Riassunto lezioni, slides e domande probabili - Economia Aziendale 1 Prof. Maglio PDF

Title Riassunto lezioni, slides e domande probabili - Economia Aziendale 1 Prof. Maglio
Author Salvatore Vicchiariello
Course Ragioneria ed economia aziendale 1
Institution Università degli Studi di Napoli Federico II
Pages 55
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Summary

RAGIONERIA ED ECONOMIA AZIENDALE 1 - Prof. Roberto Maglioè da integrare tutto ciò che viene prima della CSR questo è un mix di tutto ciò che è stato detto nelle lezioni del prof. Maglio e assistenti e anche delle sue slidesDomande probabili all’esame orale (ovviamente potrebbero farne anche diverse ...


Description

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RAGIONERIA ED ECONOMIA AZIENDALE 1 - Prof. Roberto Maglio è da integrare tutto ciò che viene prima della CSR questo è un mix di tutto ciò che è stato detto nelle lezioni del prof. Maglio e assistenti e anche delle sue slides Domande probabili all’esame orale (ovviamente potrebbero farne anche diverse ma queste sono quelle fatte più frequentemente) CSR ratei e risconti attivi e passivi con esempi o rispondendo a quale di questi si riferisce con esempio fatto dai prof. Ammortamento Capitalizzazione Differenza tra risconti e capitalizzazione LIFO e FIFO (compresi esercizietti al volo dove bisogna calcolare la valutazione delle rimanenze usandoli) Aumento del capitale Aumento e copertura reale o virtuale Come ammortamenti, ratei e risconti influenzano il reddito e il capitale (negativamente o positivamente) Quali sono le scritture di integrazioni, quali quelle di storno Qualche informazione riguardo una delle varie allenze-accordi tra aziende Per quanto riguarda lo scritto basta fare le esercitazioni non sono mai presenti le scritture di epilogo se non qualche domanda alla fine dove chiede se un determinato conto va a stato patrimoniale o a conto economico e in quale parte di questi finisce quindi ci si può limitare a sapere quello

CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY Un’impresa non può trascurare attese di natura, sociale, etica ed ambientale, l’impresa deve essere socialmente responsabile. A rispondere a queste attese ci pensa la CSR Corporate Social Responsibility che è l'insieme di politiche, comportamenti e attività responsabili che un'impresa adotta in favore del contesto sociale e ambientale. Si oppone alla shareholders theory per cui l’unico scopo dell’azienda era quello di massimizzare il profitto nell’interesse degli shareholders che detengono una quota dell’azienda. La CSR è proprio considerata un’attività strategica visto che attrae maggiori consensi, migliori risultati e allo stesso tempo apporta benefici all'ambiente e al benessere collettivo La CSR ha però dei limiti: 1) Pone accanto alla soddisfazione degli interessi del proprietario, le tematiche sociali e ambientali, quindi c’è una separazione tra tematiche 2) è attribuita a aziende di grandi dimensioni (corporate)

2 Quando invece non dovrebbe esserci una separazione tra le tematiche ed ogni azienda, a prescindere della dimensione deve avere una visione unificata per quanto riguarda esigenze economiche, sociali ed ambientali Oggi infatti è più idoneo utilizzare la nozione di stakeholders responsibility, che è l’evoluzione della CSR che quindi si ritiene comunque molto importante. C’è da aggiungere poi che ci sono ora più stakeholders e sono distinti tra primari e secondari Primari: quelli da tempo individuati come fornitori, dipendenti, investitori, organi del Governo Secondari: tutti gli altri che hanno interessi riguardo l’azienda anche se non vicini ad essa

