VITA DI Galileo PDF

Title VITA DI Galileo
Author Chiara Freschi
Course Filosofia politica
Institution Università di Pisa
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VITA DI GALILEO Che cosa è?

è un'opera teatrale di Bertolt Brecht, di cui esistono numerose versioni e revisioni.

Le

principali

(versione danese,

versione statunitense e

versione berlinese) risalgono rispettivamente agli anni 1938/39, 194345 e 1956. L'opera si concentra sulla vita di Galileo Galilei, con particolare attenzione al processo dell'inquisizione e all'abiura dello scienziato.

Chi è Brecht?

Bertolt Brecht nasce il 10 febbraio 1898 ad Augsburg (in Baviera) da famiglia benestante (è il figlio, infatti, dell'amministratore delegato di un'importante impresa industriale). Compie a Monaco le prime esperienze teatrali, esibendosi come autoreattore: il suo esordio è fortemente influenzato dall'Espressionismo. Presto aderisce allo schieramento marxista e sviluppa la teoria del "teatro epico" secondo cui lo spettatore non deve immedesimarsi durante la rappresentazione, ma deve cercare di mantenere una distanza critica, allo scopo di riflettere su quello che vede in scena. Da parte dell'autore, invece, canzoni, elementi parodistici e una sceneggiatura molto ben studiata devono essere utilizzate per creare un effetto di straniamento, un distacco critico. Peregrina per 15 anni attraverso molti paesi ma dopo il 1941 si stabilisce negli Stati Uniti. Alla fine del conflitto mondiale, diventato sospetto alle autorità americane per le sue polemiche politiche e sociali, lascia gli Stati Uniti e si trasferisce nella Repubblica Democratica Tedesca, a Berlino, dove fonda la compagnia teatrale del ''Berliner Ensemble'', tentativo concreto di realizzare le sue idee. In seguito, l'"ensemble" diventerà una delle più affermate compagnie teatrali. Nonostante le sue convinzioni marxiste, comunque, è spesso in contrasto con le autorità della Germania dell'est. Brecht è autore di numerose poesie che possono considerarsi tra le più toccanti della lirica tedesca novecentesca. La sua scrittura poetica è diretta, vuole essere utile, non ci porta in nessun mondo fantastico o enigmatico. Eppure ha un fascino, una bellezza a cui è difficile sottrarsi. L'E

Vero titolo

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Il vero titolo è Leben des Galilei e compare per la prima volta con la sua pubblicazione da parte di Einaudi nel 1963

I PERSONAGGI o o o o o o o o o o o o o o o o o o

Galileo Galilei Andrea Sarti = futuro Galileo Signora Sarti governante di Galileo, madre di Andrea = incarnazione dei pregiudizi Ludovico Marsili giovane di ricca famiglia = simbolo dell’ intreccio delle parti del mondo Priuli procuratore dello Studio di Padova = simbolo del potere Sagredo amico di Galileo = moderatore dei due massimi sistemi Virginia figlia di Galileo Federzoni occhialaio, aiutante di Galileo = simbolo del rapporto tra tecnica e scienza Il Doge e i Consiglieri della Repubblica Veneta = simboli del potere Cosimo de' Medici Granduca di Firenze = deve far divertire Il teologo - Il filosofo - Il matematico Un prelato grasso - Due scienziati - Due monaci - Due astronomi pregiudizi Un monaco allampanato e un cardinale vecchissimo Padre Cristoforo Clavio, astronomo Frate Fulgenzio un monacello Il Cardinale Inquisitore Il Cardinale Barberini, poi Papa Urbano VIII personaggi storici Il Cardinale Bellarmino

