Relazione DI Laboratorio 1 PDF

Title Relazione DI Laboratorio 1
Author Sophia Croce
Course LABORATORIO DI BIOTECNOLOGIE I
Institution Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
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Summary

Prima relazione di laboratorio. Prof.ssa Mastrogiacomo ...


Description

NOME: CROCE SOPHIA DATA ESPERIENZA: 14/02/2019

RELAZIONE DI LABORATORIO ESERCITAZIONE 1: Misura del volume SCOPO: Uso delle pipette graduate per il trasferimento di volumi esatti e uso delle micropipette. STRUMENTI: -

BECHER (portata 250ml, sensibilità 25ml) PIPETTA (portata 10ml, sensibilità 0,1 ml) PROPIPETTA MICROPIPETTE (P1000, P200, P20, P2) PUNTALI NON STERILI corrispondenti ad ogni micropipetta PROVETTE EPPENDORF PORTAPROVETTE BILANCIA TECNICA (sensibilità di 0,01g)

REAGENTI: -

ACQUA (H20) SOLUZIONE COLORATA (H20, glicerolo e colorante)

PREMESSA TEORICA Il laboratorio scientifico rappresenta un luogo in grado di fornire condizioni controllate in cui si possono effettuare esperimenti scientifici, ricerche e misure ma anche preparazioni di sostanze chimiche e miscele. Per svolgere le attività sperimentali è necessario l’utilizzo di strumenti adeguati alle varie attività. L’attrezzatura in vetro può essere suddivisa in graduata e non graduata. La vetreria non graduata fa parte generalmente degli strumenti di trasporto o di conservazione, in quanto non ha funzione di misurazione precisa di quantità. Per quanto riguarda invece la vetreria graduata si possono avere, in base al grado di precisione e all’intenzione di utilizzo, differenti portate e sensibilità. È dunque necessario scegliere le attrezzature considerandone le caratteristiche tecniche e l’utilizzo che richiede l’esperienza laboratoriale stessa. Tra i principali strumenti di trasporto e al contempo di misurazione di piccole quantità di sostanza troviamo le pipette. Queste sono strumenti di forma cilindrica mediante le quali è possibile prelevare e trasferire una determinata quantità di liquido. Si distinguono in pipette volumetriche (o di trasferimento), prive di tacche graduate e usate per l’erogazione di un volume fisso, e pipette graduate (o di Mohr) con cui è possibile eseguire trasferimenti di volumi variabili grazie alla taratura in unità opportune. Le pipette sono accompagnate nell’uso da dispositivi che permettono il vero e proprio prelievo del liquido, dette propipette. Quest’ultime sono mini-pompe di gomma rossa dotate di tre valvole, azionate per semplice pressione. Esistono varie tipologie di pipette distinte in base alla loro portata e dunque alla quantità di liquido massima che possono prelevare. Per misurazioni e trasferimenti di volumi inferiori a 1ml vengono utilizzate infatti delle micropipette. Sono composte da un selettore di volume, un indicatore di volume, un’impugnatura, un pistone e un bottone d'espulsione dei puntali. Vengono identificati con la lettera P seguita dal valore massimo prelevabile dalla pipetta e funzionano con appositi puntali monouso in materiale plastico, talvolta sterili in relazione al tipo di esperienza di laboratorio effettuata.

PROCEDIMENTO E ELABORAZIONE DATI Inizialmente si è fatto uso della pipetta graduata e della propipetta con lo scopo di capirne il meccanismo e di impararne il corretto utilizzo, prelevando e poi rilasciando nello stesso recipiente (becher) una determinata quantità di liquido. Lo stesso è stato fatto con le micropipette, scelte opportunamente in base all’erogazione del volume richiesto. ESERCIZIO 1: trasferire in una provetta da 1,5ml : 500 μL, 180 μL e 20 μL di H2O. Verificare il volume totale prelevato pesandolo sulla bilancia tecnica. Una volta individuati tutti gli strumenti necessari per l’esperienza, e pesata alla bilancia tecnica la provetta Eppendorf da utilizzare, si procede nella scelta della micropipetta più adatta al quantitativo di volume richiesto. Per un prelievo di 500 μL è necessario utilizzare una micropipetta P1000, in cui la massima capacità è 1000 μL e la minima 100 μL. Impostata la pipetta sul volume desiderato, si può passare al vero e proprio prelievo del liquido tramite l’utilizzo del pistone, facendo attenzione a non far scattare il pistone al secondo blocco e controllando che il liquido riempia il puntale fino alla punta. Una volta prelevata correttamente la quantità di acqua si può procedere al trasferimento del campione nella provetta Eppendorf appoggiando il puntale alla parete del contenitore e premendo il pistone totalmente. Questo procedimento dev’essere ripetuto per ogni volume, utilizzando la P200 per prelevare 180 μL e la P20 per il volume di 20 μL. Ogni campione deve essere versato all’interno della stessa provetta che alla fine dell’esperienza dovrà contenere 700 μL di acqua pari a 0,7g, calcolati matematicamente considerando la densità dell’acqua pari a 1 g/cm3. Al termine dell’esperienza dunque la massa della provetta contenente il liquido dovrà coincidere con la somma algebrica dei due valori attesi.

1. PRELIEVO

2. PRELIEVO

3. PRELIEVO

ACQUA TOTALE

MASSA ACQUA Tot.

MASSA PROVETTA

MASSA ATTESA

500 μL

180 μL

20 μL

700 μL = 0,7 cm3

1 g/cm3 * 0,7cm3 = 0,7g

1,00g

1,70g

MASSA OTTENUTA 1,70g

ESERCIZIO 2: trasferire in una provetta da 1,5 ml 50 μL di H2O. Aggiungere 30 μL di soluzione colorata (acqua, glicerolo e colorante) miscelando in seguito per spipettamento. Una volta presa una nuova Eppendorf con capacità di 1,5 ml, si trasferiscono, dal becher contenete acqua alla provetta, 50 μL di soluzione tramite l’utilizzo delle micropipette. Per questo prelievo è opportuno avvalersi della micropipetta P200 e dei puntali corrispondenti. Rilasciata poi la quantità di acqua nella provetta, è necessario cambiare puntale e ri-impostare adeguatamente la pipetta sul volume di 30μL per procedere con il prelievo della quantità di soluzione richiesta. Occorre poi spipettare il contenuto ponendosi all’interno della provetta preparata in precedenza. Lo spipettamento è una tecnica che consiste nel premere lentamente il pistone fino al primo blocco per 4-5 volte ponendo a contatto le due soluzioni e permettendo dunque il corretto mescolamento di queste. La soluzione ottenuta deve risultare di colore omogeneo e non presentare quindi differenti fasi. OSSERVAZIONI E CONCLUSIONI L’esperienza può dirsi riuscita in quanto i risultati ottenuti coincidono, a meno di un errore trascurabile, con i risultati attesi. Nel caso del primo esercizio infatti i due valori combaciano perfettamente e da questo possiamo dedurre un corretto utilizzo delle micropipette. Per quanto riguarda la seconda operazione sperimentale il colore uniforme ottenuto ci ha portato a concludere il valido spipettamento della soluzione. Possiamo dunque affermare l’importanza fondamentale dell’uso corretto della strumentazione al fine di non incidere sui risultati di qualsiasi esperienza sperimentale....


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