Ragazzi di vita Pier Paolo Pasolini PDF

Title Ragazzi di vita Pier Paolo Pasolini
Author Stefania Mariggiò
Course Letteratura Italiana Contemporanea
Institution Sapienza - Università di Roma
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Summary

Riassunto Ragazzi di Vita...


Description

Ragazzi di Vita – Pier Paolo Pasolini Si tratta di un romanzo pubblicato da Pasolini nel 1955, che verte sul mondo delle borgate e dei quartieri periferici di Roma. Inizia a lavorare a questo romanzo già nel 1950, quando visita le borgate, frequenta i ragazzi che le abitano e studia i loro comportamenti e abitudini. Lo scrittore si appassiona a questo mondo periferico, che, a suo parere, conserva ancora l’autenticità del mondo rurale, semplice e primitivo, ma, soprattuto, non corrotto dal consumismo. Ciò che emerge dal romanzo è una realtà degradata, ma allo stesso tempo vitale, in cui i personaggi agiscono spinti dall’istinto e dalle passioni. Protagonisti del racconto pasoliniano sono, a punto, i ragazzi delle borgate, abituati a vivere in un mondo povero, caotico, in cui non esistono punti di riferimento -> famiglia e scuola. Le vicende sono ambientate nell’immediato dopoguerra e ruotano intorno a ad uno di questi ragazzi, Riccetto, di cui l’autore segue la sua crescita e il suo tentativo di inserirsi ed integrarsi nella società. L’opera è costituita su episodi in un arco narrativo che parte con il salvataggio da parte del giovane Riccetto di una rondine che sta affogando e si conclude con l’annegamento di Genesio, un bambino delle borgate, e con il mancato intervento del protagonista, oramai adulto e responsabilizzato. Pasolini perciò evidenzia l’evoluzione di questo personaggio da ragazzino delle borgate sensibile e impulsivo a uomo integrato, ma intrappolato nel ruolo impostogli dalla società, ormai vuoto e privo di passioni.

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Pasolini rappresenta questo mondo con estremo realismo, i cui migliori esiti si riscontrano sul piano linguistico. L’autore infatti sceglie di utilizzare nei dialoghi il lessico e il gergo delle borgate, mentre la voce narrante mantiene l’italiano standard, caratterizzato da aggettivi volti ad evidenziare l’ambiente degradato. In fondo al romanzo Pasolini integra in tal senso un piccolo glossario del dialetto romanesco. Questa scelta linguistica da un lato appare come la volontà dell’autore di creare un opera realistica e quasi documentaria, ma dall’altro - come hanno notato diversi critici può sembrare un gioco linguistico di Pasolini, in cui mettere in campo i suoi interessi per i dialetti e i suoi studi sulla lingua popolare. All’uscita del romanzo Pasolini viene accusato di oscenità e pornografia, a causa del tema trattato, che infatti include anche la prostituzione minorile maschile. Nel luglio del 1955 si tiene un processo contro Ragazzi di vita, che, tuttavia, si risolve con un’assoluzione dell’autore, anche grazie al contributo di alcuni intellettuali, come Carlo Bo, uno dei testimoni della difesa, e Giuseppe Ungaretti, che invierà una lettera ai giudici in favore di Pasolini. Riassunto  Capitolo 1

Mentre Roma è ancora occupata dai tedeschi, Ricetto e Marcello, poco più che bambini, si danno ai furti di rottami, saccheggiando una fabbrica distrutta dalle bombe. Nei giorni seguenti si recano a Ostia, poi al Tevere a fare il bagno. Compiono altri furtarelli, e alla fine perdono quei pochi soldi racimolati giocando a carte. Si dirigono poi ancora al fiume Tevere, dove, con una piccola barca, si avventurano lungo il fiume. Altri ragazzi li raggiungono a nuoto. Ricetto salva una rondine, caduta in acqua, che sta per affogare.

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 Capitolo 2

Ricetto impara da un signore napoletano a truffare i passanti con il gioco delle tre carte, poi, però, si fa fregare tutti i soldi guadagnati da una prostituta di nome Nadia. Nel frattempo crollano le scuole dove stava dimorando, travolgendo sua madre e il suo amico Marcello che va in ospedale.  Capitolo 3

Ricetto e Caciotta vivono di espedienti, mangiano alla mensa dei frati, fino a quando non rubano un portafoglio ad una signora in via Merulana.  Capitolo 4

