Riassunto arte come mestiere PDF

Title Riassunto arte come mestiere
Author Franco De Cosmo
Course Tecniche Ingegneristiche [2547]
Institution Politecnico di Bari
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Riassunto del libro: “Arte come mestiere” di Bruno Munari -Presentazione: LE MACCHINE INUTILI Le macchine inutili erano oggetti costruiti con sagome di cartoncino dipinto, qualche volta veniva inserita una palla di vetro soffiato; il tutto veniva tenuto assieme da bastoncini di legno e fili di seta. Poi fu scoperto Alexander Calder che costruiva mobiles di ferro verniciati di nero o colori violenti. La differenza tra i due sta nel materiale impiegato e nei modi di costruzione degli oggetti; in comune hanno la caratteristica di essere oggetti appesi che girano. -ARTE COME MESTIERE Il designer ristabilisce oggi il contatto perduto tra arte e pubblico Bisogna fare opera di divulgazione, a livello popolare, dei metodi di lavoro dei designers, ovvero di quei metodi atti a ristabilire quei rapporti risolutivi dei problemi estetici collettivi. In passato l’arte e la vita erano assieme, non c’era un oggetto d’arte da guardare e un oggetto da usare. -DESIGNERS E STILISTI Il designer è un progettista con senso estetico. Il nome di Designer, anzi di Industrial Designer, nasce in America e il termine non è traducibile in italiano; in quanto il nostro disegnatore industriale disegna parti meccaniche o macchine, stabilimenti e costruzioni. Il disegnatore industriale considera il lato estetico di ciò che deve progettare come qualcosa di inevitabile, che bisogna fare per finire l’oggetto. Il designer dà la giusta importanza a ogni componente dell’oggetto da progettare e sa che la forma definitiva dell’oggetto progettato ha un valore psicologico determinante al momento della decisione di acquisto. Si cerca di dare una forma il più possibile coerente con la funzione; ai tempi del Razionalismo si affermava che un oggetto era bello in quanto funzionale e si considerava strettamente la funzione pratica; oggi si considera la coerenza formale e la funzione decorativa dell’oggetto come elemento psicologico. Il designer cerca di costruire l’oggetto con la stessa naturalezza con la quale in natura si formano le cose, non inserisce nella progettazione il suo gusto personale, ma cerca di essere oggettivo; ogni oggetto prende la sua forma che non sarà mai la sua forma definitiva perché cambiano le tecniche, nascono nuovi materiali e il problema si ripresenta ad ogni innovazione e l’oggetto può variare forma. Una volta c’era la distinzione tra arte pura e arte applicata. Nei tempi antichi l’artista veniva chiamato dalla società a fare delle comunicazioni visive(affreschi) per informare il popolo degli avvenimenti religiosi; oggi il Graphic Designer viene chiamato per fare delle comunicazioni visive (manifesto) perinformare il pubblico che c’è una novità in un certo settore. Egli usa i mezzi della stampa. -LA FORMA SEGUE LA FUNZIONE Il Designer lavora in un vasto re dell’attività umana:di dare una comunicazione visiva e •un’informazione Visual design, si occupa dellesetto immagini con la funzione visiva: segni, segnali, simboli, significato forme e colori dell’economia, • Industrial design, lo studio si occupa dei della progettazione di oggetti d’uso, secondo le regole tecnici ericerca, deiopera materiali. •mezzi dimensioni, Design Graphic design, di prova lecompie nel mondo esperimenti della stampa, di strutture dei libri, degli visivestampati e plastiche, pubblicitari. a due o più possibilità combinatorie di vari materiali, cerca di chiarire immagini e metodi nel campo tecnologico, compie ricerche di immagini col mezzo cinematografico. -ARTE PURA E ARTE APPLICATA Nascono gli oggetti “in stile”. Quello che noi chiamiamo Design, a Parigi prende il nome di èstetique industrielle, ovvero applicazione nel campo industriale degli stili inventati dalle arti pure. Questo design oggi è progettazione, più oggettiva possibile di tutto ciò che forma l’ambiente dove l’uomo di oggi vive. L’ambiente fatto da tutti gli oggetti che l’industria produce. Il bello è la conseguenza del giusto.

