Psicologia Sviluppo PDF

Title Psicologia Sviluppo
Author Elsa Angeli
Course Psicologia dello sviluppo
Institution Università degli Studi di Trieste
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I documenti caricati sono un'integrazione del Manuale di Psicologia dello Sviluppo e degli appunti presi durante le lezioni (prof Passolunghi)...


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PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO Figura di Rey

-

La memoria non ricorda tutto, ricord particolari e li trasforma MEMORIA DI UN ADULTO: ricorda la struttura principale

 DEDUZIONI: - La memoria non è una fotografia dell’esistente (difficile ricordare esattamente ciò che si è visto) - Avviene una ristrutturazione delle informazioni d’ingresso - La memoria non è una fotografia dell’esistente  trasformazione, ristrutturazione, integrazione  perdita

PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO: Studia le funzioni cognitive (linguaggio, memoria, ecc.) + i cambi corso della nostra esistenza (trasformazioni durante la nostra vita 1. NON si occupa solo dei bambini (lo sviluppo dei bambini è importante perché i cambiamenti s e ravvicinati durante l’età evolutiva) 2. Si focalizza sui cambiamenti/processi (studia gli eventi dello sviluppo come esiti temporanei d 3. Visione dinamica dello sviluppo (tiene conto del tempo in cui il fenomeno si manifesta e delle ogni specifico individuo) 4. Studia tutto il ciclo di vita (dai bimbi agli anziani) 5. Studia sia lo sviluppo tipico (soggetti a norma) che lo sviluppo atipico (per cause, traumi, ecc.) 6. Svolge un analisi di attività di base, focalizzandosi sui precursori precoci della socializzazione ( bene ci sarà una ricaduta che influenzerà tutto lo sviluppo) Sensibilità percettiva: bimbi di pochi mesi - Riconoscono volti e voci - Relazione DIADICA (interazione a due, scambi facc - Seguono con lo sguardo gli altri che osservano l’a => precursore di: girano la testa guardando l’oggetto dagli adulti (bimbi più grandi) Fondamentale per l’interazione sociale perché predispone all’INTERSOGGETTIVITA’ PRIMARIA e (interazione tra madre e figlio) (in e ci  LO SVILUPPO È UN PROCESSO COMPLESSO E COSTRUTTIVO frutto della relazione tra soggetto  Composto da SISTEMI DINAMICI: genotipo (parte biologica, noi con tutti i geni) e fenotipo modi diversi, dipendono da ambiente e cultura)  Si formano nuove strutture dovute alla relazione tra natura del genotipo e ambiente/espe

- UNA VOLTA: c’era una concezione universalista dello sviluppo (tutti seguono tappe analog - ORA: c’è una concezione più relativista (tappe comuni ma sistema dinamico, quindi ci son come le differenze individuali)  Essendo lo sviluppo un processo complesso si creano delle differenze individuali:

- Lo studio dello sviluppo atipico (sindrome di Dow apprendimento, …) ci fa capire meglio i processi d con sviluppo tipico  epigenesi atipica: cervello non ha un danno iniziale circoscritto e definito, M diverse zone che con il tempo portano alla localiz Es: individui con la sindrome di Williams (ritardo cognitivo  genetico): presentano prestazione normali in compiti come il riconoscimento delle facce (“modulo” ne MA tramite l’analisi del funzionamento del cervello si è visto che l’area celebrale del riconosc del riconoscimento delle automobili (NON C’E’ UNA SPECIALIZZAZIONE TIPICA DEL CERVELLO => usano processi cognitivi diversi rispetto a un soggetto con comportamenti tipici (solo auto => DOMANDE IMPORTANTI: 1. 2. 3. 4.

Quali sono i fattori di sviluppo che influenzano le trasformazioni evolutive? Qual è il ruolo delle predisposizioni innate? Qual è il ruolo delle esperienze? Che cosa ci dice lo sviluppo atipico?