Amerigo, un amico grande e grosso di Caciotta, convince anche Ricetto a giocare tutti i soldi in una bisca clandestina e li perde tutti. Oltretutto, arrivano i carabinieri e Ricetto fa appena in tempo a non farsi vedere. Caciotta, invece, va in prigione, Amerigo scappa, fa resistenza alle forze dell’ordine e una volta acciuffato, si getta da una finestra per scappare ancora e, dopo pochi giorni, muore atrocemente. Alduccio avvisa Ricetto della morte di Amerigo. Ricetto partecipa con noia ai funerali, insieme al suo nuovo amico di accattonaggio, il Lenzetta.  Capitolo 5

Nuovi episodi di accattonaggio: Ricetto rovista nella spazzatura, fa piccoli furtarelli e passa tre anni in prigione nel carcere minorile di Porta Portese. Di notte aiuta Sor Antonio a rubare dei cavolfiori, poi gli lascia i pochi soldi che ha e conosce le sue figlie.  Capitolo 6

Dopo tre anni di carcere il Ricetto torna dai suoi amici, a fare un bagno nell’Aniene. Il Caciotta, che nel frattempo è ingrassato

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parecchio, ha paura, non fa il bagno e poi scopre di essere stato derubato. I cani inseguono i ragazzi, poi si mettono a lottare fra di loro. Subito dopo i ragazzi incominciano a lottare tra di loro proprio come i cani (con un evidente raffronto uomo-animale). Piattoletta, ragazzo timido e poco furbo, oltreché un po’ troppo magro, viene prima costretto dai suoi crudeli compagni a parlare in tedesco, poi legato a un palo e bruciato vivo  Capitolo 7

Alduccio, senza lavoro, ha messo in cinta una ragazza che non lo vuole, che ha il padre ubriaco e la madre isterica. Bugolone, amico di alduccio, talmente ammalato di tubercolosi, che i dottori gli hanno diagnosticato solo un anno di vita, ha una madre fanatica, che vede diavoli e fantasmi di parenti morti nel letto di notte. Alduccio e Bugulone hanno talmente tanta voglia di fare l’amore e sono tanto squattrinati che alla fine vanno con un omosessuale. Ricetto li accompagna in una grotta al fine di rivedere i luoghi della sua fanciullezza. Alduccio va poi in un bordello, ma non riesce a fare all’amore per la debolezza fisica. La madre di Alduccio, quando lui torna a casa, lo rimprovera perché non lavora e lui, per tutta risposta, la ferisce con un coltello e lei non lo denuncia.  Capitolo 8

Genesio, insieme con i suoi fratelli minori Mariuccio e Borgoantico e con il cane Fido, scappa di casa, ricercato dai carabinieri, e va al fiume Aniene, dove muore affogato, nel tentativo di riattraversarlo a nuoto, sotto lo sguardo impotente di tutti, anche di Ricetto. Personaggi È la storia della giovinezza di Ricetto (dai dieci ai vent’anni). Ricetto è un ragazzo di borgata. Tuttavia, a differenza di Una vita violenta in cui sarà più evidente la centralità del protagonista Tommaso e il filo conduttore dell’intreccio, in Ragazzi di vita Pasolini vuole soprattutto descrivere un

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mondo, pertanto i personaggi e le situazioni si accavallano con minore organicità.

Narratore Il narratore è esterno, ma non impersonale, come nei romanzi veristi. Egli infatti è commosso spettatore, proiezione di Pasolini stesso, che soffre con il protagonista. Il dolore è infatti ciò che connota il legame di Pasolini con la realtà.

Tematiche Ciò che rende drammatica la vita di questi ragazzi è che ogni fatto non ha una continuazione, non si proietta verso il futuro, ma si consuma nel momento stesso in cui è vissuto e trova lì tutto il suo significato (se pure esiste un significato). Di fatto la cosa potrebbe anche non essere così tragica. In quegli stessi anni, negli U.S.A., c’è chi fa dell’esistenza alla giornata la propria filosofia di vita: è la cosiddetta generazione on the road descritta nel romanzo Sulla strada di Jack Kerouac. Negli Stati Uniti, però, questo avviene per una scelta, mentre i protagonisti di Ragazzi di vita sono costretti a vivere così, perché non ci sono alternative, che possano rendere la loro esistenza meno precaria. Il lavoro non esiste, ci sono solo stratagemmi (piccole truffe, ruberie), mentre i protagonisti vedono il lavoro, quello vero, come una gabbia, che contrasta il loro modo di vivere senza prospettive, senza provvidenza, senza futuro e senza progetti. Il loro stile di vita è quello dell’accattonaggio. Questo romanzo e il seguente Una vita violenta (1959) ispireranno il primo film di Pasolini (1961). Il sesso è animalesco: bisogna fare all’amore per sfogare un istinto. Non importa con chi lo si fa (generalmente con prostitute, talvolta con omosessuali). Questi ragazzi non sanno cos’è l’amore, né cos’è un rapporto di fidanzamento.

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