Riassunto - Arte Contemporanea dal 1945 al 2001- Storia dell\'arte contemporanea A+B PDF

Title Riassunto - Arte Contemporanea dal 1945 al 2001- Storia dell\'arte contemporanea A+B
Author Giulia Morelli
Course Storia dell'arte contemporanea A+B
Institution Università degli Studi di Roma Tor Vergata
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Riassunto della seconda parte dell'esame del Prof. Stefano Gallo.
Dal 1945 al 2001 MODULO B...


Description

DAL NEOREALISMO ALLA CYBORG ART (introduzione) Arte contemporanea = espressione problematica , come scrive Jacques Derrida nel “ Tempo dell’arte”. Volendo, quindi, seguire un criterio storico e convenzionale dell’arte, si può dire che l’avvio “ufficiale” della contemporaneità sia nel 1860 (anno d’apertura del “Salon d’indèpendants” francese). —> data emblematica che attribuisce all’ Impressionismo la capacità di rompere col passato, in particolare con la tradizione “moderna” e quindi per dare inizio ad un’epoca rivoluzionaria. Epoca caratterizzata da acceleramenti e cambiamenti fulminei del pensiero artistico. L’artista di oggi può muoversi in un’ampia fetta di cronologia , avvertendo la storia, l’arte e il flusso di idee come continuum. Tuttavia, si può comunque tracciare una storia dell’arte contemporanea e quindi si potrebbero perdere di vista i cambiamenti e le evoluzioni capaci di modificare continuamente quella stessa struttura. = concetto e cronologia di arte contemporanea IN CONTRADDIZIONE. Infatti la contemporaneità quanto più si avvicina ai giorni nostri, tanto più possiede in sé cellule di un futuro già in atto che genera aggregazioni non sempre del tutto predicidibili. Come se la legge di “causa -effetto” , qui, si direbbe infranta. Per delimitare la storia più recente si divide la prima metà del secolo dalla seconda, distinguendo tra: Avanguardie Storiche (o prime avanguardie) e Secondo Avanguardie. —> opzione drastica che interrompe l’idea di continuum. —> questo “taglio” netto è stato generato dagli eventi della Seconda Guerra Mondiale che ha visualizzato il fallimento generale dell’utopia avanguardista: l’arte come trasformazione della vita. In questo periodo si è cominciato ad avvertire la condizione di “MORTE DELL’ARTE” (come viene sintetizzato da Carlo Giulio Argan). Prima di tutto vi è una rivolta morale: una società che accetta il genocidio, campi di sterminio, bomba atomica… nel contempo non può considerarsi creativa. Se il 2° evento mondiale determina la crisi di un’utopia estetica, nel campo artistico come reagirà ogni arstita?!...Ebbene:

° 1936, PABLO PICASSO—> Realizza GUERNICA = accusa contro il bombardamento indiscriminato della piccola cittadina basca da parte dei nazisti. (Negli stessi mesi Breton è in messico da Trotzkj per articolare una convergenza tra surrealismo e anarchia); Dipinge anche L’ OSSARIO che raffigura un gruppo di corpi dilaniati nei campi di sterminio. ° 1940, TEDESCHI INVADONO PARIGI—> MATISSE = si rifiuta di partire per il brasile e continua a DIPINGERE le sue ESPLOSIONI CROMATICHE quasi come antidoti alla realtà mortifera. ° DUCHAMP—> realizza BOITE EN VALISE = un micro museo portatile in cui protegge e raccoglie le sue opere . ° ALBERTO BURRI—> comincia a dipingere proprio nei suoi giorni di prigionia in Texas. L’asse culturale si sposta dall’Europa agli Stati Uniti d’America i quali fanno un’opera di recupero della cultura europea.—> il centro della cultura artistica mondiale non sarà più Parigi ma l’asse

Londra- New York. Le conseguenze di ciò nel campo artistico furono ben visibili: RAFFORZAMENTO DEL COLLEZIONISMO; come il Museo del Louvre da parte di Napoleone ebbe un peso importante per lo sviluppo della pittura francese dell’800, adesso IL COLLEZIONISMO AMERICANO permise la creazione di una nascente cultura caratterizzata dalla confluenza complessa delle ricerche più avanzate.

