Riassunto breve \"Saggio sull\'intelletto umano\" di Locke PDF

Title Riassunto breve \"Saggio sull\'intelletto umano\" di Locke
Author Sofia Inzaranto
Course Storia della filosofia
Institution Università degli Studi di Palermo
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Summary

Riassunto dell'opera di John Locke sui Libri I (integralmente), Libro II da capitolo I a XXIII, Libro IV cap XIV. ...


Description

LOCKE Saggio sull’intelletto umano -> analisi dei limiti, delle condizioni e delle possibilità effettive della conoscenza umana (Kant lo chiamò “fisiologo” della conoscenza umana, perché ha cercato di mostrare la genesi della conoscenza umana senza preoccuparsi dei fondamenti della sua validità) , anche se il filosofo voleva formulare una teoria della ragione " - valida -> perché fondata sui limiti reali che l’esperienza impone alla ragione" - Efficace -> adatta a dirigere l’uomo nelle faccende della vita (la ragione deve essere il nostro ultimo giudice e la nostra guida in ogni cosa) " (empirismo razionale) " -> la ragione trova il suo materiale nell’esperienza" -> l’esperienza trova la sua organizzazione nella ragione" -> Locke non è razionalista perché rifiuta di ridurre la ragione ad una tecnica infallibile, fondata su pochi principi dai quali è possibile dedurre tutte le verità " (se l’uomo fosse infallibile lo sarebbe in un ordine necessario e totale, risultando così l’oggetto e non il soggetto dell’ordine stesso, dato che non gli consentirebbe di mutarlo). " Scopo del saggio: " -> non speculativo o epistemologico " -> pratico e umano -> divulgare gli scopi cui gli strumenti razionali dell’uomo dovrebbero servire: (negativi) combattere l’ignoranza, il dogmatismo, il fanatismo; (positivi) difendere ed esercitare la libera indagine, stabilire i limiti tra fede e ragione. -> stabilire una convivenza pacifica tra gli uomini, eliminando l’oppressione la miseria, rendendo possibile a ciascuno la ricerca della propria felicità. " -> la conoscenza delle nostre capacità è una cura per lo scetticismo. ???" -> le cose che lo spirito contempla non sono mai di per sé stesse presenti all’intelletto, è evidente che sia qualcos’altro presente ad esso, un segno o una rappresentazione della cosa considerata, e questa è l’idea . " -> Locke parte dal razionalismo Cartesiano ed opera una potatura: " (riforma del concetto di ragione) " - chiaramente per Locke la ragione non è autonoma, subisce quindi condizionamenti da parte dell’esperienza;" - Elimina le idee innate (dedica alla critica di tali idee tutto il primo libro) "

Libro I - Né principi né idee sono innati Cap.1 : NON CI SONO PRINCIPI SPECULATIVI INNATI -> basta mostrare la maniera in cui acquisiamo le conoscenze per provare che non sono innate: gli uomini possono, col semplice uso delle loro facoltà naturali, acquisire tutta la conoscenza che hanno senza il soccorso di alcuna impressione innata (infatti sarebbe incongruo supporre che le idee dei colori siano innate in una creatura alla quale Dio ha dato al vista e il potere di riceverle con gli occhi dagli oggetti esterni. " -> non ci sono principi speculativi che godono di consenso universale: Neanche il principio di non contraddizione, considerato il primo tra gli assiomi, è conosciuto dal bambino e dal deficiente. " -> a chi oppone che nel bambino o nel deficiente queste idee siano sopite, Locke risponde-> l’impressione non può essere altro che il far sì che qualcosa venga percepita; “se le parole hanno qualche proprietà, significano ” " -> si dice che gli uomini conoscono le verità innate quando giungono all’uso della ragione:" (innanzitutto non si può definire innato ciò che abbia bisogno della ragione per essere scoperto)" I sensi fanno entrare nello spirito le idee particolari, che vengono riposte nella memoria, dando loro un nome. " In seguito, lo spirito procede oltre astraendole e impara l’uso dei nomi generali. (lo spirito viene rifornito di idee e del linguaggio, cioè i materiali sui quali esercitare la sua facoltà discorsiva) " Nelle idee così ottenute lo spirito scopre che alcune concordano e altre contrastano, e appena sente una verità lo spirito assente immediatamente non perché esse vengano “riconosciute” bensì perché non appena le idee chiare e distinte rappresentate da quei nomi si stabiliscono nel suo spirito rende evidente che la considerazione della natura delle cose contenute in quelle parole non gli permetterebbe di pensare diversamente (esempio del bambino che non sa che 3+4=7 finché non è in grado di contare fino a 7). "

