cinematorgrafica. (  le star hanno più potere degli attori normali). Le star come capitale Per capire come mai le star hanno più potere nell’industria cinematografica rispetto a qualsiasi altro attore ordinario, è necessario comprendere che le star non sono solo una risorsa di lavoro ma anche una forma di capitale. Le star hanno un valore per l’industria del cinema che va al di là di come interpretano una parte. Un’industria capitalista lavora come un sistema combinando lavoro, tecnologia e capitale in modo da produrre il profitto massimo. Le star ricoprono la posizione nell’industria cinematografica sia di una categoria di lavoro sia di una forma di capitale: una star diventa una forma di capitale perché nell’industria del film commerciale, lui o lei sono un bene di valore per una casa di produzione. Le star sono una forma di investimento, ingaggiate nelle produzioni dei film come una probabile guardia contro la perdita. Dopo l’arrivo dello star system, i film furono altamente venduti attraverso la differenziazione della star. Cathy Klaprat (1985) vede il valore delle star attraverso i principi economici di differenziazione e inelasticità della domanda: dove i cambiamenti di prezzo non influenzano la domanda, il mercato si dice inelastico. Klaprat afferma che con i più famosi performer dell’era degli studios ad Hollywood, 2

la differenziazione della star poteva teoricamente stabilizzare la domanda, creando un consistente box office per il film di una star e permettere così ai distributori di alzare il prezzo del loro prodotto in accordo con gli esercenti. Piuttosto che accettare totalmente il punto di vista sulle star della Klaprat come di un meccanismo per manipolare il mercato del cinema, noi possiamo più cautamente suggerire che le star agiscono come un mezzo di di differenziazione del prodotto che può solo potenzialmente stabilizzare il mercato. Le star comunque sembrano certamente offrire un’opportunità unica per la differenziazione del prodotto. Su un piano, numerose star individuali appaiono condividere caratteristiche comuni, e il sistema dello stardom differenzia i performer basandosi sul tipo. Su un altro livello comunque sia, lo star system sembra resistere alla classificazione delle star come tipi. L’identità o l’immagine di una star è valutata dall’industria cinematografica per come le star appaiono come individui. Il monopolio della figura della star è basato sul credo in un’unica individualità (esempio: c’è solo un Jim Carrey). Esempi nel corso della storia hanno dimostrato che sia i produttori che le star sono consce del valore del monopolio personale rappresentato attraverso l’immagine di una star. Il lavoro di star possiede uno status differente nel mercato del lavoro rispetto ad altri tipi di lavoro. Ci sono potenziali campi di divisone tra la star come persona che lavora e la star come immagine, una divisione rispettivamente tra la star come lavoro e la star come capitale. Le immagini delle star circolano in varie forme di testo e in molti contesti differenti (film, riviste, giornali, ecc.). I contratti delle star devono perciò definire non soltanto le condizioni del lavoro di attore ma anche i diritti oer l’uso dell’immagine. I contratti delle star sono votati a coprire due entità legali: la persona privata del performer e l’immagine della star. I contratti delle star sono basati su una condizione di esclusività. Diversamente dalle altre categorie di lavoro, il lavoro della star è basato sulla vendita di un’identità distintiva. Il datore di lavoro deve essere abile a dimostrare che i servizi di una determinata star sono straordinari ed unici. Ugualmente, il contratto delle star deve determinare i diritti di esportazione dell’immagine della star. L’immagine è però sempre soggetta a fuggire dal controllo individuale esercitato dalla star. La produzione di identità popolari (riassunto cap.1) Le immagini delle star sono una collezione di significati letti da varie forme di testo. Il lavoro di star include il lavoro di contribuire alla creazione di alcuni di quei testi. Diversamente dagli altri performer, le star hanno un potere più grande nell’industria grazie alla loro doppia valenza di lavoro e capitale. I contratti delle star coprono sia il lavoro della star sia il prodotto di questo loro lavoro, l’immagine. I contratti definiscono l’appartenenza e il controllo dell’immagine, decidendo chi

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ha il diritto di usare l’immagine, o parti dell’immagine, e in quali contesti. Le immagini delle star sono dunque entità legali.