LO SVILUPPO DELLA MEMORIA  Il bambino piccolo ricorda? ES: giocattolo collegato a un nastro sopra la culla, lo tira e sente il suono, lo ricorda e cont Se poi si cambia lo stimolo si osserva il paradigma dell’abituazione: - Si valuta l’atteggiamento di fronte a un NUOVO ST - Il neonato spontaneamente preferisce la novità, f oggetto con nuove caratteristiche rispetto ad un o - Si misura con la fissazione oculare e con l’aument (ritmo di suzione)  La memoria esiste molto precocemente, molto ridotta ma c’è (non è al massimo della pot 12 mesi di vita ci sono molti miglioramenti: - Buone capacità di conservazione dell’inform - Riconoscimento facciale inizia già a 5 mesi d  Per Piaget al primo anno di vita è presente la memoria di riconoscimento MA non il ricord  In realtà si è visto che:

- I neonati possono imitare i movimenti della facci imitare il modello visto 24 h prima: imitazione diff - Già a 9 mesi si sviluppa la capacità di PERMANEN SUA LOCALIZZAZIONE all’interno della stanza

MEMORIA DI LAVORO (WORKING MEMORY)  Sorta di post-it, mantiene un numero limitato di informazioni per un breve periodo di tem  Collega l’informazione alle nostre conoscenze a lungo termine  È un aspetto importante per tutti i processi di apprendimento, sia di sviluppo tipico che di

STUDIO DELLA MENTE UMANA  IN PASSATO: per i comportamentisti non si poteva studiare la mente, perché non è osserva

MODELLI DELLA MEMORIA 1. BROADBENT (1958)  Modello di memoria a breve termine  Costituito da 2 sotto-componenti 1. Sistema “S”: magazzino contenente informazioni sensoriali proveniente da diverse f 2. Sistema “P”: riceve le informazioni sensoriali dal sistema S; caratterizzato da capacit determinato dall’incapacità di prestare attenzione a più fonti contemporaneamente 2. ATKINSON E SHIFFRIN (1968)  Modello modale / classico di memoria a breve termine  Costituito da 3 componenti 1. Magazzini sensoriali tampone (buffer): conservano per un breve lasso di tempo l’inf da canali sensoriali 2. Magazzino a breve termine (MTB): riceve l’informazione sensoriale dal buffer, dove mantenuta attraverso la reiterazione (rehearsal) 3. Memoria a lungo termine (MLT): comprende una parte del materiale rielaborato  L’informazione non può raggiungere la MLT se prima non è passata per la MBT!!!  La memoria a breve termine è centrale nel modello modale 3. BADDELEY (1986)  Modello multi componenziale / della memoria di lavoro  Costituito da 3 componenti . Esecutivo centrale (central executive)  SISTEMA CENTRALE - Sistema attentivo supervisore - Opera sui dati provenienti dai sistemi subordinati - Attività che riguardano i processi attentivi, decisionali, mnemonici e relativi alla c dell’ambiente circostante - Seleziona le informazioni importanti per un compito / inibisce le informazioni irril - Aggiorna le informazioni in ingresso - Modifica le rappresentazioni mentali sulla base di oggetti percepiti . Loop fonologico (phonological loop)  SISTEMA SUBORDINATO - Elabora materiale di tipo verbale - Si divide in: 1. Magazzino fonologico (di natura passiva): mantiene l’informazione linguistica p 2. Processo di reiterazione (di natura attiva): basato sul linguaggio interno, o subv mantenere viva la traccia mnestica rimandandola al magazzino . Taccuino visuo-spaziale (sketch pad)  SISTEMA SUBORDINATO - Trattiene temporaneamente informazioni di tipo visivo e spaziale - Visualizzazione e manipolazione di immagini mentali - Differenziazione tra memoria visiva e spaziale – entrambe nell’emisfero destro ma diversa . Buffer episodico (episodic buffer) - Immagazzina informazioni episodiche situate nello spazio e nel tempo - Considerata sede di rappresentazione consapevole - Funge da connessione fra i due sistemi subordinati

 La struttura conica indica vari sottoinsiemi a livello passivo del continuum orizzontale, indi  Nel continuum verticale, con l’aumentare del livello di controllo e di elaborazione delle inf processi di elaborazione sono progressivamente più indipendenti dalla modalità di present  Non è possibile definire un compito come esclusivamente “attivo” o “passivo” ESEMPI DI COMPITI:

- SPAN IN AVANTI: ricordare una serie crescente di parole, cifre o sillab presentazione. Compito considerato più “passivo”, perché non nece di manipolazione e trasformazione. - LISTENING SPAN: giudicare la verità o la falsità di una serie di frasi e r di ogni frase. La serie è progressivamente crescent Compito più “attivo” perché richiede un alto livello elaborazione dell’informazione