Cap.2: NON CI SONO PRINCIPI PRATICI INNATI -> Nessun principio pratico è così generalmente accettato Né la fede né la giustizia sono riconosciuti come principi da tutti gli uomini" (desiderio di felicità e avversione alla sofferenza sono solo inclinazioni dell’appetito per il bene)" obiezione-> sebbene gli uomini li neghino in pratica, li ammettono nei loro pensieri ; " Locke risponde-> i principi pratici ci sono per agire, non per il mero assenso speculativo alla loro verità, dunque è strano pensare che ci siano principi pratici innati che si concludono nella sola contemplazione. " -> le regole morali hanno bisogno di una prova, dunque non sono innate -> Locke crede che non si possa proporre alcuna regola morali di cui un uomo non abbia il diritto di chiedere la ragione, diversamene dai principi speculativi che sono autoevidenti. " -> la virtù è generalmente approvata perché serve, non perché è innata (alla conservazione della società)" -> la coscienza non è una prova di una regola morale innata" (perché essa non è altro che la nostra opinione o il nostro giudizio sulla rettitudine o malvagità delle azioni) " -> se la coscienza fosse prova dei principi innati, anche i principi opposti potrebbero essere innati, giacché alcuni uomini perseguono con la stessa inclinazione di coscienza ciò che altri evitano. " -> gli uomini infrangono con leggerezza quei principi pratici che alcuni suppongono innati Se essi fossero stati impressi da Dio e per la loro infrazione le sanzioni fossero chiare, nessuno si permetterebbe di violarle. " obiezione: i principi innati possono essere corrotti attraverso l’educazione o il costume" Locke risponde: se questi principi, che sono riconosciuti da tutti come innati possono essere corrotti, significa che tutti gli uomini li ammettono ma molti li negano e dissentono da essi . " Inoltre se essi possono essere alterati da nozioni avventizie (educazione) dovremmo trovarli più chiari in quelli che hanno ricevuto minori impressioni da opinioni estranee, cioè nei bambini e nei deficienti, ed è chiaro che non è così. " -> si suppone che i principi siano innati perché non ricordiamo quando abbiamo cominciato ad averli Accade solitamente che i genitori o tutori inculchino i propri principi ai figli così presto che loro una volta adulti, riflettendo intorno al proprio spirito, non troveranno nulla di più antico che quelle opinioni . " Ed è facile pensare come gli uomini si affezionino alle nozioni che conoscono da tempo, imprendo in esse il carattere della divinità, facendoli diventare idoli e venerandoli"

