Title | Regole di nomenclatura alcani alcheni alchini |
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Author | Mario Giordano |
Course | Chimica organica (sede Udine) |
Institution | Università degli Studi di Udine |
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REGOLE DI NOMENCLATURA 1. ALCANI a) Individuare la catena carboniosa continua più lunga, questa determinerà il nome finale del composto; b) Individuare le ramificazioni o sostituzioni ed i loro nomi; c) Se la catena principale porta un sostituente, si deve cominciare a contare in modo da dare il numero più basso al sostituente; d) Se la catena principale porta più sostituenti, si deve dare il numero più basso possibile al primo sostituente; e) Quando ci sono più sostituenti uguali si usano i prefissi di, tri, tetra, ecc.; f) Se tutte le possibili direzioni di numerazione portano allo stesso numero per il primo sostituente, si procede in modo da dare il numero più basso al secondo sostituente; g) Se tutte le possibili direzioni di numerazione portano agli stessi numeri, si deve dare il numero più basso al sostituente con priorità alfabetica; h) Se si possono individuare due catene di uguale lunghezza, si sceglie quella con il maggior numero di sostituenti; i) La costruzione del nome deve indicare nell’ordine: posizione del sostituente in ordine alfabetico (i prefissi di, tri, ecc. non contano ad esclusione di iso; nel caso dei prefissi si deve indicare sempre il numero della posizione ed i numeri sono separati da una virgola senza spazio), trattino, nome del sostituente, nome della catena principale.
isopropile
Cat
sec-butile Cat
Cat
isobutile
tert-butile o terz-butile
Cat
Cat
isopentile
neo-pentile Cat
2. ALCHENI a) Individuare la catena carboniosa continua più lunga che contiene l’insaturazione, questa determinerà il nome finale del composto che deve terminare con ene, quindi: nome alcano corrispondente sostituendo la desinenza finale ano con ene; b) Individuare le ramificazioni o sostituzioni ed i loro nomi; c) Numerare la catena principale in modo da dare il numero più basso alla posizione dell’insaturazione; d) A parità di numerazione per la posizione dell’insaturazione si comincia a contare dalla parte che permette di dare il numero più basso al primo sostituente; e) A parità di numerazione per la posizione dell’insaturazione e del primo sostituente si comincia a contare dalla parte che permette di dare il numero più basso al sostituente con priorità alfabetica; f) Nel caso di alcheni ciclici la posizione del doppio legame è sempre 1,2 ed il ciclo è sempre prioritario a prescindere dalla lunghezza della catena carboniosa attaccata se satura; g) Il verso della numerazione deve essere sempre quello che permette di dare il numero più basso possibile al primo sostituente; h) La posizione del doppio legame non si indica nel nome; i) Una volta individuato il nome del composto si deve indicare prima del nome la geometria cis o trans, quando esiste, del composto.
3. ALCHINI a) Individuare la catena carboniosa continua più lunga che contiene l’insaturazione, questa determinerà il nome finale del composto che deve terminare con ino, quindi: nome alcano corrispondente sostituendo la desinenza finale ano con ino; b) Le regole viste per gli alcheni valgono anche per gli alchini.
4. PRESENZA DI ALCHENI E ALCHINI a) Individuare la catena carboniosa continua più lunga che contiene il maggior numero di insaturazioni e nella costruzione del nome si cita prima ene togliendo la e e poi ino; c) Se un’insaturazione è terminale si comincia a contare da quella a prescindere dal fatto che sia doppia o tripla, se entrambi terminali si comincia a contare dal doppio legame; d) Se le insaturazioni sono interne si procede a numerare da sinistra a destra o da destra a sinistra in modo da dare i numeri più bassi alle insaturazioni. Se entrambe le direzioni portano alla stessa numerazione si numera dando il numero più basso al doppio legame.
Quindi: posizione del doppio legame-radice-en-posizione del triplo legame-ino...