Riassunto di ciascun film di Kubrick PDF

Title Riassunto di ciascun film di Kubrick
Course Storia del cinema
Institution Università degli Studi di Ferrara
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RIASSUNTO DEI FILM Filmografia di Stanley Kubrick

STORIA DEL CINEMA

PAURA E DESIDERIO Regia di Stanley Kubrick. Un film con Frank Silvera, Kenneth Harp, Virginia Leith, Paul Mazursky, Stephen Coit, David Allen. Titolo originale: Fear and Desire. Genere Guerra - USA, 1953, durata 68 minuti. Uscita cinema lunedì 29 luglio 2013 distribuito da Minerva Pictures Group. - MYmonetro 3,34 su -1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. INDECISO SU DIVERSI REGISTRI, CAPACE DI TROVATE DI INDUBBIA EFFICACIA MA ANCHE IN DIFFICOLTÀ NELLA GESTIONE DEI TEMPI E DELL'EQUILIBRIO DEL RACCONTO, L'ESORDIO DI KUBRICKAPPARE OGGI COME UN FILM ANTICONVENZIONALE E MOLTO AUDACE PER GLI STANDARD DEL 1954. In una guerra tra stati senza nome e senza caratteristiche particolari (l'inglese parlato dai personaggi, si spiega all'inizio, è solo una convenzione) i soldati di un fronte atterrano per errore oltre le linee nemiche e dovranno adoperarsi per arrivare sani e salvi nel loro territorio. Per farlo saranno costretti a prendere una ragazza prigioniera, dividersi, viaggiare lungo il fiume e ad un certo punto fermarsi per cercare di uccidere un generale e un capitano nemici. Invisibile per decenni per volontà dello stesso autore, che lo riteneva nulla più che un esercizio di gioventù, il primo lungometraggio di Stanley Kubrick ha cominciato a circolare clandestinamente dopo la sua morte fino a trovare recentemente una vera e propria edizione in Blu-Ray e l'uscita in sala. Non sorprende che siano proprio la guerra e le assurdità che la compongono le tematiche al centro dell'esordio di un regista che ha fatto dell'epopea militare la pietra fondante di una filmografia per il resto estremamente eterogenea (almeno un terzo dei film di Stanley Kubrick riguardano la guerra). A sorprendere semmai è come in Paura e desiderio si trovino già tutte le idee del regista riguardo il conflitto bellico con in più atmosfere esistenzialiste all'epoca sconosciute al cinema di guerra. C'è un nemico incombente ma quasi invisibile (come in Orizzonti di gloria), una totale identità tra i due fronti, la follia che sembra parte integrante della mentalità dei soldati (come in Full metal jacket) e una curiosa maniera di relazionare violenza e sessualità (come in Il dottor Stranamore e in Full metal jacket). Stanley Kubrick mostra di avere le idee chiarissime e una lucidità minimalista nel metterle in scena per nulla comune nei registi giovani. Tuttavia Passione e desiderio lo stesso non è lontano da quel che l'autore diceva di esso. Indeciso su diversi registri, capace di trovate di indubbia efficacia (come la sorpresa dopo l'attentato al generale) ma anche in difficoltà nella gestione dei tempi e dell'equilibrio del racconto, l'esordio indipendente (i soldi per molti versi dovette metterceli anche Kubrick stesso) dopo qualche anno di lavoro come fotografo per la rivista Look, appare oggi come un film anticonvenzionale e molto audace per gli standard del 1954 ma anche un passo più lungo della gamba. Kubrick fa quasi tutto: il regista, il direttore della fotografia e il montatore, mentre la sceneggiatura è dell'amico Howard Sackler (anche scrittore del successivo Il bacio dell'assassino), eppure il film sembra capace di trovare un senso solo grazie al lavoro sulle immagini. Mentre il montaggio non è sempre fluido, sperimentando eccessivamente senza la capacità di mantenere un ritmo e una comprensibilità coerenti, il regista sembra appoggiarsi alla sua più grande abilità dell'epoca, concependo le inquadrature come foto, con i soggetti spesso immobili. Passione e desiderio infatti, meglio ancora dei capolavori da venire, riesce e puntare il riflettore sull'abilità di Kubrick di concepire immagini in grado di parlare più e meglio qualsiasi parola o prova d'attore. Senza sofisticazioni particolari ma con una chiara visione di quello che importa in ogni momento e di cosa in ogni scena sia in grado di colpire, Kubrick mette in scena sequenze audaci come l'approccio alla prigioniera da parte del soldato matto o altre di pura tensione, navigando nell'indecisione fino a che non sopraggiunge un'idea visiva di assoluto livello a risolverle. Idee filmiche e gesti registici di una complessità e di un'inventiva non comuni per un esordiente di 24 anni eppure non sufficienti a sorreggere un film debole dal punto di vista della struttura e dello storytelling.

