Riassunto la scoperta dell inconscio volume primo ellenberger PDF

Title Riassunto la scoperta dell inconscio volume primo ellenberger
Author Diana Piga
Course psicologia dinamica
Institution Università telematica Unitelma Sapienza
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Capitolo 1 - Le origini della psicoterapia dinamica Sviluppo continuo, privo di scarti tra esorcismo → magnetismo → ipnotismo → moderna psichiatria dinamica • • •

Guarigioni primitive Mesmerismo Charcot e Janet

Origini della psicoterapia dinamica: si ricollega ad una lunga serie di antenati e precursori. - alcuni insegnamenti medici e filosofici del passato contengono già intuizioni sulla mente umana attribuibili a un’epoca molto recente (Socrate, S. Agostino...) - alcuni metodi attualmente in uso nella psicoterapia erano già impiegati ed altri sono invece scomparsi. - origini della psicoterapia dinamica: 1. La scoperta della psicoterapia primitiva 2. Le diverse concettualizzazioni della malattia e le principali tecniche primitive di guarigione

La scoperta della psicoterapia primitiva - Guarigione primitiva praticata da sciamani, stregoni, uomini della medicina, che attuavano raffinate tecniche terapeutiche (alcune molto simili ai metodi psicoterapeutici utilizzati oggi, mentre altre non hanno una controparte moderna); - Uno dei primi a riconoscere l'importanza scientifica della guarigione primitiva fu l'antropologo tedesco Adolf Bastian (1828 – 1905). (facendo delle ricerche in Guiana, gli viene emicrania e febbre e chiede allo stregone del villaggio di curarlo con metodi da lui usati abitualmente) - All'epoca erano stati già pubblicati alcuni dati relativi alla medicina primitiva, ma in modo separato. Il primo a raccoglierli e a organizzarli fu J.H. Bartels: mostrò come alcuni trattamenti della medicina primitiva fossero: 1. Terapie razionali (narcotici, massaggi, ecc.) e costituissero un primo stadio verso lo sviluppo della medicina moderna; 2. Terapie irrazionali , basate su teorie (e corrispondenti terapie) erronee della malattia, prive di equivalenti nella medicina scientifica. Le cinque principali forme di cura (Clements) erano basate su diverse concezioni della malattia, a cui corrispondeva un tipo di cura, dedotta secondo lo schema causa-effetto: ◦ Intrusione di un oggetto malattia. Terapia: Estrazione dell'oggetto malattia. La malattia è causata dalla presenza, all’interno dell’organismo, di un corpo estraneo dannoso (pezzetto d’osso, pietruzza, scheggia di legno, piccolo animale), talvolta inserito da uno stregone; (taluni popoli credono che la malattia non sia causata dall’oggetto in sé, ma da una particolare “essenza malattia” contenuta in esso). La terapia consiste nell’estrazione dell’oggetto malattia, che il più delle volte lo stregone succhia via con la propria bocca. Lo stregone, mediante vari espedienti, estraeva l'oggetto. L'atto di estrazione all'interno di una cermonia articolata (riti, canti, danze) a cui partecipavano sia degli assiatenti dello sciamano che gli altri membri della comunità. La seduta terapeutica è preparata con cura e culmina con un