Cap.3: ALTRE CONSIDERAZIONI INTORNO AI PRINCIPI INNATI, TANTO SPECULATIVI CHE PRATICI

-> I PRINCIPI NON SI POSSONO DIRE INNATI A MENO CHE NON LO SIANO LE RISPETTIVE IDEE, perché non ci può essere conoscenza né assenso né proposizioni se non ci sono le idee. " Esaminando i neonati si noterà che in loro, meno che in tutti, c’è una parvenza di idee che rispondono ai termini che costituiscono le proposizioni universali. " Prendendo ad esame il principio di non contraddizione Locke noterà che le idee di “impossibilità” e “Identità” sono molti difficili da formare correttamente nel nostro intelletto (esempio per quanto concerne l’identità: nel giorno del giudizio quando gli uomini saranno portati di fronte al giudizio divino non è facile decidere cosa entra a costituire lo stesso uomo) " Neanche il principio della matematica “il tutto è maggiore della parte” non è innato, perché le idee di “tutto” e “parte” sono relative, perché le idee positive alle quali appartengono sono l’estensione e il numero ed è impossibile avere un’idea di un rapporto senza averne della cosa alla quale esso appartiene e nella quale è fondato . " -> L’IDEA DI DIO NON è INNATA" Locke riporta il resoconto di Nicholas de Techo che raccontava come i selvaggi dell’America Latina mancassero dell’idea e della conoscenza di dio. " In nessuno è innata l’idea di Dio, a meno che qualcuno non adoperi il proprio pensiero per indagare la costruzione e la causa delle cose, il che lo porterebbe facilmente alla nozione di dio . (E se l’idea di dio non è innata, è naturale che non lo sia nient’altro). " -> NESSUNA PROPOSIZIONE Può ESSERE INNATA SE NON LO è NESSUNA IDEA" -> NESSUNA IDEA INNATA NELLA MEMORIA: " Nessuna idea può essere innata nella memoria perché ricordare significa “percepire qualcosa con memoria”, ossia la conoscenza che è stata percepita o conosciuta prima. " -> la nostra conoscenza, assume Locke, non deve essere guidata da quei principi innati che si suppone esistano, bensì dal retto uso di quei poteri che la natura ci ha conferito. " Pericolo del dogmatismo: quando i stabilisce l’esistenza di principi innati, si può incorrere nell’instaurazione di una dittatura dei principi per cui il maestro può far inghiottire ai suoi seguaci ciò che può servire al suo scopo . " -> L’IDEA DI SOSTANZA NON è INNATA" -> non abbian alcuna idea di ciò che si intende con la parola sostanza (e non ne abbiamo mediante sensazione né riflessione), non intendiamo nulla se una supposizione incerta che considerato come il sostrato o segno di quelle idee che conosciamo. " -> sostegno supposto ma sconosciuto di quelle qualità che scopriamo esistenti, che non possiamo immaginare senza qualcosa per sostenerle" -> possiamo pervenire, dall’idea oscura di sostanza, alle idee di particolari specie di sostanze , raccogliendo le combinazioni di idee semplici che osserviamo insieme (cioè scaturenti dall’essenza sconosciuta di quella sostanza. " -> ciò che sostiene gli accidenti (anche se ne abbiamo una idea confusa) ESSENZA-> unità; le idee unite ad altre e inseparabili

LIBRO II: DELLE IDEE Cap.1 : delle idee in generale e della loro origine"

Locke -> le parole non son che suoni vuoti al di là del punto in cui sono segni delle nostre idee, e possiamo assentire ad esse solo nella misura in cui corrispondono alle idee che abbiamo . " -> tutte le idee vengono dalla SENSAZIONE o dalla RIFLESSIONE" SENSAZIONE: ciò che scaturisce dall’interazione con gli oggetti esterni, secondo i modi in cui quegli oggetti agiscono sui nostri sensi. " RIFLESSIONE: percezione delle operazioni dello spirito in noi stessi; quando l’anima riflette sulle idee che ha acquisito " -> l’uomo comincia ad avere idee quando percepisce, perché percepire e avere idee è la stessa cosa. " Cap.2 DELLE IDEE SEMPLICI: " IDEE SEMPLICI-> i materiali della conoscenza, quelle che ci sono fornite allo spirito dalla sensazione e dalla riflessione. " IDEE COMPLESSE-> quelle che derivano dal confronto e dall’unione delle idee semplici " -> LE IDEE NON POSSONO ESSERE CREATE DALLO SPIRITO, Né DISTRUTTE (Quindi solo le qualità che agiscono sui nostri sensi sono immaginabili) " CAP3. DELLE IDEE SEMPLICI DEL SENSO" 1. Quelle che provengono da un solo senso" 2. Quelle che provengono da più sensi " 3. Quelle che sono ottenute dalla sola riflessione" 4. Quelle che sono ottenute per mezzo di tutte le vie delle sensazione e della riflessione" CAP.4 L’IDEA DELLA SOLIDITà " CAP.6 IDEE SEMPLICI DI RIFLESSIONE" vi sono due principali azioni dello spirito: " ⁃ Percezione (pensare)" ⁃ Volizione (volere) " CAP.8 ALTRE CONSIDERAZIONI SULLE IDEE SEMPLICI DI SENSAZIONE " -> quando gli occhi ci inducono una sensazione, essa è un’idea semplice; " Qualunque sia la sua causa noi la vediamo nell’oggetto che ci ha fatto pervenire a questa sensazione, anche se talvolta la causa è una privazione del soggetto . " -> ne consegue che possiamo avere idee anche quando siamo ignoranti delle loro cause fisiche " (Cecità come mancanza di vista) "

