Riassunto del libro \" Metodi Della Ricerca Sociale II\" PDF

Title Riassunto del libro \" Metodi Della Ricerca Sociale II\"
Author Laura Cacciatori
Course Scienza Dell'Opinione Pubblica
Institution Università degli Studi di Siena
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Summary

Riassunto completo del libro "metodi della ricerca sociale Vol. II: L'inchiesta. Riassunto sufficiente per studiare solamente da qui per il superamento dell'esame di scienza dell'opinione pubblica con il prof. Pierangelo Isernia....


Description

METODI DELLA RICERCA SOCIALE II: L’INCHIESTA 1 CAPITOLO: IL CAMPIONAMENTO L’uso del campionamento si è sviluppato maggiormente con la nascita della computerizzazione che ha facilitato la realizzazione di inchieste a livello nazionale grazie appunto alla tecnica del campionamento. Logica semplice: 1. Individuazione della popolazione che ci interessa 2. Selezionare un sottoinsieme di questa popolazione (quantità necessaria per rappresentare la popolazione globale) 3. Il sottoinsieme deve essere adeguato e curato 4. La popolazione non deve essere omogenea, tutte le informazioni della popolazione devono essere rappresentate nel campione. Termini tecnici: - Unità di analisi= specificando il gruppo di persone o di oggetti da sottoporre ad un’indagine si trova l’unità di analisi che sarebbe l’individuo singolo, un club, un’industria etc... - Popolazione= somma totale di tutte le unità di analisi - Elemento di campionamento= entità della popolazione che costituisce l’obbiettivo finale del campionamento - Unità di campionamento= singolo elemento di campionamento - Inferenza statistica: Strumento decisionale in situazioni di incertezza e quindi usiamo le informazioni sul campione x inferire la verità sull’intera popolazione. - Statistica: Dato che si ottiene da un campione. La statistica varia da campione a campione - Parametro: Un’informazione che riassume una caratteristica della popolazione - Popolazione: Intero gruppo di persone, animali o cose sulle quali vogliamo reperire delle informazioni - Quadro di campionamento (=lista di campionamento) : la lista di unità tra le quali scegliere il campione. Molto spesso è diverso dalla popolazione perché’ esso esclude qualche particolare della popolazione (ex. Quadro di campionamento Italia ma non vengono considerati gli italiani all’estero o in carcere) - Campione: una parte della popolazione della quale raccogliamo delle informazioni, usate per trarre conclusioni valide per l’intera popolazione. - Probabilità: frequenze relative ad un insieme di risultati (ex. Frequenza con la quale pesco una carta nera in un mazzo di carte) popolazione Quadro di campionamento



campione è un sottoinsieme o una porzione della popolazione totale. Deve essere considerato come un’approssimazione dell’insieme. Per trovare un campione un buon ricercatore deve procedere a cascata cioè partire dall’intera popolazione e da li prelevare il campione esatto sufficiente e

Il

campione

necessario per il campionamento. Vantaggi del campionamento se effettuato con cura: -risparmio di tempo - risparmio di soldi -elevate percentuali di risposta - cooperazione maggiore da parte dei rispondenti (soprattutto se si tratta di domande potenzialmente imbarazzanti che al contrario, con le interviste gli intervistati non rispondono o risposta falsa) Costruzione della lista di campionamento: per la costruzione della lista di campionamento devono essere utilizzati elenchi della popolazione, il ricercatore di solito deve basarsi su più elenchi esistenti di quell’intera popolazione. Chi costruisce una lista di campionamento deve avere cura di inserire una sola volta lo stesso membro della popolazione e cercare di determinare i membri della popolazione che ne restano esclusi. Di solito le persone escluse costituiscono uno o più gruppi specifici che non sono rappresentativi delle persone nell’elenco. Maggiori problemi-> con campioni in larga scala, popolazioni mobili, studio in panel (indagine che re intervista gli stessi rispondenti in periodi successivi)