-UN LINGUAGGIO VIVO Per comunicare un messaggio non si usano solo le parole, ma anche le immagini, colori, forme, simboli, segni e segnali. Osservazioni sui colori in rapporto alla comunicazione visiva. Nelle epoche passate una certa serie di colori, si adattava indifferentemente ad ogni attività umana; oggi invece ci sono colori differenziati per ogni caso. Le immagini di una volta erano quasi tutte dipinte o disegnate o scolpite, riproducevano il vero invisibile e riconoscibile. Oggi si può vedere anche l’invisibile attraverso molte macchine. -UNA ROSA A FORMA DI ROSA In varie parti del mondo si sta cercando di capire e di stabilire delle regole oggettive per un uso più esatto dei mezzi di comunicazione visiva. Se una comunicazione visiva deve essere fatta a persone di diversa origine in varie parti del mondo, occorre che questo messaggio non si presti ad errate interpretazioni; dentro di noi avviene una catalogazione di stimoli che ci permette di mettere in ordine le immagini che vediamo per una più rapida interpretazione. -GLI STILISTI Lo styling è un tipo di progettazione che si limita a dare una veste di attualità o di moda a un prodotto qualunque. È interessato alla linea, forma scultorea, idea strana; il progetto è schizzato attraverso matite colorate. Poi viene elaborato e ridisegnato in grande con matite a carboncino, è sempre in prospettiva con effetti speciali di brillantezza, luce e riflessi. Successivamente si passa al modello di gesso e si studia la forma in tutti i rapporti volumetrici e i raccordi. Lo stilista opera per contrasti. -ARTE MISTERIOSA Dove il messaggio non appare chiaramente ma è nascosto dietro un quadro, oggetto, dipinto. -CARATTERIZZAZIONE VISIVA Nel mondo delle immagini pubblicitarie che servono alla comunicazione e all’informazione visiva vi sono delle regole; queste regole nascono da ricerche e da inchieste e si risolvono in dati statistici. Risulta evidente che alle regole generali per un buon manifesto occorre aggiungere una nota che si chiama caratterizzazione in modo da essere differenziato dagli altri. Il problema è caratterizzare l’immagine. È necessaria una coerenza tra forma e prodotto, tra colore e prodotto. Occorre una ricerca visiva in base alle caratteristiche psicologiche del prodotto e trovare quelle immagini, quel modo di rappresentare le figure, quei colori e quelle tecniche più coerenti. Vi sono dei prodotti ben caratterizzati già come tali i quali hanno in sé le immagini del mondo al quale sono destinati. La comunicazione deve essere immediata e precisa. - VARIAZIONI SUL TEMA DEL VISO UMANO Il designer grafico opera senza preconcetti limitativi e senza esclusione di mezzi; le sue ricerche lo portano a provare tutti gli strumenti tecnici e tutte le combinazioni possibili allo scopo di raggiungere quella particolare immagine che risulti più idonea alla ricerca che si deve fare. Normalmente il designer grafico fa centinaia di piccoli disegni per poi sceglierne uno. - LA FORMA DELLE PAROLE Ogni lettera che compone una parola ha una forma ma l’insieme delle lettere che compongono la parola danno una forma globale; si parla di parole stampate o scritte. Le parole dette o sentite alla radio non hanno forma. Alcune parole sono talmente conosciute che se noi

togliamo tutte le lettere meno quella o quelle caratterizzate e le sostituiamo con delle sbarrette nere, noi leggiamo sempre lo stesso nome e in un secondo momento ci accorgiamo che c’è qualcosa di diverso. Questo può avvenire se noi conserviamo la forma della parola. Conoscere la forma delle parole, studiarne le possibilità comunicative formali, può essere molto utile per il designer grafico nel caso di progettazione di avvisi o segnali da leggere in fretta. -TETRAGRAMMI E POESIE Esiste un tempo di lettura per ogni testo. Lettura veloce quando il carattere tipografico è semplice e molto chiaro, gli spazi tra le parole e tra le stesse lettere sono calcolati con precisione ottica, lo spazio attorno alla parola è sufficiente per isolarla dalle cose che si trovano attorno e il colore della parola e dello sfondo non sono complementari; è necessaria nei segnali