SVILUPPO SOSTENIBILE L’impresa responsabile è attore importante dello sviluppo sostenibile ossia uno sviluppo che soddisfi sia le nostre esigenze d'oggi sia quelle delle generazioni future. Esso è oggetto di discussioni da parte di organismi sovranazionali e mondiali Inizialmente si discuteva solo della sostenibilità ambientale, si è capito poi che bisognava perseguire anche quella sociale ed economica che sono connessi Sostenibilità ambientale. Attiene al miglioramento della vivibilità dell’ambiente e alla salvaguardia delle risorse naturali, auspicando un loro appropriato utilizzo, tale che se ne consenta la ricostituzione al fine di non danneggiare le future generazioni, Sostenibilità economica. Attiene alla capacità di generare reddito e lavoro adeguati. Sostenibilità sociale. Attiene alla capacità di ottenere un’equa distribuzione tra le varie classi delle condizioni di vita che qualificano il benessere collettivo: salute, istruzione, giustizia, sicurezza e così via Gli obiettivi dello sviluppo sostenibile non sono realizzabili se si fallisce anche in solo una delle 3

ORIGINI ECONOMIA AZIENDALE Le origini dell’economia aziendale risalgono a inizio 900, in relazioni a fenomeni evolutivi tra cui il pensiero filosofico, scientifico, politico ecc manifestava segni di insoddisfazione e voglia di rinnovamento Le aziende nel mentre diventavano più complesse dal punto di vista merceologico, finanziario, dimensionale e tecnologico Si riconosce il merito di aver saputo interpretare quella voglia di rinnovamento e di aver contribuito alle evoluzioni in corso a Gino Zappa. Che nel 1927 sostiene nelle Tendenze nuove degli studi di Ragioneria l’integrazione di tre diversi rami di studio: Gestione, rilevazione ed organizzazione la scienza dell’economia aziendale: l’insieme di conoscenze collegate ed ordinate secondo principi

3 Zappa indicò il reddito come indicatore fondamentale del risultato economico passando quindi dal sistema del patrimonio a quello del reddito La macroeconomia studia i comportamenti collettivi e gli effetti associati a livello nazionale o sovranazionale es inflazione, prezzi La microeconomia studia comportamenti e scelte delle singole unità economiche guardate dall’esterno, nei riflessi sul sistema economico generale L’economia industriale studia l’organizzazione dei settori, politiche imprese che ne fanno parte, struttura e funzionamento dei relativi mercati

TIPI DI SOCIETA L’ordinamento italiano prevede diversi tipi di società classificabili secondo differenti criteri Una classificazione è quella di Società di persone e società di capitali Società di persone: Essendo prive di personalità giuridica e autonomia patrimoniale, i soci rispondono personalmente e solidalmente dei debiti sociali Società di capitali: avendo personalità giuridica e autonomia patrimoniale, i soci rispondono nei limiti della quota di capitale da loro sottoscritta dei debiti sociali

SOGGETTO GIURIDICO ED ECONOMICO Soggetto giuridico Spesso si dice che l’azienda assume, che l’azienda acquista ecc ma quello che ne consente l’operatività agendo per essa è il soggetto giuridico ossia il titolare dei diritti e degli obblighi assunti dall’azienda nei confronti dei suoi interlocutori. Può essere una persona fisica o un’entità giuridica Il soggetto giuridico va distinto dal soggetto economico che è invece il soggetto che esercita il governo dell’azienda, determina gli indirizzi di fondo ritraendone i conseguenti benefici I due soggetti coincidono in caso di ditta individuale Quando la proprietà è altamente frammentata, la funzione di governo viene, in genere, affidata ad altri soggetti CHE SONO I MANAGERS, che saranno quindi soggetto economico di fatto. In caso di proprietà ristretta, il proprietario è soggetto economico di diritto. Il soggetto economico soprattutto nelle grandi aziende è in pratica difficile da trovare per tanti motivi abbiamo infatti la Corporate Governance ossia Insieme di regole, organi, meccanismi con cui si governa e si controlla un’impresa. Il suo ruolo è quello di attenuare il rischio di conflitto di interessi che si crea quando la proprietà ed il soggetto economico non corrispondono

