Arte contemporanea (riassunto) PDF

Title Arte contemporanea (riassunto)
Author Veronica CapZ
Course Storia Dell'arte Contemporanea
Institution Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
Pages 30
File Size 1.7 MB
File Type PDF
Total Downloads 34
Total Views 139

Summary

Arte contemporanea dagli anni '50 ai primi 2000. Parole chiave sulle principali correnti e artisti che le compongono....


Description

Espressionismo Astratto • • • • • • •

nasce negli anni 50 in America grande dimensione delle opere, consentita anche dai grandi spazi americani piattezza delle superfici, intesa come abolizione della prospettiva la figura in molti casi viene abolita (no in de Kooning) ribelione alla forma grande importanza del gesto:nasce l’action painting con Pollock analogo movimento americano è quello del Color Field

newman- color field (corrente dell’Espressionismo Astratto): le opere presentano grandi campiture uniformi e piatte, dimensione molto grandi delle opera, no figurativo, artisti: Newman, Reinhard. • Action painting: Pollock aveva rivoluzionato il modo di dipingere per molti aspetti: aveva posto il supporto per terra, aveva concepito lo spazio senza ne centro ne gerarchia, aveva fatto uscire dal suo studio foto che lo ritraevano mentre dipingeva mostrando al mondo il suo lavoro (uscirà anche un film), la sua pittura era un atto liberatorio del suo inconscio (aveva seguito una terapia junghiana che poneva l’accento sulla creatività come mezzo per guarire dalla nevrosi). GRUPPO GUTAI • movimento nato a metà degli anni 50 in Giappone, realizzano opere in modo impulsivo. Questo gruppo presenta delle vere e proprie performance, in una delle

gruppo gutai- giappone quali vi erano artisti che si rotolavano nel fango o che buttavano delle secchiate di colore sui muri. Grande influenza del gruppo su Mathieu e nel suo allievo Klein (concepisce il corpo

come centro dell’energia sia fisica che spirituale). ARTE INFORMALE movimento europeo simile all’Espressionismo Astratto azzeramento espressivo ribelione alla forma, fosse questa realista o astratta il gigantismo americano, in Europa non prese mai piede le tracce lasciate dalla guerra conferirono alle opere un senso di maggiore drammaticità l’arte infrormale poneva maggiore attenzione alla materia e a un uso rinnovato degli oggetti comuni • l’Informale seguirà due strade: una valorizza il segno/gesto (è la traiettoria che si • • • • • •

Georg Mathieu avvicina maggiormente all’action painting americana), mentre la seconda via è quella volta a valorizzare la materia, i rifiuti, gli scarti. • Informale-(che predilige la gestualità)- capitanata da Georg Mathieu, formula una grafia si segni senza significato, si lascia guidare dall’inconscio, a volte dipingeva davanti a un piccolo pubblico di amici anticipando la pratica della performance. • Informale-(che predilige la materia)- il colore delle superfici viene trattato in senso plastico, chi più di tutti ha utilizzato il colore in senso scultoreo è stato

duduffet -art brut , non vi è logica, solo istinto utilizza gesso, sabbia, terra mescolata ai colori. Lo stesso Dubuffet coniò il termine Art Brut (arte rozza).

NEW DADA • nasce negli anni 50 in America, in opposizione all’Espressionismo Astratto, accusato di essere troppo elittario e di non rappresentare la realtà • grande import5anza dell’oggetto, preso a prestito dalla realtà • il New Dada porrà le basi per la Pop Art • gli artisti utilizzano la tecnica dell’assemblaggio, del collage per immettere la realtà nell’opera • materiali utilizzati: rifiuti, oggetti trovati in mercatini dell’usato, in carrozzerie,pezzi di pubblicità strappate ecc.. • artisti: Jasper Jhons, Rauschenberg, Arman, Spoerri, Mimmo Rotella

Jasper Johns

Rauschenberg

arman

POP ART • Nasce negli anni 60 a Londra, con la mostra “this is tommorow” nel 1956, anche se il movimento si svilupperà maggiormante in America • il quadropiù importante e quasi un manifesto della corrente è un piccolo collage di RICHARD HAMILTON (lui e lei in casa, sopra le scale la domestica, si evidenziano I nuovi prodotto di consumo, della nascente società di massa, lui reca in mano una

