Title | Riassunto Le lingue e il linguaggio |
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Course | Istituzioni di linguistica |
Institution | Università degli Studi di Milano-Bicocca |
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Capitolo 1: che il linguaggio Lingua e linguistica: studio scientifico del linguaggio disciplina descrittiva. Obiettivi: specificare la natura del linguaggio, e in particolare le che esso conferisce e le limitazioni che gli impone identificare, almeno in forma astratta e alla stregua di modello, le ...
Capitolo 1: che cos’ è il linguaggio Lingua e linguistica: Linguistica studio scientifico del linguaggio umano; disciplina descrittiva. Obiettivi: specificare la natura del linguaggio, e in particolare le potenzialità che esso conferisce all'uomo e le limitazioni che gli impone identificare, almeno in forma astratta e alla stregua di modello, le regole che i parlanti di una lingua applicano nel produrre e ricevere un messaggio linguistico descrivere e spiegare i cambiamenti che si attuano nel tempo nell'organizzazione e nella struttura delle lingue Lingua: ciascuno dei sistemi simbolici, propri della specie umana ma diversi da comunità a comunità e in qualche misura anche da individuo a individuo, trasmessi per via culturale e non ereditati biologicamente, basati su simboli vocali o, in casi particolari, su simboli gestuali, attraverso i quali gli appartenenti alle società umane conoscono la realtà, la categorizzano, sviluppano pensieri articolati, comunicano le proprie conoscenze e i propri pensieri. Le lingue sono trasmesse per via culturale e non ereditate biologicamente. La facoltà di linguaggio fa parte del nostro corredo biologico ed è trasmessa per via ereditaria. Le lingue che si acquisiscono grazie a questa facoltà dipendono dall'ambiente in cui il bambino è inserito W. von Humboldt parla di lingue storico. Una definizione di lingua La lingua è un codice che organizza un sistema di segni dal significante primariamente fonico - acustico, fondamentalmente arbitrari e doppiamente articolati, capaci di esprimere ogni esperienza esprimibile, posseduti come conoscenza interiorizzata che permette di produrre infinite frasi a partire da un numero finito di elementi
Il linguaggio umano La facoltà verbale è specie-specifica dell'uomo Precondizioni anatomiche e neuro fisiologiche: 1.volume e struttura del cervello 2.conformazione del canale fonatorio Linguaggio umano: Proprietà/caratteristiche Discretezza elementi si distinguono gli uni dagli altri per esistenza di limiti precisi/definiti Doppia articolazione formulare un numero alto di segni, cioè di entità dotate di significato e significante mediante i fonemi che non hanno significato ma hanno la capacità di distinguere significati Ricorsività possibilità di costruire frasi sempre nuove, inserendo in una frase data un’altra frase e così via in teoria all’infinito Dipendenza dalla struttura il senso di una frase è il risultato delle relazioni e interdipendenze che ogni elemento ha con gli elementi vicini ma anche con quelli più lontani all’interno della frase Linguaggiocapacità di sviluppare un sistema di comunicazione dotato di caratteristiche proprie Linguaè la forma specifica che questo sistema di comunicazione assume nelle varie comunità
Gli universali linguistici Indicano proprietà o correlazioni di proprietà che si presuppone contraddistinguano ogni lingua naturale - Universali assoluti: individuano la presenza (o l’assenza) di una proprietà in ogni lingua storico - naturale, senza stabilire correlazioni (es. ‘tutte le lingue hanno vocali orali’) - Universali implicazionali: mettono in relazione due o più proprietà (es. ‘se una lingua ha il duale, allora ha anche il plurale’) Universali linguistici elementi comuni a tutte le lingue: ricorsività, dipendenza dalla struttura Elementi distintivi linguisticielementi diversi: l’ordine degli elementi principali della frase Es. Italiano Soggetto + Verbo + Oggetto; Arabo Verbo + Soggetto + Oggetto
La tipologia linguistica La tipologia linguistica si occupa della variazione interlinguistica classificando le lingue storico-naturali in base ad affinità strutturali sistematiche (tipi linguistici). Studia gli elementi comuni e diversi tra le lingue.