CAP. 1. 1- IL COPRO POST-ATOMICO E LA DISGREGAZIONE DELL’IO , ANNI 40 ANNI 50

1945-68 —> cambiamento dei criteri geografici di riferimento, come abbiamo visto, a causa della Seconda Guerra. Fino alla Seconda Guerra i movimenti artistici mantenevano caratteristiche legate alla loro nazionalità d’appartenenza. Dal ’45 in poi essi nascono all’insegna di un’ INTERNAZIONALIZZAZIONE che ELIMINA il PROVINCIALISMO per conferire un peso più ampio alle problematiche trattate dagli artisti di diversa provenienza. 2° metà del 900 —> si contraddistingue per l’internazionalizzazione , per il dibattito teorico sulle nuove modalità di rappresentazione del reale. QUINDI: spostamento di centralità dell’immagine pittorica-scultorea tradizionale con quella FOTOGRAFICA, CINEMATOGRAFICA E MASS-MEDIATICA = PASSAGGIO DA UNA CONDIZIONE ARTIGIANALE/MANUALE DELL’ARTE AD UN SISTEMA DELL’ ARTE Più EFFICIENTE E TECNICIZZATO.. in vista dell’espansione dell’industria culturale. L’INFORMALE che scandice GLI ANNI 50 all’insegna di una rivalsa DELL’ESPRESSIVITà INTERIORE COMPLETAMENTE SCISSA DAL REALE = alla rappresentazione del reale si preferisce la rappresentazione dell’IO, OVVERO UNA REALTà INTERIORE ESALTATA E MONUMENTALIZZATA in un processo di “de-formazione” radicale. Quindi L’ESPRESSIONISMO ASTRATTO AMERICANO si dimostra vince poiché riassume in sé le sue spinte epocali più contraddittorie: l’anelito di una rappresentazione di un nuovo paesaggio oggettuale e l’urgenza di cristallizzare all’esterno le PULSIONI INDIVIDUALI.

NEOREALISMO ( Europa, USA, 1941-49): urgenza di documentare gli orrori bellici dagli intellettuali come spinta a intervenire nella raffigurazione del mondo. HOPPER —>dipinge l’America suburbana, notturna e silenziosa con le luci al neon..provenienti dalle grandi vetrate trasparenti di uffici e bar che svelano la fine dell’intimità e la solitudine dell’uomo moderno. Secondo Argan, Hopper è un “realista senza ideologia, un primitivo senza falsi candori”. —>opera: I nottambuli . Quest’opera traduce in pittura tutto il fascino della street life americana. Mentre per il REALISMO Nell’accezione STATUNITENSE che si concentra sull’idea di “hic et nunc” = qui e ora di un’esistenza qualunque , vi è lo scultore rumeno CONSTANTIN BRANCUSI che a Parigi struttura il proprio atelier di Montparnasse come “ambiente totale della scultura.

IN INGHILTEERRA, Il pittore Sutherand fa propria la matrice visionaria di Blake e la filtra attraverso il tema surrealista della “Metamorfosi” mescolando iconografia umana e animale. LUCIANA FREUD—> è il disegnatore figurativo degli anni 40 = attraverso questo fa un’analisi della condizione umana senza falsi pudori, esplicitamente rivolta contro le “belle peinture”. —> dipinge la carnalità imperfetta: rughe, seni cadenti..vene.. SCULTORE INGLESE HENRY MOORE—> ritoran alla raffigurazione più esplicita del tema della guerra ; i corpi appaiono come volumi anatomici. Negli anni 40 il NEOREALISMO pervade tutte le arti, alimentando una riflessione sull’individuo post-anatomico. In particolare nella Arti visive si apre una fase di ANTROPOCENTRISMO in cui la figura umana è trattata come fonte primaria di curiosità e riflessione.