2. CREARE IL SISTEMA Quando si tracciano i fondamenti dello star system, alcuni libri sulla storia del cinema hanno riportato uno ormai familiare aneddoto come il momento catalitico per la creazione del sistema: la vicenda tra il produttore Carl Laemmle e l’attrice Florence Lawrence (guardare su internet/wikipedia). L’aneddoto però non racconta sufficientemente a fondo il modo in cui lo star system è nato in America. Mentre gli attori del cinema non venivano neanche nominati nel cinema delle origini, è comunque evidente che i produttori pubblicizzavano i nomi degli attori principali anche prima della vicenda Laemmle-Lawrence. Un’ulteriore difficoltà con la storia è che questa tende a far capire che lo star system sia stata un’invenzione dell’industria del cinema delle origini. Ma il teatro americano tuttavia aveva già formato il proprio star system durante il diciannovesimo secolo, rendendo un chiaro esempio all’industria del cinema del valore assunto dall’industria dell’intrattenimento nel promuovere la fama individuale. Il Teatro Americano e l’arrivo dello star system Il teatro professionale iniziò in America nel 1752 quando il manager londinese William Hallam fece nascere un gruppo di dieci attori guidati da suo fratello Lewis. Hallam assunse sua moglie e altri membri della sua famiglia, e la compagnia arrivò a rappresentare lo “stock system” che continuò a dominare il teatro Americano fino al tardo 19mo secolo. Nelle “stock company”, un gruppo di attori sarebbe stato assunto per una stagione per specializzarsi a impersonare personaggi sulla base di un familiare ‘settore di attività’ o tipi di ruolo, come per esempio ‘il principale uomo/donna’, la soubrette’, la ‘vecchia signora’, ecc. Costruito sul principio di una recitazione assemblata, il sistema delle stock company non privilegiava l’apparizione di una star individuale. Anche dopo l’indipendenza il teatro Inglese continuò a dominare il teatro del Nord-America. Seguendo un incremento della popolazione e della ricchezza nei centri urbani, le maggiori case teatrali si erano stabilite a Philadelphia, New York e Charleston, e i tour in America cominciarono ad apparire sempre più attrattivi per i principali attori londinesi. Nel 1810, l’attore tragico inglese George Frederick Cooke diventò la prima star del teatro londinese a fare un tour in America.

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Tra le star inglesi che seguirono l’esempio di Cooke ci fu il famoso attore shakespeariano Edmund Kean. Cooke e Kean rappresentarono l’influenza dello star system inglese sul teatro americano. Il teatro americano cominciò a trovare il suo primo raccolto di star del teatro indigeno (nel senso di Americano) tra gli anni 20 del 1800 e gli anni 50 del 1800. Con l’affiorare di queste prime star indigene, alcuni commentatori erano critici su ciò che loro vedevano dell’influenza di performer popolari/famosi sul teatro americano. Il manager teatrale William B. Wood si lamentò dell’effetto delle star sul palco americano, credendo che ‘attori ordinari non formano più una stock company ma sono ridotti alla condizione di meri servi di qualche perfomer principale…’. Mentre il teatro americano vide le proprie star native emergere durante il 19mo secolo, per la maggior parte del secolo il teatro rimase dominato dal sistema delle stock company. Durante gli anni 70 del 1800 tuttavia lo stock system cominciò a deteriorarsi. Le ‘compagni di combinazione (combination companies)’, come erano conosciute, venivano portate assieme per una singola rappresentazione invece che per una stagione di rappresentazioni. Gli attori venivano assunti per recitare in ruoli specifici in una singola rappresentazione. Per il supporto economico del combination system, i nomi delle star furono venduti per iniziare tour nel circuito nazionale. Nelle ultime decadi del 19mo secolo, il declino delle stock company e la dominazione delle combination company fu centrale per istituire un vero e proprio star system nel teatro americano. Il teatro americano aveva dunque già offerto un modello rappresentativo dell’importanza economica e simbolica delle star nell’intrattenimento popolare. Caso di studio (esempio): Edwin Forrest, i Bowery B’hoys e la dichiarazione dello stardom americano(guardare esempio su internet o wikipedia se volete) I film delle origini- cinema senza star Mentre lo star system si era fermamente stabilito nel teatro americano entro la fine del 19mo secolo, il cinema delle origini non copiò immediatamente il business teatrale. In questa immediata fase del cinema delle origini, il business era dall’economia dell’hardware per girare un filmato. I film stessi erano di importanza secondaria e il cinema delle origini era venduto al pubblico sfruttando le eccitanti possbilità del tecnologia del film. Eccitati dalle possibilità tecnologiche del proiettare immagini che si muovono, i filmmaker crearono un cinema delle attrazioni che esplorava un vasto raggio di usi per film che filmavano e mostravano qualcosa (momenti della vita reale e delle quotidianità…). Il business del cinema delle origini non guardò subito al copiare le pratiche del teatro, incluso lo star system. Riflettendo sulla storia del cinema delle origini, potrebbe essere venir fuori che le prime star del cinema furono la camera e il 5