TRAMA Durante una guerra fra due nazioni non identificate, un aeroplano che trasportava quattro soldati (il tenente Corby, il sergente Mac e i soldati semplici Sydney e Fletcher) è precipitato sei miglia dietro le linee nemiche. I quattro uomini, tutti sopravvissuti, giungono a un fiume e costruiscono una zattera sperando di poter raggiungere il loro battaglione attraverso il corso d'acqua. Corby e Mac scorgono col binocolo un generale nemico che dimora in una caserma con un gruppo di soldati sulla costa opposta del fiume. I due vedono inoltre un aeroplano che potrebbe essere impiegato per la fuga. Durante la notte scorgono una baracca con dei soldati nemici all'interno e li uccidono senza pietà per sfamarsi con il loro cibo e prendere i loro fucili. Il giorno seguente, in attesa del tramonto per poter navigare con la zattera di nascosto, i soldati sono scoperti da una giovane contadina che non parla la loro lingua. I quattro uomini catturano la ragazza e, temendo che possa rivelare la loro posizione al nemico, la legano a un albero con le loro cinture, poi decidendo di lasciare Sydney, il più giovane di loro, a farle da guardia. Il soldato le inizia a parlare, dapprima normalmente poi quasi come in un delirio perché lei non lo capisce, e quando decide di slegare la ragazza credendo che lo voglia abbracciare, ella tenta la fuga e il soldato la uccide sparandole. Messo in allarme dai colpi di pistola, Mac raggiunge Sydney, che, dicendo cose insensate e fuori di sé, sparisce nella foresta con una grande risata. Dopo l'uccisione della ragazza, il comandante viene convinto all'azione da Mac, il quale, sulla zattera, riesce a distrarre i soldati di guardia alla caserma; in essa, ormai indifesa, il generale e il capitano nemici (anch'essi interpretati rispettivamente da Kenneth Harp e Stephen Coit) vengono uccisi da Corby e Fletcher. Dopo l'omicidio i due soldati riescono a prendere l'aereo e darsi alla fuga per raggiungere la propria base in attesa di Mac, che, mentre ferito sta andando alla deriva sul fiume, incontra Sydney, il quale si unisce al compagno nel viaggio di ritorno in zattera.