FRANCESCO BACON—> Dopo Picasso, pittore del “REALISMO TRASFIGURATO” . Irlandese di nascita e inglese d’adozione. Autodidatta. La sua pittura accumuna : surreale-cubisti e opere iperrealiste. Il metodo di Bacon consiste nell’utilizzare la fotografia come base formale su cui, attraverso pennellate devianti , la figura del soggetto viene deformata. Lascia comunque quei tratti basilari del volto che rendono riconoscibile il soggetto. MANIPOLA LA REALTà VISIBILE IN FUNZIONE DELLE “DISTORSIONI” DELLA PROPRIA PERSONALITà.

2- EVOLUZIONI/ INVOLUZIONI DELL’INFORMALE. EUROPA, ANNI 40-50:

Nel ’47 (anno cruciale di rapporti tra Europa e America), l’artista francese MATHIEU con lo spagnolo TAPIES e i tedeschi WOLS, organizza a Parigi una mostra collettiva nella galleria Collete Allendy . La mostra si propone di presentare un genere di PITTURA ANTI-FIGURATIVA, ovvero una scrittura spontanea e iconoclasta, basata sulla velocità di esecuzione . Questo FENOMENO si chiama: ASTRAZIONE LIRICA, TACHISME ed infine ART INFORMEL. —> termine coniato a Parigi del 1950 dal critico Tapiè. suggestioni dalle ricerche della psicoanalisi , dall’indagine surrealista sull’automatismo e della filosofia esistenzialista, cominciano a perseguire la NEGAZIONE DELLA FORMA come entità definita, disegnata e progettata. —> PER FAR EMERGERE: GLI IMPULSI INDIVIDUALI. —> L’arte dell’ Informale non rappresenta i fenomeni esterni, ma intende porsi essa stessa come “fenomeno” reale che mostra il proprio “farsi” . —> PER GLI ARTISTI INFORMALI LA REALTà RISIEDE NEI MODI E NEI PROCEDIMENTI ESPRESSIVI DI COLUI CHE MANIPOLA LA MATERIA. —> CENTRALITà DELLA MATERIA—> MATERIA CHE SIMULA LA REALTà. IL SEGNO ACQUISTA VALORE IN Sè.

IN ITALIA, aderiscono all’Informale: EMILIO VEDOVA, GIULIO TURCATO, AFRO BASALDELLA, RENATO BIROLLI, ENNIO MORLOTTI, MATTIA MORENI, TOTI SCIALOJA E ALBERTO BURRI.. —> LA BASE delgi artisti informali è COMUNE, tuttavia emergono delle DIFFERENZE. —> TAPIES E BURRI HANNO IL MERITO DI AVER AFFRONTATO LA RICERCA DI “UNA NUOVA MATERIALITà” BASATA SULLA TECNICA DELLA GIUSTAPPOSIZIONE.—> Ampie tele dell’artista catalano dalle superfici scabre, grumose e intersecate da grosse crepe, assomigliano a paesaggi eternamente ingranditi

nei toni giallo-ocra-marrone; esse si pongono come realtà fenomeniche se stanti che traggono dalla natura suggestione come la rugosità e la porosità.

WOLS, TOBEY E MATHIEU—> ° WOLS: la sua produzione si concentra a Parigi. Produzione di grandi tele dipinte con colori smaltati popolate da chiazze alternati a segni filiformi accostate a materiali rugosi. Nelle opere di Wols la tecnica dell’improvvisazione è funzionale allo scopo di ottenere immagini spontanee e non premeditate. —> la linea artistica si stacca sempre più dalla realtà visibile . ° TOBEY: le sue opere si collocano come fondative di tutto il fenomeno informale come l’espressione della confluenza tra cultura d’Oriente e d’Occidente. Infatti TOBEY tenta di avvicinarsi alla pittura ORIENTALE, assimilando gli insegnamenti della filosofia zen= da qui nascono LE SCRITTURE BIANCHE (in seguito all’incontro col pittore cine Teng Kwei). Ovvero: disegno all-over . La tela viene riempita fino ai margini da motivi che si ripetono. ° MATHIEU: E’ il primo che usa il colore spremendolo direttamente dal tubetto, in modo da disegnare e dipingere nel contempo. Traccia sulla tela tratti estemporanei ed imprevedibili.