Richard Hamilton racchetta da tennis con la scritta “pop” è la prima volta che compare la parola “pop”). È l’evoluzione del New Dada americano (anni50) Annullamento della soggettività esaltazione dell’oggetto banale grande interesse per le macchine di riproduzione, soprattutto della serigrafia colori stesi in modo piatto, influenza data dalla pubblicità molto spesso opere di grandi dimensioni l’artista è visto come un artigiano, un operaio che realizza delle immagini Andy Warhol darà il via alla Factory Artisti: Roy Lichtenstein, Robert Rauschenberg, Richard Hamilton, Claes Oldenburg, Andy Warhol.. • l’introduzione della soggettività nelle immagini segnerà la fine della pop art, introducendo negli anni 70 l’iperrealismo • • • • • • • • •

MINIMAL ART • Nasce in America negli anni 60, insieme alla pop art • Il primo a utilizzare il termine “minimal art” è stato il critic RICHARD WOLLHEIN nel 65, cosi come spesso accade, gli artisti non accettarono il nome considerandolo troppo

riduttivo. Il critico parla di riduzione minimale soprattutto nel contenuto. • freddezza emozionale • oper modulari, inespressive, geometriche, seriali, ripetitive, sterili, bidimensionali, spesso monocrome • Utilizzo di materiali industriali e o edilizio (legno, ferro, plastica..) • I colori utilizzati spesso coincidono con il colore del supporto o del materiale • Tra gli elementi siano essi pittorici o scultorei non vi è gerarchia • Anticipatori: il pittore russo Alexander Rodcenko che nel 21 a Mosca espose tre tele monocrome, una rossa, una gialla, e una blu. Anticipatori Manzoni,Klein e il movimento dei Color Field (per le tele monocrome) • Molto importante Duchamp, poiché togli all’oggetto la sua funzionalità, lo svuota del suo lavoro e lo elegge a opera d’arte • Gli artisti non attribuiscono nessun valore all’opera, essa è essenziale, (è tutto ciò che vedi), non trae in inganno, per questo viene abolita la prospettiva in pittura • Pittori: Frank Stella

Judd Donald Ohne Tite Stack 1968-69 (U.S.A) – Castellani (tele trapuntate)- Opalka (tele con fitti numeri + utilizzo della fotografia) • Scultori: Donald Jodd - Robert Morris ( i loro lavori appaiono come delle istallazioni ambientali, perché dialogano direttamente con l’ambiente espositivo) • in scultura grande importanza dello spazio espositivo e grande importanza dei pieni e dei vuoti • FRANK STELLA: Vuole azzerare i valori tradizionali della pittura, l’opera è ciò che vedi, nessuna illusione. A partire dagli anni 60 realizza delle tele sagomate. Concepisce l’opera come un oggetto per questo può venire posata a terra o appoggiata alla parete. A volte lascia delle parti della tela o del supporto non colorate, riducendo al minimo anche il

frank stella colore. • DONALD JODD: Artista freddo, seriale, spesso utilizza dei macchinari per realizzare i suoi lavori, dando così la massima inespressività all’opera e una maggiore precisione nell’esecuzione. Utilizza elementi geometrici, grande importanza dei pieni e dei vuoi ( scala vista ala Tate). l’opera deve interagire in ogni sua parte con lo spazio. • ROBERT MORRIS: Famoso per le sue sculture di feltro molli, la forma è data dalla gravità. Predilige forme semplici, molto spesso le sue opere appaiono come prodotti industriali, come le grandi “L” in ferro. Per la Fattoria di Celle ha posto un

robert morris triangolo/labirinto di colore verde e bianco che richiama i colori toscani.