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MODELLI AZIENDALI In base alla struttura proprietaria possiamo distinguere due modelli aziendali che si trovano agli estremi: Impresa familiare e Public company Impresa a proprietà concentrata (familiare) Ha un singolo fondatore o un numero ristretto di persone, spesso familiari i proprietari esercitano poteri di guida e governo costituiscono gran parte del tessuto imprenditoriale globale Pro e contro: + Flessibilità e rapidità gestionale essendo piccola - Processo di crescita vincolato al patrimonio e competenze dei proprietari in quanto spesso non vogliono finanziamenti esterni - Criticità legate al Passaggio generazionale - Necessità di visione strategica e capacità innovativa adeguata del proprietari Impresa a proprietà diffusa (public company) Proprietà diffusa significa altamente frammentata tra i soci Netta differenza tra proprietà e controllo: governo è esercitato dai managers Grande fiducia nell’efficienza e nel ruolo di mercato Modello sviluppatosi negli anni 30 negli USA (Berle e Means) Come dicevo, questi sono i due estremi ma troviamo più modelli tra i 2, un esempio è il modello tedesco o renano: - abbiamo una profonda compenetrazione tra banche e imprese - le banche non si limitano a finanziare ma esercitano anche controllo nominando dei rappresentanti negli organi sociali - La proprietà pur non essendo altamente frammentata, è costituita da una stabile fascia di soci

ALLEANZE ED ACCORDI Il successo di un’azienda dipende molto dalla sintonia con il contesto ambientale di cui fa parte e può essere conveniente instaurare collaborazioni, accordi o alleanze di varia natura e tipo, con altre aziende che operano nello stesso contesto Gli scopi di queste alleanze e accordi possono essere sviluppare nuove tecnologie, ripartire rischi, accedere a nuovi mercati o condividere conoscenze ed esperienze Alleanze Strategiche particolare tipologia d’accordi Di scadenza non breve Informali o precisamente regolate su base contrattuale percepiti all’esterno Possono servire per: accedere al mercato della controparte

5 tra concorrenti per esercitare assieme alcune funzioni (acquisto) per avere maggire forza contrattuale nei confronti delle istituzioni Accordi di licenza Qui abbiamo licenziante (titolare di un brevetto) e licenziatario Il licenziante concede temporaneamente il diritto d’uso per un marchio, brevetto o altro Mentre il licenziatario dovrà pagare un compenso o royalty che è solitamente una percentuale sulle vendite che derivano dall’utilizzo Franchising Particolare accordo di licenza Questo è il caso di un’impresa industriale o produttrice di servizi (Franchiser) che concede ad un’impresa commerciale il diritto a vendere i propri beni e usare il marchio (Franchisee) Anche qui c’è il pagamento delle royalties sul fatturato e rispetto delle norme contrattuali che regolano il rapporto Solitamente il Franchiser si impegna a trasmettere conoscenze knowhow, formazione ed assistenza per tutta la durata dell’accordo Joint Ventures Strutture organizzative comuni con un’autonomia giuridica costituite da 2 o più soggetti imprenditoriali che hanno controllo congiunto e paritario che conservano indipendenza operativa ben formalizzate e a tempo determinato Spesso si concludono con lo scioglimento o l’acquisizione o fusione tra partecipanti Consorzi Alleanze ben formalizzate e regolate anche sul piano giuridico con cui due o più imprese creano un’organizzazione comune per svolgere alcune attività predeterminate all’inizio del rapporto, conservando autonomia economica e giuridica La legge distingue consorzi con attività esterna e interna Attività esterna: servono a svolgere funzioni all’interno nell’interesse dei consorziati Interna: Servono a svolgere funzioni all’esterno a vantaggio dei consorziati, attraverso un ufficio comune e un fondo consortile Reti aziendali o networks Sono collaborazioni organizzate in diverse forme fra più aziende che oggi traggono vantaggio anche dalla diffusione delle tecnologie informatiche Caratterizzate dall interdipendenza e complementarietà che si creano fra partecipanti Distretti industriali Pluralità di imprese in genere di piccole o medie dimensioni sullo stesso territorio nello stesso settore specializzate in una o più fasi di un processo produttivo