momento estremamente intenso, quando lo sciamano mostra l'oggetto malattia al paziente, alla sua famiglia e a tutti gli astanti. La “nevrosi di traslazione” presenta alcune somiglianze con questo processo di materializzazione della malattia. ◦ Assenza dell'anima Terapia: Trovare, richiamare e restituire l'anima. La malattia si manifesta quando l’anima, spontaneamente o per un incidente, abbandona il corpo o è sottratta da spiriti o fattucchieri. Il compito del guaritore era ritrovare l'anima perduta e restituirla al corpo a cui apparteneva. Tale teoria riprende una concezione che vede l'anima come separata dal corpo, specialmente durante il sonno o gli stati di incoscienza. "L'anima di uno che dorme è supposta vagare lontano dal corpo e visitare realmente quei luoghi e vedere quelle persone e compiere quegli atti di cui sogna." In questo modo l'anima va incontro a molti pericoli potenziali, può perdere l'orientamento, subire danni, oppure può capitare che il dormiente si svegli all'improvviso senza che l'anima abbia il tempo di ritornare da dov'era. Il terapeuta, che cerca di stabilire un contatto con le parti ancora sane della personalità di un paziente schizofrenico e di ricostruire il suo Io, può essere considerato alla stessa stregua dello sciamano che segue le tracce di un’anima perduta, la trova nel mondo degli spiriti, lotta contro i demoni maligni che l’hanno imprigionata e la riporta al mondo dei vivi. Ancora i malati mentali vengono considerati come “alienati”, “estraniati” da se stessi, con un Io impoverito o distrutto. ◦ Introduzione di uno spirito Terapia: - espulsione meccanica dello spirito (perdita di sangue, rumori, odori, percosse, ...); - trasferimento dello spirito in un altro essere vivente (animale); - esorcismo La malattia è causata dall’impossessarsi del corpo da parte di spiriti maligni. Esistono tre metodi possibili di guarigione: espulsione meccanica dello spirito attraverso la perdita di sangue o per mezzo di rumori, odori, percosse; trasferimento dello spirito estraneo in un altro essere vivente, di solito un animale; «esorcismo», cioè l’espulsione dello spirito per mezzo di incantesimi o altri mezzi psichici. La possessione da parte di uno spirito porta l'individuo a perdere la propria identità e sentire che c'è uno "spirito nel proprio spirito" (parassitismo psichico); cambia fisionomia, sembianze dell'individuo che si suppone incarni, voce alterata e può acquisire movimenti di forza e durata sopra il normale. Gli attacchi sono di durata, frequenza e intensità variabili. L'esorcismo: E' esattamente l'opposto della possessione. L'esorcista è portavoce di un'entità più potente nella quale ha piena fiducia. Egli si rivolge allo spirito in modo solenne, facendo le veci dell'autorità superiore che rappresenta. Egli incoraggia e supporta l'individuo posseduto e minaccia e ammonisce lo spirito intruso. Le preparazioni dell’esorcismo sono lunghe e difficoltose, se possibile deve avvenire in un luogo consacrato. L’esorcista spinge lo spirito a parlare, rivelarsi, e con esso discute e contratta. Si tratta di una vera lotta che può durare anche anni prima che si assista ad una totale sconfitta. Tuttavia, l’esorcista stesso può essere sconfitto o posseduto a sua volta dallo stesso spirito espulso dal paziente. L’esorcismo è forse la forma più arretrata di terapia che si possa immaginare ma ci sono somiglianze con quella dinamica moderna.

(Processo a richiesta: è il paziente che chiede aiuto) L’esorcismo è stato uno dei più comuni metodi di guarigione dell’area mediterranea ed è ancora uso in vari paesi. Sono distinte la possessione con carattere di sonnambulismo e quella lucida: nella forma sonnambulica l'individuo perde improvvisamente coscienza della propria identità e parla a nome del possessore; dopo aver riacquistato conoscenza non ricorda nulla (nella teologia cattolica si chiama possessione). Nei casi di possessione lucida, l’individuo è conscio della propria identità, ma sente che è abitato da un altro spirito con cui è in lotta (nella teologia cattolica ossessione). In entrambe le forme, la possessione è avvertita soggettivamente come una sorta di parassitismo psichico. Gli psichiatri ritengono che, in passato, la possessione sia stata riconosciuta, nella maggior parte dei casi, laddove in realtà si presentava una grave malattia mentale, di solito schizofrenia e che, nei casi di possessione lucida, gli insegnamenti della fede e della tradizione fossero stati così pressanti da divenire realtà vissuta da parte dell’individuo colpito da malattia. ◦ Infrazione di un tabù Terapia: Confessione, espiazione Molte testimonianze riportano che, presso taluni popoli primitivi, malattie gravi o persino la morte psicogena possono derivare dall’infrazione di un tabù. L’infrazione è avvertita come peccato, la malattia come risultato della violazione. La terapia consiste nella confessione pubblica, accompagnata da rituali di purificazione. L’azione patogena del “senso di colpa”, corrispettivo dell’antico peccato, e l’effetto terapeutico della confessione sono riconosciuti anche dalla psichiatria dinamica moderna. ◦ Frustrazione di un desiderio Terapia: Soddisfacimento di una frustrazione. I desideri frustrati sono sempre stati considerati potenzialmente patogeni.I testi medici descrivevano due condizioni: 1) la nostalgia di casa (soldati) 2) il mal d’amore. La terapia consisteva nel soddisfacimento dei desideri o nell'eliminazione degli ostacoli che ne impedivano l’appagamento. Tale terapia appare oggi un po’ bizzarra anche se forse si sottovaluta il fatto che tale ruolo viene lasciato nelle mani più del caso che del terapeuta. Quali desideri frustrati? Non erano esclusivamente quelli di possesso, sessuali, etc. Per esempio un altro tipo di impulso che tende alla realizzazione è quello della realizzazione personale