SCENA PRIMA L A TRAMA Andrea Sarti, figlio della governante, entra nella stanza di lavoro di Galileo a Padova, portandogli la colazione. Galileo, che si sta ancora lavando, coglie l’occasione per mostrargli un modello in legno del sistema tolemaico e poi gli fa due esempi cercando di fargli capire che esso è sbagliato e in realtà è la Terra a girare introno al Sole e non viceversa. Intanto entra la signora Sarti per annunciare la presenza di un giovane signore, Ludovico Marsili, che voleva prendere lezioni da Galileo; inoltre, preoccupandosi per la cattiva influenza esercitata su suo figlio da Galileo, il quale gli inculcava idee irreligiose, quali erano le teorie copernicane, lo ammonisce e spera, per il bene delle finanze di Galileo, che prenda Ludovico come allievo. Così succede, e inoltre, durante il colloquio tra i due, il giovane rivela a Galileo che in Olanda era stato da poco inventato il telescopio, usando una lente concava e una convessa. Poco dopo arriva Priuli, il Procuratore dello Studio Patavino, che gli annuncia che non è riuscito ad ottenere l’aumento di 500 scudi agognato da Galileo, ma che potrebbe se lo scienziato inventasse qualche oggetto utile alla Repubblica. Così a Galileo viene in mente il telescopio olandese e mostra a Priuli uno schizzo. Ritorna Andrea con le lenti che Galileo gli aveva commissionato poco prima e, dopo aver chiesto ad Andrea di non dire a nessun altro le loro idee perché sono solo ipotesi non ancora dimostrate, lo scienziato le dispone come nel telescopio e riescono a vedere degli oggetti lontani come se fossero vicini.

OSSERVAZIONI “Galileo Galilei, docente di matematiche a Padova, crea le prove del nuovo sistema cosmico di Copernico.” = abbiamo la presentazione del tema e l’indicazione spazio – temporale.

“ANDREA Cos'è? GALILEO Un astrolabio: un aggeggio che fa vedere come si muovono gli astri intorno alla terra, secondo l'opinione degli antichi.” Descrizione = applicazione del metodo scientifico “GALILEO Esaminiamolo. Cominciamo dal principio: descrizione.” Metodo scientifico “GALILEO Le città sono piccole, le teste altrettanto: piene di superstizioni e di pestilenze.” I pregiudizi contro cui Galileo deve lottare “GALILEO Io ho in mente che tutto sia incominciato dalle navi.” La rottura dei confini del mondo, viaggiano “GALILEO E c'è una gran voglia d'investigare le cause prime di tutto” aristotelica

dalla metafisica

“GALILEO vidi alcuni muratori discutere per pochi minuti intorno al modo di spostare dei blocchi di granito: dopodiché, abbandonarono un metodo vecchio di mille anni per adottare una nuova disposizione di funi, più semplice. “ lo scambio di saperi “GALILEO In quel momento capii che l'evo antico era finito e cominciava la nuova era. Presto l'umanità avrà le idee chiare sul luogo in cui vive, sul corpo celeste che costituisce la sua dimora. Non le basta più quello che è scritto negli antichi libri.” Critica agli Aristotelici “GALILEO Ma l'universo nel giro di una notte ha perduto il suo centro, e la mattina dopo ne aveva un'infinità.” Cusano “GALILEO Tu lo vedi! Ma che vedi, tu? Un bel niente. Guardi come un allocco: è molto diverso che vedere.” Apparenza ingannevole “ANDREA No. E allora, perché non mi accorgo di girare? GALILEO Perché giri insieme alla terra! Tu, e l'aria sopra di te, e tutto quello che è sulla sfera!” Prima argomentazione a sostegno della tesi di Galileo “LUDOVICO Dovrete portar pazienza con me. Specialmente perché nelle scienze tutto è sempre diverso da quello che sembrerebbe secondo il buonsenso.” Le apparenze “GALILEO E a che serve la libertà d'indagine senza tempo libero per indagare?” La ricerca necessita di essere finanziata “GALILEO Capisco: libero commercio, libera ricerca... Libero commercio della ricerca, no?” Il rapporto tra scienza e potere “PROCURATORE Una cosa che ha entusiasmato, che ha fatto rimanere a bocca aperta i massimi esponenti della Signoria, e che vi ha fruttato del buon denaro, la chiamate una stupidaggine!” interessano solo i guadagni pratici rapporto tra scienza e potere “GALILEO La stessa dottrina del grande Copernico non è ancora dimostrata; è soltanto un'ipotesi.” Metodo scientifico

SCENA SECONDA L A TRAMA All’Arsenale di Venezia Galileo presenta ai consiglieri della Repubblica Veneta e al Doge la “sua” invenzione. Tutti sono molto eccitati nel guardare dentro al telescopio e Priuli annuncia a

Galileo il suo sospirato aumento. Mentre si completa la cerimonia, Galileo confessa al suo amico Sagredo alcune scoperte che ha fatto e che potrà fare con l’aiuto del telescopio in ambito astronomico. Ludovico, che ha assistito alla presentazione del telescopio insieme a Virginia, la figlia dello scienziato, mostra qualche dubbio sulla legittimità della sua invenzione.