stradali. Lettura rallentata necessaria quando si legge un buon libro. -DUE IN UNA Non tutti vedono altre immagini in una, oppure non tutti vedono nello stesso modo, dipende dalla natura delle immagini e delle persone. La faccenda delle due immagini in una o più immagini simultanee è da considerare, da parte del designer grafico, nel caso di informazione concentrata e progettabile secondo regole precise. Queste figure possono essere utili in un manifesto pubblicitario; possono essere inoltre evidenti o nascoste. -UN LINGUAGGIO DI SIMBOLI E DI SEGNI? Gran parte delle nostre attività sono oggi condizionate da segni e simboli usati oggi a scopo di comunicazione e informazione visiva. Ogni segno e simbolo ha un significato preciso di valore internazionale. -12000 COLORI DIVERSI Esistono 12000 colori in un campionario di una società americana per la produzione di materie plastiche e servono per garantire una produzione costante secondo le richieste del mercato. Esiste un altro campionario di 1200 colori visibili, catalogati e numerati utili quando si deve stabilire una serie di colori per una collana di libri. Il bianco e il nero non sono colori ma corrispondono alla luce e al buio. Ogni colore cambia secondo la materia sulla quale è fissato. È la natura della superficie, liscia o ruvida a determinare queste varianti. GRAPHIC DESIGN -IL MANIFESTO A IMMAGINE CENTRALE Il manifesto si deve nettamente staccare dagli altri manifesti, balzare fuori e colpire il passante. Molti manifesti vogliono farsi sentire a tutti i costi anche se non hanno nulla da dire e gridano con il colore forte, il formato e la quantità. Le ricerche visive ci insegnano che bisognerebbe usare un certo colore insolito, una forma diversa, dare un’informazione esatta e immediata. Esiste uno schema di manifesto ai quali i grafici fanno riferimento. Un errore è il comporre un manifesto tagliando la superficie in parti diverse come colore e come interesse. Un manifesto fatto così si mimetizza con gli altri perché ogni parte nella quale è tagliato dalla composizione, si collega visivamente al manifesto vicino per cui, alle volte, succedono delle strane informazioni che oltre a confondere il pubblico, annullano l’efficacia del messaggio. -UN MANIFESTO SENZA DIMENSIONI

Si può progettare un manifesto che abbia dimensioni illimitate, sia in lunghezza che in larghezza. Normalmente i manifesti vengono progettati come manifesto singolo e affissi sui muri delle città. È possibile progettare dei manifesti come se fossero dei motivi di carte da pareti. Le due zone verticali ai limiti destro e sinistro di un manifesto sono delle zone da considerare perché possono servire come zona neutra per staccare il manifesto dagli altri oppure come zona calcolata per combinazioni moltiplicanti. -LIBRI PER BAMBINI Per entrare nel mondo di un bambino bisogna sedersi per terra, non disturbare il bambino nelle sue occupazioni e lasciare che si accorga della vostra presenza. Per l’editore importante è che il libro sia vistoso. Un buon libro per bambini dovrebbe avere una storia molto elementare e mostrare figura intere, a colori, molto chiare e precise. I bambini sono degli attenti osservatori e si accorgono di tante cose che agli adulti sfuggono. -INDUSTRIAL DESIGN -LA MINIATURIZZAZIONE DELL’ARTE Tutti gli oggetti che ci circondano tendono a ridurre sempre più le loro dimensioni di ingombro senza diminuire la loro funzione. Tutto si trasforma per ragioni economiche: minori ingombri, minori spese; stessa cosa vale per la casa d’abitazione che cerca di ridurre lo spazio senza perdere il comfort. La casa del futuro sarà una casa minima e comodissima. Un artista può fare dell’arte con qualunque mezzo. -COME SI VIVE IN UNA CASA GIAPPONESE TRADIZIONALE La vecchia casa tradizionale di legno e paglia e carta. Il modulo, la prefabbricazione, la produzione in serie sono già applicate da anni nella casa tradizionale giapponese. Altra conquista giapponese è quella delle pareti spostabili e della parete continua. Secondo il sole, il vento, il freddo o il caldo si può organizzare la casa come si vuole. Non esistono mobili d’arredamento. Circolazione