Altri tipi di guarigioni: • Guarigione per confessione La malattia è causata da determinate trasgressioni, in particolare la violazione di tabù (tabù sinonimo di peccato). Esistono innumerevoli tipologie di trasgressione e quindi di terapie possibili. Non sempre, però, la confessione della trasgressione è considerata un mezzo per curarla. Generalmente la confessione è pubblica ed è accompagnata da cerimonie. Questa teoria vede dunque la malattia come una sorta di punizione per aver violato leggi morali o religiose, punizione conseguente ad un peccato. Molte tracce di questa concezione della malattia sussistono ancora oggi, basti pensare al concetto di senso di colpa, alla sua potenziale azione patogena da un lato e all’effetto terapeutico e abreativo della confessione • Guarigione religiosa e "cura d'anime" La chiesa cattolica ereditò alcune pratiche e tradizioni dalle religioni e dalle correnti filosofiche che l’avevano preceduta. Tra queste diede sicuramente un ruolo di primaria importanza alla pratica della confessione che costituisce uno dei dieci sacramenti. Anche attraverso questa pratica, i sacerdoti acquisirono una certa dimestichezza nell’introspezione psicologica, basti pensare all’autobiografia di Sant’Agostino “Le confessioni” e alla profondità di analisi dimostrata. Molti ritengono che la confessione abbia esercitato un influsso sullo sviluppo della psicologia. I sacerdoti acquisirono una grossa quantità di conoscenze psicologiche e le organizzarono sistematicamente nei manuali di teologia morale. Tuttavia il rispetto del segreto confessionale rese piuttosto astratta questa conoscenza sistematica. Nelle comunità protestanti, invece, dove fu abolita la pratica della confessione, sorse la pratica della cura delle anime, nella quale si definì il concetto di segreto patogeno. Attraverso questa tecnica emerse uno degli aspetti terapeutici maggiormente teorizzati e sistematizzati dalla psicoanalisi: la potenzialità terapeutica della conoscenza di segreti patogeni ed il loro trattamento I pastori protestanti ottenevano, da anime afflitte, la confessione di un segreto doloroso e le aiutavano materialmente a superare quella difficoltà. Il medico viennese Moritz Benedikt sistematizzò, nella seconda metà del XIX sec, le conoscenze sul segreto patogeno: egli mostrò come la causa di molti casi di isteria fosse costituita da un segreto doloroso, spesso legato alla sfera sessuale, la cui confessione poteva portare alla risoluzione del problema e alla guarigione. Il concetto di segreto patogeno fu poi assorbito, nella psicoanalisi, nei concetti di ricordi traumatici, rimozione, senso nevrotico della colpa.

Aspetti caratteristici della guarigione primitiva: –



Il guaritore primitivo è molto più di un semplice medico: è la persona più ragguardevole del gruppo sociale, temuto e rispettato; è il depositario della memoria e del patrimonio mitologico della tribù. I pazienti ripongono tutte le loro speranze e la loro fiducia nella sua persona, piuttosto che nelle tecniche di guarigione utilizzate. Il guaritore è, quindi, un medico psicosomatico: le tecniche di guarigione utilizzate sono di natura psicologia, sia che si tratti di curare una malattia organica che una malattia mentale. L’addestramento del guaritore è lungo, severo e avviene attraverso l’apprendimento di dottrine segrete, custodite da una ristretta cerchia di individui. Spesso tale addestramento include l’esperienza di una”malattia di iniziazione”, un disturbo emotivo che bisogna superare per divenire capace di guarire.



