riassunto libro Eva Cantarella inganni di Pandora PDF

Title riassunto libro Eva Cantarella inganni di Pandora
Course Istituzioni di diritto pubblico
Institution Università Cattolica del Sacro Cuore
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Summary

Discriminazioni di genere e le sue origini dai miti dell'antica grecia...


Description

Eva Cantarella-GLI INGANNI DI PANDORA Obbiettivo:Ricercare del momento nel quale è nata la differenza tra il genere maschile e femminile é stata tradotta nell’idea di un’inferiorità femminile e le discriminazioni. (racconti mitici, medici corpus hippocraticum, filosofi). Obbiettivo libro mettere in luce alcuni momenti per mettere in luce come l’idea personale fosse legata all’apparenza sessuale, da sempre usata come giustificazione per discriminazioni. Civiltà greca a cui la nostra cultura é strettamente legata e quindi dobbiamo a loro questa differenza di genere per come intendevano il rapporto tra generi. 1) Nascita delle differenza Questa nascita deriva da un mito Miti=“parola””racconto” affidato ai poeti Funzione ricreativa e educativa di conservare il patrimonio culturale del loro popolo. Filosofi nuovi concorrenti dei poeti che iniziarono a indagare anche la natura della vita umana e quindi di conseguenza il problema della differenza tra i sessi. poi Medici PANDORA-LA PRIMA DONNA Esiodo(poeta contadino vissuto in Beozia nel VII sec.)derivano da lui le prime informazioni sull’idea che i greci avevano delle differenze tra uomini e donne Racconta che la prima donna fu mandata sulla terra da Zeus per punirli di una colpa commessa da Prometeo. Prometeo sottratte il fuoco agli Dei e lo donò agli esseri umani, aiutandoli nel progresso e aiutandoli ad accorciare la strada che li separava dagli immortali. Teogonia di Esiodo Pena Prometeo=legato a una colonna e tormentato da un avvoltoio che ogni giorno gli mangia il fegato poiché questo ogni notte si riforma. Prometeo incatenato di Eschilo Pena Prometeo=a eseguirlo Kratos (forza) e Bie (violenza) che devono inchiodare per ordine di Zeus a una rupe desolata con nodi di bronzo che non possono essere sciolti vegliando in piedi, ritto sulla rupe senza mai prendere sonno o piegare il ginocchio. APOTYMPANISMOS Questa tragedia aiuta a ricostruire alcuni aspetti della realtà sociale. Per alcuni il supplizio fu eterno per altri prima o poi finì. Prometeo liberato A salvarlo sarebbe stato Eracle, che con una feccia avrebbe trafitto l’avvoltoio che lo straziava Biblioteca dello Pseudoapollodoro Invece ad un certo punto sarebbe stato Zeus a perdonarlo Pena di Prometeo talmente grave che non esisteva pena sufficiente a punirla Punizione intera umanità: PANDORA EVA diversa PANDORA Eva nata dalla costola del uomo per aiuto utile all’uomo e perché era solo. Creata per rendere più piacevole la vita di Adamo. Ossa delle sue ossa e carne della sua carne. Pandora nata per punire umanità, non fatta di materia umana ma era un “prodotto artigianale” di acqua e di terra, quindi la sua indole, modo di pensare e identità non diverse da quelle dell’uomo. Teogonia di Esiodo