6 Decidono di condividere conoscenze e di cooperare sotto diversi profili, restando indipendenti e concorrenti Affitto d’azienda Questo accade quando il proprietario che magari per un periodo non può o non vuole gestire l’azienda per qualche motivo e/o pensa che altri con diversa disponibilità finanziaria possono gestirla meglio ma ancora non è sicuro di venderla e fa quindi da locatore che la cede temporaneamente e a determinate condizioni ad un soggetto (affittuario). Sia il locatore che l’affittuario possono essere una persona fisica o una società Anche questo regolato da norme di legge In quest’operazione sono presenti dei cambi per il locatore in quanto il reddito variabile diventa temporaneamente un'entrata fissa il rischio tipico di impresa diventa rischio di inadempienza e in più c’è il rischio che l’affittuario orienti la gestione a breve termine potenzialmente causando danni a lungo termine, il locatore può infatti tutelarsi con delle clausole contrattuali

Gruppi aziendali Pluralità di aziende controllate da una holding o capogruppo Le caratteristiche sono: Abbiamo un solo soggetto economico che è la holding ma più soggetti giuridici in quanto ogni azienda rimane indipendente dal punto di vista giuridico, tuttavia non hanno autonomia decisionale La portata informativa delle singole aziende appartenenti ad un gruppo è molto limitata, infatti c’è l’esigenza di redigere il c.d Bilancio consolidato ossia un bilancio che rappresenta i risultati per l’intero gruppo

LA GESTIONE Questa rappresenta l’insieme di operazioni svolte sul capitale per realizzare la funzione di creazione di utilità di ogni azienda Il capitale si modifica per effetto della gestione ma anche per effetto dei fatti estranei ala gestione Momenti tipici della gestione Approvigionamento dei fattori della produzione compreso il denaro Produzione creazione di utilità Cessione del risultato Le fasi di cessione e di approvigionamento sono le fasi di contatto con l’ambiente esterno in quanto si ha a che fare col mercato di approvvigionamento e il mercato di sbocco per lo scambio del risultato La fase di trasformazione o produzione è invece una fase interna

Fattore generico e specifici Il denaro è il fattore produttivo generico Esso si converte nei fattori produttivi specifici che possono essere materiali o immateriali

7 Fattori produttivi che poi portano all’output I fattori possono essere a fecondità semplice (FFS) o ripetuta (FFR) Gli FFS cedono tutta la loro utilità in un unico ciclo produttivo Mentre gli FFR cedono gradualmente la loro utilità, partecipano quindi a più cicli produttivi

Obsolescenza è un fenomeno di superamento economico che può colpire prodotti e strutture organizzativeoperative I prodotti perdono attrattività Le strutture organizzative operative invece diventano inidonee a consentire l’economico svolgimento di alcuni o tutti i processi produttivi Occorre quindi sostituire in tutto o in parte le strutture organizzative operative Quando si investe in FFR si deve tener conto della vita utile tecnica ed economica di questo La vita utile tecnica corrisponde alla durata fisica, per quanto tempo funzionerà insomma, per gli ffr immateriali corrisponde alla durata della protezione legale del diritto La vita utile economica è il periodo oltre il quale l ffr non può più essere utilizzato convenientemente C’è da dare più considerazioni alla vita utile economica in quanto dopo questa l ffr potrebbe essere diventato obsoleto quindi bisogna pianificare in modo da reuperare i costi in tempi più brevi rispetto alle durate tecniche

Risorse immateriali Sono negli attuali contesti i drivers del successo aziendale Sono quelle condizioni che contribuiscono utilmente al processo produttivo, ma non acquisite tramite scambi di mercato Si parla di esperienze, conoscenze, reputazione ecc Si crea però un problema di valorizzazione di queste risorse vista l’assenza di scambi Uno degli strumenti che cercano di rappresentare il sistema delle risorse immateriali è il modello del capitale intellettuale che identifica 3 categorie di risorse intangibili e per ciascuna identifica indicatori di efficienza, crescita e stabilità categorie che sono Competenze individuali (capitale umano), si riferiscono ad elementi quali esperienza, leadership, know how personale Struttura interna o capitale organzzativo, racchiude elementi intangibili distintivi dell’azienda come brevetti Struttura esterna o capitale relazionale, formata da relazioni dell’azienda con controparti esterne come fornitori e che considera elementi come marchi, reputazione Il flusso logico di creazione del valore Le conoscenze del capitale umano quando diffuse all’interno dell’azienda vengono convertite in capitale organizzativo Con lo sviluppo del capitale umano e della struttura interna, si determina il capitale relazione ossia consentono di acquisire nuova clientela e di tenere quella attuale