dell’aria regolata in modo naturalis materiali per la costruzione sono usati allo stato naturale e secondo una logica. Colore degli ambienti è neutro. -CHE COS’E’ IL BAMBU’ Il bambù è come un tubo verde con ogni tanto una chiusura interna, indicata dall’esterno con uno spigolo circolare. I giapponesi ne fanno tubazioni rompendo le chiusure interne con un lungo ferro, impalcature, siepi, vasi. Ogni paese eccelle in qualcosa ed è uguale agli altri nel resto. -UNA FORMA SPONTANEA La natura crea le sue forme secondo la materia, l’uso, la funzione, l’ambiente. Forme semplici o forme complesse sono costruite secondo leggi di economia costruttiva. Una cosa esatta è anche bella, per cui lo studio e l’osservazione delle forme spontanee naturali risulta utile al designer il quale si abitua ad usare i materiali per la loro natura, le loro caratteristiche tecniche. Gli industriali a volte hanno delle fissazioni, si impongono dei limiti. -LAMPADA PRISMATICA Un bravo designer si deve anche preoccupare, in sede di progettazione, di far sì che un oggetto che abbia notevole ingombro, al momento della sua funzione, non lo abbia più al momento che viene conservato in un magazzino o spedito. Le spese di spedizione e di magazzino vengono ridotte. Molti designers progettano oggetti smontabili. Togliere invece di aggiungere. Arrivare

ad una semplificazione, eliminando il superfluo per realizzare l’essenziale. Dove è possibile si deve fare una scelta del materiale e delle tecniche. -GLI OGGETTI CONSUMATI Caso del cucchiaio che venendo a contatto con il fondo della pentola viene modellata la punta. Il designer perciò capisce quale forma deve dare a ciò che sta progettando, particolarmente nel caso di uno strumento che deve venire a contatto con altri oggetti avere la sua giusta forma secondo l’uso. In certi casi l’usura determina una soluzione opposta. -L’ARANCIA, I PISELLI E LA ROSA oggetti naturali hanno elementi in comune con gli oggetti progettati. •Alcuni Arancia L’arancia è un oggetto quasi perfetto dove si riscontra l’assoluta coerenza tra forma, funzione, consumo. Unica concessione decorativa si può considerare la ricerca materica della superficie dell’imballaggio trattata a buccia d’arancia. riscontra un’eccessiva variazione. restino •possibile Piselliinalterate. Una variazione caratteristica Nel caso aumenta della tipica produzione le possibilità di queste dei di produzioni piselli vendita s•purché Rosa è la le variazione caratteristiche nelladel serie. prodotto Ogni Una razionale concezione della funzione sociale dell’Industrial Design non può che rinnegare quella produzione di oggetti inutili all’uomo. La coerenza formale da sola non basta a giustificare oggetti prodotti senza alcuna analisi preventiva delle possibilità di mercato. -UNA SCULTURA DA VIAGGIO Ci sono varie tipi di sculture: quella classica, aggressiva. C’è sempre il problema del gusto, dell’estetica e altre ragioni che conducono un buon progetto in tutt’altra direzione. Bisognerebbe fare discorsi impostati su soluzioni oggettive di problemi reali, fuori da ogni considerazione personale sull’estetica, sul gusto, e sull’arte di modellare le forme. Progetti basati su dati statistici e su prove di laboratorio, su controlli continui tra funzione, forma, costo. -CASE SIGNORILI CON FINITURE DI LUSSO Non è la comodità, l’intimità, l’abitabilità che interessa al pubblico ma il lusso. Generalmente viene confuso valore con prezzo e quelle cose che costano di più, quelle sono di lusso. -L’AUTORITA’ OGGI Interessante è analizzare oggi cosa si intende per autorità e come l’autorità possa essere considerata nel prossimo futuro. fin dall’ antichità l’autorità era imposta attraverso simboli magici. Man mano la società progredisce e le persone non vogliono più le false autorità ma vogliono una persona competente che risolva con loro i problemi della società di oggi. Un esempio di vera autorità sta nell’uomo di scienza. Dovranno essere abbandonati i simboli della falsa autorità, del prestigio, della ricchezza, del lusso dovranno essere abbandonati proprio perché finiranno per segnalare la presenza di false autorità. -LE POSATE Oggi ci sono posate per ogni uso specifico, che ogni funzione vuole la sua posata. -QUESTE NON SONO TUTTE Da molti anni, architetti e designers hanno progettato milioni di sedie e poltrone tutti diversi e inventati. DESIGN DI RICERCA -IRIS Un modo per capire la natura è osservare le forme durante la loro trasformazione, seguirne i cicli evolutivi. C’è un modo di copiare la natura e un modo di capire la natura. Copiare la