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I metodi di campionamento possono essere suddivisi in 2 categorie: 1. CAMPIONAMENTO PROBALICISTICO: la probabilità che ogni unità ha di essere estratta è nota. - Campionamento casuale: ciascun individuo dell’universo ha uguale possibilità di essere scelto per il campione e ogni gruppo di individui, a parità di dimensione, ha uguale probabilità di entrare a far parte del campione effettivo. Dopo aver costruito una corretta lista di campionamento, bisogna estrarre gli individui in modo che non s i produca nessuna distorsione in favore di qualche caratteristica personale. Il campionamento di solito è SENZA REIMMISSIONE cioè dopo aver completato una lista di campionamento, non vengono aggiunti nuove unità -> campionamento casuale semplice. La procedura più comune per l’estrazione delle unità di campionamento è l’utilizzo della TABELLA DI NUMERI CASUALI. I numeri della tabella vengono generati dal calcolatore in modo assolutamente casuali vengono stampati in blocchi da 5 cifre. - Campionamento sistematico: Il campione sistematico 1/k è un campione costruito selezionando un elemento della lesta ogni k elementi. Questo campionamento è più pratico rispetto al campionamento casuale perché’ richiede meno lavoro e maggiori informazioni a parità di costo e produce meno errori, ma il c. casuale è comunque più accurato. L’importante è che la lista sia preparata in modo casuale e non con i nomi in ordine sistematico (per livello, ordine alfabetico etc.…) - Campionamento casuale stratificato: si ottiene separando gli elementi della popolazione in gruppi che non si sovrappongono (strati) scegliendo un campion casuale semplice all’interno di ogni strato. Il campionamento stratificato può essere applicato a tutti i gruppi mutuamente esclusivi che siano ordinati o meno per rango. Un campione stratificato sarà in questo caso rappresentativo di tutti i ranghi, ma anche di tutti gli strati a esso collegati (ex. Età, reddito, sesso etc.…) Inoltre si può stratificare contemporaneamente su due o più variabili -> evita possibili distorsioni connesse all’estrazione sistematica. - Campionamento a grappoli: campione casuale semplice in cui ogni unità di campionamento è un aggregato di elementi. Il campionamento a grappoli (per area) è utilizzato generalmente quando è impossibile o poco pratico costruire una lista di campionamento le cui unità coincidano con gli elementi di campionamento. Grande risparmio di tempo e denaro. Lo svantaggio sta nel fatto che non è un unico campionamento ma molteplici e quindi la possibilità di incontrare errori in ciascuno stadio. 2. CAMPIONAMENTO NON PROBABILISTICO: la probabilità che ogni unità ha di essere estratta non è nota e quindi il ricercatore non può asserire che il suo campione sia rappresentativo della popolazione. Il vantaggio è che è meno complicato, meno costoso e può essere realizzato istantaneamente. -Campionamento accidentale: il ricercatore si limita a scegliere come rispondenti le prime persone che capitano - Campionamento per quote: campionamento non probabilistico che equivale al campionamento stratificato. Ciascuno strato ha LA STESSA PROPORZIONECHE HA NELLA POPOLAZIONE COMPLESSIVA. Per prima cosa si decide quale strati possono essere rilevanti per l’indagine, poi il ricercatore stabilisce per ciascuno strato una quota proporzionata alla sua consistenza nella popolazione complessiva. Dopo stabilite le quote, il campionamento consiste nell’individuare persone dotate delle caratteristiche richieste. La distorsione può avvenire dalla propensione agli intervistatori di indirizzarsi verso il punto di minore resistenza (evitare persone antipatiche, lontane ecc.…) - Campionamento per dimensioni: forma multidimensionale di campionamento per quote. Vengono specificate tutte le variabili (dimensioni) che interessano nella popolazione e accertarsi che ogni combinazione di queste dimensioni sia rappresentata almeno da un caso. Metodo consigliato quando si deve prendere un piccolo campione. - Campionamento per obbiettivi: il ricercatore non necessariamente deve raggiungere una certa quota di soggetti per ogni strato giudicato rilevante. Il ricercatore utilizza il proprio giudizio riguardo la scelta dei rispondenti e utilizza solo quelli che corrispondono meglio alla finalità dell’indagine. - Campionamento per valanga: può essere sia probabilistico che non, e viene condotto in varie fasi. Nella 1. Fase vengono identificate e intervistate alcune persone dotate delle caratteristiche richieste, sono considerati informatori perché’ servono ad identificare altri soggetti per essere inclusi nel campione e cosi via. La 2. Fase viene realizzato interviste a queste persone che a loro volta consentono di avvicinare altre persone e cosi via. Per avere il c. a valanga probabilistico poi bisogna trovare un campione causale semplice all’interno di ogni fase.