IL BACIO DELL'ASSASSINO Un film di Stanley Kubrick. Con Jamie Smith, Frank Silvera, Irene Kane, Jerry Jarret, Mike Dana. Titolo originale Killer's Kiss. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 67 min. - USA 1955. La trama è esile: un boxeur in declino, una notte accorre in aiuto di una sua vicina di casa insidiata dal proprietario del night club nel quale lavora. Fra i due nasce del tenero; il boxeur viene accusato di un delitto compiuto dal losco rivale, che rapisce la ragazza perché unica testimone del delitto. Il boxeur, spinto dall'amore, rischia il tutto per tutto per liberare la ragazza e scagionare sé stesso dell'accusa di omicidio. È il secondo film girato da Kubrick allora venticinquenne. Non un brutto film, ma neanche un capolavoro della risma cui il regista ci avrebbe poi abituati. L'atmosfera è quella del noir francese del periodo d'oro, con un eroe-protagonista ferito dalla vita. Il film ha un buon ritmo e una scena, quella della lotta tra i due nel magazzino dei manichini, di gran classe. TRAMA New York, anni cinquanta. A 29 anni, Davey Gordon è un pugile già sulla via del tramonto. Il match perso nettamente con un giovane emergente lo fa riflettere sull'offerta che i suoi zii gli rinnovano, di ritornare nella loro fattoria nei pressi di Seattle. Quella sera stessa, stanco e deluso, Davey assiste attraverso la finestra della sua stanza all'aggressione subita dalla ragazza sua dirimpettaia da parte di un uomo; interviene subito, ma questi fa in tempo a scappare. Lei lo aveva notato proprio quel pomeriggio, e il caso ha voluto che le prime pesanti avances subite nella sala da ballo dove lavora, il suo principale gliele abbia fatte proprio mentre in televisione veniva trasmesso il match di Gordon. Gloria ringrazia il suo gentile difensore e poi si addormenta. Lui torna a casa sua ma al mattino è già da lei, e in meno di una giornata non solo sboccia l'amore, ma addirittura lui pianifica l'immediato ritorno dai suoi zii insieme a lei. Non c'è tempo da perdere, così per poter partire il giorno seguente, i due si danno da fare per riscuotere gli ultimi rispettivi compensi. Gordon, per avere subito la borsa del suo ultimo incontro, dà appuntamento al suo procuratore direttamente di fronte alla sala da ballo dove a sua volta Gloria dovrà incassare lo stipendio dell'ultima settimana. Quest'ultima operazione risulterà più complicata del previsto. Vinnie Raphael, il suo capo, nonché spasimante, è infatti avvelenato dal rifiuto della ragazza e ancor più dal saperla ora in partenza, e per sempre, con uno sconosciuto. Allora, dopo inutili minacce, la fa scendere in strada senza pagarla per poi richiamarla immediatamente a sé, credendo così di aver dato modo ai suoi scagnozzi di individuare il suo compagno. Il caso vuole che Gordon si sia assentato momentaneamente dall'ingresso della sala, dove invece, puntualissimo al suo appuntamento, proprio nel momento sbagliato, si trova il suo procuratore. Così, mentre Gloria viene finalmente pagata i due malfattori al servizio di Raphael hanno già prelevato Albert e, pensando che fosse Gordon, lo hanno pestato fino ad ucciderlo, andando oltre le intenzioni iniziali. Fatte le valigie, Davey si reca da Gloria ma lei non è nella sua stanza. Proprio mentre è lì scorge la polizia che fa irruzione nell'abitazione di fronte, che ha appena lasciato, e apprende che lo stanno cercando per l'omicidio del suo procuratore. Davey così, per riscattare sé stesso e salvare Gloria dà la caccia a Raphael. Inseguito e raggiunto lo costringe dietro la minaccia di una pistola ad accompagnarlo nel magazzino dove è rinchiusa la ragazza. Giunti nell'edificio semiabbandonato nel quale i due carcerieri tengono la ragazza, Gordon, grazie all'effetto sorpresa, sembra sottomettere i tre aguzzini ma poi in un attimo si ritrova a terra tramortito. In questo frangente mentre i tre hanno tutte le intenzioni di sbarazzarsi dei due scomodi testimoni del loro omicidio, Gloria gioca le sue ultime carte offrendosi a Vinnie. Lei lo bacia dichiarandosi totalmente disinteressata di Davey che, per altro, ascolta tutto e subito dopo riesce a fuggire gettandosi in strada sfondando una finestra. Dopo un inseguimento fra i tetti, e un violentissimo corpo a corpo in un deposito di manichini, Raphael è colpito a morte e Gordon, all'arrivo della polizia, grazie anche alle confessioni dei due scagnozzi arrestati, torna libero e incensurato. Così, quando si reca in stazione secondo il programma già stabilito, riflettendo

sull'accaduto e trovandosi da solo, non ha rimpianti ripensando alle parole pronunciate da Gloria nel disperato tentativo di salvare la propria vita. Quando però poi lei arriva in stazione e gli corre incontro, lui l'abbraccia, la bacia, e tutto è superato.