OSSERVAZIONI Brecht scrive questo libro durante la seconda guerra mondiale ovvero il periodo in cui lo Stato finanziava la ricerca con il solo obiettivo di usare le scoperte per la guerra. Di conseguenza la situazione che cerca di rappresentare in questo capitolo è la sua: il telescopio di Galilei viene usato solo con il fine bellico. “SAGREDO (sottovoce) Così potrai pagare il macellaio, vecchio mio.” La ricerca necessita di essere finanziata “GALILEO Sì. E loro ci faranno quattrini. (Nuovi inchini).” rapporto tra scienza e potere “PRIULI (sale sulla tribuna) Eccellenze, venerabile Signoria! Ancora una volta il grande libro delle arti vede una delle sue pagine più gloriose coprirsi di caratteri veneti.” La grandezza delle arti “PRIULI Un dotto di fama mondiale consegna a voi, ed a voi soli, questo smerciabilissimo arnese, perché lo fabbrichiate e lo gettiate sui mercati a vostro piacimento. (Applausi più nutriti).” rapporto tra scienza e potere: l’intellettuale crea, lo Stato ci guadagna “PRIULI E avete riflettuto, signori, che questo strumento ci permetterà, in guerra, di conoscere il numero e i tipi delle navi nemi-che ben due ore prima che il nemico avvisti le nostre, cosicché noi, sapendo la sua forza, potremo decidere se inseguirlo, dargli battaglia o fuggire? (Applausi molto energici).” rapporto tra scienza e potere: interessa l’utilizzo bellico “GALILEO (sottovoce) Non ti garantisco di resistere fino in fondo a questa carnevalata. Costoro credono che si tratti solo di una macchinetta per far quattrini: ma è ben più di questo. Stanotte, l'ho puntato sulla luna.” Scoperta scientifica: è il primo a puntare il telescopio verso il cielo “SAGREDO E cos'hai visto? GALILEO Che non ha luce propria.” Scoperta scientifica: prima si pensava che questa fosse una qualità esclusiva di Giove “LUDOVICO Oh, niente. Forse un fodero verde andava bene lo stesso.” Non ci sono eroi: gli scienziati sono umani

SCENA TERZA L A TRAMA È notte e Galileo e Sagredo, avvolti in pesanti mantelli, grazie al telescopio fanno delle scoperte sensazionali a favore della tesi copernicana. Scoprono che la Luna ha delle montagne altissime e che riceve luce dalla Terra: quindi non ci sono differenze tra i due corpi celesti. Intanto arriva Priuli che annuncia a Galileo che ad ogni angolo della strada si vendono telescopi simili al suo, perciò è infuriato per essersi fatto prendere in giro da lui. Dopo che Priuli è uscito, i due amici riprendono le loro ricerche e scoprono che intorno a Giove girano quattro stelle minori: questo dimostra che non esistono sostegni nel cielo. Ma a questo punto, vedendo l’amico fuori di sé

per le scoperte appena fatte, Sagredo dichiara di nutrire non pochi dubbi sul divulgarle perché è sicuro di fare la stessa fine che aveva fatto lo scienziato Giordano Bruno appena dieci anni prima. Galileo gli ribatte che lui allora non aveva le prove ma loro sì; allora Sagredo insiste, non riponendo fiducia nella ragione degli uomini, al contrario di Galileo. Intanto entra nella stanza la signora Sarti, che era stata chiamata a gran voce un attimo prima dallo scienziato, il quale le chiede di svegliare Andrea per mostrargli quel che aveva scoperto; ma la donna risponde con un categorico no. Allora Galileo le chiede un parere e lei risponde in modo sibillino. Viene mattina ed entra Virginia, che sta per andare alla messa con la signora Sarti. Qui viene a sapere da suo padre che probabilmente andranno a vivere a Firenze perché Galileo ha bisogno di molto più tempo per dare al mondo le prove delle tesi copernicane, tempo che a Padova lo deve dedicare alle lezioni private a pagamento. Virginia è molto contenta di ciò, al contrario di Sagredo, che prega Galileo di non andare perché crede fermamente che là non potrà più continuare liberamente i suoi studi; ma l’amico non vuol sentire ragione.

