Paniere STO DIR ITA PDF

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Course Storia del Diritto Italiano
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STORIA DEL DIRITTO ITALIANO Docente: Vaccarella Alessandro

Lezione 001- 2 INTRO , DIRITTO PUNTO E VIRGOLA 01. Perché nelle Facoltà di giurisprudenza si insegna la Storia del Diritto? Per fornire gli strumenti tecnici e concettuali per la comprensione del diritto positivo 02. Cos'è il diritto? L'espressione, il prodotto, la vita stessa di una determinata comunità sociale in un determinato momento storico, colta in uno dei momenti più alti della condizione umana, che è quello associativo-organizzativo 03. A cosa serve il diritto? A comporre il pluralismo e di mantenere uniti gli uomini fra loro 04. Cos'è il diritto? A cosa serve? Il diritto è l'espressione, il prodotto, la vita stessa di una determinata comunità sociale in un determinato momento storico, colta in uno dei momenti più alti della condizione umana, che è quello associativoorganizzativo. Lo scopo del diritto è quello di comporre il pluralismo e mantenere uniti gli uomini fra loro. 05. Perché nelle Facoltà di giurisprudenza si insegna la Storia del Diritto? Per fornire gli strumenti tecnici e concettuali per la comprensione del diritto positivo. Lezione 002

UNA POSSIBILE LINEA DEL TEMPO

01. L'esperienza storico-giuridica del Diritto Comune si è svolta nel periodo compreso tra: Il XII ed il XVIII secolo d.C. 02. Il Diritto Comune è un diritto: Giurisprudenziale 03. Secondo la tradizionale partizione della Storia del Diritto, per "età tardo antica" si intende il periodo: dal IV/V secolo d.C. al 476 04. Quale processo storico-giuridico metterà fine all'esperienza del Diritto Comune? La codificazione del diritto 05. Come si può definire, in via di prima approssimazione, il Diritto Comune? Il diritto comune si può definire come il risultato di elaborazioni e interpretazioni che furono eseguite sui testi del diritto romano giustinianeo e del diritto canonico della giurisprudenza dottrinale e giudicante dell’europa occidentale tra i secoli XII e XVIII. L’identificazione del diritto comune col diritto giustinianeo trova le sue radici nell’alto medioevo con il rinascimento giuridico (XII sec) e culmina con la nascita dell’impero iniziata da Carlo Magno e terminata da Ottone I di Sassonia nel 1804 con la promulgazione del Codice di Napoleone. 06. Qual è la tradizionale partizione della Storia del Diritto? La storia del diritto si divide in cinque macro periodi: età tardo antica dal IV –V sec d.C. al 476 d.C. alto medioevodal 476 d.C. al X sec basso medioevo dal XI sec al 1492 età moderna dal 1492 al 1789 età contemporanea dal 1789 ad oggi

Lezione 003

L’ETA’ TARDO ANTICA

01. Quali sono le principali compilazioni emanate nel periodo compreso tra il IV ed il V secd.C.? Codice Gregoriano, Codice Ermogeniano, Codice Teodosiano 02. Codice Gregoriano, Codice Ermogeniano e Breviarium Alaricianum sono le principali compilazioni emanate: Nell'età tardo antica 03. L'età tardo antica si caratterizza per: La predominanza delle leges sugli iura 04. Con quali strumenti tecnici l'Imperatore, nell'età tardo antica, esercitava il potere legislativo? Nell’età Tardo Antica l’imperatore esercitava il potere legislativo mediante: edicta (costituzioni), ovvero leggi vincolanti nell’impero e mediante rescripta, ossia testi brevi a mezzo dei quali gli uffici imperiali risolvevano le questioni giuridiche che non potevano essere risolte sulla base del diritto preesistente 05. Cosa sono i codici Gregoriano, Ermogeniano e Teodosiano? I Codici Gregoriano, Ermogeniano, Teodosiano sono delle raccolte di materiale normativo e non dei veri e propri codici perché non hanno nulla a che vedere con i moderni codici, quelli del frutto del pensiero del giusnaturalismo e dell’Illuminismo. I Codici Gregoriano e Ermogeniano furono promulgati sotto il regno di Diocleziano, mentre il Codice Teodosiano su promulgato da Teodosio II nel 438 d.C.. Questo è una raccolta di 16 libri che ebbe grande influenza in occidente fin dopo l’anno 1000. 06. Quali sono le caratteristiche dell'età tardo antica? L’età tardo antica (dal IV-V sec d.C. al 476 d.C., caduta dell’impero romano d’Occidente) si caratterizza per il declino della giurisprudenza classica a favore dell’imperatore e dei suoi uffici preposti alla produzione normativa. Si caratterizza per la prevalenza delle leges (costituzioni) sugli iura (fonti tradizionali di diritto civile, ossia consuetudini, usi, senato consulti, pareri dei giuristi…). Si caratterizza inoltre per la massiccia produzione normativa con la nascita di costituzioni imperiali come il codice Gregoriano, Ermogeniano e Teodosiano. Si caratterizza anche per l’emergere di una forza storica (che diventa dirompente): il Cristianesimo, che con l’editto di Costantino viene dichiarato lecito entro i confini dell’impero, con l’editto di Tessalonica viene riconosciuto come religione di stato. Lezione 4

