1-Riassunto economia aziendale 1 parziale PDF

Title 1-Riassunto economia aziendale 1 parziale
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Course Economia Aziendale
Institution Università degli Studi di Milano-Bicocca
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Prof Giorgio Castoldi e-mail  [email protected] (specificare nell’oggetto corso e università)

Capitolo 1 Le persone, l’attività economica, l’economia aziendale Gli uomini si procurano i beni e servizi di cui necessitano per soddisfare i propri bisogni svolgendo l’attività economica (ossia l’attività di produzione e di consumo dei beni economici). Tutta via a causa di problemi legati alla scarsità delle risorse, l’uomo interagisce con soggetti diversi detti Operatori Economici (soggetti economici, dalle cui azioni hanno origine fenomeni economici), originando un sistema economico. I soggetti che partecipano all’attività economica (operatori economici) sono: Famiglie, Imprese, stato ed istituti no-profit. Essi sono i protagonisti ed il centro del sistema economico, nell’ambito dei quali vengono prese decisioni relative alle scelte più adatte per adeguare i mezzi limitati al soddisfacimento dei bisogni della collettività. Le azioni dell’uomo sono determinate dalla necessità di soddisfare i propri bisogni, ossia stati d’insoddisfazione che provocano situazioni di disagio. L’attività economica è svolta per il soddisfacimento dei bisogni: Distinguiamo i Bisogni: 1- Naturali legati alla sfera biologica dell’uomo 2- Sociali che riguardano la spiritualità l’etica e l’estetica 3- Essenziali necessari per la sopravvivenza 4- Voluttuari  influenzati dalla civiltà. Che variano secondo le abitudini, moda e del livello sociale e culturale. I bisogni dell’uomo si sono modificati con il trascorrere delle epoche e delle evoluzioni sociali. I bisogni delle persone si distinguono in gerarchia, cioè variano in base ai redditi disponibili. Essi si soddisfano attraverso l’impiego di beni o di servizi disponibili in quantità limitata. I beni si distinguono in:  Economici  ossia merci o servizi limitati rispetto al fabbisogno umano dove l’individuo sostiene un onere per procurarlo.  Non economici  sono beni liberamente disponibili in quantità e qualità sufficiente per tutti  Primari e voluttuari 1

 Complementari  che soddisfano un determinato bisogno solo se impiegati congiuntamente.  Fungibili  che possono essere sostituti ad altri nel soddisfacimento di un dato bisogno  Differenziabili  che hanno caratteristiche diverse rispetto a quelli analoghe offerte da altre imprese  Commodites  sono beni offerti con caratteristiche uguali da tutte le imprese.  Di consumo  acquistati per soddisfare un determinato bisogno, senza una necessaria azione di trasformazione (pronti all’uso).  Strumentali  utilizzati per produrre altri beni. Ad utilizzo singolo o durevole a seconda che esauriscano la loro attività con un solo utilizzo o in più utilizzi, a consumo individuale o collettivo, privato o pubblico. L’attività economica consiste nello svolgimento di operazioni di produzione e consumo dei beni economici, mediante le operazioni di trasformazione tecnica che si svolgono in tutti gli istituti (imprese famiglie istituti no-profit, amministrazioni pubbliche) che riguardano trasformazioni fisiche, spaziali e logiche sulle merci, dati e conoscenze ed operazioni di negoziazione che caratterizzano gli istituti ed i sistemi economici nei quali essi operano. Nelle aziende di credito e di assicurazione la trasformazione tecnica è rappresentata prevalentemente da operazioni di trasformazione logica. Nelle famiglie sono operazioni di trasformazione tecnica: il trasporto, la conservazione e la lavorazione di beni alimentari, la pulizia e la manutenzione delle abitazioni, dei mobili… Le negoziazioni I processi di produzione e consumo si attuano all’interno di vari istituti collegati gli uni da gli altri fa fittissime reti di scambi. Cosi accanto all’attività di trasformazione tecnica, tutti gli istituti svolgono molteplici operazioni di negoziazioni. Le negoziazioni si classificano secondo l’oggetto scambiato, che siano beni pubblici, privati, mezzi monetari, copertura di rischi e lavoro. Le negoziazioni si svolgono secondo condizioni di scambio e forme contrattuali, dove spesso si raggiungono cooperazione e competizione fra gli istituti ed operazione di configurazione e di governo degli istituti attraverso la determinazione dell’assetto istituzionale, organizzazione, rivelazione e informazione. Le imprese operano all’interno di un mondo molto complesso, con il fine principale di produrre remunerazioni, ossia redditi; ciò è perseguito anche dai lavoratori e dai conferenti di capitale proprio. 2

