PIER Paolo Pasolini - Appunti di lezione 2 PDF

Title PIER Paolo Pasolini - Appunti di lezione 2
Author ROBERTA FARALE
Course Sociologia della cultura
Institution Università degli Studi di Catania
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Summary

VITA, POETICA, POESIE, ANALISI POESIE...


Description

PIER PAOLO PASOLINI Pasolini è stato un intellettuale ‘scomodo’ perché ha suscitato nel mondo culturale e nella società italiana tra gli anni 50 e 70 reazioni contrastanti, talvolta di deciso consenso e talvolta di avversione profonda, sia per le sue posizioni aspramente polemiche sia per il suo vissuto personale, ritenuto scandaloso dall’opinione pubblica.  Nonostante ciò, la sua funzione nel contesto italiano è stata indubbiamente preziosa ed essenziale. LA VITA Pier Paolo Pasolini nacque da una famiglia borghese a Bologna nel 1922, città in cui si laureò in Lettere, con una tesi su Pascoli. Dal 1942 al 1949 visse però nel paese della madre, Casarsa, dove intraprese la professione di insegnante che però durò poco a causa dello scandalo riguardo la sua sessualità, a seguito del quale fu costretto a lasciare la città. Si trasferì a Roma dove visse degli anni economicamente difficili ed iniziò ad avvicinarsi all’IDEOLOGIA MARXISTA, dando origine ad una produzione letteraria, sia poetica che narrativa, ispirata a tematiche realistiche e civili  Grazie ai romanzi ‘Ragazzi di una vita’ e ‘Una vita violenta’ cominciò ad avere una larga fama come scrittore e nel 1955 insieme ad altri fondò la RIVISTA ‘OFFICINA’ che ebbe un ruolo fondamentale nel rinnovamento delle prospettive letterarie rispetto alla tradizione ermetica e neorealistica. Una svolta nella sua vita si ebbe però intorno al 1960, quando, dinanzi al boom economico che determina una mutazione antropologica della popolazione italiana, Pasolini ritiene esaurita la funzione storica della letteratura e si rivolge a nuove forme di comunicazione: il cinema ed il giornalismo.  Per quanto riguarda la cinematografia, si dedica ad una serie di film che suscitarono molto scandalo (Accattone, Mamma Roma) mentre come giornalista collabora con quotidiani e settimanali di ampia diffusione. Pasolini è stato un vero protagonista della vita culturale italiana, alla ribalta sia per la sua ‘’diversità’’ di omosessuale (non celata ma esibita come un martirio) sia per le sue produzioni polemiche nei confronti della società  queste gli procurarono ripetute denunce ed arresti; ben 33 procedimenti giudiziari si susseguono nel corso della sua vita, anche se tutti si concludono con l’assoluzione. Morì il 2 Novembre 1975 assassinato da un giovane, ritrovato in una zona desolata nei pressi di Ostia, in circostanze irrisolte. POETICA I temi principali sono due: LA DIFESA DEL POPOLO (DIALETTO, CULTURA) E LA LOTTA CONTRO IL MORALISMO E L’IPOCRISIA BORGHESE.  Cerca di combattere la borghesia e il capitalismo con due mezzi: -

IL MARXISMO: anche se lui non è propriamente marxista ma si vuole solo porre contro il fascismo;

-

IL CATTOLICESIMO: Pasolini divide Cristo dal cristianesimo, perché, secondo lui, Cristo è un personaggio fortemente rivoluzionario e che aveva fatto scandalo; Il cristianesimo è differente, perché aveva tradito il messaggio di Cristo, dandogli potere e formalismo.  Pasolini è fortemente anticlericale, difendendo questa figura “forte” di Cristo.

In questa difesa popolare, Pasolini arriva a posizioni conservatrici, contro il divorzio, contro gli studenti, difatti Pasolini può essere considerato “contraddittorio” e di difficile collocazione all’interno del quadro letterario italiano: non è considerato neorealista. Utilizza il dialetto che con lui diventa poesia colta.

Se apparentemente nei versi di Pasolini vediamo una vitalità giovanile in realtà in quei versi si vela qualcosa di sofferto: aleggia l’ombra del peccato e della morte. Egli non è mai riuscito infatti a vivere il suo slancio sessuale con innocenza e il suo vitalismo è turbato dal senso di colpa, dettato da una formazione prettamente cattolica.  Come già detto, Pasolini (come molti altri scrittori italiani del dopoguerra) sentì il fascino delle ideologie di sinistra, per lui però il Marxismo fu più che altro uno stimolo all’impegno civile nel quadro di un generico umanesimo ed infine cercava in esso un antidoto a quel senso di colpa che sentiva.