A differenza dei trattamenti terapeutici moderni, la guarigione primitiva è sempre una cerimonia pubblica e collettiva, attraverso la quale il paziente viene reintegrato nel gruppo sociale (famiglia, clan, tribù). Talvolta la cerimonia di guarigione è la riproduzione drammatica del trauma patogeno iniziale, altre volte, la ripetizione dei grandi miti della tribù. Molto spesso il momento principale di queste celebrazioni, il vero agente patogeno, è l’incubazione (il giacere a contatto della terra in una caverna, oppure l’induzione di stati ipnotici). Tuttavia non è ben chiaro fino a che punto, in tali casi, lo stato ipnotico sia volontariamente indotto dallo stregone o se sia, piuttosto, un effetto collaterale della cerimonia di guarigione.

Le origini della suggestione Elementi comuni di efficacia: • Il guaritore deve credere nelle proprie capacità, nonostante sappia che la tecnica da lui utilizzata comprenda componenti di inganno. • Il paziente deve avere cieca fiducia nelle capacità del guaritore • La malattia, la cura e il guaritore devono essere riconosciuti dalla comunità In particolare, lo sciamano è membro di un'organizzazione che prevede un'addestramento, delle scuole, delle norme da seguire, dei luoghi in cui ritrovarsi e delle proprie posizioni in contrasto con quelle di altre scuole.

La psicoterapia scientifica Progressivamente la psichiatria è divenuta un ramo della scienza; la psicoterapia è l’applicazione della psichiatria. La terapia psichiatrica utilizza tecniche impersonali, stabilite nell’ambito di un sapere scientifico sperimentale. La psicoterapia dinamica moderna ha, però, dato origine ad una reviviscenza della medicina psicosomatica; si è divisa in numerose “scuole” e ha riconosciuto, come la medicina primitiva aveva perfettamente compreso, il ruolo dei desideri frustrati nell’eziologia della malattia, a differenza della psichiatria del XIX sec, che ne aveva misconosciuto gli effetti. Taluni metodi di addestramento mentale, elaborati in seno ad antichi sistemi filosofici o dottrine religiose, costituiscono, di fatto, tecniche di psicoterapia. Esempi importanti sono costituiti dallo yoga, comune a molte scuole filosofiche e religiose dell’India, dalle pratiche zen del buddismo, dalle tecniche di disciplinamento mentale e di controllo delle passioni messe in atto dalle scuole filosofiche ellenistiche e romane. Dal XVII secolo, con l'avvento della scienza moderna, vi è un cambiamento di prospettiva rispetto all’acquisizione delle conoscenze. Da una conoscenza basata sull’osservazione e sulla deduzione  ad una conoscenza fondata sulla sperimentazione e sulla misurazione - Innalzamento di valore di ciò che veniva considerato scientifico e ad un’esclusione dal campo di tutto ciò che rientrava nell’ambito delle guarigioni “extra-scientifiche” (non poteva essere dimostrata la validità della guarigione, i passaggi per arrivarci, ed i mezzi utilizzati) dignità, collocandolo ai vertici della piramide sociale, padrone di decidere della salute e della malattia, della vita e della morte dei suoi pazienti. Quindi se la medicina è una pratica cos’è la malattia? Nell’Enciclopedia di Diderot è così definita: “disposizione viziosa, impedimento del corpo o di qualche suo organo che causa una lesione più o meno sensibile, nell’esercizio di una o più funzioni della vita sana, o anche che ne fa cessare completamente qualcuna, o anche tutte, tranne il movimento del cuore”. La malattia è materiale, è un impedimento funzionale di uno o più organi, ma non espressione di sofferenza della persona. Chi curava all’epoca? - Sacerdoti - Medici La tradizione ecclesiastica e quella medica avevano due diverse visioni della malattia. A differenza della medicina, la Chiesa vedeva la sofferenza umana, e quindi la malattia, come contemporaneamente fisica e morale, del corpo e dell’anima. Chiesa e medicina trovano un precario compromesso: Ciò che appartiene allo “spirito” è di competenza della Chiesa, ciò che riguarda il corpo umano alla medicina.