Fattori motivazionali-culturali

Fattori emotivi-metacognitivi

 Livello del controllo massimo  Livello delle abilità generali  Livello delle abilità specifiche  Livello delle abilità semplici

esperienza

Sviluppo tipico I FATTORI DI SVILUPPO DELLA MEMORIA: con particolare attenzione alla MEMORIA QUALI SONO I MECCANISMI CHE ELABORANO E CONSERVANO L’INFORMAZIONE E C CON L’ETA’? 1. LA CAPACITA’ DELLA MEMORIA Numero di elementi che si ricordano aumentano con il tempo: un adulto arriva a ricordare informazione nella memoria a breve termine. Lo span/quantità di di informazioni cresce con la maturazione fisica del cervello.  ALCUNI AUMENTI DI CAPACITA’ DERIVANO DALL’UTILIZZO INTENZIONALE DI STRATEGIE RICORDO 2. STRATEGIE DI ELABORAZIONE (processing strategies) / STRATEGIE MNESTICHE  4 fasi in cui si sviluppa una strategia: 1^ FASE: i bambini evidenziano un deficit di m quando sono istruiti nell’uso di una non risulta essere migliorata dal su 2^ FASE: deficit di produzione, non sono in g strategia spontaneamente ma deve e

Causato da: scarsa comprensione de di memorizzazione, usa un’altra strat consapevole che la strategia ha effet

Solo i bambini più grandi sono in grado di effettuare questa strategia perché quelli in e conoscono le categorie di tipo semantico e non hanno la maturazione cognitiva per me - Profondità della codifica: più viene elaborato il materiale in modo profondo e significa ricordo e quindi l’apprendimento 3. RUOLO DELLE CONOSCENZE Le conoscenze migliorano il raggruppamento di elementi, organizzando il materiale e migl rendendole più efficaci  Esperimento di Chi (1978) - Partecipanti esperti (bambini) e principianti (adulti) - Ricordo della configurazione dei pezzi su una scacchiera di scacchi - I bambini erano più abili nel ricordare le configurazioni piuttosto che gli adulti  effetto del DOMINIO SPECIFICO: per migliorare il ricordo è importante l’esperienz  aspetto negativo: l’esperienza può distorcere il ricordo 4. METACOGNIZIONE / METAMEMORIA  Meta-memoria: rifletto in modo automatico sul funzionamento della mia memoria  Meta-cognizione: rifletto sulla mia mente  Il basso livello di prestazione dei più piccoli è determinato non tanto dai limiti nelle cap mnestico, ma dalla capacità di usarlo al meglio, attuando strategie deliberate Es: se sono consapevole che posso dimenticare allora necessito di utilizzare metodi che m meglio  i bambini pensano di avere doti di memoria per questo non si sforzano di migliorarla  2 categorie:



1^ CATEGORIA: meta-memoria come controllo, autoregolazione di 2^ CATEGORIA: meta-memoria come conoscenza dei propri process Si attribuisce al bambino una teoria ingenua della me funzionamento  Si è osservato: molte conoscenze meta-mnestiche s 7 anni e sono strettamente correlati allo sviluppo d

Favola della principessa imprigionata di Cornoldi e Orlando - Esplora direttamente la conoscenza del bambino sulle cause e sui meccanismi del ric (dimenticanza) evitando i problemi metodologici posti dalle domande suggestive e da - Racconto di un principe che deve ricordarsi di compiere un certo numero di azioni p principessa RISULTATI: - BAMBINI PIU’ PICCOLI spiegano le cause della dimenticanza concentran codifica delle informazioni (il principe non ha ascoltato/capito) e sulle immagazzinamento (non ci ha pensato con attenzione) - BAMBINI PIU’ GRANDI (8-9 ANNI) aggiungono osservazioni sulla fase d delle informazioni - BAMBINI PIU’ INTELLIGENTI richiamano la teoria della decadenza della dell’interferenza (è passato molto tempo, ha incontrato degli amici, ha mostrano consapevolezza dei fattori dell’impegno e dello sforzo perso

ricordo

.

VELOCITA’ DI ELABORAZIONE (processing speed)  Dipendente dalla maturazione neurologica

.