JEAN FAURTIER—> Peculiare: si avvaleva di stratificazioni di una miscela di tempera e colla , come se dovesse preparare un intonaco, con un contorno di cera su cui veniva fatta cadere la polvere di pastello colorata. In tal modo l’artista creava sulla tela delle SUPERFICI TATTILI COMPLESSE. JEAN DUBUFFET—> Per questo artista si può parlare di un primo periodo “preistorico” in cui l’artista di dedica ai ritratti, nature morte e incisioni. —> Poi seguono 3 cicli: 1- attento ai materiali offerti dalla natura: terre di farfalla, frammenti botanici, pezzi di lava, impronte, lische di pesce= INSERIMENTI MATERICI CHE CREERANNO I SUOI “ASSEMBLAGES”. 2- LINEA tendente al MENTALE e al PROGETTUALE= ANTI - NATURALISTICA—> creazione di oggetti, sculture, monumenti e architetture. 3- registra IL RITORNO AL DISEGNO ALLA PITTURA E AL COLORE.

3- ESPRESSIONISMO ASTRATTO, TRA ACTION PAINTING E COLOR-FIELD ABSTRACTION ; USA ANNI 40-50:

Nella nascente arte americana degli anni 40 si intersecano influssi espressionistici, astrattisti e surrealisti . Il gallerista SIDNEY JANIS consacra l’unione dal surrealismo all’Espressionismo Astratto nel 1944 nel Francisco Museum con una mostra “Abstract and Surrealist Painting in America” . La tradizione del MODERNISMO EUROPEO, invece, si trapianta con JOSEF ALBERS. —> Sarà il critico Roberto Coates a coniare l’espressione “ESPRESSIONISMO ASTRATTO” che unisce già del doppio nome due posizioni teoriche difficili da far conciliare.—> ASTRAZIONE E FIGURAZIONE INSIEME, ALL’INSEGNA DELLA GESTUALITà. L’ESPRESSIONISMO ASTRATTO sviluppa al suo interno 2 filoni: 1- ACTION PAINTING; 2- COLORFIELD ABSTRACTION. —> 1: espressionismo puro. Si evoleve verso una gestualità irruente che

impegna il corpo dell’artista in vere e proprie azioni pittoriche. —> Artisti Action Painting: JASON POLLOCK, KOONING, MOTHERWELL. KLINE. —> 2: questo secondo filone tende all’astrazione. Abbandona il rigore costruttivo dell’astrazione geometrica a favore di campiture estese di colore piatto dalla forte carica ipnotica, che mirano ad un coinvolgimento psichico-percettivo dell’osservatore; Con BARNETT NEWMAN, REINHARDT, ROHTKO, MORRIS LOUIS, NOLAND, CLYFFORD STILL. L’espressionismo Astratto è subito sottoposto a un immediato processo di internazionalizzazione.

CAP.2 - L’ARTE POST BELLICA TRA REALISMO E ASTRATTISMO. ITALIA 1945, FINE ANNI 50: Analisi di qualità e di ripresa artistica italiana del dopoguerra. Si usa l’arte, arte visiva, per scopi propagandistici, ai fini di un collegamento vincolante tra arte e storia politica: è il fenomeno del Fronte Nuovo dell Arti e del Realismo Socialista in Italia ( e di altri casi di “realismo sociale”).—> Bisogno primario di RISTABILIRE una NUOVA PARTENZA IDEOLOGICA a cui far corrispondere anche una sorta di riassestamento etico. —> ideologia antifascista. l’arte italiana oscillerà a lungo tra figurazione e astrazione Dopo la guerra gli artisti italiani riprendono la ricerca pittorica dagli esiti post- cubisti. Li accomuna l’interesse per una FORMA e una COMPOSIZIONE che RESTITUISCANO all’osservatore tutta la COMPLESSITà del mondo modernizzato. IL FRONTE NUOVO DELL ARTI (FNA) —> nasce come una specie di alleanza in nome di impegno etico e politco di artisti antifascisti di diverse generazioni che si propongono di avere parte attiva nella trasformazione politica e sociale del paese. : - aumentano la frequenza con realtà —> “l’arte non è il volto convenzionale della storia, ma la storia stessa, che degli uomini non può fare a meno”.—> La loro produzione si caratterizza per la ripresa di modi espressivi e tecniche tradizionali.