La produzione economica Tutte le attività svolte da un’impresa sono attività di produzione economica La produzione economica è un insieme di operazioni attraverso le quali i beni sono trasformati con l’impiego di energie umane e materiali, in modo da renderli idonei a soddisfare i bisogni. Fattori di produzione sono:  materie prime  componenti e servizi acquistati da altre aziende  infrastrutture  impianti e attrezzature  lavoro  risorse naturali  beni pubblici e liberi. I Fattori di produzione sono fondamentali per ogni impresa e suscitano, nelle persone che la conferiscono, interessi economici nei riguardi dell’impresa. Le condizioni primarie di produzione sono:  il lavoro inteso come complesso di azioni svolte dagli uomini che dedicano in modo continuo la propria attività lavorativa presso l’impresa  capitale destinato ad essere impiegato per originare una produzione. Il fine dell’impresa è la produzione di redditi, mentre la produzione economica è il mezzo. I fattori principali di produzione fanno capo all’impresa, intesa come insieme di persone che hanno interessi economici primari e, di conseguenza, il diritto/dovere di governarla. Per oltre due secoli, i giuristi hanno rappresentato l’essenza economica della persona umana usando la figura dell’homo Oecinomicus, soggetto egoista, orientato alla massimizzazione dei propri redditi in maniera coerente e previdente nel tempo, sempre in grado di valutare le proprie scelte in maniera razionale. Le moderne ricerche economiche tendono a adottare la figura di persona umana, membro di una società, che svolte l’attività economica per soddisfare i propri bisogni, che compiono le loro scelte economiche con razionalità limitata e che condividono i valori della solidarietà, della lealtà e del progresso. Nella psicologia delle persone esiste un fattore che influenza il comportamento di ciascuno attraverso esperienze di mercato, le scelte sono dettate da preferenze che, a loro volta sono influenzate da bisogni fondamentali, da abitudini, dalle caratteristiche dei beni, da esperienze passate, dalle caratteristiche delle persone con cui si interagisce, con obbiettivo finale di massimizzare il proprio benessere. 3

Principio di massimizzazione del benessere individuale Le persone agiscono in modo tale da massimizzare il proprio benessere individuale, il loro comportamento è previdente e coerente nel tempo poiché essi fanno del loro meglio per prevedere le conseguenze incerte, e dunque svolgono un comportamento razionale L’attività economica comporta una serie di continue scelte e decisioni che le persone seguono attraverso la logica della razionalità assoluta o limitata. Il soggetto che prende una decisione, adottando la razionalità assoluta, è in grado d’identificare il problema da affrontare, gli obbiettivi da raggiungere saranno perfettamente chiari, tutte le informazioni sono disponibili, compirà un esame esaustivo di tutte le conseguenze legate alle diverse scelte, le alternative saranno confrontabili ed il decisore sceglierà l’alternativa migliore. Acquisire informazioni perseguendo razionalità assoluta comporta costi e tempi, poiché essendo disponibili solo in parte, si possono presentare contrasti fra le alternative ed il decisore dovrà tener conto anche delle preferenze della collettività. Per questi motivi la razionalità assoluta, in realtà è un modello autoptico poiché limitato. Secondo l’economista Herbert Simon, gli individui, più che fare scelte ottimali fanno scelte soddisfacenti, per i vincoli svolti delle organizzazioni e per i limiti imposti dal sistema cognitivo umano. Il decisore parte da attese iniziali (un pensiero, opinione), con un prima ricerca porta a individuare qualche possibile soluzione, la valuta e la confronta con le attese, essa potrà avere caratteristiche pari, superiori o inferiori. In seguito, avviene la correzione delle attese, attraverso la quale il decisore esamina le altre possibili soluzioni, valuta le alternative ed infine avviene la scelta. Gruppi sociali, norme e ruoli. Per perseguire i loro fini, le persone interagiscono tra loro sia occasionalmente sia in maniera più o meno stabile. L’azione individuale nell’ambito di una società produce beni individuali e collettivi, l’ottenimento di tali benefici richiede comportamenti appropriati che sono influenzati dall’ appartenenza dei singoli a gruppi sociali ed a collettività. Il gruppo sociale è composto da un piccolo numero di componenti che condividono valori di fondo, esso è orientato al perseguimento di obbiettivi comuni, si forma spontaneamente, ha una struttura sociale interna e sviluppa norme che tutti i membri sono tenuti a rispettare, quando all’interno del gruppo sociale si raggiunge 4