ARTE CONCETTUALE nasce negli anni 60 in America non è importante la forma, ma l’idea È un’arte il cui materiale sono i concetti, cosi come il materiale della musica sono le note Linguaggio grande valore, linguaggio=arte, si afferma che l’opera d’arte è un ragionamento dell’artista. Parola scritta, comunicata o discussa grande valore. • Duchamp importante perché ha eletto a titolo di opera d’arte degli oggetti comuni, cosi anche bozzetti,diagrammi,fotocopie divengono nell’arte concettuale vere e proprie opere • Si potrebbe dire che l’arte concettuale sia un’evoluzione della minimal art – da opere ridotte ai minimi termini si pass alla messa in mostra di progetti, schizzi..( da una dimensione

• • • •

• • • • •

• •

oggettuale a mentale) Grande importanza la serialità (proviene dalla minimal) – ordine seriale è un metodo non uno stile A metà anni 70 si pone la fine dell’arte concettuale, sia perché negli anni 80 c’è un ritorno alla pittura, sia perché il pubblico non aveva agito in modo diretto. Arte concettuale molto legata agli avvenimenti del tempo (guerra nel Vietnam, dittature latine Opere pre-concettuali linee di Manzoni, sigillate in astucci etichettati e datati, o con lo zoccolo del mondo cubo su cui chi ci saliva diventava un’opera d’arte temporanea. Importante Rauschenberg (quello del letto), nei primi anni 50 cancella un disegno di un suo amico pittore e lo espone bianco, cosi com’è. Azzera la forma per dare spazio alla fantasia e alle idee. (opera pre-concettuale). Le opere si connotano dalla certificazione dell’autore BRUCE NAUMAN: ha inserito più volte l’elemento verbale nelle sue opere, già a partire dal 1967. Utilizza il neon come materiale per le sue scritte disegnate nello

BRUCE NAUMAN spazio. Nauman è interessato al ruolo dell’artista come comunicatore. • JOSHEP KOSUTH: Molto importante la parola, come in Nauman utilizza scritte con il neon. Opera più famosa è una sedia vera con una foto della seria attaccata al muro e una definizione della parola sedia dal dizionario, anch’essa posta sul muro.

JOSEPH KOSUTH

ARTE POVERA • movimento artistico nato in Italia, nella seconda metà degli anni 60 (Torino in modo particolare) • 1° mostra 1967, curata da Germano Celant • Il nome nasce dalla rivoluzione compiuta nel campo teatrale da Jerzy Grotowski con il testo per “un teatro povero”- spettacoli basati sull’ abbandono del superfluo e del coinvolgimento del pubblico • Artisti aderenti al movimento utilizzano la performance e l’istallazione • Utilizzo di materiali poveri come terra, legno, metallo, stracci e schifano tele e pennelli• movimento che nega e va oltre la tradizione, si va verso un arte fatta di materiali semplici, poveri perché c’è la volontà di riappropriarsi di valori primari come il contatto con la natura(questi sono anni del boom e dove le persone iniziano a diventare superficiali, consumiste e menefreghiste..) • Questi artisti danno più valore all’idea o al tipo di percorso intrapreso piuttosto che all’opera finita (x questo vicina all’arte concettuale) • Arte povera impoverisce e minimizza i materiali e la forma, ma non l’idea • Per gli artisti è importante il presente da affrontare in modo critico • Grande importanza del gesto e della materia intesa come energia • importante: il gesto, della materia, della manualità bandita tanto dalla pop art quanto dalla minimal • L’opera spesso si presenta come un qualcosa di mutevole, esempio le azioni degli alberi di Penone • Artisti: Mario Merz- Alighiero Boetti- Kounelis- Pistoletto- Giovanni Anselmo- Pino

pistoletto venere degli stracci Pascali- Penone- Zorio corrispettivo americano:arte processuale – attitudini postminimaliste,antiformali- l’interesse si sposta su i procedimenti e sui materiali che prendono il posto di organizzazione geometrica e asettica tipica del minimalismo

• PINO PASCALI: breve vita. Utilizzo di materiali poveri, immette riferimenti naturali nei

suoi lavori come in 32mq di mare, o animali come ragni o bruchi realizzati con scovolinigrande spirito giocoso.-realizza armi che assomigliano a giocattoli. • KOUNELIS: espone 12 cavalli vivi ponendo in contrapposizione materiali rigidi con materiali morbidi (performance)- lavora spesso con lettere e numeri (vicino all’arte concettuale) • ZORIO: energia e trasformazione sempre presente , soprattutto nei crogiuoli. Elementi ricorrenti delle sue opere sono le stelle(dagli anni70), le lance,canoe pelli di

animale..

