Molière - ecole des femmes PDF

Title Molière - ecole des femmes
Author ima fleur
Course Civiltà e lingue straniere moderne
Institution Università degli Studi di Parma
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Summary

riassunto dettagliato...


Description

Molière Molière, pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin nacque a Parigi, 14 gennaio 1622 e morì a Parigi, 17 febbraio 1673, è stato un drammaturgo e attore teatrale francese. Suo padre era un tappezziere, un artigiano agiato. Sua madre Marie Cressé, morì quando il figlio aveva solamente dieci anni. In seguito, nel 1633, il padre si sposò con Catherine Fleurette, la quale morì nel 1636. L'infanzia del piccolo fu segnata da lutti ed inquietudini, che però spiegano solo in parte il fondo di tristezza del suo umore e la rarità dei ruoli materni nel suo teatro. Nella fanciullezza furono, invece, fondamentali la vivacità popolare, l'animazione, il rumore, l'accanito lavoro oltre agli spettacoli con i quali da piccolo fu ogni giorno a contatto grazie alla passione che gli fu infusa dal nonno materno Louis Cressé. Molière capì la propria vocazione di attore intorno al 1643, anno in cui firmò il contratto che costituì una troupe teatrale di dieci membri, l'Illustre Théâtre. A partire dal 1652 la compagnia, ormai ben affermata, iniziò ad avere un pubblico regolare a Lione. Durante questo girovagare conobbe bene l'ambiente della provincia, ma soprattutto imparò a fare l'attore ed a capire i gusti del pubblico e le sue reazioni. In questo periodo iniziò a scrivere alcune farse e due commedie, ossia Lo stordito (L'Etourdi), commedia di intrigo, rappresentata a Lione nel 1655 e Il dispetto amoroso (Le dépit amoureux), il Don Garcia de Navarre, incentrata sul tema della gelosia, ma fu un fiasco. Molière allora capì che la commedia era la sua aspirazione ed in questo genere eccelse già con la prima opera Le preziose ridicole (Les précieuses ridicules), nel 1659. In questa farsa mise in luce gli effetti comici di una precisa realtà contemporanea, le bizzarrie tipiche della vita mondana e ne ridicolizzò le espressioni ed il linguaggio. Nel 1660 vi fu il gran successo di "Sganarello o il cornuto immaginario", successivamente scrisse "gli importuni" e in seguito "la scuola delle mogli".

scrive L'avaro (L'Avare ou l'École du mensonge) che viene rappresentato per la prima volta a Parigi, al Palais-Royal il 9 settembre 1668 dalla "Troupe de Monsieur, frère unique du Roi" che è la compagnia di Molière stesso, che in quell'occasione recita la parte di Harpagon. Molière morì il 17 febbraio 1673 di tubercolosi mentre recitava Il malato immaginario, prima di morire aveva recitato a fatica, coprì la tosse - si dice - con una risata forzata, e morì tra le braccia di due suore che lo avevano accompagnato a casa. Da qui nasce la superstizione di non indossare il giallo in scena, in quanto egli indossava un abito dello stesso colore.

L'ecole des femmes 1663 In questa opera si esprime l'allegrezza di Molière. Agnès --> è la protagonista, fanciulla del popolo, i tempi stavano cambiando. Agnès viene presentata nella sua freschezza e giovinezza. È una commedia sulla gioia di vivere, la gioia della giovinezza. È una commedia d'amore. Il tema è l'uomo maturo che viene ridicolizzato per essersi innamorato della giovane fanciulla. > è un comportamento innaturale, che accade allo stesso Molière. Il tema, è un tema scabroso, che provoca polemiche. (il 600 dopotutto, è l'epoca delle polemiche) ARMANDE è una giovane di cui molière si era innamorato, che conquista con tenerezza. era cresciuta nel mondo libero degli attori. Molière non si rispecchia nel personaggio di “l’ecole des femmes”, altrimenti avremmo dedotto che fosse infelice, mentre ciò che vuole trasmettere lui è che nell’amore vige la legge della libertà. I Devots si scagliano contro M. e la sua commedia, ma le critiche fanno si che lui abbia più fama. (Scrive un'altra commedia per rispondere alle critiche "la critique de l'ecole des femmes") Dopo quest’opera inizia l’epoca in cui M. raggiunge l’apice del successo. E grazie all’appoggio di Luigi XIV che gli permette di esprimersi mettendo in scena la vita borghese ridicolizzandola.

