PS5 EMH con Soluzioni PDF

Title PS5 EMH con Soluzioni
Course Scelte DI Portafoglio e Mercati Finanziari
Institution Università degli Studi di Napoli Parthenope
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Università Parthenope DISAE

Scelte di Portafoglio Monica Paiella

Problem set 5 L’ipotesi di efficienza dei mercati

Esercizio 1 Se la valutazione dell’efficienza del mercato è condizionale al modello scelto, che criterio va usato per scegliere il modello? Traccia di risposta Il modello deve specificare cosa si intenda per efficienza. Non esistono definizioni corrette o sbagliate di efficienza. Molti economisti sostengono che I mercati sono efficienti se I prezzi riflettono l’informazione fondamentale. Ma cos’è l’informazione fondamentale? Ci vuole un modello per stabilire cosa è fondamentale e cosa non lo è. Una volta fissato il set informative, si può procedere alla verifica statistica. Si ricordi però che: i. I test statistici non sono mai definitivi. Forniscono evidenza, ma non possono determinare se un’ipotesi è vera o falsa senza errori. ii. Dati diversi possono portare a conclusioni diverse. Altri criteri per l’efficienza possono fondarsi su modelli di massimizzazione di una funzione obiettivo degli agenti o sull’esistenza di particolari anomalie di prezzo.

Esercizio 2 Si discutano le implicazioni teoriche ed empiriche dell’ipotesi che i prezzi di un titolo sono random walk. Traccia di risposta (Vi sono molti modi di rispondere) Alla base del concetto di random walk vi è l’ipotesi che: E[pt+1 |Ωt] = pt dove pt è il prezzo del titolo e Ωt è il set informativo a t. Il set informativo include prezzo corrente e prezzi passati. Generalmente si “approssima” questa espressione con: E[pt+1 |Ωt] = (1 + μ)pt dove μ è una costante. Dato: rt+1= (pt+1- pt)/pt, ne consegue: rt+1= μ + εt dove E(εt |Ωt)=0. Esistono varie specificazioni dell’ipotesi di random walk a seconda delle ipotesi riguardo a εt. Dal punto di vista teorico, l’ipotesi di random walk implica che da un investimento in azioni non possiamo aspettarci rendimenti anormali (niente rendimenti anormali attesi/fair game), seppur vi siano guadagni attesi positivi (pari al rendimento atteso dell’investimento) Da un punto di vista empirico, l’ipotesi di random walk implica che i rendimenti non sono correlati serialmente né sono correlati con l’informazione disponibile prima della realizzazione del rendimento. La verifica è difficile per problemi legati alla disponibilità dei dati. L’evidenza disponibile è controversa.

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Esercizio 3 Si discutano i punti di forza e i limiti degli event studies nella valutazione dell’efficienza dei mercati. Traccia di risposta (a) Punto di forza: si applicano ad una varietà di fenomeni e sono compatibili con diversi concetti di efficienza. (b) Limiti: è necessario un evento specifico, ben identificabile. L’evidenza è spesso confutabile alla luce di altre possibili cause di un evento. Per esempio, il criterio di efficienza vuole che un evento A (es. un frazionamento azionario) non influenzi B (es. il valore di mercato dell’impresa). Si assuma che quando si verifica A, B cambia. E’ evidenza di inefficienza? Dipende se abbiamo controllato o meno per altri eventi che potrebbero aver influenzato B. Supponiamo che B dipenda da C (es. profittabilità dell’impresa) e che anche C cambi. Se non si tiene conto del cambiamento di C, le conclusioni a cui arriviamo potrebbero essere sbagliate.

Q1 “. . . l’efficienza dei mercati in sé non può essere testata. E’ possibile testarla solo congiuntamente a un modello di valutazione dei titoli .” (E. F. Fama, 1991) A. L’affermazione di Fama implica che i mercati sono sempre inefficienti. (Falso. Secondo Fama, ogni giudizio di efficienza/inefficienza dipende dal criterio (modello) utilizzato per caratterizzare l’efficienza/inefficienza.) B. L’affermazione di Fama suggerisce che i mercati non possono essere efficienti in forma forte. (Falso. L’efficienza in forma forte ha a che fare con il tipo di informazione che i prezzi riflettono. /inefficienza dipende dal criterio (modello) utilizzato per caratterizzare l’efficienza/inefficienza. Per poter dire se un mercato è efficiente in forma forte bisogna specificare un modello che si fondi sull’ipotesi che i prezzi riflettono tutte le informazioni pubbliche e private.) C. Fama sostiene che l’informazione degli agenti è irrilevante per l’efficienza dei mercati. (Falso. E’ il contrario. Fama sostiene che senza un modello che specifichi quali informazioni si riflettono nei prezzi (perché l’informazione determina le scelte di investimento) è impossibile testare se i mercati sono efficienti..) D. L’affermazione di Fama implica che un modello di valutazione dei titoli può portare alla conclusione che i mercati sono efficienti, mentre un altro può portare alla conclusione opposta. (Vero. Modelli diversi hanno implicazioni diverse. E’ possibile che le implicazioni di un modello siano coerenti con l’evidenza empirica e che le implicazioni di un altro modello non lo siano.)

Q2 Vi è evidenza che la probabilità di una caduta dei prezzi delle azioni è maggiore quando piove rispetto a quando vi è il sole. A. Questa è evidenza di irrazionalità degli investitori. (Falso. L’affermazione è “incompleta” e non consente di trarre una conclusione perché per non specifica un criterio per poter valutare la razionalità degli investitori.) B. Se è opinione comune che le fluttuazioni dei prezzi non dipendano dal tempo, questa è evidenza di un’anomalia nei prezzi.

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(Vero. Le anomalie sono pezzi di evidenza contraria all’opinione comune. L’opinione comune può fondarsi su modelli diversi.) C. Questa è evidenza che di efficienza in forma debole. (Falso. Si ha evidenza di efficienza debole se certa informazione (i prezzi passati) influenza i prezzi correnti. Il tempo è irrilevante in questo contesto.) D. Questa è evidenza che il mercato non è efficiente in forma semi forte, ma potrebbe essere efficiente in forma debole. (Falso. Anche se il tempo influenzasse le decisioni degli agenti (in quanto parte del set di informazioni pubbliche), non si dice nulla sulla modalità secondo cui il tempo dovrebbe influenzare i prezzi.)

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