• PENONE: mette in relazione il tempo dell’uomo con il tempo della natura- performance degli alberi mirano a modificare il processo di crescita degli alberi(1968)- nel 70 compie opere di body art come quando si mette delle lenti specchiate sugli occhi- ci sono alcune opere di terracotta, soffio, dove immette l’impronta del suo corpo come segno di memoria, vi è contatto diretto tra corpo e materia, divenendo opere ambientali, se messe in relazione alla natura, natura non da dominare ma da riscoprire. altre opere ambientali sono gli alberi in bronzo che si camuffano perfettamente con la natura. A Versailes cade una grande quercia e Penone la scuota. Grande importanza rapporto uomo natura per questo vicino a Beuys. Il giardino delle sculture fluide- si tratta di una grande opera ambientale permanente nei giardini di una Reggia, l’idea era quella di ridonare al giardino seicentesco l’antico splendore caratterizzato dall’intreccio di componenti vegetali , opere scultoree e giochi d’acqua andati completamente distrutti. La conformazione del Parco Basso della Venaria e la sua storia sono stati i riferimenti più immediati con cui Penone ha affrontato la committenza. La suddivisione degli spazi permette alle opere di non essere svelate nel loro insieme ma vengono selate a mano a mano. Le opere si inseriscono nel Giardino come nelle stanze di un museo.Nel suo insieme il Parco Basso è la manifestazione del connubio tra la storia antica e la sensibilità contemporanea, sottolineato dall’intreccio dei materiali più tipici del fare artistico con gli elementi naturali. elementi vegetali – alberi, siepi, tronchi – e i materiali più tipici del fare artistico – il bronzo, la pietra e il marmo – si fondono armoniosamente. Il percorso, scandito attualmente da undici opere, ad esempio il Disegno d’acqua, uno specchio d’acqua dove appare e scompare un’impronta digitale.



ALIGHIERO BOETTI: “io che prendo il sole a Torino”, funzione come prova d’identità in

molti suoi dipinti immette lettere coloratissime • PISTOLETTO: “venere degli stracci” mette in relazione e in dialogo 2 mondi quello della classicità e della perfezione con quello della contemporaneità caotica e multicolore. • MARIO MERZ:”igloo” come archetipo di casa

mario merz LAND ART -Arte ambientale: possono essere luoghi chiusi(spazi espositivi) o aperti (opere di land art)Boccioni all’inizio del Novecento aveva già ipotizzato un dialogo diretto tra la scultura e l’ambiente in cui essa si trovava. Un grande contributo all’arte ambientale la da Duchamp quando negli anni 30 appende al soffitto 1200sacchi di carbone. Fondamentale Fontana con le sue opere ambientali formate da luce e spazio: nel 1949 a Milano presenta una sala nera dove grazie alle luci wood si vedono forme astratte portano l’osservatore allo spaesamento. Negli anni 60 l’opera di Pascali, 32metri di mare-arte povera- può essere letta come opera ambientale perche l’opera interagisce con lo spazio. Molto importante la mostra “le vide” di Klein, per l’arte ambientale, in cui espone il vuoto. Allo spazio vuoto, quasi spirituale di Klein si oppone quello caotico e pieno di cose dell’amico Arman “le plein”-Arman maestro dell’accumulazione si diverte a riempire gli spazi espositivi fino al soffitto. Nel 59 Pinot Gallizzo mette in scena un ambiente che chiama la caverna, l’artista utilizza terra dipinta per ricoprire le pareti, il soffitto e il pavimento dello spazio espositivo, creando cosi una sorta di caverna primordiale. Alan Kaprow, maestro degli happening, porta all’estremo la fusione dell’attività artistica con la vita reale, portando le sue azioni a livello ambientale, con il diretto coinvolgimento degli spettatori, gli spettatori sono chiamati il più possibile a interagire con lo spazio in cui si trovano. La maggior parte dei lavori minimal si definiscono istallazioni ambientali perché l’opera funziona in stretto rapporto al contesto in cui si trova. C’è chi arriva a mettere in scena ambienti invisibili ma percepibili grazie ai contorni fatti di aria compressa. Bruce Nauman nel 69 realizza un video corridoio ,percorribile da una sola persona. Artisti europei come Daniel Buren realizza le sue famose strisce a tutto ciò che ritiene importante, da un muro a uno sparti traffico. Gli ambienti concettuali sono un qualcosa di astratto una sorta di estensione del pensiero, come nella esposizione di PAOLINI in cui espone lo spazio, lo spazio attestato dalla parola “lo spazio” applicata sulle pareti dell’ambiente. Le istallazioni ambientali di Beuys spesso hanno a che fare con i sentimenti, tutto è accuratamente studiato, ad esempio plight (pianoforte con feltro alle pareti, 2 stanze nessun rumore tranne il rumore del respiro del visitatore,