GIUSTINIANO E LA SUA COMPILAZIONE parte I

01. L'insurrezione di Nika dell'11 gennaio 532 avvenne mentre Giustiano e Triboniano erano dediti alla compilazione di: Digestum 02. Giustiniano istituì una commissione composta da Triboniano, magister officiorum, e altri nove giuristi assegnando il compito di: Rielaborare i codici Gregoriano, Ermogeniano e Teodosiano, e redigere un codice di agevole fruizione aggiornato alle esigenze correnti 03. Quale era il fine della legge delle citazioni del 426 d.C.? Voluta da Valentiniani III, imperatore d’Occidente , la Legge delle citazioni, recepita più tardi da Teodosio II d’Oriente, fu emanata per risolvere lo ius controversum dovuto all’applicazione del diritto classico in epoca postclassica e per limitare l’interpretatio delle opere del passato. 04. In quale contesto venne alla luce il Digesto? Il Digesto venne promulgato il 16 dicembre 533, dopo tre anni di lavori molto veloci se si considera il fatto che furono letti circa diecimila pezzi di una quarantina di giuristi e furono sistemati in cinquanta libri. Nel contempo vi fu anche la famosa insurrezione di Nika dell’11 gennaio 532

Lezione 5

GIUSTINIANO E LA SUA COMPILAZIONE parte II

01. Le Institutiones di Giustiniano, prendono spunto dalle Istituzioni di: Gaio 02. Il Codex Repetitae Prelectionis fu emanato da Giustiniano nell'anno: 534 d.C 03. Cos'è la littera Pisana (di poi littera Florentina)? La littera pisana è il testo dei Digesti più importante della tradizione manoscritta della compilazione di Giustiniano databile probabilmente tra la metà del VI sec e i primi anni del VII. Chiamata Littara Pisana e poi Littara Florentina perché ebbe sede a Pisa tra i sec XII e XV. È discusso se sia stata redatta a Costantinopoli, a Ravenna o nell’Italia meridionale. Sarà ampiamente studiata dalla Scuola Culta. 04. Cosa sono le Institutiones di Giustiniano? Sono un manuale scolastico di Diritto, redatte da Teodofilo e Doroteo sotto la supervisione di Triboniano. Sono 4 libri ispirati dalle Iustitutiones di Gaio. Vennero pubblicate il 23 novembre del 533. Lezione 6