Agrammaticalità e grammaticalità Agrammaticale non significa scorretto, (la linguistica non è disciplina normativa) ma mal formato per il parlante nativo
Capitolo 2: che cos’è una lingua Concreto e astratto Livello astratto (ideale, teorico) Langue (Saussure) Lingua della collettività, sociale e astratta Codice (Jakobson) Insieme di potenzialità Competenza (Chomsky) Tutto ciò che l’individuo sa della propria lingua
Livello concreto (reale, individuale) Parole (Saussure) Esecuzione linguistica di un individuo, atto individuale Messaggio(Jakobson) Costruito sulla base delle unità fornite dal codice Esecuzione(Chomsky) Tutto ciò che l’individuo fa linguisticamente
Conoscenze linguistiche di un parlante La competenza è l’insieme delle conoscenze linguistiche che un parlante ha. Si suddivide per livelli: competenza fonologica competenza morfologica competenza sintattica competenza semantica
Paradigmatico e sintagmatico Sintagmatico rapporti tra elementi in praesentia = co-presenti; concatenazione di parole e lettere che si concordano per genere e numero Paradigmaticorapporti (in absentia) tra elementi in assenza tra elementi che possono comparire uno alla volta in un certo contesto es. questo, quel, il non possono comparire insieme davanti a un nome, appartengono a un paradigma, se uso questo libro non posso usare anche questo quello libro
Sincronia e diacronia Sincronia rapporto tra elementi simultanei; si esclude il fattore tempo Diacronia rapporto tra elementi attraverso il tempo; lo studio del cambiamento linguistico è diacronico cioè studio di un fenomeno attraverso il tempo.
Il codice Insieme di corrispondenze, fissatesi per convenzione, tra qualcosa e qualcos'altro che fornisce le regole di interpretazione dei segni Sistemi di corrispondenze tra significato e significante I segni linguistici costituiscono il codice lingua
I segni Lingua come sistema di segni Segno: entità costituita da un'espressione e da un contenuto Espressione: parte sensibile del segno Contenuto: parte concettuale del segno (Louis Hjelmslev) La lingua è un sistema di segni
Il segno linguistico I segni linguistici sono simboli. Si tratta di unità a due facce, inseparabili tra loro: da una parte c'è la forma o espressione linguistica (significante), dall'altra il concetto a cui quella forma rimanda (significato). Segno linguistico segno entità dotata di significante e significato significante forma sonora, espressione significato rappresentazione mentale, concetto, contenuto Proprietà del segno: Distintività, un segno si distingue da un altro segno Linearità, il segno si estende nel tempo se orale, nello spazio se scritto (successione prima / dopo)
Arbitrarietà (associazione tra significante e significato) non esiste una legge di natura che determini l’associazione tra significato e significante ma la relazione è determinata in base a una convenzione sociale Biplanarità: Due facce compresenti in un segno Il linguaggio è biplanare, poiché è costituito da due piani, quello dell'espressione e quello del contenuto Significante/significato Triangolo semiotico significato, significante, referente 4 tipi di arbitrarietà: - tra segno e referente - tra significante e significato - tra forma (struttura, organizzazione interna) e sostanza (materia, insieme dei fatti concettualizzabili) del significato; - tra forma e sostanza del significante
Le funzioni della lingua di Jakobson Emotivaesprime stati d’animo, riguarda il parlante Referenziale è informativa, neutra e riguarda il referente Fatica per controllare se il canale è aperto e funziona regolarmente, riguarda il canale Metalinguistica quando il codice viene usato per parlare del codice stesso (grammatica), riguarda il codice Poeticaquando il messaggio è costruito in modo da costringere l’ascoltatore a ritornare sul messaggio stesso per apprezzarne il modo in cui è formulato, riguarda il messaggio Conativasi realizza sotto forma di comando o esortazione rivolta all’ascoltatore perché modifichi il suo comportamento, riguarda l’ascoltatore Sono 6 , per Jakobson, le componenti necessarie per un atto di comunicazione linguistica: parlante, referente (ciò di cui si parla), il messaggio, il canale attraverso cui passa la comunicazione, il codice, l’ascoltatore
Lingua e dialetto Dialetto: lingua propria di un numero limitato di parlanti che si trova a convivere con un’altra lingua dagli usi più estesi • Il dialetto è un sistema linguistico: ogni dialetto ha un sistema fonologico, morfologico, sintattico, ecc. • Lingua vs. dialetto: differenza socioculturale, non linguistica La situazione italiana Il quadro sociolinguistico dell’Italia contemporanea è un repertorio multilingue a fianco dell’italiano e delle sue varietà regionali, composto da almeno cinque lingue forti di immigrazione: rumeno, albanese, arabo, cinese, ucraino. In Italia si parla la lingua ufficiale che è l’italiano e molti dialetti italiani regionali. Esistono 3 grandi italiani regionali: quello del Nord, quello del Centro e quello del Sud. Ogni lingua è stratificata sia socialmente che geograficamente. Italiano: • Italiano scritto • Italiano parlato formale • Italiano parlato informale • Italiano regionale • Dialetto di koinè (identifica una regione dialettale) • Dialetto del capoluogo di provincia • Dialetto locale La lingua è stratificata quindi in diversi registri linguistici che i parlanti possono usare e cambiare dall’uno all’altro.