CAPACITA’ ATTENTIVE  Si sviluppano con l’età  Legate all’attività dei lobi frontali, che raggiungono la piena maturazione in adolescenz

MEMORIA E TESTIMONIANZA INFANTILE  La memoria è di tipo costruttivo, perché quando ci sono delle informazioni di ingresso app TRASFORMAZIONI RISENTONO DELLE CONOSCENZE PREGRESSE/STEREOTIPI CI PORTANO INVOLONTARIAMENTE A DISTORCERE LE INFORMAZIONI, A FARE DELLE AGGIU

INFORMAZIONE  FASE DI INPUT  FASE DI CONSERVAZIONE  FASE DI OUTPUT Informazione entra, si decodifica, si organizza con uno schema mentale

del materiale da ricordare

ciò che si ricorda

In tutte le fasi avvengono TRASFORMAZIONI/DISTORSIONI - ATTIVE: trasformazioni/deform - PASSIVE: perdita/cancellazion  Per la testimonianza infantile viene utilizzato il PARADIGMA DELLA MEMORIA EPISODICA svolgersi dell’azione di un evento oppure sente una storia in cui egli non risulta essere il pa

AFFIDABILITA’ DEI RICORDI INFANTILI  I ricordi, specie in età prescolare, sono sensibilmente inferiori a quelli dei più grandi  de comprensione causale degli eventi  Bisogna fare attenzione con le testimonianze infantili  Gli abusi all’infanzia sono: - MALTRATTAMENTO fisico e psicologico - PATOLOGIA DELLE CURE (ipercuria, incuria) - ABUSO SESSUALE inter-familiare (91%) ed extra-familiare (9%) 56% maschi 44% femmine carenze sono più rilevanti perché c’è una mancanza di sostegno o affetto della famiglia o di persone autorizzate (coloro che hanno opportunità di entrare in relazione)  Abuso istituzionale  Abuso da parte di persone sconosciute

 Sfruttamento sessuale a fini di lucro  Violenze da parte di gruppi organizzati

Non sono indici certi e sono di due tipi: 1. INDICATORI DI TIPO COGNITIVO: deve indagare la coerenza delle dichiarazioni, l’elabora bimbi è sottile il confine fra realtà e fantasia), se il bambino sa la distinzione tra il vero e morale, se capisce il significato/ha chiarezza semantica 2. INDICATORI DI TIPO COMPORTAMENTALI / EMOTIVI: paura, depressione, disturbi del son comportamento iper-vigilante, no interesse per le attività ludiche  Bisogna stare attenti se avviene un REPENTINO CAMBIAMENTO. I bambini possono mettere in atto comportamenti autodistruttivi (si sentono sporchi)  Per evitare che i bambini depongano in dibattimento, si utilizza la procedura dell’incident l’audizione protetta (posto “protetto” per fare domande utili alla magistratura)

RACCOGLIERE IN MODO CORRETTO LA TESTIMONIANZA INFANTILE IN PASSATO: si pensava che un bambino sotto i 4/5 anni di età non potesse fornire testimonianze ORA: hanno rilevato che il ricordo può essere accurato se molto breve.  IMPORTANTE!!! Il ricordo del bambino è molto suggestionabile  Il ricordo è accurato attraverso la TECNICA DEL RICORDO LIBERO - senza domande specifiche (“che cosa ricordi della - di solito: i bambini non aggiungono elementi di fa meno che non considerino la situazione un gioco - il bambino è attendibile solo se, sottoposto a nuo cambia ciò che ha detto in quelle precedenti - nell’intervallo di tempo fra un’intervista e un’altra domande suggestive, con la TECNICA DEL RISPECC aggiungere nulla, rielaborare con altre parole ciò detto e lasciare che aggiunga lui altro)  Se si creano ricordi distorti o falsi ricordi, sarà molto difficile distinguerli da ciò che è realm  IL RICORDO DEI BAMBINI DI 4/5 ANNI può essere PRECISO accertando che: - Capisca quanto gli viene detto e richiesto - Si ricorda le informazioni collegandole ad altre - Distingue la bugia dalla verità, la realtà dalla fanta

CAUSE DELLA SUGGESTIONABILITA’ INFANTILE  Scarso livello di organizzazione ed integrazione delle informazioni dell’originaria traccia mn  Processi inibitori meno efficienti, è più difficile cancellare ricordi distorti/suggeriti  Difficoltà a discriminare la fonte originaria di una serie di ricordi (difficile discriminare azio suggerite)  Domande poste da figure autorevoli  Effetto di domande ripetute  I bambini tendono a dire “sì” alle domande poste in modo diretto perché sanno che il loro Infatti, la domanda diretta dovrebbe sempre essere evitata. La si può fare solo se il bambi precedentemente