GIUSTINIANO E LA SUA COMPILAZIONE parte III

01. Quale giurista coordinò la promulgazione del Corpus Iuris Civilis di Giustiniano? Triboniano 02. Il Corpus Iuris Civilis è la straordinaria opera di: Giustiniano e del suo giurista Triboniano 03. Cos'è il Corpus Iuris Civilis di Giustiniano? È una straordinaria opera di recupero e razionalizzazione dei più pregevoli passi del diritto romano. Con esso Giustiniano tentò di ristabilire la certezza del diritto. È diviso in 12 libri contenenti le costituzioni da Diocleziano a Giustiniano. Coordinatore di tale immensa opera, che vide impegnati numerosi tecnici del diritto durante l’arco dell’intera vita di Giustiniano, fu Triboniano, uno dei più grandi giuristi dell’antichità. 04. In cosa si sostanzia il valore della compilazione giustinianea? Il valore della compilazione di Giustiniano si sostanzia nell’aver sottratto all’oblio gli scritti dei più importanti giuristi della Roma antica. Sarà proprio la riscoperta di quest’opera a determinare il rinascimento giuridico, intorno all’anno 1100. In oriente fu la base del diritto bizantino fino alla caduta dell’Impero Romano d’Oriente nel 1453. In Occidente rimase vigente limitatamente alla provincia italica (in Francia e Spagna verrà conosciuto nel rinascimento) 05. Quando e per mezzo di quale strumento normativo, la compilazione giustinianea diviene diritto vigente in Italia? La compilazione giustinianea divenne diritto vigente in Italia nell’agosto del 554 d.C., con la Pragmatica Sanctio. Al contrario del resto d’Europa che rimase soggetto alle leggi romano barbariche e quindi al diritto Teodosiano Lezione 7

VISIGOTI, BURGUNDI, FRANCHI

01. Il popolo barbaro che non ebbe una doppia legislazione di stampo romano (l'una disegnata sul modello diritto ufficiale, l'altra su quello volgare) fu il popolo dei: Franchi 02. Il metodo di costruire le pene in termini di composizione economica era procedimento tipico dei: Germani

03. Quale popolazione barbarica emanò il Breviario Alariciano? I Visigoti 04. Il Pactus legis Salicae è il più antico esempio: Di «tariffario penale» stabilito per legge 05. La legge Salica emanata da Clodoveo conteneva: Una disciplina diretta ad attenuare il fenomeno della faida 06. Cos'è il Pactus legis Salicae? Il Pactus legis Salicae è un complesso normativo di fattura germanica emanato da Clodoveo. È il più antico esempio di di tariffario penale e si sostanzia in una serie di capitoli diretti a stabilire pene pecuniarie per i reati. Il metodo di costruire le pene in termini di composizione economica era tipico dei germani: tale metodo cercava di quantificare congrui risarcimenti in modo tale da evitare il ricorso alla vendetta privata o alla faida, un fenomeno sociale che scatenava sanguinose guerre tra famiglie. 07. Cosa caratterizza la legislazione dei popoli barbari? Il diritto dei popoli barbari era fondato sul principio della personalità del diritto( a differenza dei romani il cui diritto era fondato sulla territorialità). Ogni uomo segue il diritto della sua stirpe. Quindi i soggetti di un medesimo ordinamento politico potevano utilizzare sistemi normativi diversi a seconda dell’etnia di appartenenza, pertanto la Lex Romana Visigothorum sarebbe stata invocata soltanto dai romani e la Lex Visigothorum solo dai Goti. Il popolo romano che non ebbe una doppia legislazione fu il popolo dei Franchi. Lezione 8

I LONGOBARDI parte I

01. L'Editto di re Rotari è del: 643 02. Il rito formale che rendeva irrevocabile la dismissione di un bene prezioso è denominato: Gairethinx 03. Il gairethinx indica: Il rito formale che rendeva irrevocabile la dismissione di un bene prezioso 04. Cosa è il gairethinx? Il termine Gairethinx indica l’assemblea generale in armi di uomini liberi e armati, capeggiati dal Re, i quali manifestavano solennemente il lor consenso in assemblea battendo le mani o le spade sugli scudi. Questo rito formale rendeva irrevocabile la dimissione di un bene prezioso come la legge consegnata al popolo. Si può quindi dire che il Gairethinx aveva funzioni politiche, legislative e giudiziarie. 05. Cosa sono le curtis ducalis e le curtis regiae? Nel 584 fu eletto re Autari il quale impose che ciascun duca cedesse un terzo delle proprie al sovrano. Quindi si andarono a formare due tipi di amministrazione locale del territorio: le curtis ducalis per i beni dei duchi e le curtis regiae per quelli de re. La curtis regia sostanziava di un organo di controllo del re sui duchi. A capo vennero posti dei funzionari alle dipendenze dirette del re e il loro compito era di controllare che i fondi regi venissero coltivati, di riscuotere le compositiones che i tribunali ducali infliggevano alla parte colpevole e di convogliare verso le casse regie i redditi dei beni di pertinenza reali. Lezione 9

I LONGOBARDI parte II

01. L'Editto di Rotari è considerato il più ampio e organico testo normativo prodotto dalla società germanica, e si compone: I reati politici, i reati contro le persone, il diritto di famiglia, il diritto successorio, i diritti reali, le obbligazioni e la materia processuale 02. Quali sono le principali caratteristiche dell'Editto di Rotari?