La sensazione conduce alla conoscenza di un’idea da gradi del movimento dello spirito mosso dagli oggetti esterni, sia la diminuzione che il suo incremento introducono un’idea nuova , positiva . " Possiamo distinguere le idee, per meglio studiarle in : " ⁃ Idee o percezioni nel nostro spirito; " ⁃ Modificazioni della materia dei corpi che causano tali percezioni " Idee: oggetto immediato della percezione, ma esse non sono nelle cose stesse, ma sono indicate da Locke come qualità degli oggetti che producono in noi le idee" QUALITà: potere dell’oggetto (che diviene soggetto) di produrre un’idea nel nostro spirito. " Qualità PRIMARIE: quelle che sono inseparabili da esso, cioè quelle che il corpo conserva costantemente (solidità) (producono in noi idee semplici) " Qualità SECONDARIE: poteri di produrre in noi sensazioni per mezzo delle loro qualità primarie (mole) " Qualità TERZIARIE: intese solo come poteri nei confronti di un altro corpo " -> COME I CORPI PRODUCONO IN NOI LE IDEE: " Attraverso l’IMPULSO" -> l’impulso degli oggetti sui sensi implica u movimento dai sensi al cervello " -> SOLO LE IDEE DELLE QUALITà PRIMARIE ESISTONO REALMENTE NEI CORPI, mentre quelle secondarie esistono solo come MODI di quelle primarie (idee complesse che esistono solo come manifestazione a noi di quella sostanza, che non contengono in sé la supposizione di sussistere di per sé, ma sono dipendenze o affezioni delle sostanze )." Esempio della mano: Locke spiega come l’acqua stessa possa produrre l’idea di freddo mediante una mano e quella di caldo mediante l’altra, mentre sarebbe impossibile, se quelle idee fossero realmente nell’acqua, che essa fosse allo stesso tempo calda e fredda. " cap.9 DELLA PERCEZIONE: " PERCEZIONE: la percezione è la prima facoltà e l’idea più semplice di riflessione, il “pensare attivamente”. Sorge nella sensazione solo quando lo spirito avverte l’impressione organica." => è un atto dell’intelletto (l’intelletto è un potere della percezione)" 3 specie:" 1. Percezione delle idee del nostro spirito " 2. Percezione del significato dei segni " 3. Percezione della connessione o ripugnanza che c’è tra le idee" -> l’impulso sull’organo non è sufficiente a farcelo percepire, esso deve raggiungere l’osservazione dello spirito. " CAP. 12 DELLE IDEE COMPLESSE: " -> per Locke gli atti con cui lo spirito esercita attivamente il suo potere sulle idee semplici sono 3: "

1. 2. 3.

COMBINAZIONE=> idee complesse " CONFRONTO= si confrontano due idee , vedendole insieme ma senza unirle -> idee di relazione" ASTRAZIONE=> separare le idee da tutte le altre che le accompagnano nella loro esistenza reale => idee generali "

3 categorie di idee complesse: " ⁃ MODI = le idee complesse che non contengono in sé la supposizione di sussistere di per sé, ma sono considerate come dipendenze o affezioni delle sostanze [modi semplici-> combinazioni della stessa idea semplice; modi misti-> composti di idee semplici di varie specie)" ⁃ SOSTANZE= le combinazioni di idee semplici che rappresentano cose particolari distinte che sussistono di per sé (sostanze singole-> che esistono separatamente tipo “pecora”; sostanze collettive-> queste idee messe insieme tipo “gregge”)" ⁃ RELAZIONE= idee complesse che consistono nel considerare e confrontare un’idea con un’altra. "

cap.21 POTERE" => la possibilità che alcune idee semplici dello spirito diano cambiate (potere attivo) o la possibilità di effettuare quel cambiamento (potere passivo)" Due poteri dello spirito sono: " 1. Intelletto (potere della percezione) PERCEPIRE" 2. Volontà (potere dello spirito di ordinare la considerazione di un’idea, impedirla ecc) PREFERIRE qualcosa al NON farla"

(La libertà è un potere, ed è solo degli agenti; quindi non si può parlare di volontà libera ma di uomo libero di volere)"

Cap.23 DELLE NOSTRE IDEE COMPLESSE DI SOSTANZA " SOSTANZA: poiché non immaginiamo in quale maniera queste idee semplici possano sussistere da sole, ci abituiamo a supporre che ci sia qualche substrato in cui sussistono e dal quale risultano" => sostegno supposto ma sconosciuto i quelle qualità che scopriamo esistenti e che non possiamo immaginare senza qualcosa che le sostenga . " Idee particolari di sostanze => raccogliendo quelle combinazioni di idee semplici che l’esperienza ci ha fatto scorgere come esistenti insieme e che quindi di suppongono scaturite dalla particolare costituzione interna o dall’essenza sconosciuta di quella sostanza" -> Locke sottolinea come non sappiamo con chiarezza tanto cosa sia la nostra idea di sostanza spirituale, quanto cosa sia quella di sostanza corporea ; non avendo queste nozioni non sembra corretto concludere che non esista una sostanza dello spirito per la stessa ragione dovremmo negare anche quella del corpo. " Abbiamo solo due idee di qualità primarie del corpo:" ⁃ Solidità "