un equilibrio tra quello che ciascun membro fornisce al gruppo e quello che si ottiene, il gruppo sociale sarà coeso e permane nel tempo. Con la rottura di questo equilibrio il gruppo decade, un altro possibile caso è quello di avere una leadership debole che porti al declino il gruppo. Attorno a ogni persona che occupa una certa posizione in una collettività si forma un sistema di attese di comportamento, ossia un ruolo. Un gruppo è in equilibrio quando i ruoli sono coerenti e complementari, se avviene il contrario si originano tensioni di ruolo che compromettono l’efficacia e l’esistenza del gruppo. Processi decisionali collettivi Ogni giorno le imprese prendono svariate decisioni, ogni processo decisionale richiede l’impiego di tempo e energia da parte dei decisori, tali risorse essendo scarse, possono comportare che alcuni processi decisionali non fanno completano il loro ciclo, posso iniziare e concludersi poco dopo. Le scelte che scaturiscono dai processi decisionali implicano l’utilizzo di risorse limitate e di conseguenza scelte e soluzioni possono essere in concorrenza fra loro, infatti uno stesso problema può trovare più soluzioni e spetterà ai decisori scegliere quella più soddisfacente da adottare. Per sostenere al meglio le decisioni, esse devono essere fra loro coordinate, coerenti ed in concorrenza. Nelle decisioni le persone apportano ai problemi differenti priorità ed attribuiscono un’elevata criticità. Una scelta si compie se viene presentata in modo compiuto e convincente come risposta ad un problema percepito come rilevante e urgente. I processi decisionali delle imprese sono parzialmente strutturati con meccanismi di razionalità e le loro strutture organizzative sono influenzate da procedure e routine che, si suppone, coerenti con gli stessi obbiettivi aziendali. Cooperazione, opportunismo, fiducia e altruismo. L’attività economica svolta dalle persone è soggetta a spinte divergenti, poiché le persone hanno differenti valori e bisogni e le loro risorse sono limitate. La ragione d’essere della società e la condizione essenziale per il loro efficace funzionamento è la cooperazione tra le persone che vi fanno parte. Che produce una rendita organizzativa che spetta a tutti quelli che cooperano. Tuttavia, l’imperfetta conoscenza dei contributi individuali e dei risultati realizzabili, da inizio ad una serie di comportamenti opportunistici che porteranno a loro volta, sfiducia nel personale. La costituzione di un rapporto di fiducia nasce da comportamenti virtuosi, funzionali alla massimizzazione del benessere individuale e ciò porterà l’individuo ad avere buone relazioni sociali, bassi costi di transazione, ideali di giustizia, equilibrio e progresso. 5