Territorialità del diritto, redazione in lingua latina, applicazione della faida 03. L'Editto di Rotari è considerato il più ampio e organico testo normativo prodotto dalla società germanica, e si compone: Di consuetudini e decisioni del sovrano 04. Netta prevalenza, all'Editto di Rotari, viene data: Alla materia penale 05. Cos'è il guidrigildo? Il diritto penale longobardo ruota intorno al guidrigildo. La maggior parte delle norme di diritto penale erano corredate da un tariffario attraverso il quale venivano fissati compensi pecuniari per evitar la vendetta privata. L’ammontare delle pene cambia in base allo status sociale dell’offeso poiché il guidrigildo longobardo rappresentava lo status sociale dell’arimanno. Vi erano alcuni casi in cui le composizioni venivano versate per metà all’offeso o dalla famiglia e per metà alla curtis regia: ciò segna il passaggio da un sistema di diritto penale privatistico (fondato sul risarcimento) a uno fondato sull’ammenda, quindi pubblicistico. 06. Quali sono le caratteristiche dell'Editto di Rotari? L’editto di Rotari fu redatto in latino e coerentemente con il principio di personalità del diritto si applicava alla sola popolazione longobarda e non ai romani. Composto da 388 capitoli, la maggior parte consta di antiche norme consuetudinarie, il resto di libere decisioni del sovrano. Influenzato dal diritto teodosiano, dalla compilazione giustinianea, da fonti biblico-ecclesiastiche e dalle altre legislazioni barbariche. Netta prevalenza viene data alla materia penale. In un primo gruppo tratta i reati politici, seguono quelli contro le persone e le cose. Poi il diritto di famiglia e successorio, i diritti penali, le obbligazioni e la materia processuale. Degna di nota è la particolare attenzione che fu data alla previsione di pene afflittive come il taglio della mano per i reati di falso e la pena capitale per i gravissimi reati che colpiscono la famiglia. Si tratta comunque di eccezioni (esempio se il servo uccideva il padrone, la moglie assassinava il marito o l’amante accusato dal marito della moglie adultera). Invece all’omicidio dell’uomo libero conseguiva il pagamento del guidrigildo alla famiglia dell’ucciso. Lezione 10

I LONGOBARDI parte III

01. Il morgincap: Aveva la funzione di provvedere all'eventuale vedovanza della moglie 02. La donna era perennemente assoggettata al: Mundio 03. Il mundio aveva carattere essenzialmente: Patrimoniale 04. Quando la donna longobarda si sposava: Doveva prestare il proprio consenso 05. Andando sposa, la donna longobarda portava con sé un corredo di vesti e utensili detto: Faderfio 06. Cos'è la wadia? La Wadia era un atto formale del diritto longobardo. Aveva funzione accessoria di garanzia per negozi di varia natura e veniva usata per confermare una promessa e garantirne l’esecuzione con l’intervento di un garantefideiussore. Consisteva in un rito con il quale il debitore consegnava un bastoncino al creditore. Eseguita l’obbligazione il bastoncino veniva riconsegnato al debitore disobbligato che entro tre giorni doveva consegnare ad un terzo garante. La wasia serviva anche per garantire la comparsa in giudizio. 07. Cos'è il mundio?

Nel diritto longobardo la donna era titolare della capacità giuridica ma non quella di agire. Era completamente assoggettata al mundio, il cui potere veniva esercitato dai maschi della famiglia (o in loro mancanza dalla curtis regia). Il mundio aveva carattere patrimoniale, sostanziandosi nel diritto-potere del mundoaldo di amministrare i beni della donna e di assisterla nel compimento di atti giuridici (senza l’approvazione del mundoaldo gli atti giuridici della donna non erano validi). Il mundoaldo non si identificava con il potere del capofamiglia, quindi la donna era sottoposta a doppia potestas: quella del mundio e quella familiare. 08. Che tipi di processo conoscevano i Longobardi? Il processo longobardo avveniva secondo due forme, in entrambe delle quali il giudice non decideva nel merito, ma doveva solo vigilare sul corretto rispetto delle regole: - Con duello tra campioni, i quali si sfidavano in luogo dei litiganti, con risoluzione della controversia in funzione dell’esito del duello stesso; - Con giuramento solenne del convenuto insieme ai coniuratores, i quali facevano un giuramento sull’affidabilità della persona (de credulitate) e non sui fatti (de veritate).. Lezione 11