INTERVISTA INVESTIGATIVA

1. COSTRUIRE IL RAPPORTO. Il bambino deve fidarsi e sentirsi a proprio agio, bisogna ridu l l i l di i i li i hé è là

10. CONCLUDERE L’INTERVISTA

Sviluppo atipico MEMORIA DI LAVORO E RITARDO MENTALE  I sistemi di memoria possono essere deficitari o preservati a seconda del tipo di sindrome SINDROME DI DOWN  1:700 nati  Anomalia del cromosoma 21 (presentano un cromosoma in più)  Deficit: - nella memoria a breve termine verbale - di linguaggio - nella memoria di lavoro: la componente più colpita è l’esecutivo centrale - nella pianificazione - inibizione - shifting (passare da un’attività all’altra) - attenzione sostenuta (prolungata nel tempo)  Memoria a breve termine visuo-spaziale relativamente preservata LOOP ARTICOLATORIO ESECUTIVO CENTRALE TACCUINO VISUO-SPAZIALE

SINDROME DELLA X FRAGILE Alterazione del cromosoma X Maschi 1:4000; femmine 1:8000 (le femmine sono portatrici sane) Mancanza di segni fisici distintivi, per questo spesso viene sotto-diagnosticata La diagnosi dovrebbe essere fatta entro i 2 anni di età per essere trattata a dovere Deficit: - d’attenzione e comportamento impulsivo (iper-attività) - ritardo motorio - nel linguaggio - ansia, grande timidezza, grande aggressività - difficoltà a sostenere il contatto visivo - nel costruire relazioni/comunicazioni - ripetono frasi e parole stereotipate, senza finalità comunicative - nella memoria di lavoro (esecutivo centrale) e nelle funzioni esecutive (shiftin  Memoria a breve termine relativamente preservata (sia verbale che visiva)     

LOOP ARTICOLATORIO ESECUTIVO CENTRALE TACCUINO VISUO-SPAZIALE

SINDROME DI WILLIAMS

SINDROME DI PRADER WILLI

TACCUINO VISUO-SPAZIALE

Delezione nel braccio lungo del cromosoma 15 di origine paterna 1:8000 – 1:25.000 nascite Studiata per la prima volta dai medici svizzeri Prader e Willi Deficit: - parte linguistica (dovuta a deficit nel canale evolutivo) - nella memoria di lavoro ad alto controllo - obesità, ritardo mentale, sviluppo sessuale immaturo  Punti di forza: attenzione visiva, memoria a lungo termine, abilità nel risolvere puzzle

   

LOOP ARTICOLATORIO ESECUTIVO CENTRALE TACCUINO VISUO-SPAZIALE

LO SVILUPPO PERCETTIVO E MOTORIO Sviluppo tipico  Sviluppo percettivo e motorio sono stati considerati a lungo come due domini distinti  In realtà c’è uno stretto legame fra percezione e motricità  Permette di migliorare la conoscenza e percezione del mondo  raggiungere oggetti nello  muoversi attraverso dive  I neonati sono in continua ricerca di nuove informazioni  Maggiore contatto con l’ambiente porta alla capacità di poterlo controllare di più  Maggiore è la gamma di comportamenti esplorativi, maggiore sarà la conoscenza acquisita

LO SVILUPPO PERCETTIVO  L’immaturità del sistema percettivo alla nascita costringe alla SELEZIONE DEGLI STIMOLI P sopravvivenza - VOLTO UMANO - ODORI/SAPORI piacevoli (dolce/salato) - SUONI LINGUISTICI VS SUONI NON LINGUISTICI - PERCEZIONE DEL MOVIMENTO: preferenza di quello umano  codifica delle espression Tecnica della preferenza visiva (VDA)  Presento 2 stimoli  Registro quante volte il bambino si orienta verso l’uno o l’altro (e la durata)  L’oggetto che ha guardato di più è l’oggetto che ha preferito  il bambino ha discriminato L’utilizzo dell’eye tracker  Registra i movimenti oculari durante l’esplorazione visiva Tecnica dell’abituazione

 2 fasi  FASE DI ABITUAZIONE - ripetuta esposizione allo stesso stimolo (abituazione);

- Sistema cognitivista: lo sviluppo è il risultato dell’attività di pianificazione cognitiva (co mente)  VISIONI RECENTI - Sistema dinamico: il patrimonio genetico e l’attività motoria sono in stretto contatto. È fortemente importante l’esperienza ambientale LA MOTRICITA’ NEONATALE  Fin dalla nascita, anzi prima, il neonato è dotato di RIFLESSI - MOVIMENTI FETALI: già al 4° mese di gravidanza si assiste a movimenti spontanei non r - REACHING: movimento di estensione del braccio per portare la mano verso l’oggetto d - GRASPING: coordinazione e modulazione dei movimenti della mano e delle dita per pre - AFFERRAMENTO: comportamento volontario. 1. Primi afferramenti riusciti vers...


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