Capitolo 3: le lingue del mondo
La classificazione delle lingue La classificazione in base al numero di parlanti non è basata su criteri linguistici interni - classificazione genealogica - classificazione tipologica - classificazione areale
La classificazione genealogica: le famiglie linguistiche Le lingue vengono confrontate per individuarne i tratti comuni . Vengono raggruppate in famiglie, gruppi e sottogruppi Due lingue fanno parte dello stesso raggruppamento genealogico se derivano da una stessa lingua originaria (o lingua madre). Gli elementi linguistici significativi per stabilire la parentela genetica non sono lessicali, ma morfologici e fonologici. Famiglia linguistica unità genealogica massima si suddivide in - gruppi - sottogruppi Le famiglie linguistiche più studiate sono: 1. Indoeuropea 2. afro-asiatica o camito-semitica Africa settentrionale, Medio Oriente, Africa orientale (es. arabo, ebraico, egiziano antico) 3. uralica Europa orientale e Asia centrale e settentrionale (es. finlandese, estone, ungherese) 4. sino-tibetana cinese mandarino, tibetano e lolo-birmano 5. nigerkordofaniana nazioni africane a sud del Sahara (es. swahili) 6. altaica Asia centrale (mongolo e turco) altre famiglie linguistiche: - dravidica (India meridionale) - austro-asiatica - austronesiana - amerindiane (famiglie linguistiche minori lingue indiane dell’America) - lingue isolate ( basco, giapponese e coreano)
La classificazione tipologica Due lingue sono tipologicamente correlate se manifestano una o più caratteristiche comuni. Due tipi: tipologia morfologica (struttura delle parole) e tipologia sintattica (gruppi di parole e frasi). Tipologia morfologica: isolante mancanza quasi totale morfologia:i nomi non si distinguono né per caso né per genere né per numero; i verbi non presentano differenze di persona, di numero, di tempo e di modo ma la forma verbale è unica (es. Cinese) agglutinanteogni parola contiene tanti affissi quante sono le relazioni grammaticali (es. Turco) flessivo flessione molto ricca; le diverse relazioni grammaticali sono espresse da un unico suffisso che esprime più relazioni grammaticali (es. Italiano, Greco, Latino); il sottotipi analitico può realizzare le relazioni grammaticali anche mediante più parole, mentre il sottotipo sintetico concentra tale espressione in una sola parola polisintetico o incorporante una sola parola può esprimere tutte le relazioni che ad esempio in italiano sono espresse da una frase intera. Non esistono tipi linguistici puri
Tipologia sintattica: si basa sull’osservazione che esistono correlazioni sistematiche tra l’ordine delle parole in una frase e altre combinazioni sintattiche; per tale motivo è chiamata anche tipologia dell’ordine delle parole. Le combinazioni sintattiche analizzate sono: la presenza in una lingua di preposizioni o di posposizioni la posizione del verbo rispetto al soggetto e all’oggetto nella frase dichiarativa. Sei ordini possibili: SVO, SOV, VSO, VOS, OSV,OVS l’ordine dell’aggettivo rispetto al nome l’ordine del complemento di specificazione, genitivo rispetto al nome - Principio di precedenza: tra i costituenti nominali il soggetto deve precedere l’oggetto per la sua priorità logica - Principio di adiacenza: verbo e oggetto devono essere contigui, per la loro stretta relazione sintattico –semantica
Universali implicazionali mette in relazione due o più proprietà linguistiche legate tra loro in un rapporto di implicazione del tipo se X allora Y