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 L’ampiezza del campione Di solito il numero del campione dipende dall’ampiezza della popolazione, comunque solitamente 30 casi sembrano essere il minimo assoluto per un’indagine per l’analisi dei dati. Molti ricercatori invece indicano che il minimo assoluto debba essere 100 casi. Il ricercatore deve notare anche che: - il numero effettivo dei casi alla fine è inferiore rispetto al campione iniziale (mancata risposta, irreperibilità’ ecc.…) - l’ampiezza del campione necessaria per l’analisi dei dati varia da domanda a domanda (domande saltate ecc.) - alcuni tipi di domande non possono essere applicate a tutti i rispondenti-> riduce l’ampiezza del campione 



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È indispensabile anche raggiungere l’ampiezza di campione MINIMA NECESSARIA per rappresentare accuratamente la popolazione da cui si sta campionando-> non riuscire a fornire una rappresentazione accurata equivale a commettere un errore di campionamento. Variabilità campionaria: se noi scegliessimo ripetuti campioni dalla stessa popolazione e con lo stesso volume, la statistica campionaria assumerebbe valori differenti in diversi campioni estraendo tutte le combinazioni possibili. Questo porta alla distribuzione campionaria ->il modo in cui tutti i valori statistici trovati si distribuiscono regolarmente. Se prendessimo diversi campioni casuali della stessa ampiezza della stessa popolazione, si nota che la variazione dei valori della statistica segue una certa variabilità e la distribuzione descrive questa variabilità. Il valore campionario medio (media dei vari risultati trovati) di solito riflette la media della popolazione. Curva di Gauss: descrive la distribuzione campionaria, si inseriscono i valori statistici trovati per ogni campione e si nota che le medie del campione saranno distribuite normalmente intorno alla media della popolazione. La media di tutte le medie del campione coinciderà con la media della popolazione-> TEOREMA DEL LIMITE

Margine di errore: il parametro rientra in un certo margine, la stima delle statistiche oscilla in un determinato ragne. informazione circa la variabilità di un campione (margine d’errore). Ex. 58% con un margine di errore di +- 0,3 -> vuol dire che il parametro si trova tra 55% e 61% Per ridurre il margine d’errore, va preso un campione più numeroso.

2 CAPITOLO: LA PREPARAZIONE DEL QUESTIONARIO L’inchiesta consiste nel porre un certo numero di domande nello stesso momento ad un gruppo di soggetti scelti in modo da costituire una sezione trasversale rappresentativa dell’intera popolazione. Le persone a cui vengono rivolti i questionari si chiamano rispondenti, e le domande possono essere fatte tramite questionario postale, direttamente da un intervistatore, per telefono o tramite questionario consegnato da compilare e riconsegnare. - Si chiamano sondaggi di opinione quando le domande riguardano argomenti di attualità d pubblico interesse. - La raccolta dei dati va fatta in un istante preciso di tempo, cioè nel più breve lasso di tempo possibile (settimana, mese) - Studi di panel-> le domande vengono effettuate in un disteso lasso di tempo, intervistando ripetutamente uno stesso gruppo di soggetti ad ogni fase dell’indagine (Wales). Si fa cosi per individuare esattamente il momento in cui vengono registrati cambiamenti di opinioni delle stesse persone. (ex. Scelte di voto per persone indecise). La difficoltà maggiore per gli studi di panel è la MORTALITA’ - Studi di trend-> studiare uno stesso tema nel corso del tempo, ripetendo l’inchiesta a certi intervalli senza intervistare obbligatoriamente lo stesso gruppo di persone. Se invece si vuole studiare il trend vengono fatte attraverso due o più inchieste ripetute nel tempo in cui vengono chieste le stesse domande ad un identico campione (ovviamente però le persone all’interno possono cambiare). L’inchiesta si distingue dagli altri metodi di ricerca perché’: - Fatta in un istante ben determinato - Utilizza un insieme predeterminato di domande - Consente precisa classificazione per l’analisi quantitativa dei dati 

