Ciclo DI VITA Familiare PDF

Title Ciclo DI VITA Familiare
Course Sociologia generale
Institution Università telematica e-Campus
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Riassunti ...


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CICLO DI VITA FAMILIARE Il ciclo di vita familiare è un concetto elaborato dalla psicologia sistemico-relazionale, il cui fondatore è Gregory Baenson, che prende spunto dalla cibernetica per elaborare una teoria che analizzi i sistemi attraversi dei cerchi. Partendo quindi dal campo matematico, applica le conoscenze della disciplina anche ai sistemi familiari che si intrecciano. 1. Formazione della coppia: è una fase in cui il compito principale è la conoscenza reciproca e l’individuazione di una modalità operativa tipica della coppia. Si crea un modello operativo della coppia: può accadere che uno o entrambe abbiano difficoltà a lasciare una parte dei modelli operativi della famiglia di origine, imponendoli al partner. Tutto ciò conduce ad un conflitto di coppia. La difficoltà risiede nel confine diffuso con la famiglia di origine. Il confine diffuso si verifica quando i confini tra rapporti si invischiano e sono poco chiari: avviene quando tra i due sistemi passa un’eccessiva quantità e un’eccessiva qualità delle informazioni trasmesse. Il sistema nucleare è quindi invischiato con la famiglia di origine. Esiste una dimensione di intimità infatti che non è opportuno che passi: quando ciò accade, si cerca di imporre il modello operativo della famiglia di origine, creando situazioni di conflitto e di stallo 2. Famiglia con figli: il compito di questa fase è mantenere saldo il sistema dei genitori, creare un buon sottosistema figli e consentire l’interscambio corretto tra i due sottosistemi. Portando dietro i modelli operativi di origine e non dialogando in maniera corretta tra i sottosistemi, si verifica quindi una situazione di stallo. Se le cose procedono nel modo giusto, questo è sinonimo dell’aver delimitato dei confini chiari, attraverso i quali passano la giusta quantità e qualità di informazioni 3. Famiglia con figli adolescenti: in questa fase il sistema genitori e il sistema figli devono ridefinire i propri sistemi comunicativi. L’adolescente infatti sta costruendo la sua identità, pertanto il compito dei genitori è quelli di aprire canali di comunicazione tarati su argomenti di maggiore livello, sulla mediazione e sulle regole spiegate, poiché è in questa fase che inizia a costruirsi il sistema del contraddittorio e del confronto. Aumentano i rinforzi positivi, quindi maggiore flessibilità sulle regole e sulle concessioni, a scapito di quelli eminentemente negativi, come le imposizioni o le punizioni. Se i genitori continuano ad essere autorevoli, imponendo troppe regole, i due sottosistemi sviluppano un confine rigido, attraverso il quale passano una scarsa quantità e una scarsa qualità di informazioni. 4. Famiglia trampolino di lancio: in questa fase i figli iniziano ad uscire dal nucleo, ad essere maggiormente svincolati, con maggiore autonomia e confini chiari. Il compito dei genitori è di aiutare i figli verso l’ingresso nel mondo degli adulti e al contempo fornire una base sicura nei momenti di stress, per potersi confrontare e attingere a nuovi modelli operativi. In più gli adulti devono anche avere cura della propria famiglia di origine; si verifica infatti un’inversione di ruoli. Bisogna ridefinire i canali comunicativi perché le gerarchie sono cambiate, nonostante il condizionamento culturale. Il compito dei figli è la propria formazione personale e di coppia. In questa fase se non si è effettuato il giusto svincolo, se non si è sviluppata una buona identità, se i genitori sono stagnazione, si crea una situazione di rischio sia per il genitore, che potrebbe improvvisamente vedersi mancare i suoi punti fermi anche in seguito ad uno stress, sia per il figlio che si sente invischiato e intrappolato senza possibilità di svincolo. Questa situazione

può slatentizzare delle patologie come la depressione, per i genitori, o può creare degli stalli e la slatentizzazione di disturbi del comportamento e dell’umore per i figli 5. Famiglia con figli adulti: il compito principale di questa fase è una definita e definitiva parità di ruoli, con confini chiari tra i sottosistemi, scambi comunicativi complementari, come le due metà di un identico insieme unitario, e flessibili. Si creano anche dei nuovi ruoli, come quello dei nonni. A causa dei confini invischiati, i nonni potrebbero sostituirsi ai genitori, cercando di educare i nipoti secondo le proprie modalità operative e i propri sistemi di riferimento; questo conflitto di autorità causa un disorientamento nel bambino ed è alla base, ad esempio, di molti dei disturbi oppositivoprovocatori dei bambini....


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