Piaget la sua vita le opere e il suo pensiero pedagogico PDF

Title Piaget la sua vita le opere e il suo pensiero pedagogico
Author Silvana Abbate
Course Pedagogia interculturale
Institution Università degli Studi di Palermo
Pages 2
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Summary

la vita di piaget, il suo sviluppo pedagogici e filosofico di tutto il suo percorso, le sue opere principali. punti di forza e di debolezza. periodo storico....


Description

PIAGET

Piaget nacque in svizzera a Niuschatel il 9 agosto del 1896, e morì Ginevra il 16 settembre del 1980. Ricordiamo Piaget perché è stato un famoso biologo, psicologo, pedagogista e filosofo svizzero. Piaget era il figlio maggiore di Arthur Piaget, docente universitario e di Rebecca Jackson. All'età di 11 anni, mentre frequentava la scuola Latina, scrisse un breve trattato su un passero albino: ed è considerato l'inizio di una brillante carriera scientifica che lo portò a pubblicare oltre 60 libri e diverse centinaia di articoli. Sin da giovanissimo si appassionò alla zoologia in modo particolare alla vita dei molluschi tanto da collaborare part-time con il direttore del Museo di Scienze naturali di Neuchâtel e a soli 15 anni diversi articoli su questo argomento. Dopo la scuola superiore studiò scienze naturali presso l' Università di Niuschâtel dove ottenne anche il Dottorato. Durante questo periodo pubblicò 2 scritti filosofici, che lui stesso considerava "scritti giovanili" ma che furono importanti nell'orientamento della sua futura attività. Dopo un semestre presso l'università di Zurigo , nel corso del quale sviluppò un forte interesse per la psicoanalisi, lasciò la Svizzera e si trasferì in Francia. Trascorse un anno lavorando presso l' École de la Rue de la Grange-aux-Belles un istituto per ragazzi creato da Alfred Binet dove compie i suoi primi studi sperimentali sull'età evolutiva. Nel 1921 divenne direttore dell' Institut J. J. Rousseau di Ginevra, presso il quale iniziò le sue ricerche sugli schemi mentali dei bambini in età scolare. Nel 1923 sposò Valentine Châtenay; la coppia ebbe tre figli, Jacqueline, Lucienne e Laurent il cui sviluppo intellettuale e linguistico furono oggetto di studio da parte di Piaget. Successivamente fu titolare di diverse cattedre: psicologia, sociologia e storia delle scienze a Neuchâtel dal 1925 al 1929; storia del pensiero scientifico a Ginevra dal 1929 al 1939; psicologia e sociologia a Losanna dal 1938. Dopo la seconda guerra mondiale divenne presidente della Commissione Svizzera dell' UNESCO. Dal 1929 al 1967, Diresse il Bureau International d'Education (Ufficio Internazionale dell'Educazione) e nel 1955 fondò e diresse fino alla sua morte il Centre International d'Epistémologie Génétique (Centro internazionale di epistemologia genetica). Fondò la School of sciences presso l'Università di Ginevra. Nel 1976 ottenne il premio E. L. Thorndike dall'American Psychological Association per i suoi lavori in materia di psicologia dell'educazione e nel 1979 vinse il Premio Balzan per le scienze sociali e politiche. È morto a Ginevra il 16 settembre 1980. PIAGET viene considerato il fondatore della “epistemologia genetica” cioè di quella disciplina psicologica che si occupa della conoscenza cercando di indagare sulla sua origine e sul suo sviluppo. Piaget ha cercato di spiegare in quale modo si evolve lo sviluppo cognitivo dell’individuo , quindi studia lo sviluppo delle attività intellettive, dei vari cambiamenti che si verificano man mano che si cresce. Piaget si è posto fin dall’inizio il problema di come l’individuo si adatta al proprio ambiente e come costruisce le proprie conoscenze. Secondo Piaget l’individuo è un attivo costruttore delle proprie conoscenze, non è un passivo recettore di influenze ambientali come affermavano i “comportamentisti”. Per piaget c’è continuità tra l’adattamento biologico e l’intelligenza. Così come l’organismo si adatta costruendo forme nuove, allo stesso modo l’intelligenza costruisce nuove strutture mentali per comprendere l’ambiente, quindi la nostra intelligenza man mano costruisce nuove strutture mentali permette all’individuo di comprendere e spiegare l’ambiente e di adattarsi ad esso. Quindi secondo Piaget la conoscenza (intelligenza) si realizza attr attrave ave averso rso un’interazione che avviene tra le strutture della mente e l’ambiente ccirc irc ircostante ostante ostante. Questa interazione è bidirezionale in quanto la mente se da un lato percepisce nuove informazioni dall’altro adatta ad esse le sue stesse strutture. Questo adattamento dell’org dell’organismo anismo all’ambiente è determinato da 2 funzioni complementari  L’assimilazione che è il processo per mezzo del quale in soggetto incorpora i dati dell’esperienza nei propri schemi mentali, quindi la mente assorbe le informazioni dell’ambiente esterno.  Accomodamento processo per mezzo del quale il soggetto modifica i propri schemi per adattarli ai nuovi dati dell’esperienza. La mente acquisisce le nuove informazioni nel bagaglio conoscitivo, sviluppando così l’intelligenza, trasformando le proprie strutture per integrare le nuove conoscenze apprese.