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La costruzione dei questionari: dopo aver formulato i concetti e le ipotesi per l’intervista, va costruito il questionario. Questo è generalmente consegnato per posta o consegnato direttamente all’intervistato e compilato da esso senza alcun tipo di aiuto o suggerimento. Problemi e rimedi: - L’intervistato può credere che l’intervista non rappresenti lo scopo reale ma una scusa per vendergli qualcosa -> lettera di accompagnamento che spiega il fine del questionario - L’intervistato teme che l’inchiesta venga usata contro di lui o che invada la privacy-> omettere domande delicate (sottoposte solo alla fine o a sotto campione) e garantire l’anonimato. - L’intervistato può rifiutare di cooperare -> * - L’intervistato può credere di fare da cavia e non cooperare -> * - L’intervistato si crede sofisticato e scrivere quello che l’intervistatore vuol vedere-> * *= questo si chiama saturazione di inchiesta e si può rimediare cercando di campionare attorno ad un particolare rispondente, convincerlo della sua in sostituzione e importanza garantendo l’anonimato. - L’intervistato teme che le sue risposte rivelino la sua istruzione modesta-> sottolineare che non ci sono risposte giuste o sbagliate e garantendo l’anonimato anche qui - L’intervistato non risponde perché la domanda è troppo vaga -> utilizzare domande-sonda per facilitare la risposta.  La rilevanza da questionario: la parola chiave per la costruzione del questionario è rilevanza, il ricercatore infatti deve assicurarsi che le domande misurino adeguatamente i concetti teorici e che il campione degli intervistati risponda alle domande in modo adeguato. 1- Rilevanza dell’indagine: Lo scopo complessivo deve apparire chiaro agli intervistati che è uno degli obbiettivi chiave della lettera d’accompagnamento. Bisogna ricordare che i rispondenti offrono il loro contributo gratuitamente quindi bisogna compiacerli che il loro aiuto serve alla ricerca. 2- Rilevanza delle domande per l’indagine: occorre persuaderli che tutte le domande del questionario sono rilevante per gli scopi espliciti dello studio. È necessario quindi che quando si formula le domande de questionario, il ricercatore deve farlo con gli occhi dell’intervistato. 3- Rilevanza delle domande per l’intervistati: La rilevanza per ciascuna domanda per il singolo intervistato può costituire un problema quando uno stesso questionario viene somministrato a popolazioni distinte (uomini vs donne). È opportuno quindi accertarsi di non porre all’intervistato una domanda che non lo riguarda utilizzando domande filtro più generalmente. (ex. Se si, passare alla domanda x)



 Le insidie: la formulazione delle domande 1- Domande doppie: non si devono includere 2 o più domande in un perché potrebbe rendere esitante e indeciso l’intervistato. 2- Domande ambigue o imprecise (mancanza di lasso temporale): nessun ricercatore porrebbe intenzionalmente domande ambigue o non chiare. Le frasi colloquiali o di gergo sono conosciute soltanto da un particolare gruppo o avere significati diversi per ogni gruppo sociale. Per evitare di creare domande ambigue bisogna non utilizzare gerghi o linguaggi specifici, dare un riferimento temporale qual ora servisse per non rimandare ad una valutazione soggettiva da parte dell’intervistato della domanda, non fare assunti impliciti da parte dell’intervistatore (deduzioni) sul comportamento del rispondente. Ottima cosa è l’effettuazione del PRETEST di ciascuna domanda su persone di età, sesso, gruppi etnici etc. più diversi fra loro per verificarne la chiarezza. 3- Livello linguistico delle domande: il ricercatore deve decidere quale livello di linguaggio è più appropriata, non superando il livello d’istruzione del campione che ha davanti per evitare che questi si sentano a disagio e non rispondine o rispondano in maniera sbagliata. 4- Domande astratte e concrete: le domande dovrebbero riferirsi a temi concreti e specifici ed avere risposte puntali. Anche le domande tese a rilevare l’opinione dei soggetti possono far sorgere dei problemi, perché se l’intervistato non ha mai riflettuto su un determinato argomento e quindi non ha un’opinione, potrebbe rispondere erroneamente per non risultare ignorante ma comprometterebbe l’indagine. 5- Domande viziate: le domande devono essere formulate in forma neutrale per minimizzare la probabilità di influenzare la risposta dell’intervistato. 6- Domande potenzialmente imbarazzanti o compromettenti: argomenti come la sessualità e temi tabù, tendono a suscitare risposte NORMATIVE, risposte che sono coerenti con la norma sociale e istituzionale ma