MOVIMENTO PER L’ARTE CONCRETA (MAC): per uscire dal vicolo cieco dell’a realismo/astrattismo, si concentrano sul binomio: astratto/concreto. —> PENSIERO ANTIREALISTA DELLE AVANGUARDIE STORICHE E SI RIALLACCIANO AL CONCRETISMO .—> Manifesto dell’arte concreta. L’idea centrale del MAC è che ogni forma d’arte debba essere una “FORMA PURA” , autonoma da ogni riferimento naturalistico e da ogni desiderio di rappresentatività del reale. il MAC si consolida nei primi anni 50 , grazie ad artisti quali: LUCIO FONTANA, LUIGI VERONESI, MARIO NIGRO, CARLA ACCARDI.. IL MAC cerca di stringere alleanze storiche con altri gruppi non figurativi affini come Forma 1 e il Group Espace di Parigi.

CAP. 3

ARTE COME EVENTO SPAZIALE E COGNITIVO AL SUPERAMENTO DELL’ARTE, EUROPA-USA ’47, FINE ANNI 60: E’ Umberto Eco a sottolineare il desiderio dell’arte “di trovare- in anticipo sulle scienze e sulle strutture sociali- una soluzione alla nostra crisi e la trova nell’unico modo che le sia possibile , sotto specie immaginativa. che valgono quasi 'metafore epistemologiche ‘: e costituiscono un nuovo modo di vedere, sentire, capire e accettare un universo in cui i rapporti tradizionali sono andati in frantumi e in cui si stanno faticosamente delineando nuove possibilità di rapporto. Questo l’arte fa rinunciando a schemi che l’abitudine psicologica e culturale avevano reso talmente radicati da apparire ‘ naturali’ - e tuttavia rimettendo in gioco, senza rifiutarli, tutti i portati della cultura precedenti e le sue esigenze ineliminabili”. coinvolgimento dell'osservatore della quarta dimensione spazio-temporale , attuando un’istanza di superamento dell’arte .

1- LO SPAZIALISMO:

Questo fenomeno coincide con una nuova concezione dello spazio fisico e fenomenico e indica l’URGENZA DI MATURATE IL RAPPORTO TRA UOMO E LO SPAZIO CHE LO CIRCONDA.. REINTERPRETA: in maniera inedita il modello rinascimentale perdurato fino all’800, - modello CUBO-FUTURISTA e rinnova il linguaggio della pittura e della scultura per adeguarlo alle conquiste del progresso scientifico e tecnico. DILEMMA: come e se rappresentare la realtà; oppure la realtà è solamente una finestra sul mondo visibile o come un territorio autonomo in tutto e per tutto. Alcuni artisti italiani come FONTANA , CRIPPA, DOVA, BAJ… cooperano nel TENTATIVO di STRUTTURARE programmaticamente una nuova spazialità sia attraverso le opere d’arte sia nella riflessione teoria che sfocia in 8 manifesti. LUCIO FONTANA—> Nella sua attività di scultore predilige soprattutto materiali come il gesso, il mosaico policromo, grès, il cemento graffito , la terracotta e la ceramica.—> USO SPERIMENTALE DI MATERIALI MALLEABILI UNITO ALLA SCELTA DI TEMI NATURALISTICI, caratterizza la sua 1° produzione PRIMITIVISTA-ESPRESSIONISTA. 1° MANIFESTO: l’arte è eterna , ma non immortale 2° MANIFESTO SPAZIALE: l’opera d’arte è distrutta dal tempo—> Primo tentativo di Lucio Fontana di allestire un Ambiente spaziale a luce nera: lo spettatore è catturato da molteplici effetti plastico-spaziali. —> l’espressività dell’artista comincia a far spazio a quella del fruitore. 3° MANIFESTO: concetti di “ASTINENZA ESPRESSIVA”: L’artista spaziale non impone più all’osservatore un modello figurativo , ma lo pone nella condizione di crearselo da sé. RADICALITà DEL PENSIERO FONTANIANO: si manifesta nelle opere successive—> La scoperta del cosmo è una nuova dimensione, è l’infinito, allora, Fontana, BUCA LA TELA che ERA alla BASE di TUTTE LE ARTI. E crea una NUOVA DIMENSIONE INFINITA CORRISPONDENTE AL COSMO. Infatti nel ’49 , Fontana inizia a realizzare i BUCHI: Schermi di carta telata bianca puntellata di vortici, di buchi numerose di grandezza varia.—> i buchi sono come lacerazioni vere e proprie

della conoscenza.—> i buchi devono assomigliare a suggestioni cosmogonie.