RAPINA A MANO ARMATA (1956) Un film di Stanley Kubrick con Sterling Hayden, Coleen Gray, Vince Edwards, Marie Windsor, Jay C. Flippen, Elisha Cook Jr., Ted De Corsia, Joe Sawyer, Jimmy Edwards, Timothy Carey. Genere Poliziesco durata 83 minuti. Produzione USA 1956. È la storia di un colpo organizzato da un ex galeotto ai danni di una ricevitoria delle corse ai cavalli. Al momento di dividere il bottino, avviene una sparatoria cui partecipa un nuovo arrivato. È la storia di un colpo organizzato da un ex galeotto ai danni di una ricevitoria delle corse ai cavalli. Al momento di dividere il bottino, avviene una sparatoria cui partecipa un nuovo arrivato. Il capo fugge, ma gli si spalanca la valigia e i soldi volano dispersi dal vento. TRAMA Johnny Clay ha scontato cinque anni di prigione. Appena uscito è pronto per un colpo all'ippodromo di Long Island, New York, che ha avuto tempo di organizzare nei minimi particolari. Uno dei punti di forza del colpo è l'eterogeneità della banda, composta da tutti incensurati e insospettabili, nessuno dei quali è a conoscenza della dinamica completa dell'azione criminosa. Tutto è in mano a Clay, mente e autore materiale di quella che dovrà essere una memorabile rapina a mano armata. Si comincia con la presentazione dei membri del gruppo. George Peatty è uno dei cassieri dell'ippodromo. Il suo compito è quello di aprire una porta dall'interno a Johnny, in un momento di confusione che sarà necessario per irrompere nella sala della cassaforte. È l'anello debole del gruppo. Innamoratissimo della moglie Sherry, la quale lo tradisce e lo disprezza, non saprà nasconderle il piano. A seguito della confidenza, nell'avida donna si innescherà l'idea di un contro piano mirato a soffiare il bottino e scappare con l'amante, idea che risulterà fatale per il colpo. Marvin Unger è un vecchio allibratore che ha approntato 2.500 dollari necessari per ingaggiare l'ex lottatore Boris, il cui compito sarà quello di inscenare la rissa che serve a distrarre i poliziotti facilitando l'ingresso di Clay nel forziere dell'ippodromo, e il tiratore Nikky Arcane, che per 5.000 dollari dovrà sparare ad un cavallo dell'ultima corsa, espediente necessario per permettere quel ritardo nel pagamento delle scommesse durante il quale Johnny entrerà in azione. Randy Kennan è un poliziotto indebitato e insoddisfatto della propria condizione. Il suo ruolo sarà quello di raccogliere il sacco pieno di soldi che Johnny lancerà da una finestra a colpo completato. Quindi indisturbato dovrà portarlo nel luogo previsto, vale a dire nel bungalow affittato da Johnny proprio a questo scopo. Mike è l'anziano barista dell'ippodromo. Ha una moglie malata e bisognosa di cure che lui non può permettersi di offrirle. Dovrà introdurre il fucile che servirà a Johnny per la rapina. Il giorno della rapina fila tutto liscio tranne che per Nikky che, un attimo dopo aver abbattuto il cavallo come previsto, è scoperto da un poliziotto che gli spara e lo uccide. A parte questo sembrano non esserci altri problemi; con i quasi due milioni di dollari nel nascondiglio di Clay e con l'intera banda che, come previsto, alla sera si riunisce in attesa di Johnny per spartirsi il bottino. Invece un problema c'è e a causarlo è l'avidità di Sherry, la moglie di George. Questa, saputo del colpo, ne ha informato il suo amante che, con un complice, si presenta al raduno della banda, armi alla mano, per sottrarre il bottino. Ma Clay, a causa del traffico, è in ritardo, dunque ancora non c'è nemmeno un dollaro né da dividere né da trafugare. Inoltre George, nella stanza accanto al momento dell'irruzione dei due rapinatori, accecato dalla gelosia e dalla rabbia, si scaglia pistola alla mano contro lo spavaldo amante della moglie innescando la strage (The Killing) della quale ci viene mostrato solo l'effetto finale. Tutti uccisi, tranne George che, ferito e stravolto esce da quella "stanza della morte" e mentre sta per dirigersi a casa è incrociato da Johnny che, capito che qualcosa

è andato storto, fa appena in tempo ad allontanarsi ed evitare l'arrivo della polizia. George si trascina a casa per fare giustizia anche della moglie. Le dichiara il suo amore, le spara e poi crolla esanime. Johnny compra una grande valigia, vi trasferisce tutto il denaro e poi si reca all'aeroporto dalla sua Fay con la quale aveva già pianificato la partenza per Boston. Johnny vorrebbe portare la valigia come un bagaglio a mano ma le dimensioni della stessa fanno nascere una questione che lo mette in imbarazzo. Il responsabile della compagnia gli propone di pagare un biglietto a costo ridotto se vuole portarsela dietro mentre un altro impiegato suggerisce una soluzione più semplice, quella di farla viaggiare assicurata una volta denunciato il valore del contenuto. A malincuore Johnny sceglie di farla passare come bagaglio semplice, dopo aver minimizzato non senza nervosismo sul fatto che non contenga alcunché di valore. Quando Johnny e Fay stanno per imbarcarsi, vedono con apprensione la propria grande valigia sopra un castello di tanti altri bagagli viaggiare su un vagone del trenino che un addetto sta dirigendo verso l'aereo in partenza. Un cagnolino sfugge dalle mani di una signora che sta per imbarcarsi, attraversa il piazzale e taglia la strada proprio a quel trenino facendo sterzare bruscamente il suo autista. La pesante valigia posta sopra a tutte le altre si sbilancia, cade sull'asfalto e aprendosi sparge al vento i due milioni di dollari. Johnny e Fay si allontanano, escono dall'aeroporto, provano a prendere un taxi ma sono presto individuati e quando due poliziotti armati si avvicinano e la ragazza fa come per scappare, mentre Johnny, rassegnato e sconfitto, attende che vengano ad arrestarlo.