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non coincidono con la verità. Metodi per ridurre il numero di risposte normative è la posizione delle domande imbarazzanti nel questionario, l’uso di eufemismi, allungare la domanda.

Le domande aperte e chiuse: per modalità di risposta di solito si distingue tra domanda aperta (domanda in cui l modalità di risposta non è specificata) e domanda chiusa (l’intervistato può scegliere l’alternativa più adeguata). 1) Domande chiuse VANTAGGI: - Risposte standardizzate che consentono di confrontare i soggetti tra di loro - Molto più facili da codificare ed analizzare - L’intervistato si fa un’idea più chiara del significato della domanda - Le risposte sono relativamente complete (rispondono alla domanda) - Induce l’intervistato a cooperare quando si tratta di domande con temi delicati SVANTAGGI: - Potrebbe indurre l’intervistato a rispondere a caso quando non ha una vera e propria opinione a riguardo - L’intervistato potrebbe sentirsi frustrato se non si sente rappresentato da nessuna modalità di scelta. - Se le alternative sono troppe queste potrebbero portare ad errori, dilatare i tempi e aumentare il costo. - Le differenze di interpretazione riguardo al significato attribuito alla domanda possono passare inosservate 2) Domande aperte VANTAGGI: - Utili quando non si conoscono le possibili modalità di risposta - Consentono di rispondere in modo dettagliato e appropriato lasciando spazio all’espressione autonoma - Utilizzabili quando le modalità di risposta sono troppo numerose - Preferibili quando si deve affrontare temi complessi che richiedono uno sviluppo SVANTAGGI: - Possono portare alla raccolta di informazioni inutili al fine dell’indagine - Risposte da persone diverse può rendere difficile la codifica e l’analisi statistica perché sottoposte a decisioni soggettive - Richiedono elevate capacità di espressione e quindi elevato livello di espressione - Esigono un impegno più lungo da parte dell’intervistato che potrebbe lasciar perdere e non rispondere oltre ad uno spreco di carta e maggior costo In generale le domande chiuse sono preferibili con campioni che abbiano mediamente un livello di istruzione basso e in generale sono adatte per questionari postali e auto compilati. Le domande aperte sono utilizzate per analizzare argomenti complessi che richiedono risposte più articolate e dettagliate. Ad ogni modo di solito nel questionario vengono utilizzate entrambe le forme.  La disposizione delle modalità di risposta: le modalità di risposta generalmente per le domande aperte consistono in uno spazio bianco in cui l’intervistato scrive la propria risposta. Le modalità invece per le risposte chiuse sono più difficili e dipendono dal fatto che la variabile sia nominale, ordinale, a intervalli e di rapporti. 

1- Modalità nominali: modalità non numeriche discrete (ex. Maschio/ femmina) -> utilizzo di caselle, disposizioni di categoria, griglia, risposta a caselle. Caratteristica importante è che ogni modalità’ deve essere MUTUAMENTE ESCLUSIVA E ESAUSTIVA 2- Modalità ordinale: modalità ordinate per rango (ex. Favorevole, non favorevole, contrario ecc.) -> utilizzo di scale di apprezzamento, presentazione e ordinamento degli items. Le categorie...


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