I guaritori sostituiscono le pratiche mediche con atti che non si ispirano a una scienza universale, bensì a quella occulta; tuttavia enfatizzavano l’importanza del rapporto col malato. Il medico invece tendeva ad escludere ogni forma di contatto dal rapporto medico-malato, proponendosi come operatore specializzato del corpo-macchina

Guarigione primitiva

Terapia scientifica

1. Il guaritore è molto più di un semplice medico; egli è la personalità più ragguardevole del suo gruppo sociale

1. Il terapeuta è uno specialista al pari degli altri

2. Il guaritore esercita la propria azione soprattutto attraverso la propria personalità

2. Il terapeuta applica delle tecniche specifiche in una maniera impersonale

3. Il guaritore è soprattutto un medico psicosomatico, egli tratta molte malattie organiche con tecniche psicologiche

3. C’è un taglio netto tra la terapia fisica e psichica. In psichiatria l’accento è posto sul trattamento fisico dei disturbi mentali

4. L’addestramento del guaritore è lungo e severo, e spesso include l’esperienza di un grave disturbo emotivo, che egli deve superare per poi essere capace di guarire altre persone

4. L’addestramento è puramente di tipo razionale e non prende in considerazione i problemi personali, medici, o emotivi del terapeuta

5. Il guaritore appartiene a una scuola che ha i 5. Il terapeuta agisce in base a una medicina suoi insegnamenti e le sue tradizioni, diversi da unificata, la quale è un ramo della scienza e non è un insegnamento esoterico quelli delle altre scuole

Capitolo 2 - La comparsa della psichiatria dinamica 1775 – 1893 Evoluzione ideale delle tecniche psicoterapeutiche utilizzate nella pratica dell’esorcismo: la nascita della psichiatria dinamica è collocabile intorno all’anno 1775 in corrispondenza dello scontro tra il medico F.A. Mesmer e l’esorcista J.J. Gassner

Johann Joseph Gassner (1727-1779) Gassner era un prete di campagna si conquistò la fama di essere uno dei più famosi guaritori del suo tempo. All’inizio dell’anno 1775 folle intere, ricchi e poveri, aristocratici e contadini, tra cui gente affetta da malattie di ogni sorta, accorrevano alla piccola città di Ellwangen, nel Wurtemberg, per vederlo. Gassner esorcizzava i pazienti alla presenza di nobili, sacerdoti, medici, persone comuni… Distingue tra: 1. malattie naturali (di pertinenza del medico) 2. malattie preternaturali - circumsessio = imitazione di una malattia mentale ad opera del demonio - obsessio = dovuta a stregoneria - possessio = possessione diabolica attiva Gassner diceva al paziente che la fede in Gesù era un requisito indispensabile per la guarigione, poi chiedeva il consenso per compiere un exorcismus, sfidava il demone a rendere manifesti i sintomi e, se i sintomi comparivano, Gassner aveva dimostrato che la malattia era causata dal diavolo, quindi esorcizzava. Se i sintomi non comparivano mandava il paziente dal medico.

Franz Anton Mesmer (1734-1815) Le teorie di Mesmer spianarono strada che avrebbe portato all’elaborazione della psichiatria dinamica, sebbene dovesse trascorrere più di un secolo affinché le sue scoperte fossero accolte da Charcot nell’ambito della neuropsichiatria. Il magnetismo animale Nel tentativo di elaborare una spiegazione “razionale”, Mesmer aveva utilizzato il paradigma fisico delineato dalle nuove scoperte sulla gravitazione e sull’elettricità. In questo modo il magnetismo animale avrebbe fornito all’umanità un mezzo universale per curare ogni tipo di malattia. Sosteneva che l’universo fosse riempito da un sottile fluido fisico, il magnetismo animale, che creasse un legame tra l’uomo e gli elementi della natura e tra gli uomini stessi; ciascun essere umano è portatore di una certa quantità di magnetismo animale; la malattia deriva da una distribuzione disomogenea di questo fluido all’interno del corpo e dunque la guarigione si ottiene tramite una migliore distribuzione del fluido. La ...


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