natura può essere una forma di abilità manuale e può anche non aiutare a capire per il solo fatto che ci mostra le cose come normalmente si vedono. Studiare le strutture naturali, osservare l’evoluzione delle forme può dare a tutti la possibilità di capire sempre più il mondo in cui viviamo. -CRESCE E SCOPPIA I segreti del mestiere sono una serie di regole e di metodi di lavoro basati sulla logica, sull’esperienza, una serie continua di osservazioni, di pensieri, di considerazioni le quali vengono portate avanti dal ragionamento. Oggi siamo abituati a scomporre gli elementi che formano le cose note. -FORME CONCAVE/CONVESSE Sono forma plastiche che nascono da un quadrato di rete metallica; sono fragili e non sono commerciabili. -STRUTTURE CONTINUE Mostra 1961-Milano-presso Galleria Danese Vengono esposti oggetti realizzati in alluminio anodizzato naturale, lastra piegata tutti composti da elementi modulati incastrati tra loro. Questo elemento base che, incastrato con un certo numero di suoi simili, dava forma alle strutture esposte che erano di tre tipi. Ogni tipo dava una forma finale diversa e ogni oggetto si presentava come una parte di un infinito modulato. Gli elementi che formano le strutture continue sono progettati in base alla forma elementare del quadrato e dell’angolo di novanta gradi. Una struttura continua può essere formata da un numero imprecisato di parti uguali. L’oggetto risulta ricomponibile in vari modi a seconda che i vari pezzi vengono montati in uno stesso senso o voltati nel senso opposto o alternati o variati. Questa struttura viene ad avere l’aspetto di una scultura concreta oppure qualcosa che sta tra scultura e mondo minerale; in generale ogni cosa che cresce secondo una struttura interna particolare, il limite dell’oggetto è dato da condizioni ambientali, il limite di una struttura continua è dato dall’interesse di chi la possiede e dalle condizioni dell’ambiente nel quale verrà posta. Durante la crescita delle forme naturali l’ambiente ne modifica continuamente la forma. Le strutture interne si adattano e danno vita a tante forme diverse, tutte della stessa famiglia ma diverse. La scultura ci dà un aspetto della realtà e uno solo. Superato il pensiero dell’opera d’arte come pezzo unico e raro, indipendentemente da quello che esprime. Ogni struttura continua riprodotta in un certo numero di copie disuguali sia come numero degli elementi costitutivi, sia come disposizione. Queste strutture sono oggetti che possono venire usati appoggiandoli da qualunque parte o tenendoli appesi. L’unica cosa che non varia con la scultura concreta è il modulo, ma già esso stesso è variabile come quantità e disposizione nell’insieme dell’oggetto. L’arte troppo definita, conclusa e limitata a una unica manifestazione lascia lo spettatore estraneo :o accetta il fatto compiuto o niente; nell’Opera aperta lo spettatore partecipa più attivamente modificando l’oggetto secondo il proprio stato d’animo. -IL Tetraconco Oggetto di arte programmata, costruito in serie limitata. Ogni elemento è in rapporto con gli altri elementi e con l’insieme secondo rapporti geometrici. L’osservazione di due colori complementari annulla la percezione della materia sulla quale i colori sono dipinti. Il tetragono presenta allo spettatore una combinazione mutevole di due colori complementari. L’osservazione dell’oggetto dovrebbe portare lo spettatore a considerazioni sulla variabilità delle cose della natura. L’arte del passato ci aveva abituati a osservare una natura fermata; non c’è nulla di fermo in natura. Oggi l’arte programmata vuole far conoscere le forme mentre

si formano e non può usare me...


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