Impulso " Abbiamo solo due idee di qualità primarie dello spirito:" ⁃ Pensare " ⁃ Poter agire " -> se abbiamo una idea di sostanza particolare (ottenuta unendo il maggior numero di idee semplici) possiamo calcolarne i suoi poteri attivi e passivi, poiché i poteri compongono una gran parte delle nostre idee complesse di sostanza. " Cosa compone le nostre idee complesse di sostanza? " 3 specie: (poteri attivi e passivi) " 1. Idee delle qualità primarie = qualità che si trovano nel corpo sempre, indipendentemente dalla nostra percezione di essi. " 2. Idee delle qualità secondarie = dal momento che dipendono dalle primarie, non sono altro che i poteri di quelle sostanza di produrre in noi varie idee. " 3. Attitudine di una sostanza a dare o ricevere alterazioni delle qualità primarie tali che la sostanza alterata produca in noi idee diverse di quanto faceva prima. " (La maggior parte delle idee semplici che compongono le nostre idee complesse delle sostanze non sono altro che POTERI) (la maggior parte della idea complessa di oro sono gh, fusibilità , unite insieme in un sostrato sconosciuto; queste idee sono rapporti con altre sostanze che non si trovano nell’oro benché dipendano dalle sue qualità primarie ) " TEMA DEL LIMITE" => Dio ci ha dato queste facoltà che ci permettono diana conoscenza adeguata e chiara, se i nostri sensi fossero più acuti sarebbero incompatibili col nostro benessere in questa parte dell’universo. " IDEA DI DIO: " -> arriviamo all’idea complessa di Dio non diversamente da quanto accade per altre idee complesse: " ⁃ Avendo ricevuto l’idea di esistenza e di durata; di conoscenza e potere" ⁃ Ingrandiamo esse per mezzo dell’idea di infinità => DIO " LIBRO III-> LINGUAGGIO" => esso è nato dal bisogno della comunicazione fra gli uomini nella società" => costituito da suoni articolati, adoperati come SEGNI delle IDEE " Segni:Idee = idee:cose " -> il rapporto tra parola e idee è arbitrario e convenzionale " -> il rapporto tra idee e cose è naturale, perché sono le cose stesse che imprimono nello spirito i segni che chiamiamo “idee”" -> esistono solo le idee particolari " -> le parole sono generali (non si riferiscono ad una cosa sola, ma a più cose, dato che non possiamo avere un nome distinto per ogni cosa) " Problema: come spiegare la costituzione delle parole generali " -> dato che le parole sono idee, il problema diventa-> spiegazione delle idee generali"

Soluzione: sta nella capacità dello spirito di unire insieme varie idee semplici e forma così la SPECIE o l’ESSENZA" Problema per le idee complesse che non corrispondono ad enti esistenti nella realtà (sacrilegio, adulterio ecc..) => le idee complesse per cui stanno i nomi sono -> ESSENZE NOMINALI " la loro realtà è ideale, ma possono essere considerate “essenze reali” perché non pretendono di corrispondere ad oggetti esterni. " Problema per le SOSTANZE:" -> realtà naturali nelle quali bisogna distinguere l’essenza nominale dall’essenza reale " (Per l’oro ad esempio : l’essenza nominale è l’idea complessa costituita dalle idee semplici di un corpo giallo, di un certo peso ecc…" L’essenza reale è invece la costituzione delle parti impercettibili di quel corpo , dalle quali dipendono le qualità sensibili) " ESSENZA REALE-> la sostanza aristotelica " To ti en einai " => la causa o la ragione dalla quale possono essere dedotte tutte le proprietà essenziali di un ente reale. " => Locke però interpreta in termini FISICI la sostanza, NON metafisici. (Secondo la scienza del suo tempo cioè l’ipotesi del corpuscolare di Boyle)" => per Locke è INCONOSCIBILE " => per Aristotele => in base al concetto di sostanza devono essere deducibili tutte le sue proprietà " TEORIA DEL LINGUAGGIO (riassunto)" 1. Le parole sono segni arbitrari o convenzionali delle idee, le quali a loro volta...


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