Patologia Clinica Indici Eritrocitari, Anemia, Piastrine, Globuli Bianchi-convertito PDF

Title Patologia Clinica Indici Eritrocitari, Anemia, Piastrine, Globuli Bianchi-convertito
Course Fisioterapia
Institution Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro
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Indici eritrocitari, Anemia, Formula leucocitaria, piastrine...


Description

PATOLOGIA CLINICA Per quanto riguarda i globuli rossi ci sono differenze legate al sesso (i maschi hanno più globuli rossi) e legate all’ematocrito che dipende dal numero e dal volume, il volume è sempre lo stesso ( 80-100 femtolitri) mentre il numero è differente. L’emoglobina è importante perché esistono cut-off, indicati dall’OMS per la diagnosi d’anemia. Essa può essere lieve, media, grave. Nella forma grave c’è bisogno di trasfusione, più è grave l’anemia e più è sintomatica: pallore, debolezza perché si utilizza meno ossigeno perché c’è meno ossigeno trasportato nel sangue. L’MCV è normalmente 80-100 femtolitri, ma in condizioni genetiche acquisite il volume medio può essere alterato. Può essere: •

ridotto, quindi microcitosi, essendo genetica i globuli rossi vengono già sintetizzati piccoli di suo dall’inizio quindi non è una situazione modificabile ne con la dieta, ne con i farmaci. Ci sono forme acquisite con deficit di ferro



aumentato, macrocitosi, deficit di vitamina B12 o folico, globulo rosso grande.

L’ emocromo ci indirizza se c’è anemia macrocitica o microcitica a ciò o ad eventuali altre possibilità diagnostiche. Però nella gran parte dei casi si tratta di una anemia normocitica, cioè globuli normali. MCH sta per contenuto emoglobinico medio, MCHC sta per concentrazione emoglobinica corpuscolare media da non confondere l’emoglobina totale cioè quella di g/dl, perché MCHC analizza esattamente il contenuto di emoglobina per singola cellula ed è indipendente dalla grandezza dell’eritrocita a differenza dell’emoglobina totale che correla grandezza e contenuto emoglobinico degli eritrociti. RDW invece identifica stato di eterogeneità, quanto sono diversi i globuli rossi di grandezza tra loro. Ha una valenza perché se ho anemia microcitica, globuli piccoli, che è vecchia e quindi da molto tempo io avrò nel sangue tutti gli eritrociti piccoli. Se invece è una anemia recente di un mese, ancora sono in circolo eritrociti con dimensione normale in più i nuovi eritrociti piccoli quando carenza di ferro si fa presente e RDW aumenta. RDW ci dice anche l’efficacia delle terapie: ho anemia macrocitica da vitamina B12, assumo terapia e vedrò in circolo macrociti vecchi e normociti nuovi come conseguenza della stessa. Quelli che ho citato fino ad ora si chiamano Indici Eritrocitari (MCV,MCH,MCHC) e si ottengono dal rapporto di grandezze: MCV: dall’ematocrito/ numero dei globuli rossi MCH: emoglobina / numero globuli rossi MCHC: emoglobina/ematocrito Quindi se dobbiamo analizzare linea eritrocitaria cosa abbiamo? •

Emocromo, quindi indici eritrocitari.



Conta reticolocitaria, i reticolociti sono i globuli rossi immaturi, per capire se c’è una reazione midollare per esempio in risposta ad una terapia. Pensiamo ai nefrologi che devono trattare pazienti con insufficienza renale cronica, vengono trattati con eritropoietina sintetica iniettiva e poi attendono risposta in termini di produzione midollare di reticolociti per vedere se funziona.



Striscio di sangue periferico: informazioni desunte da osservazione microscopica sul vetrino, strisciato e colorato il contenuto, si osserva il numero e morfologia degli elementi. Importante questo aspetto perché l’emocromo, effettuato da macchinari automatici, non ci danno informazioni morfologiche, quindi con lo striscio possiamo vedere eventuali anomalie morfologiche.



Bioptico del midollo: per approfondire anomalie del sangue per sospetto di mielofibrosi e leucemie.

Altri esami effettuati su provette differenti da quella dell’emocromo che possono integrare le nostre informazioni utilizzano il siero, quindi quelle con il tappo rosso e sono: •

Sideremia: contenuto ferro nel sangue, ma per la variabilità biologica del ferro si consiglia di chiederlo insieme ad altri esami come



Transferrina: proteina epatica che lega il ferro e lo trasporta nel sangue.



Ferritina: proteina epatica che serve come deposito di ferro, la sua produzione è stimolata dalla presenza del ferro.

La carenza di ferro cosa comporta? Ferro totale nel corpo è basso, ferritina è bassa dato che il ferro è poco ed è proprio la quantità di ferro ad indurre produzione della ferritina, la transferrina aumenta dato che viene inibita dalla presenza del ferro quindi in carenza il corpo ha bisogni di ioni ferrosi e induce sintesi della proteina. Riassunto: sideremia ridotta, ferrina ridotta, transferrina aumentata. ANEMIA Anemia è condizione o di riduzione globuli rossi o di emoglobina, in entrambi i casi consegue una riduzione del trasporto di ossigeno. Comunque la riduzione dell’ emoglobina deve essere sempre presente infatti alcuni anemici rispondono con una sovrapproduzione di globuli rossi che è un meccanismo compensatorio da parte del midollo ma a causa della scarsa presenza di ferro comunque l’emoglobina finirà per ridursi sempre di più fino a raggiungere i parametri...


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