OSSERVAZIONI Secondo Brecht il nuovo sapere deve portare a un cambiamento sociale, questa sua idea viene riassunta in questo capitolo. “10 gennaio 1610: Galileo, servendosi del telescopio, scopre fenomeni celesti che confermano il sistema copernicano. Ammonito dal suo amico delle possibili conseguenze di tali scoperte, Galileo afferma la sua fede nella ragione umana.” presentazione del tema (le scoperte del Siderius Nuncius) e l’indicazione spazio – temporale “SAGREDO (traguardando, a mezza voce) Il bordo esterno della falce è tutto seghettato, irregolare, scabro. Sulla parte buia, vicino alla fascia chiara, si vedono dei punti luminosi. Uno dopo l'altro, emergono dall'oscurità. Da quei punti s'irradia la luce, invadendo zone sempre più vaste, che vanno a confluire nel resto della parte chiara. GALILEO Come spieghi quei punti luminosi? SAGREDO Non può essere. GALILEO Come, non può essere? Sono montagne. SAGREDO Montagne su un astro? GALILEO Montagne altissime. E le loro cime ricevono i primi raggi del sole nascente, mentre le pendici sono ancora nell'oscurità. Tu vedi la luce del sole scendere man mano dalle cime verso le vallate.” Scoperta scientifica: prima si pensava che la Luna avesse una superficie piana “SAGREDO Ma questo contraddice a tutti gli insegnamenti d'astronomia da duemila anni in qua.” Fine del cosmo aristotelico “GALILEO Allo stesso modo che manda luce la luna. Perché tutt'e due sono astri illuminati dal sole: per questo risplendono. così come la luna appare a noi, noi appariamo alla luna. Dalla luna, la terra si vede a volte in forma di falce, a volte di emisfero, a volte di sfera intera, e a volte, infine, non si vede affatto.” Viene introdotto il relativismo “GALILEO Certo. E noi ora lo vediamo. Non staccare l'occhio dal telescopio, Sagredo. Quello che stai vedendo, è che non esiste differenza tra il cielo e la terra.” Fine del cosmo aristotelico: viene meno la distinzione ontologica “GALILEO l'umanità scrive nel suo diario: abolito il cielo!” Viene meno l’infinito “GALILEO Piano, Priuli, piano. Le rotte marine sono ancora lunghe, malsicure e dispendiose, perché in cielo manca qualcosa come un orologio di cui fidarsi, un segnavia per la navigazione. Ebbene, ho motivo di credere che col telescopio si possano vedere bene certe costellazioni che si muovono in maniera molto regolare. Con nuove carte astronomiche, Priuli, la marina forse risparmierà milioni di scudi.

PRIULI Basta, basta. Vi ho già ascoltato anche troppo. Come ringraziamento per la cortesia che vi ho usata, mi avete reso lo zimbello di tutta la città. Passerò alla storia come il procuratore che si è fatto turlupinare da un tubo senza valore. Ridete pure, mio caro: i vostri cinquecento scudi, li avete intascati. Io però vi dico, e ve lo dico da uomo sincero qual sono: questo mondo mi nausea! (Esce sbattendo l'uscio).” rapporto tra scienza e potere: a Galilei interessano le scoperte che si possono fare con quello strumento, a Priuli il guadagno economico “GALILEO Ora ti mostrerò una nebulosa della Via Lattea: ha uno splendore biancastro, come il latte, appunto. Dimmi un po': di che è composta? SAGREDO Sono stelle: innumerevoli.” Scoperta scientifica: prima si pensava che esistessero solo le stelle fisse “GALILEO Sono i molti, gl'infiniti altri mondi.” Giordano Bruno “ GALILEO Ecco Giove. (Punta il telescopio) Vicino a lui ci sono quattro stelle minori, visibili solo con l'occhiale. Le vidi lunedì, ma non feci molto caso alla loro posizione. Le rividi ieri, e avrei giurato che s'eran mosse, tutt'e quattro. Ne ho preso nota... Ecco, si sono mosse ancora! Ma come! Ne avevo pur viste quattro!” Scoperta scientifica: i satelliti di Giove “SAGREDO Hai proprio perso ogni barlume di raziocinio? Davvero non ti rendi conto dei guai in cui ti cacci, se quello che hai visto è vero? Se ti metti a gridare sulle pubbliche piazze che la terra è una stella e non il centro del creato?” la Chiesa nemica di Galileo “GALILEO Lassù, no! Allo stesso modo che non sarebbe quaggiù sulla terra, se gli abitanti di lassù venissero qui a cercarlo!” Giordano Bruno: l’immanenza di Dio “GALILEO Io non sono un teologo! Sono un matematico.” Separazione netta matematica e teologia