Nelle opere di Pier Paolo Pasolini è evidente la tristezza di uomo moderno che si affanna nella ricerca della verità. Estremamente critico vero la società del suo tempo, Pasolini disse che “a un inferno medievale con le vecchie pene si contrappone un inferno neocapitalistico”. Nel suo ultimo film, Salò e le ultime giornate di Sodoma (1975), si nota che qualsiasi speranza è tramontata e che la violenza, la distruzione e la morte prevalgono. LO STILE Lo stile di Pier Paolo Pasolini è sempre, qualsiasi sia la forma che assumano le sue opere, incisivo e provocatorio. Col suo lavoro Pasolini mira ad accentuare gli aspetti più amari e crudi della vita, arrivando a metterne in evidenza anche gli aspetti repellenti: a tratti comico, più spesso drammatico. Alla base della sua poetica c’è un nuovo modo di rapportarsi alla tradizione; Pasolini cerca, infatti, di allontanarsi e differenziarsi dalla poetica che andava al tempo, con elementi liricheggianti nel linguaggio uniti all’ermetismo.  L’autore preferisce utilizzare strumenti stilistici pre-novecenteschi, più vicini alla lingua quotidiana allo scopo di ridare razionalità al discorso poetico. LA POESIA per quanto riguarda la poesia è anti-ermetica ed esterna dalle avanguardie: si avvicina alla poesia, racconto di Pavese, in cui spiccano i suoi classici temi (popolo, sesso, violenza). L’opera più famosa è “Cenere di Gramsci” del ’57. Segna la fine di un’epoca, la fine del neorealismo: infatti, Gramsci, è stato il modello politico e culturale del neorealismo, ormai morto. Si ha l’inizio di una nuova corrente letteraria, le neoavanguardie, anche se Pasolini ne prende le distanze e non aderisce.

POESIE: SUPPLICA A MIA MADRE – SENZA DI TE TORNAVO – ALLA MIA NAZIONE – ALLA BANDIERA ROSSA -MI ALZO CON LE PALPEBRE INFUOCATE.

SUPPLICA A MIA MADRE: TESTO È difficile dire con parole di figlio ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio. Tu sei sola al mondo che sa, del mio cuore, ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.

PARAFRASI Trovo difficile esprimere con parole di figlio il mio status sociale (omosessuale), al quale io nel mio cuore ben poco assomiglio.

Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere: è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia. Sei insostituibile. Per questo è dannata alla solitudine la vita che mi hai data. E non voglio esser solo. Ho un’infinita fame d’amore, dell’amore di corpi senza anima. Perché l’anima è in te, sei tu, ma tu sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:

Tu sei la sola persona al mondo che conosce il mio cuore, ciò che esso è sempre stato e ciò che era prima di aprirsi ad altri amori. Perciò devo confessarti l’orrenda verità: la mia angoscia nasce dentro la tua affettività. Nonostante ciò sei insostituibile, anche se la mia vita, che tu mi hai dato, è condannata alla solitudine.

ho passato l’infanzia schiavo di questo senso alto, irrimediabile, di un impegno immenso.

Ma io non voglio restare solo, perché ho una vorace fame d’amore perché ho bisogno di amori di corpi carnali,

Era l’unico modo per sentire la vita, l’unica tinta, l’unica forma: ora è finita.

mentre la mia anima è tutta in te, sei tu, ma tu sei mia madre e il tuo amore è la mia signoria:

Sopravviviamo: ed è la confusione di una vita rinata fuori dalla ragione.

per ciò ho passato la mia infanzia succube di questo sentimento alto, irrimediabile, preso da questo amore immenso. Il tuo amore era l’unico modo per appassionarmi alla vita, era l’unica forma per amarla: ma ora questa schiavitù è finita.

Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire. Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…

Sopravviviamo: e ciò che adesso rimane è la confusione di una vita rinata che non si spiega con la ragione. Ti supplico, ah ti supplico di restare ancora con me. Sono qui, solo con te sperando in un futuro aprile.