Luigi XIV, chiamato anche “RE SOLE”, era un sovrano giovane che veniva visto con molta ammirazione e che doveva ringiovanire la francia. Aveva una marcata inclinazione per le dame. Tra il 1655 e il 1662 vi è lo sviluppo del GENIO MOLIERESCO  introduce la FARSA, che è un genere dove si accentua la gestualità quasi meccanica. Fa parte della commedia dell’arte dove lui aveva altrettanto recitato. Nel 1662 M. si sposa  doveva far fronte a problemi finanziari - Nel 1658, ottenne la protezione del fratello del Re “les precieuse ridicules”  trionfo di Molière. È una parodia delle donne nobili che erano solite ricevere nei loro salotti l’elite intellettuale al fine di arrivare all’amore. - M. nel 1660 scrive una farsa  “Sganerelle ou le cocu

imaginaire” (sganerello o il cornuto) Si stabilisce a Palais-royal, ormai le sue situazioni finanziarie migliorano. Compie però un errore scrivendo una tragedia che non viene apprezzata, e qui inizia il suo fallimento; perciò per rimediare scrive un’altra opera: “l’ecole de maris”. Molière è un uomo libero, prima di lui nessuno aveva scritto commedie. Cerca di trovare se stesso dal punto di vista artistico/stilistico. sa cosa piace al pubblico e mescolando la l’eredità della farsa popolare e l’eredità della commedia degli intrighi, vuole prendere una coscienza psicologica. La commedia di Molière è divisa in 5 atti, versi della letteratura francese concepita per scatenare il riso in un vasto pubblico.  da un lato ci fa ridere, e da un lato ci fa riflettere sulla natura umana. Scatena un dibattito anche sulla questione femminile, e sull’educazione all’amore. Nella francia, dopo il medioevo fino al 600, trionfava uno spirito goliardico (esprit goulais) dell’amore in cui la donna era elevata ed angelicata, sublimata. L’uomo doveva attribuirle un amore totale e fedele. Vi era un’immagine dell’uomo come padrone virile, la donna non era libera. Veniva venduta in cambio di una dote, dal padre. Vi era il pensiero

che rimanere fedeli alla propria donna, fosse ridicolo. Tutti avevano un’amante. PRIMO ATTO Ambientazione: piazza ( dove si affacciano le case dei borghesi) - Arnolphe ha sempre criticato gli uomini traditi. ( si sente uno spettatatore) - Chrysalde ha paura che tutto gli si ritorca contro. - Arnolphe risponde elencando i metodi per evitare di essere “cornuto”  non sarà mai un cocu, però decide di sposarsi con agnes (lei ha 17 anni e lui 42) L’uomo tradito deve rimediare all’oltraggio attraverso un duello, per difendere la sua HONNETETE, che per la donna significa non tradire. La donna è bloccata da quattro muri astratti (mentalmente bloccata) - Arnolphe ha la funzione di padre ed educatore per agnes, ma si innamora di lei e da tutore si trasforma in marito (si esercita il potere del possesso mantenendola al riparo dall’infedeltà) - Arnolphe è convinto che Agnes non lo tradirà mai perché è cresciuta al di sotto di una campana di vetro. (è stupida) Lei doveva essere educata nella miglior maniera in modo da farle chiudere gli occhi ed avere una vista offuscata sul mondo che la circonda. Arnolphe non voleva farsi carico di una donna che spirito (intelligente) perché lo avrebbe tradito. - Lui prende in giro i conard credendo di non poterlo diventare mai. - Confessa all’amico di aver cambiato nome. - Va a casa e trova i servi che lo accolgono male.  i servi sono stupidi, che quindi non insegneranno niente ad Agnes. - Agnes viene sorpresa a cucire da Arnolph, che si tranquillizza.. senza però dirle che la vuole sposare. - HORACE viene invitato a sedurre qualche fanciulla da Arnolphe, ma H. confida ad arnolph di aver già provato ad introdursi ad una fanciulla di M. de la souche e che lei ne è contenta. - M. de la souche non è contento ma non lo da a vedere, si sente imprigionato, e piuttosto decide di indagare per scoprire cosa avrebbe voluto fare Agnes.