tra

“SAGREDO Tu sei un essere umano, prima di tutto. E io ti domando: dov'è Dio, nel tuo sistema dell'universo? GALILEO In noi, o in nessun luogo!” Giordano Bruno: l’immanenza di Dio “VIRGINIA Posso guardarci dentro? GALILEO Perché? (Virginia non sa che rispondere). Non è un balocco” Non ci sono eroi: svaluta comunque la donna. “GALILEO Niente che t'interessi. Qualche macchiolina scura sulla sinistra di una grande stella. Bisognerà che trovi il modo di attirarci su l'attenzione della gente. (Rivolgendosi a Sagredo) Se le chiamassi « stelle medicee » in onore del Granduca di Firenze?” Scoperta scientifica: le macchie solari “GALILEO Mio caro, ho bisogno di tempo libero. Ho bisogno di poter trovare le prove. E voglio la marmitta piena! In quell'ufficio, non avrò bisogno di rifriggere il sistema tolemaico agli scolari privati: avrò tempo, tempo, tempo!” ricerca necessita di essere finanziata “GALILEO elaborare le mie prove” Metodo scientifico “GALILEO Una lettera contegnosa, potrebbe scriverla chiunque si fosse conquistato dei buoni titoli come dimostratore di Aristotele: non io.” Critica agli Aristotelici

SCENA QUARTA

L A TRAMA Il Granduca Cosimo de’ Medici, seguito dal ciambellano e da due donne di Corte, va a fare una visita nella casa di Firenze di Galileo. Quando arriva Galileo e gli altri dottori erano ancora all’università, ma Cosimo va lo stesso nella stanza di lavoro nello scienziato. Qui vi è Andrea, che fa da padrone di casa e mostra al Granduca prima il modello tolemaico, poi quello copernicano dicendogli che quello giusto è il secondo. Poi, siccome Cosimo non vuole ridare ad Andrea il modello tolemaico che teneva sulle ginocchia, i due cominciano a picchiarsi, rompendo il suddetto modello. Appena sentono salire qualcuno smettono. Dopo i vari inchini del caso, Galileo, il matematico e il filosofo cominciano a discutere animatamente: il primo sostenendo che il modello aristotelico - tolemaico non è veritiero e che le prove di ciò si hanno guardando nel telescopio, gli altri due, invece, non accettano di guardarci, ritenendo addirittura che esso sia truccato, mentre vogliono continuare la disputa scientifica a parole e non con i fatti. In questo modo Galileo non ha modo di provare le sue tesi, così arriva per Cosimo e il suo seguito il momento di andare senza che alcuno abbia guardato nel telescopio. Ma il ciambellano promette a Galileo che il Granduca avrebbe richiesto l’opinione di Padre Cristoforo Clavio, astronomo capo del Sacro Collegio in Roma.

OSSERVAZIONI “ANDREA (di colpo, indicando il modello di Cosimo) Ridammelo. Tanto, tu non capisci neanche quello! COSIMO Perché li vuoi tutti e due? ANDREA Ti ho detto di darmelo. Non è un balocco da bambini. COSIMO Te lo ridarò, te lo ridarò. Ma tu, però, potresti essere un po' più educato. ANDREA Sei uno scemo, e piantala coll'educato! Avanti, dammelo, o le buschi. COSIMO Giù le mani, di'!” deve far divertire il pubblico “GALILEO Permettetemi un consiglio: cominciate col dare un'occhiata. Vi convincerete subito.” La vista è il senso più importante “FILOSOFO E, a prescindere dalla possibilità che tali stelle esistano, possibilità che il matematico (s'inchina al matematico) sembra porre in dubbio, potrei io, nella mia modesta qualità di filosofo, rivolgervi un'altra domanda, e cioè: sono queste stelle necessarie? Aristotelis divini universum...” Bacone: idola theatri “ANDREA Il signor Federzoni, oltre che meccanico, è anche uno scienziato.” È un uomo nuovo “MATEMATICO Si potrebbe essere tentati di rispondere che un occhiale che ci mostra cose poco probabili, non può essere che un occhiale poco attendibile, nevvero? GALILEO Che intendete dire? MATEMATICO Che sarebbe molto più utile alla discussione, signor Galilei, se voi ci esponeste gli argomenti da cui siete indotto a supporre che, nella suprema sfera dell'immutabile cielo, possono darsi stelle ruotanti liberamente.” Non vogliono rinunciare alla causa finale “GALILEO Ma che argomenti? Se per ...


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