il tutto sembra fermo immobile tranne che per il mercurio contenuto nel termometro- Beuys definisce lo spazio di plight come di isolamento,isolamento dell’uomo, isolamento dato dal feltro che da una parte isola dall’altra protegge. • la land art rientra nella categoria arte ambientale • con il termine land art o earth works vengono definite tutte le opere che a partire dal 1967/68 vanno al di la degli spazi espositivi e intervengono direttamente sul territorio naturale • Il film Land Art, il film fu realizzato da Gerry Schum, che ricoprì i ruoli di regista, produttore e operatore- Schum cercava un nuovo spazio per l’arte e pensava che la tv fosse adatta a democratizzare l’arte- Schum annunciò il film come un esposizione televisiva- 8 artisti americani e europei- opere concepite già in partenza per il piccolo schermo, ad esempio l’opera di JAN DIBBETS consisteva nel riprendere una escavatrice che andava avanti e indietro su una spiaggia, mentre tracciava un trapezio, in tv il trapezio si avvertiva come un quadrato, cessata la trasmissione che andò in onda il 15aprile del 69 cesso anche l’opera(film trasmesso un’unica volta). Il titolo del film divenne un marchio per tutte le opere d’arte realizzate nel paesaggio, e che utilizzavano il paesaggio come materiale- nome nato come abbreviazione di LANDSCAPE ART (arte nel paesaggio)- critici d’arte accolsero subito il nome. • opere poco visibili, non trasportabili,specifiche per un luogo e spesso di carattere effimero. • opere fatte di paesaggio o nel paesaggio in Europa vengono dette opere di LAND ART, mentre in America vengono chiamate opere di EARTH WORKS (opere di terra), il nome deriva da una mostra tenutasi a New York nel 68 in cui vi era un elemento che accumunava tutti i lavori, la terra. • Prima o presunta prima opera di land art è quella di Bayer quando viene incaricato nel 55 di realizzare un parco per un colleg- l’artista si ispirò a dei tumuli funerari- nel 67 Oldenburg fece scavare tre buche da dei becchini in pieno central park• Dal punto di vista formale gli interventi di land art hanno carattere minimal • Gli artisti non collocano le sculture nella natura, ma utilizzano lo spazio come materia • Spesso le opere di land art hanno delle analogie con la minimal art, serialità, forme semplici, e a volte persino l’utilizzo di materiali industriali. Come nell’opera di De Maria Lighting Field (campo di fulmini) 400 barre di acciaio lavorato industrialmente, poste a distanze regolari e tutte poste in modo tale da avere la stessa altezza. • Le opere in America sono spesso molto costose, modificano in modo “aggressivo” il terreno e sono molto più grandi, mentre in Europa le opere sono più delicate,più semplici, più contenute nelle dimensioni e di conseguenza meno costose, la risposta europea alle monumentali opere americane la da in modo eccezionale l’artista britannico Richard Long, realizzando opere di land art con la sola azione del camminare. • Lo sviluppo maggiore si ha in America anche perché gli spazi sono più vasti • Il non facile accesso ai luoghi e il progressivo deterioramento degli interventi rende qst opere praticamente invisibili alla maggior parte delle persone. Oggi di quegli interventi ci rimangono foto, appunti, qualche video nei musei luoghi dai quali questo tipo di arte voleva scappare. • ROBERT SMITHSON- crea un grande dialogo tra spazio espositivo e il territorio: tramite il site e non side-i non site vengono realizzati dal 68, essi sono contenitori di varie forme geometriche, che ricordano prodotti industriali al cui interno vengono messi materiali

provenienti dal luogo (site) – non site è un frammento del luogo – i

non site rimandano continuamente al luogo(site), essi d...


Similar Free PDFs