CARLO MAGNO E IL DIRITTO CAROLINGIO

01. Da chi dipendeva, nella tradizione germanica, l'autorità del re? Dal consenso dei maggiorenti del regno 02. Nell'ambito della Respublica christiana concepita da Carlo Magno l'autorità dell'Imperatore: si riteneva derivata da Dio stesso, attraverso il tramite della Chiesa 03. Chi fu Teodulfo? Un missus dominicus 04. Quando nasce il Sacro Romano Impero? Il Sacro Romano Impero (il Sacrum Imperium) nacque nella notte di Natale dell’anno 800, a Roma, con l’incoronazione di Carlo Magno da Papa Leone III 05. Come si classificavano i capitolari? I capitolari erano leggi scritte e suddivise in capitoli con cui il sovrano dettava la sua volontà. In base alla materia trattata si distinguevano in: capitularia ecclesiastica, contenenti provvedimenti relativi alla Chiesa e al clero capitularia mundana, contenenti provvedimenti relativi al mondo laico capitularia missorum, recanti le istruzioni per i missi dominici capitularia legibus addita o addenda, volti alla modifica e all’aggiornamento delle vecchie leges. 06. Chi erano i missi dominici? I missi dominici erano uomini di fiducia di Carlo Magno, laici ed ecclesiastici, ai quali affidava il compito di controllare l’operato dei conti attraverso missioni e ispezioni e l’andamento generale dei territori dell’impero. Un famoso missus dominicus fu Teodulfo, autore di una celebre relazione per il re intitolata Versus contra iudices, in cui si descrivevano le angherie, i soprusi e la cattiva amministrazione della giustizia in alcune parti dell’impero. Teodulfo riconosce il diritto di tutti i sudditi a un processo equo. 07. Quali funzioni svolgevano i conti carolingi? I conti carolingi erano nominati a vita dal sovrano ed erano titolari del controllo del controllo di un determinato territorio (la contea) su cui esercitavano il comando militare e civile. Il controllo del territorio veniva affidato a circa 400 conti a cui venivano attribuiti due compiti: il potere di banno, ossia il comando militare e politico, e il compito di amministrare la giustizia.

Lezione 12

L’ETA’ DEL FEUDO IX-XI sec

01. In età altomedievale le normative locali consistono essenzialmente in:

Consuetudini 02. L'istituto feudale era originariamente caratterizzato: Dall'obbligo di fedeltà del sottoposto 03. Il capitolare di Quierzy del 877, emanato da Carlo II il Calvo, prevede: Che in caso di morte del conte nel corso di una spedizione militare, il feudo sia trasmesso ereditariamente al figlio, pur in via indiretta 04. A chi si deve il trattato di Verdun? A Ludovico il Pio, figlio di Carlo Magno 05. Quali sono le caratteristiche fondamentale dell'istituto feudale? Caratteristica fondamentale dell’istituto feudale è il rapporto di vassallaggio, in base al quale il soggetto in posizione inferiore (vassallo) riceveva un beneficio (beneficium) che poteva consistere in una terra, una rendita o una carica. Il beneficiario aveva un obbligo di fedeltà (fidelitas) consacrata in un giuramento, la cui violazione comportava il grave crimine della fellonia. Il feudo consta dell’unione di tre elementi strutturali: il rapporto personale (vassallaggio), la concessione patrimoniale (beneficium), e il privilegio formale dll’immunitas che consisteva in una sorta di esenzione fiscale, un divieto rivolto ad ogni pubblico ufficiale di entrare nei fondi oggetto di immunitas per esercitare funzioni giudiziarie, riscuotere imposte o eseguire arresti. 06. Come può essere definito il feudo? Il feudo può essere definito come “un legame personale tra due uomini di diversa posizione stretto per garantire al superiore l’aiuto in ogni circostanza, in particolare nelle imprese di guerra, e all’inferiore una p...


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