La tipologia areale Lingue che sviluppano alcune caratteristiche in comune perché sono parlate in zone geografiche contigue, anche se genealogicamente non in relazione. Queste lingue formano una lega linguistica e presentano caratteristiche comuni. Premesse necessarie, ma non sufficienti: - presenza di più lingue, non tutte immediatamente imparentate; - loro collocazione in zone geograficamente contigue; - condivisione di tratti linguistici significativi Occorre escludere che i tratti condivisi siano dovuti a: - tendenze tipologiche generali; - familiarità genetica
I sistemi di scrittura delle lingue nel mondo
ideografico – logografico ad ogni simbolo corrisponde un concetto concreto o astratto (Egizi, Sumeri) sillabicol’utilizzazione fonetica determinò passaggio del logografico al sillabicodi conseguenza, a un segno corrisponde un gruppo di suoni alfabetico a ogni segno corrisponde un suono
La famiglia linguistica indoeuropea 1. Gruppo indo – iranico
Indiano Lingue antiche:vedico, sanscrito Lingue moderne: hindi, urdu 2. 3. 4. 5. 6.
Iranico Lingue occidentali:persiano antico, avestico Lingue orientali:persiano moderno, curdo
Gruppo tocario lingue estinte “tocario A” e “tocario B” Gruppo anatolico lingue estintela più documentata è ittita Gruppo armeno armeno Gruppo albanese albanese Gruppo slavo
Slavo orientale: russo bielorusso ucraino
Slavo occidentale: polacco cecoslovacco
Slavo meridionale: bulgaro macedone serbo-croato sloveno
7. Gruppo baltico lituano, lettone; lingue estinte: prussiano antico 8. Gruppo ellenicogreco 9. Gruppo italico
Italico occidentale Latino che da origine alle lingue romanze: portoghese, spagnolo, francese, italiano, romeno. Regionale galego, catalano e varietà del ladino
Italico orientale (Italia antica) Basco Umbro sannita
10. Gruppo germanico
Germanico orientale: Gotico estinto
Germanico settentrionale: svedese, danese, norvegese, islandese e feroico
11. Gruppo celtico
Gaelico: irlandese gaelico di Scozia
Brittanico: gallese cornico bretone
Germanico occidentale: Neerlando . tedesco: olandese, tedesco Anglo – frisone: frisone e inglese
Capitolo 4: i suoni delle lingue: fonetica e fonologia Livelli di analisi linguistica Fonetica e fonologia Morfologia Sintassi Semantica
Fonetica Livello di analisi della linguistica che studia la produzione e la percezione dei suoni linguistici ( i foni) - fonetica articolatoria: studia i foni in base al modo in cui vengono articolati - fonetica acustica: studia i foni in base alla loro consistenza fisica e alle modalità di trasmissione - fonetica uditiva (o percettiva): studia i foni in base al modo in cui vengono ricevuti, percepiti
Fonetica articolatoria - descrive l'anatomia dell'apparato fonatorio - studia il processo di fonazione - fornisce criteri e termini per la classificazione dei foni
Apparato fonatorio È l'insieme delle strutture anatomiche che l'uomo utilizza per parlare È formato da organi che, pur appartenendo primariamente agli apparati respiratorio e digerente, svolgono anche funzioni fonatorie Produzione del suono: Polmoni --> trachea --> laringe (corde vocali) --> faringe --> cavità orale
Cavità orale Lingua, Palato duro, Alveoli, Denti, Labbra,Cavità nasali
Organi mobili pliche vocali, velo palatino, lingua, labbra
Organi fissi Faringe, palato duro, alveoli, denti
Il meccanismo della fonazione Durante la fonazione, un flusso d'aria proveniente dai polmoni viene spinto attraverso laringe, faringe, cavità orale (o nasale), labbra Durante questo percorso il flusso d'aria può incontrare degli ostacoli È proprio l'incontro tra il flusso d'aria e uno o più di questi ostacoli a generare i foni