IPOTESI COSTRUTTIVA E CONCRETISTA DELL’ARTE: Teoria della FORMA—> Gestalt Theorie—> elaborata in Germania nel 1912, influenza gli sviluppi dell’arte contemporanea, grazie ALL’ENUNCIAZIONE DI NUOVI PRINCIPI CHE METTONO IN RISALTO LA COMPLESSITà DEL RAPPORTO UOMO-MONDO. —> Chiariscono le leggi delle nostre percezioni più ricorrenti. —> Questi studi vengono subito assimilati dagli artisti DI INDIRIZZO ASTRATTO.—> RICERCA DELL’ARTE: ASTRATTO/FORMALE. —> DINAMICO/INTERATTIVO dell’opera dei confronti dell’osservatore. ° MAX BILL—> Spiega nel suo “The Mathematical Approach in Contemporary”: L’importanza del "guardare attivamente” un’opera d’arte.—> va CONTRO alla CONTEMPLAZIONE PASSIVA= nuovo concetto estetico di “CONCRETEZZA” .—> Max Bill = TEMA DELL’INTERAZIONE PERCETTIVA.

ARTE CINETICA E OPTICAL—> Europa, USA ANNI 50-60:

Arte Cinetica= opere connesse al FENOMENO DEL MOVIMENTO, NASCE DA UNA CONSTATAZIONE: la pittura è sempre stata STATICA in sé, mentre il PENSIERO e i processi cognitivi sono DINAMICI.

CAP.4 INGEGNERI DEL “TEMPO PERDUTO”, PRIMI ANNI 60:

Qui vi possiamo collocare: Duchamp, Manzoni e Lo Savio. —> Fine anni 50. —> Duchamp= avanguardista americano. —> Manzoni e Lo Savio= avanguardisti europei. Lo scopo dei tre artisti è: non tanto di produrre arte, ma di cambiare la realtà. —> L’ANTIDINAMISMO del quadro aiuta a creare uno SPAZIO che includa lo SPETTATORE= SPAZIO CHE NON HA Più NULLA A CHE VEDERE CON LA PROFONDITà SPAZIALE. —> Va verso lo spettatore. °DUCHAMP: Blainville , 1887 - Neuilly, 1968. —> INGEGNERE DEL “TEMPO PERDUTO”=

la sua attitudine

costruttiva nei confronti del tempo perduto: memoria, vissuto psico-fisico, LIBERA COSCIENZA. "EUFORIA COSTANTE”: descritta da Duchamp lascia trapelare un’idea di fantasia e creatività che è prima di tutto una relazione tra individui in un contesto di utopica libertà intellettuale. -Seppure Duchamp ammette di lavorare nel campo delle Arti Visive, preferisce definire il suo "atteggiamento antiretinico”. Duchamp= origini DADAISTE, AFFONDANO nell’acquisizione novecentesca della scoperta freudiana DELL’INCONSCIO .—> Attenzione rivolta al processo retinico, soprattutto ai processi cerebrali superiori.—> Proprio questa svolta scientifica permette all’artista il superamento dell’arte retinica: NON è TANTO L’OCCHIO L’ELEMENTO PREDOMINANTE DEL DISCORSO ARTISTICO, QUANTO LE INFERENZE CEREBRALI E I PROCESSI SUPERIORI CUI GLI OCCHI SONO CONNESSI . Sembra che Duchamp fonda la sua poetica su una sorta di “BIOLOGIA DEL DESIDERIO” connaturata all’uomo = una sorta di motore mobile di ogni nostra attività conoscitiva.—> Con le sue opere, Duchamp, sancisce il principio del “ GUARDARE” come una condizione ...


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