proiettore; tuttavia questo sarebbe erroneo, poiché verrebbe meno la considerazione che il business del cinema delle origini negli Stati Uniti e in Europa fu sviluppata come un cinema senza il bisogno di star. Sebbene la tecnologia era l’attrazione per il pubblico del periodo, i primi film rivelavano anche la preoccupazione tra i filmmaker di registrare le attività di soggetti umani. L’attrazione del cinema delle origini quindi combinò il fascino per lo spettacolo delle tecnologia e per lo spettacolo delle azioni umane. Il tipo di perfomance creato dal cinema delle origini non era orientato verso la costruzione di star identitarie. Quando i filmmaker producevano delle piccole narrazioni, la presentazione dei soggetti umani escludeva gli elementi essenziali affinché si creasse una stardom dello schermo. Senza i crediti per identificare i nomi degli attori o dei personaggi che interpretavano, i performer del cinema delle origini erano indistinguibili e sconosciuti. In alcuni casi, dei cortometraggi venivano fatti da performer che si erano già guadagnati una reputazione in altri campi dell’intrattenimento. Tra il 1896 e il 1906, i film venivano mostrati come inserti nei programmi dei vaudeville (il circo di varietà). L’interazione tra cinema e vaudeville si estenderà fino all’assegnazione di ruoli ai performer (uomini forzuit, danzatori, contorsionisti, ecc.) dei vaudeville nei film delle origini. Lunghi meno di un minuto, questi cosrti mostravano estratti di perfomance sul palco più lunghe. Con danzatori e contorsionisti come soggetti, lo sguardo del cinema delle origini era attento all’attrazione di vedere il movimento e la manipolazione del corpo umano. Nel cinema delle origini tuttavia i performer che apparivano sullo schermo erano professionisti al di fuori del cinema, e lo sguardo della camera dimostrava una maggior preoccupazione con il mostrare di corpi più che la rappresentazione di personaggi drammatici. L’emergere dell’attore di film Nei primi anni del 20mo secolo il cinema americano non aveva uno star system. La modalità predominante nel cinema delle originali era quindi di presentare corpi anonimi sullo schermo. Tre fattori appaiono centrali allo sviluppo dello star system nel cinema americano. Per prima cosa, lo sviluppo di un sistema di produzione di massa che porterà l’industria cinematografico a creare una specializzata e dettagliata divisione del lavoro. Secondariamente, la crescita nella produzione di film narrativi. Infine. L’inizio di un’attiva circolazione di informazioni riguardo all’identità dei performer nei film. Nei primi anni del 900 il cinema diventò un’industria a tutti gli effetti. Il periodo 1907-1913 vide un cambio nella geografia della produzione cinematografica poiché le compagnie si trasferirono verso la costa ovest degli Stati Uniti per acquistare 6

vantaggio grazie ad un clima più caldo e a condizioni più chiare per girare su pellicola. La concentrazione dei mezzi di produzione nei dintorni di un sobborgo di Los Angeles ha significato che da quel momento in poi l’industria del cinema americana è frequentemente conosciuto come Hollywood. Fu nel contesto di un’industrializzazione del business del cinema americano che lo star system potè eventualmente emergere. Con un incremento nel volume della produzione di film, l’industria americana vide la transizione da quella che Janet Staiger, studiosa della storia del cinema (1985), vede come l’organizzazione della produzione incentrata sul cameraman a un sistema di produzione incentrata sulla figura principale del regista. Fin dal 1904, le compagnie iniziarono ad usare dei registi per controllare la produzione e per la Staiger il director system (sistema del regista) fu prevalente prima della fine del 1907. Diversi registi arrivarono al cinema dopo un’esperienza nel teatro, includo D.W. Griffith. Con il director system, il fare film cominciò a muoversi verso una dettagliata divisione dei compiti, separando il concepimento e l’esecuzione di una produzione con il regista che gestisce un gruppo di persone che individualmente ricoprono una responsabilità per un compito separato durante la produzione di un film (cameraman, scenografo, sceneggiatore, montatore, costumista, ecc.). Questa transizione ad una dettagliata divisione del lavoro nella produzione di un film cambiò lo status di attore. Prima del 1907, i performer erano sia non professionisti o attori che lavoravano in teatro, e si ingaggiano attori per giorni singoli di lavoro. Mentre i produttori avevano paura che nominare gli attori potesse dare ai performer un più vasto riconoscimento pubblico, l’anonimato della recitazione in un film si prestava anche all’interesse degli attori che non volevano che i loro nomi fossero associati con il meno prestigioso lavoro di apparire nei film. Dal 1907 tuttavia un incremento nella produzione di film narrativi segnò opportunità diverse per gli attori di trovare impieghi regolari per lavorare nei film. I produttori formarono un loro proprio equivalente sistema di stock company del teatro del 19mo secolo, con la Vitagraph e altre compagnie che assumevano una manciata di attori che erano impiegati in vari ruoli attraverso una serie di film. Sebbene attori dell’affermato teatro erano assunti per apparire in un film, in molti casi la transizione dal palco allo schermo finì per essere un insuccesso. Con l’industrializzazione e l’organizzazione della produzione attraverso una dettagliata divisione dei ruoli, l’attore di film emerse come una separata categoria di lavoro. Non fu solo l’incremento del volume di produzione di film che diede agli attori maggiori opportunità di lavoro nel film in questo periodo ma anche la dominanza in crescita di una produzione di film narrativi rispetto agli altri tipi di film. Il cinema delle origini aveva sfruttato la novità della tecnologia del film come base per il suo business; tuttavia, le attrazione di quella tecnologia erano limitate. Per mantenere la domanda, il business del cinema vide un cambio dal fare di una priorità 7

l’economia dell’hardware del film verso l’attenzione con il guidare il mercato attraverso la produzione di nuovi e accattivanti film. Non c’è un motivo evidente che suggerisca il perché di questo cambiamento. Robert Allen, altro storico del cinema, suggerisce che la crescita nella...


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