Il tema della poesia è certamente l’amore controverso ed irrisolto del poeta verso la madre. Pasolini ha amato, da sempre, la madre, dalla quale non si è mai distaccato e dalla quale ha ricevuto il suo profondo amore: Questo amore ha però causato nel poeta un conflitto edipico che poi è stato la causa della sua “diversità sessuale” che lo ha sempre condannato alla solitudine. Ora però il poeta non vuole rimanere da solo e vuole avere altri rapporti carnali mentre riserva l’amore spirituale ed affettivo alla madre. Egli ha trascorso tutta la sua infanzia schiavo di questo amore edipico verso la madre perché questo era l’unico modo per appassionarsi alla vita e sentirsi vivo: Ma ora Pasolini prende coscienza di questo amore edipico e lo svela a sé stesso per ricominciare una nuova vita che non si spiega solo con la ragione.  Il poeta però vuole che la madre, comunque, rimanga al centro della sua vita cosicché la prega di non andarsene, di rimanere con lui e spera di vivere insieme a lei il prosieguo di una vita Il messaggio della poesia è dato dalla consapevolezza del poeta di avere avuto un amore morboso verso la madre da cui è nata l’angoscia della sua vita. La madre è sempre insostituibile ed è stato l’unico modo per dare un senso alla sua vita; oggi questa schiavitù verso di lei è terminata e così comincia una nuova vita che il poeta si augura si rinnovi nel futuro aprile.

Il poeta ha difficoltà a trovare le parole per esprimere alla madre il perché egli appare diverso agli occhi degli altri, perché egli interiormente non si sente di assomigliare a ciò che appare. La poesia è autobiografica e spiegata in termini psicoanalitici e psicologici: è costituita da due versi in coppia alcuni dei quali hanno la rima baciata e altri la rima libera. Il linguaggio poetico della poesia è decisamente tragico e passionale perché costruito con parole piene di disperazione e perché esprime il conflitto tipico interiore  Il linguaggio poetico esprime, ma non apertamente, tutto il conflitto edipico che il poeta ha attraversato dalla sua infanzia fino all’età adulta ma esprime anche la volontà di risolvere e svelare il suo dramma alla madre per chiarire a sé stesso la nuova vita che vorrebbe ricominciare insieme a lei. SENZA DI TE TORNAVO: TESTO Senza di te tornavo, come ebbro, non più capace d’esser solo, a sera quando le stanche nuvole dileguano nel buio incerto. Mille volte son stato così solo dacché son vivo, e mille uguali sere m’hanno oscurato agli occhi l’erba, i monti le campagne, le nuvole. Solo nel giorno, e poi dentro il silenzio della fatale sera. Ed ora, ebbro, torno senza di te, e al mio fianco c’è solo l’ombra. E mi sarai lontano mille volte, e poi, per sempre. Io non so frenare quest’angoscia che monta dentro al seno; essere solo.

PARAFRASI Senza di te tornavo, come un ubriaco, Non più capace di stare solo la sera, quando le nuvole scompaiono nel buio incerto. Sono stati mille volte così da quando sono vivo, le mille sere uguali non mi hanno fatto vedere l’erba, i monti, le campagne, le nuvole. Solo durante il giorno e poi dentro il silenzio fatale della sera. Ed ora, ubriaco, torno senza di te, e al mio fianco c’è solo l’ombra. E mi sarai lontano mille volte, e poi, per sempre. Io non so frenare questa sofferenza psicologica che sale dentro al petto (parte fisica per indicare l’animo del poeta); essere solo.

Possiamo definire questa lirica come un inno alla solitudine dell’anima: L’uomo patisce la solitudine e la paura di rimanere da solo. E’ una poesia davvero molto bella anche se angosciante e come tale fa riflettere; infatti spesso le poesie migliori scaturiscono da un senso di angoscia, da una sofferenza interna, che permette di scrivere parole che toccano il cuore. Ma non funzionerebbero se il sentimento che stiamo descrivendo non è reale, se non ci ha toccato davvero dentro in qualche modo; infatti, Pasolini stesso Pasolini ha sofferto nell’essere emarginato e si riconosce in tutti gli emarginati: da chi vive nelle campagne al terzo mondo. E se ci pensiamo, la solitudine è proprio qualcosa che lascia un vuoto interno o come dice il poeta, un'angoscia che monta dentro al seno....


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