Riassunto con approfondimento del Cubismo PDF

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Riassunto e approfondimento dell'argomento del Cubismo, con opere d'arte e artisti annessi....

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Il Cubismo

Tra le avanguardie artistiche del primo Novecento, il Cubismo è quella che ha rivoluzionato il modo di concepire lo spazio, i volumi, i rapporti tra le figure e lo sfondo. Il termine fu coniato da Matisse nel 1908, commentando davanti al dipinto Case all’Estaque di Braque che sembrava fosse “fatto a cubetti”. Un anno dopo il critico Vauxcelles scrisse: “Braque riduce tutto, luoghi, figure, case, a schemi geometrici, a cubi”. L’aggettivo “cubista” avrebbe poi fatto fortuna. George Braque e Pablo Picasso sono i pionieri del Cubismo: essi collaborano dal 1907 al 1914 ed esplorano tecniche e composizioni nuove. L’opera che segna l’inizio del Cubismo è “Les damoiselles d’Avignon” del 1907. I corpi delle donne sono costruiti secondo punti di vista differenti. Le figure e lo sfondo si compenetrano: l’artista annulla la profondità e ribalta i principi della prospettiva geometrica rinascimentale. Viene inserito un elemento nuovo il fattore temporale: la quarta dimensione. L’interesse per le culture primitive è evidente nei volti delle donne che ricordano le maschere dell’arte africana. Possiamo distinguere tre fasi del Cubismo: Il «cubismo primitivista» o «protocubismo», il «cubismo analitico» ed una terza definita «cubismo sintetico». Il protocubismo comporta una riduzione geometrica dei piani e dei volumi, nonché una molteplicità di punti di vista.

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Il cubismo analitico è caratterizzato da un procedimento di numerose scomposizioni e ricomposizioni che danno ai quadri di questo periodo l’aspetto inconfondibile di specchio frantumato. Il soggetto è difficilmente riconoscibile, i punti di vista si moltiplicano e la simultaneità dei punti di vista crea la quarta dimensione Il cubismo sintetico, invece, si caratterizza per una rappresentazione più diretta ed immediata della realtà con le figure si semplificano. Compaiono nei quadri cubisti dei caratteri e delle scritte, e infine anche i collges e i papier collés: ossia frammenti, incollati sulla tela, di giornali, carte da parati, carte da gioco, tela cerata, corda e frammenti di legno. Vi quindi anche sintesi, economia nelle tecniche utilizzate, che consentono di inserire ad esempio un pezzo di giornale che rappresentai il giornale stesso, senza dipingerlo. Il cubismo sintetico, più di ogni altro movimento pittorico, rivoluziona il concetto stesso di quadro portandolo ad essere esso stesso «realtà» e non «rappresentazione della realtà.

L’enorme Guernica, dipinto nel 1937 in appena due mesi, è la risposta di Picasso al tragico bombardamento della cittadina basca da parte dell’aviazione nazifascista, qui recupera la durezza del linguaggio cubista ormai esaurito da 25 anni.

È un atto d’accusa contro la guerra e la dittatura di Francisco Franco: Picasso vi fonde le due fasi del Cubismo e con il brusco alternarsi di luci e ombre, del bianco e del nero (simbolo di morte), riesce ad alludere alla tragedia dei bombardamenti perpetuati dagli aerei nazisti. L’ambientazione è insieme interna (la lampada o suggerisce) ed esterna, con le lingue di fuoco che appaiono sulla destra, così da rendere il senso del bombardamento improvviso che sventra e distrugge. Al centro una mano serra una spada spezzata accanto ad un fiore intatto, simbolo di speranza. Una donna cerca di fuggire, slanciandosi in diagonale verso il toro. Sempre al centro, un cavallo ferito (simbolo del popolo spagnolo) nitrisce mostrando la lingua aguzza come una scheggia di vetro. Una madre con in braccio il cadavere del figlio, lancia al cielo il suo grido straziante. Vicino ad un edificio in fiamme, una donna urla alzando le braccia al cielo in segno di disperazione. Apparentemente caotica la composizione è organizzata su tre fasce verticali: in quella centrale si ammassa il maggior numero di figure lungo percorsi geometrizzati.

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