SECONDO ATTO - Va dai domestici, li sgrida e non lo aiutano. Cerca di calmarsi e decide di andare da Agnes per condurla ad aprirsi. - La III scena ci rivela una saggezza dei semplici: i servitori si chiedono perché A. nasconda Agnes al mondo intero, perché teme la gelosia. Lei pensa che il giovane sia perfetto per lei perché non ha provato ad approfittarsene quando ne ha avuto occasione. - Allora Arnolphe decide di anticipare il matrimonio alla notte stessa (come accade ne “i promessi sposi”) - Lei è contenta perché le dice che si sposerà, senza sapere che però non sposerà il giovane galante. - Arnolphe è di nuovo sicuro di sé, le dice che si sposerà ma che deve lanciare una pietra al giovane se si presenterà. Lei accetta (senza aver capito, dato che ha gli occhi chiusi). - Lui prepara il contratto con le temibili regole. Horace si presenta affermando di essere stato accolto male; di aver ricevuto una pietra in testa, MA, avvolta da una tenera lettera d’amore. - Horace non si rende conto con chi sta parlando, chiedendo consigli ad Arnolphe. - Arnolphe prova a nascondere l’amarezza che provava in quel momento. *  I monologhi di Arnolphe contengono le riflessioni su se stesso, capisce di star subendo una trasformazione. Passa dall’essere un carceriere, ad essere un uomo innamorato. Infatti poi inizia a provare tutte le sensazioni che ne conseguono, come la gelosia.  elemento che mette A. nelle condizioni di poter comprendere il suo amore. Vuole che Agnes lo ami liberamente, e si rende conto che lei effettivamente è una persona libera.

ATTO QUARTO Vuole a tutti i costi convincere agnes che lei lo può amare liberamente. - Arnolphe parla con il notaio del contratto. - Si è rimesso in piedi, ma incontra per la terza volta Horace, da cui apprende che Agnes lo ha invitato a salire a casa sua. - Arnolphe si precipita quindi frettolosamente a casa, Agnes nasconde Horace nell’armadio. A. quindi decide di uscire a fare una passeggiata, ed incontra il suo amico Criysalide (un amico saggio) il quale lo tranquillizza in quanto afferma che sia piuttosto normale che esistano dei problemi coniugali e che comunque hanno dei lati positivi. - A. quindi organizza un ultimo piano.  quando Horace sarà sulla scala, verrà colpito.

ATTO QUINTO - I domestici hanno ucciso Horace di botte, ma quando arriva Agnes in soccorso, si tira su. E lei preoccupata, è stata tutta la notte accanto a lui. - Horace affida a M. de la souche la sua sposa, in attesa di guarire per poterla sposare. CONDIZIONE DELLE DONNE La donna viene vista come un oggetto per il piacere maschile. Il matrimonio infatti era un contratto . All’epoca le donne potevano sposarsi già in giovane età. Infatti per una donna sposarsi significava ottenere una stabilità finanziaria. La dama nel 600 era esclusa dal mondo e il suo unico scopo oltre ad essere quello di soddisfare il piacere maschile, era quello di procreare, infatti nel 600 la donna era in costante gravidanza. D’altro canto le donne accettavano questa situazione perché fin da piccole erano educate a questa mentalità, perciò il loro ruolo era un fatto da tenere