Parametri di classificazione dei foni Luogo di articolazione Modo di articolazione Sonorità
Vocali e consonanti Vocali: foni prodotti senza frapposizioni al passaggio dell'aria Consonanti: foni prodotti mediante frapposizioni (totali o parziali) al passaggio dell'aria
Le consonanti: Modi di articolazione Occlusive: il suono è prodotto tramite una occlusione momentanea dell'aria cui fa seguito una specie di 'esplosione' Fricative: l'aria deve passare attraverso una fessura piuttosto stretta producendo così una 'frizione'
Affricate: suoni che iniziano con un'articolazione di tipo occlusivo e terminano con un'articolazione di tipo fricativo Nasali: il velo palatino si posiziona in modo tale da lasciar passare l'aria attraverso la cavità nasale Laterali: la lingua si posiziona contro i denti e l'aria fuoriesce dai due lati della lingua stessa Vibranti: vibrazione o dell'apice della lingua o dell'ugola Approssimanti: gli organi articolatori vengono avvicinati, ma senza contatto. Es. it. [j] e [w]
Punti di articolazione Bilabiali: il suono è prodotto mediante l'occlusione di entrambe le labbra Labiodentali: il suono deve attraversare una fessura che si forma appoggiando gli incisivi superiori al labbro inferiore Dentali: la parte anteriore della lingua tocca la parte interna degli incisivi Alveolari: la parte anteriore della lingua tocca o si avvicina agli alveoli Palato-alveolari: la parte anteriore della lingua si avvicina agli alveoli ed ha il corpo arcuato Palatali: sono prodotte con la lingua che si avvicina al palato Velari: sono prodotte con la lingua che tocca il velo palatino
Le vocali Tre parametri di classificazione: - altezza della lingua (chiusura/apertura della cavità orale) - avanzamento/arretramento della lingua - arrotondamento/non arrotondamento delle labbra
Le semivocali Approssimanti: suoni con modo di articolazione intermedio tra vocali e consonanti fricative Semivocali/semiconsonanti
I dittonghi Approssimante + vocale in una stessa sillaba - dittongo ascendente: approssimante + vocale accentata; [j] e [w] semiconsonanti - dittongo discendente: vocale accentata + approssimante; [i] e [u] semivocali - iato: combinazione di due vocali appartenenti a sillabe diverse
Sistema fonetico e sistema grafico I grafemi A seconda del criterio su cui si basa il sistema grafico, i grafemi possono corrispondere a morfemi, a sillabe, a singoli fonemi N.B. Non confondere simbolo grafico e contenuto fonico del segno Per quanto l'italiano sia tra le lingue in cui il sistema grafico rappresenta in modo più fedele il sistema fonico, non mancano incoerenze es. e ['kane] cena ['ʧena] gara ['gara] giro ['ʤiro] [‘kwadro] : chilo ['kilo] ghiro ['giro] it. fr. (charme), ingl. (shadow), ted. (Schalter), pol. (szata) George Bernard Shaw: la parola ingl. fish si potrebbe scrivere ghoti f come enough i come women sh come notion LA TRASCRIZIONE FONETICA L'IPA permette di riprodurre qualunque suono di qualunque lingua Consonanti occlusive bilabiali: [p] sorda pelle ['pɛlle] [b] sonora bello ['bɛllo] [bel’lino] occlusive dentali: [t] sorda tana ['tana] [d] sonora dono ['dono] occlusive velari: [k] sorda cava ['kava] [g] sonora gallo ['gallo] fricative labiodentali: [f] sorda fine ['fine] [v] sonora vite ['vite] fricative alveolari: [s] sorda sale ['sale] [z] sonora sgarro ['zgarro] fricative palatali (postalveolari):...