Tali concetti sono espressi da Douglas McGregor con l’analisi delle profezie auto verificanti ossia la Teoria di X e Y. L’assetto organizzativo coerente con l’ipotesi organizzativa della natura umana, causa comportamenti restrittivi ed opportunistici (Teoria X). Poiché le persone sono soggette ad un assetto costrittivo e l’impossibilità di esprimere giudizi comporta l’impossibilità di assumere responsabilità complesse, fanno sì che si creino delle situazioni di sfiducia reciproca. Invece, quando le persone tendono ad assumersi responsabilità spontaneamente ed abbiano atteggiamenti leali, s’identificano con l’azienda, con i suoi obiettivi e con la professione (Teoria Y), si sviluppano assetti istituzionali che favoriscono l’efficienza e la soddisfazione, in quanto la persona si realizza, produce di più ed il profitto aumenta. Economia aziendale Principi generali: Le scienze economiche si articolano in Economia Aziendale ed Economia Politica. Entrambe hanno in comune l’attività di produzione e il consumo dei beni per soddisfare i bisogni. L’Economia Politica osserva aggregati complessi per cui elabora teorie economiche, mentre l’Economia Aziendale analizza aggregati minori, studia i fenomeni aziendali e le teorie economiche utili per tutti i tipi d’istituti. Le scienze economiche sono orientate al cambiamento, all’innovazione e alla ricerca di migliori modalità per lo svolgimento dell’attività economica. L’oggetto proprio dell’economia aziendale si identifica assumendo come centro di riferimento la attività economiche svolte dalle aziende. 1. L’economia aziendale ha come oggetto l’ordine economico (ossia il sistema degli accadimenti economici) di tutti gli istituti nei quali si svolgono attività di produzione e consumo di beni economici 2. Si considerano particolarmente fondamentali 4 classi di istituti: famiglie, imprese, stato, aziende no-profit. 3. L’economia aziendale studia l’attuazione delle produzioni e dei consumi con riguardo ai sistemi economici, configurazione degli assetti istituzionali, trasformazione tecnica, negoziazione, organizzazione, rivelazione e informazione. 4. Il sistema degli accadimenti in azienda è analizzato nell’ottica dell’amministrazione d’azienda, è riconducibile ai grandi aggregati dei processi di gestione, organizzazione, rivelazione e informazione.

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Il principale obiettivo dell’economia è massimizzare la disponibilità delle risorse scarse, ossia dei beni economici e l’innovazione economica, fonte di progresso economico come strumento di progresso civile.

Capitolo 2 GLI ISTITUTI, LE AZIENDE, LA SPECIALIZZAZIONE ECONOMICA Gli istituti La complessa società umana si articola in altre società che si aggregano secondo relazioni molteplici, ciascuna persona partecipa contemporaneamente a più società umane (famiglie, società civili e politiche, chiesa associazioni). Le persone tendono a far parte di gruppi e di società per produrre risultati non ottenibili con le risorse individuali e per soddisfare i bisogni di socialità mediante relazioni interpersonali. Ogni società persegue il bene comune dei suoi membri. L’azione coordinata degli istituti, che operano in contesti dinamici, dà origine alla rendita organizzativa e al risultato residuale. La rendita organizzativa è un vantaggio economico originato dalla cooperazione fra più persone volte allo stesso fine, attraverso la stipulazione di patti che determinino contributi e ricompense. Il Risultato Residuale è frutto della cooperazione e dell’incertezza, ed è quanto residua dopo aver remunerato tutti sulla base di patti. La vita delle persone nella società è caratterizzata dalla nascita e dallo sviluppo di Istituzioni, ossia da regole e strutture di comportamento stabili per singoli e gruppi. Le società umane che assumono caratteri istituzionali sono detti Istituti, ossia elementi costituiti per durare nel tempo, ordinati ed autonomi. L’attività economica si svolge negli istituti, dove avviene l’attività di produzione e di consumo dei beni economici. Il termine azienda viene abusato perché esistono aziende impresa e imprenditore. Azienda e impresa non sono la stessa cosa. es. in una cartolibreria, i libri e il locale fanno l’azienda che opera per l’impresa cioè la vendita dei libri. Quindi L’azienda è l’insieme dei beni, l’impresa è proprio l’atto di vendita (in questo caso la vendita dei libri).