8 Il capitale relazionale è la principale causa dei risultati economici futuri

I CIRCUITI DI OPERAZIONi Per comprendere il funzionamento di un imprese e le modalità con cui creano o distruggono ricchezza,si è utilizzato il modello dei circuiti della gestione, considera solo operazioni di gestione esterna, ossia che comportano uno scambio con terze economie si individuano 4 circuiti che possiamo dividere in due categorie Categoria 1 - Circuito degli investimenti: riconsegna i mezzi monetari alla disponibilità dell'impresa che possono essere riutilizzati per investimenti o rimborsare finanziamenti ricevuti Esso contiene: Circuito della produzione dove abbiamo una fase di acquisizione dei fattori produttivi, una fase di trasformazione che però non è inclusa essendo una fase interna e il collocamento sul mercato di sbocco dell output Circuito dei finanziamenti concessi, comprende operazioni con cui impresa presta temporaneamente a terzi mezzi monetari disponibili che non ritiene opportuno impiegare in fattori produttivi per ricevere però degli interessi attivi Categoria 2 - Circuito dei finanziamenti, che rende disponibili i mezzi monetari per l'acquisizione di fattori produttivi e la concessione di prestiti Esso contiene: Circuito del capitale di proprietà, considera operazioni con cui i proprietari apportano mezzi monetari necessari per l’acquisto di fattori produttivi Circuito del capitale di prestito, considera operazioni con cui terzi finanziatori prestano mezzi monetari per l’acquisto di fattori produttivi Con la vendita dei prodotti dal circuito di produzione si riprendono i mezzi monetari investiti in fattori produttivi e potenzialmente degli utili Non è tuttavia l'unico circuito importante Visto che ovviamente bisogna dotarsi dei mezzi monetari col circuito dei finanziamenti I mezzi monetari possono venir da due fonti Capitale di rischio e quindi dai proprietari dell impresa O da terzi finanziatori sotto forma di capitale di credito Comparando le due fonti Capitale proprio / Capitale di prestito Vincolo di restituzione: solo eventuale / giuridicamente prevista Scadenza: non prefissata / prefissata Soggetti finanziatori: proprietari / esterni e talvolta proprietari Rischio e remunerazione: Elevato ed eventuale / basso e remunerazione predeterminata Tutte le operazioni incidono sul capitale di proprietà dell impresa Direttamente: con operazione di raccolta o di restituzione del capitale proprio

9 Indirettamente: tramite costi e ricavi o investimenti e recuperi Tutti i circuiti si aprono e si chiudono con entrata o uscita di denaro le operazioni di gestione comportano delle conseguenze sotto l’aspetto finanziario, alcune anche sotto l’aspetto economico Le entrate e le uscite di denaro (o crediti e debiti) rappresentano l’aspetto finanziario o originario dell’atto di gestione che misurano costi e ricavi (sacrifici e recuperi di ricchezza per effetto della gestione) o variazioni del capitale di proprietà (riduzione o aumento di ricchezza ma che si differenzia in quanto dipende da apporti o prelievi dei proprietari) che invece rappresentano aspetto economico o derivato L’aspetto finanziario c’è sempre mentre l’aspetto economico o derivato alcune volte può mancare L’operazione di gestione comporta almeno 2 variazioni, si deve cercare prima la finanziaria, se non si trova un’altra finanziaria allora ci sarà una variazione economica

CREDITI E DEBITI DI FUNZIONAMENTO E FINANZIAMENTO Si chiamano crediti e debiti di funzionamento quelli che nascono per effetto della dilazione di pagamento concesso ai clienti al momento della vendita o dai nostri fornitori (debiti) al momento dell’acquisto dei fattori di produzione Crediti e debiti di finanziamento perché hai prestato del denaro o ti hanno prestato del denaro Entrate e uscite finanziare compensano altre variazioni finanziare in caso di regolamento di crediti e debiti di funzionamento o in caso di accensione/estinzione di crediti/debiti di funzionamento Mentre le variaz...


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