Questi 2 meccanismi assicurano il mantenimento dell’equilibrio tra continuità e cambiamento favorendo adattamento dell’individuo all’ ambiente. TEORIA DEGLI ST STADI ADI EV EVOL OL OLUTIVI UTIVI”. Inoltre Piaget parla di “TEORIA Durante il suo sviluppo mentale il b. attraversa 4 fasi, che vanno dalla nascita all’adolescenza, con l’acquisizione di uno stadio non si va a perdere ciò che già si è acquisito ma vengono integrate in strutture più evolute. I 4 stadi sono: 1. Stadio senso-motorio senso-motorio,, 2. Stadio pre-oper pre-operatorio atorio atorio,, 3. Stadio delle oper operazioni azioni concrete, 4. Stadio de delle lle operazioni astr astratt att atte. e. Secondo la teoria piagetiana, il b. all’inizio si serve dei riflessi per interagire con la realtà poi a partire dal secondo anno di vita, segue un percorso evolutivo e inizia il processo di rappresentazione della conoscenza con l’osservazione di un comportamento altrui, prosegue con l’elaborazione mentale, e termina nella riproduzione simultanea e differita. Tutto ciò consente al bambino di oltrepassare i limiti dell’intelligenza senso-motoria, rappresentando mentalmente oggetti ed azioni, ed utilizzando operazioni simboliche per risolvere i problemi. Quali sono queste fasi: 1. ST STADIO ADIO SENSO-MO SENSO-MOT TORIO dalla nascita a 2 anni durante la quale il bambino passa dal compiere gesti automatici dettati dall’istinto come il succhiare ad azioni semplici compiute per osservarne gli effetti su di sé sull’ambiente circostante. Il bambino in questa fase inizia a comprendere il mondo circostante, all’inizio non ha rappresentazione interna degli oggetti, non possiede immagini mentali che compariranno verso i 18 mesi. 2. ST STADIO ADIO PRE-OPER RE-OPERA ATORIO che va dai 2 ai 6 anni, corrisponde al periodo della scuola dell’infanzia, inizia il processo di rappresentazione della conoscenza. Il b. mostra di saper utilizzare schemi verbali per descrivere una realtà che rappresenta mentalmente anche se in questa fase è egocentrico non riesce ad immaginare una realtà diversamente da come la percepisce lui. 3. ST STADIO ADIO DELLE OPERAZIONI CONCRETE che va dai 7 ai 12 anni, corrisponde al periodo della scuola primaria. Il bambino adesso inizia ad effettuare confronti e operazioni mentali. Le strutture mentali sono caratterizzate dalla reversibilità, inizia a fare le operazioni inverse, adesso le azioni mentali si coordinano le une con le altre. 4. ST STADIO ADIO DELLE OPERAZIONI ASTRA ASTRAT TTE che va dai 12 ai 15 anni, periodo del ragionamento ipotetico-deduttivo dove L’adolescente è in grado di effettuare operazioni mentali sulle operazioni logiche e formali, diventa capace di ragionare anche su informazioni astratte. Inizia a compiere operazioni logiche e trarre le conclusioni appropriate . L’adolescente è capace di elaborare sia le idee che gli eventi. Può immaginare cose che non mai visto ed effettuare una ricerca sistemica e metodica es. il compito del pendolo....


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