per scontato. Se le donne non si sposavano, erano obbligate ad andare in convento. Le donne povere, non potevano beneficiare degli stessi privilegi in quanto anche per il convento era necessaria una dote, e spesso si ritrovavano ad essere escluse dalla società. Le vedove invece erano rispettate, riuscivano a mantenersi da sole ottenendo rispetto all’interno della società. Di solito le vedove erano le donne che gestivano i Salons Nel 600 erano comuni i matrimoni con uomini maturi, e monitoravano i comportamenti sessuali delle fanciulle in quanto la futura sposa doveva essere vergine e doveva essere istruita in conventi in modo da avere gli occhi chiusi sul mondo. Gli veniva insegnato a leggere e a scrivere. I doveri di una sposa però erano anche altri: - Essere fedele - Badare alla famiglia - Mantenere la sovranità del marito e dei figli, della casa Che cos’è l’amore? E il matrimonio? In che misura? Amore tra un uomo anziano ed una fanciulla, in che termini? Queste sono le problematiche della pièce su cui Molière ci fa riflettere

Molière odia l’ipocrisia  dell’amore convenzionale.  Della concezione della donna che equivale alla figura demoniaca se esce dal quadro delle convenzioni sociali. Come partigiano delle donne del suo tempo, difendeva l’idea della donna come essere degno di ricevere una vera educazione. Vuole perciò riconoscere alla donna la sua dignità tanto quanto all’uomo.

LES PRECIEUSES  Concezione volgare che abbassa la donna nella sua volgarità.  Gli uomini temevano che le loro donne diventassero “emancipate” (ed Arnolphe stesso teme che Agnes metta in moto il cervello).  È un movimento che riguarda la lingua e che si ispira al barocco e rococò  “precieusitè” che è messa in ridicolo da Molière. Con il personaggio di Agnes vuole affermare l’esigenza che assoluta che le donne abbiano accesso all’istruzione.

Su cosa si fonda l’opera? - Un malinteso semplice, arnolphe ha un problema di identità. Vuole emulare gli aristocratici. Si faceva chiamare Monsieur de la souche, che significa “origine dell’albero”. È un nome parodico, vuole mentire sulla propria souche, interpretandosi come “il signore più borghese che ci sia”.  il signor nobile, che nobile non è. Arnolphe possiede due case:  Una con Agnes  Una dove vive la sua vita da borghese Tra questi due domicili prende atto il malinteso. Nella storia vi è un unico intrigo: l’amore da parte di Arnolphe per Agnes e l’amore di Agnes per qualcun altro (horace) Arnolphe è in continuo dissidio interiore. - Vuole il meglio per agnes - Crede di essere il meglio per agnes  Ciò fa di lui un uomo contraddetto dalla vita. Agnes diventa colei che tiene testa al suo tutore, e non Horace. È lei che gestisce il linguaggio ora. È lei che sa dare risposte ribaltando gli argomenti.

 Arnolphe diventa l’essere supplicante, decidendo di mandarla in convento. Lei accetta e Horace deve andare in sposa a qualcun'altra Tutte le peripezie giravano attorno al personaggio di Arnolphe, messo in scacco da una giovane fanciulla apparentemente ingenua. Egli è impotente di fronte all’amore.

Per essere ridicoli, bisogna ridere della sofferenza. 1. Les ridicules ou maniaques  sono delle caricature 2. Les raisonneurs (solitamente ha un bagaglio culturale legato all’illuminismo), (un frère, un ami)  hanno funzione estetica, giudica e fa capire come si evolve il pensiero ridicolo. Arnolphe = le ridicule  è una caricatura, un ridicolo che cambia nome per potersi ritenere nobile. Ma ha anche delle caratteristiche positive come l’amicizia e la simpatia. Chrysalde: le raisonneur  personaggio inutile...


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