ORIZZONTI DI GLORIA (1957) Capolavoro antimilitarista targato Kubrick. Un film di Stanley Kubrick con Ralph Meeker, Adolphe Menjou, Wayne Morris, Kirk Douglas, George Macready, Richard Anderson, Joe Turkel, Jerry Hausner, Peter Capell, Emile Meyer. Genere Drammatico durata 86 minuti. Produzione USA 1957. Due generali francesi della prima guerra mondiale ordinano, per ambizione e stupidità, un inutile attacco suicida. Due generali francesi della prima guerra mondiale ordinano, per ambizione e stupidità, un inutile attacco suicida. Quando questo fallisce, i due accusano di codardia i soldati e stabiliscono che ne vengano fucilati tre a caso come esempio per la truppa. Nonostante gli sforzi d'un onesto colonnello, le sentenze vengono eseguite: uno dei condannati, ferito, viene portato davanti al plotone in barella. TRAMA Prima guerra mondiale, 1916, fronte occidentale. La prospettiva di una promozione in caso di successo vince le perplessità del generale francese Mireau sull'opportunità di sferrare un attacco - richiesto dall'altro generale Broulard, suo superiore - al famigerato "formicaio", strategica e munitissima postazione tedesca, posta su una collina difficilmente espugnabile. Per caricare i soldati, il generale Mireau passa personalmente in rassegna le truppe sistemate in interminabili trincee, cercando di spronarle e motivarle dopo mesi di logorante stallo: in tale occasione schiaffeggia un soldato in trance da esplosione ed impaurito. Il comando delle operazioni di attacco al "formicaio" è affidato al colonnello Dax, contrarissimo ad un'azione che avrà un prezzo umano mostruoso ed un risultato alquanto incerto, ma che si vede costretto ad obbedire. Come previsto, l'attacco è un fallimento totale. Nessun francese riesce a raggiungere le posizioni tedesche e addirittura un terzo dei soldati rifiuta di uscire dalle trincee o ne è letteralmente impossibilitato dal fitto fuoco nemico. Informato della situazione, Mireau interpreta questo comportamento come codardia e ordina di aprire il fuoco contro le proprie prime linee ancora trincerate, come punizione/esortazione. Il comandante dell'artiglieria si oppone, pretendendo un ordine scritto. Ben prima che questo possa mai giungere a destinazione, l'offensiva si esaurisce miseramente. Mireau, per dimostrare fermezza e scaricare sulle truppe la colpa dello scriteriato attacco accettato per ambizione personale, sostiene con il Comando la tesi della codardia e propone la fucilazione di 100 uomini presi a caso. Il generale Broulard gli concede di prenderne tre, uno per ogni Compagnia coinvolta, che saranno sottoposti al giudizio di una regolare Corte marziale. Di fatto i tre prescelti sono solo in parte presi a caso: il caporale Paris è vittima di un conto aperto con il suo diretto superiore, spesso in preda all'alcol, il soldato Ferol è indicato dai suoi stessi commilitoni perché bollato ingiustamente come "asociale", e il soldato Arnaud è uno degli elementi più coraggiosi, già premiato due volte, e la sua scelta a sorte, l'unica, è solo un beffardo scherzo del caso. Il colonnello Dax, valente avvocato parigino prima della guerra, assume la difesa dei suoi tre uomini (nonostante l'opposizione di Mireau), sebbene sia cosciente che la sentenza sia praticamente già scritta. Nel processo rivolge le sue accuse verso la Corte, che ritiene stia procedendo senza il minimo rispetto dei diri...


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