Le imprese sono istituti tipicamente economici, le famiglie e lo Stato presentano caratteri di natura sociale, etica, politica e religiosa. Negli istituti nonprofit in alcuni casi prevalgono contenuti economici, in altri contenuti sociali e politici. L’economia aziendale studia l’ordine delle aziende:  l’azienda familiare di consumo di gestione patrimoniale  l’azienda di produzione  l’azienda composta pubblica  l’azienda nonprofit. 7

Queste quattro classi di aziende hanno in comune:  il fine generale del soddisfacimento dei bisogni umani.  il mezzo costitutivo dell’attività economica. I vari istituti si distinguono però per:  per i particolari fini immediati, che sono per: famiglia il soddisfacimento dei bisogni di tutti i membri di essa, per l’azienda di produzione la produzione di rimunerazioni per i prestatori di lavoro e per i conferenti di capitale di rischio, per le aziende pubbliche composte la produzione e il consumo di beni pubblici oltre che alla produzione di rimunerazione per i prestatori di lavoro. Per le aziende noprofit si danno varie combinazioni di fini di produzione di rimunerazioni di produzione e consumo di beni da parte dei membri dell’istituto.  quindi per le loro strutture caratteristiche in termini di assetto istituzionale  di combinazioni produttive  organismo personale  assetto economico e organizzativo  di patrimonio Aziende familiari di consumo e di gestione patrimoniale La famiglia è l’istituto primario della società, le sue finalità dominanti sono di ordine sociale, etiche e religiose, il fine economico è immediato consiste nell’appagamento dei bisogni delle persone che la compongono. Tra i fini economici della famiglia rientra il soddisfacimento di attese economiche dei non membri della famiglia e ciò rappresenta il soddisfacimento degli interessi economici non istituzionali. La famiglia è un’azienda di consumo combinata con fattori lavoro e studio, il suo patrimonio è formato da beni di conferimento da eredità e da risparmio, i redditi derivano dal lavoro e dalla gestione patrimoniale, e partecipa al finanziamento delle produzioni e dei consumi degli istituti mediante il pagamento dei tributi. I redditi percepiti non vengono interamente spesi e contribuiscono alla creazione del risparmio che può essere impiegato acquistando beni, quote di società e concedendo prestiti. La famiglia partecipa al finanziamento delle produzioni e dei consumi degli istituti pubblici mediante il pagamento dei tributi.

Aziende di produzione L’impresa è un istituto con caratteri dominanti e finalità di tipo economico.

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Ne sono membri persone e queste a loro volta sono membri di società umane quali famiglia e istituti pubblici, ciò rappresenta il carattere non solo economico ma anche sociale dell’istituto impresa. Il fine economico immediato dell’impresa è la produzione di una remunerazione, i portatori degli interessi economici istituzionali sono i prestatori di lavoro ed i conferenti di capitale di rischio, cui sono destinate le remunerazioni prodotte dall’impresa, che diventano redditi e patrimoni della famiglia di cui i membri sono lavoratori e conferenti di capitale di risparmio. I portatori degli interessi economici non istituzionali sono i fornitori, i clienti, i conferenti di capitale di risparmio e lo Stato. Le imprese sono aziende di produzione di processi economici come le trasformazioni tecniche, le negoziazioni di beni, di credito e di rischi. Aziende composte pubbliche. Lo Stato e gli istituti pubblici hanno lo scopo di perseguire il progresso sociale e spirituale dei suoi membri e si articolano in varie amministrazioni territoriali. Nelle aziende composte pubbliche si attuano processi economici di produzione di beni pubblici cui segue la raccolta dei tributi. I fini economici immediati sono :  l’appagamento dei bisogni delle persone che rientrano nella politica territoriale mediante la produzione e il consumo dei beni pubblici  la remunerazione dei lavoratori. Anche gli istituti pubblici territoriali si manifestano rilevanti interessi ec...


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