Pan=tutto-doron=dono Racconta che ciascuno degli Dei gli aveva fatto un dono. Risalutato Pandora era un “male così bello” da renderla un inganno al quale non si sfugge. Quando gli umani conobbero l’infelicità vaso di Pandora Epi-meteo, fratello di Prometeo, agiva sempre di impulso. Come racconta Platone nel Protagona, c’era stato un tempo in cui l’umanità non esisteva ancora, esistevano solo gli Dei, e le stirpi mortali apparvero in seguito, Zeus incaricò i due fratelli a distribuire ai nuovi esseri mortali le facoltà naturali. Distribuì tutto agli esseri senza ragione, dimenticandosi così del genere umano. Prometeo evito il disastro e donò agli esseri umani la “scienza della vita” grazie alla quale riuscirono ad articolare la voce in parola, a inventare l’agricoltura, a costruire case, a innalzare statute ed altari, a coprirsi con vestiti e calzari e a dormire sui giacigli. Epimeteo pensando di impulso andò a vivere con Pandora, senza che lui le dicesse che per nessun motivo al mondo doveva aprire un certo vaso ermeticamente chiuso. Pandora curiosa come tutte le donne, aveva aperto il vaso e aveva fatto uscire tutte le calamità del mondo. Pandora spaventata l’aveva richiuso ma ormai tutti i mali erano già volati via, disperdendosi tra i mortali. Dentro il vaso rimasta solo la speranza. Per i greci donna era l’alterità, incomprensibile da essere equiparabile al mistero della morte. Esiodo dice che da lei discende “il genere maledetto”,la “tribù delle donne”:un genere “altro” rispetto a quella maschile. Genere maledetto e le sue tribù:Semonide e il giambo sulle donne. Per i greci donne razza a se. Semonide di Amorgo specifica le diverse tribù in cui le donne sono divise, partendo da una prima distinzione: 1)terra, non distinguono bene e male 2)acqua, due nature, un giorno felici, giorno dopo inavvicinabili, attaccano tutti e così rapidamente cambiamo umore. Le peggiori quelle che derivano dagli animali… Unica che si salva donna ape ma attenzione fine del poema dice che nessuna donna si salva. Anche se pare che le donne servano a qualcosa, conclude infatti Semonide, esse sono una sciagura per chi le sposa. Conclude dicendo che le donne sono il male più grande che Zeus abbia mai fatto ai mortali. Nessuno si salva. Cosa desumerne? Si pensa che i greci avevano paura e invidia della razza maledetta, conseguenza del fatto che i figli nascevano dal corpo delle donne. Storie di Zeus Zeus riesce ad espropriare le sue amanti del loro ruolo materno, appropriandosi del feto che sta crescendo nel loro corpo e trasferendolo nel suo:riuscendo così, al termine della gestazione a dare lui stesso alla luce il figlio. Donne non possedevano logos, quindi la loro era un’intelligenza concreta, ovvero l’astuzia. Zeus fu l’unico figli di Crono e Rea, perché Rea diede in pasto al marito un sasso al posto del figlio, Crono era solito mangiare ì propri figli per paura che gli rubassero il potere. Zeus fu portato in alto alla montagna e fu nutrito la Amaltea. Zeus crescendo aveva deciso di punire il padre e prendersi il potere che gli aspettava. Metis, prima moglie di Zeus, lo aiutò fornendogli una sostanza che solo lei conosceva e che se Crono l’avesse ingerita avrebbe vomitato tutti i fratelli di Zeus che aveva ingoiato. Questa sostanza funzionò e con l’aiuto dei fratelli tornati in vita Zeus era riuscito a detronizzare il padre, prendendo il suo posto.

ZEUS E METIS Metis disse a Zeus di essere incinta e per paura che il futuro figlio avesse potuto spodestarlo ingoiò la povera Metis. ATENA la figlia di Metis e Zeus nacque dalla testa di Zeus. Zeus incorporò a se stesso l’intelligenza astuta, e che da quel momento non fu solo patrimonio esclusivamente femminile. E come dimostra il caso di Ulisse, il polumetis, quando veniva usata insieme al logos li rendeva invincibili. ZEUS E SEMELE Semele amante di Zeus, chiese a Zeus come dimostrazione del suo amore di vederlo nel suo massimo potere, e Zeus aveva acconsentito riducendo in cenere Semele, in quel momento incinta e tra le ceneri appunto c’era il feto. Non si sa se Zeus fosse a conoscenza della gravidanza, ma si dice che proprio Era la moglie di Zeus avesse suggerito a Semele di chiedere a Zeus di mostrarsi nel suo massimo potere probabilmente per gelosia. Da questa relazione nasce dalla coscia di Zeus, DIONISO, Dio del Vino e dell’ebrezza. Un altro caso di paternità surrogata. Collegamento tra invidia maschile della capacità riproduttiva femminile e i continui e incessabili sforzi dei greci di controllare i corpi femminili, così da garantire che da quei corpi nascessero solo i figli che volevano loro e che fossero tutti sottoposti al loro potere. Ci riuscirono bene grazie alla divisione delle donne in due categorie 1) quelle che avrebbero provveduto alla ordinaria riproduzione della famiglia e della città che potevano avere rapporti sessuali solo all’interno del matrimonio. 2)quelle che invece potevano disporre liberamente del loro corpo, consentire agli uomini di godere grazie al loro corpo e avere una libertà sessuale alla quale il genere maschile non intendeva rinunciare. 2) Dal pensiero mitico a quello logico Ippocrate, considerato il fondatore della disciplina medica e della raccolta di opere mediche giunte a noi sotto il nome di Corpus Hippocraticum. Ippocrate nasce a Coos attorno al 460a.C., prima di lui ci furono altri medici molto importanti e altre scuole di medicina, come la scuola di Cnido, che studiava anatomia ma sopratutto ginecologia. Ippocrate a differenza di Socrate non affidava il suo insegnamento solo alla parola ma anche alla scrittura. Ed è proprio grazie a questa se parte della sua produzione é giunta fino a noi nella raccolta Corpus Hippocarticum, anche se non sappiamo quanti e quali di questi siamo da attribuire proprio a Ippocrate, nel complesso possono essere collocati nella seconda metà del Vsec e la prima metà del IV sec. a.C. Questi medici praticanti curavano le malattie e anche quelle che ritenevano collegate alla “differenza” femminile. Questi medici sapevano poco degli organi interni dell’uomo, quindi come potevano sapere dell’organo riproduttivo femminile che era di vitale importanza per l’uomo? Come si legge nel trattato intitolato LA NATURA DELLA DONNA, i medici greci pensavano che il processo riproduttivo avesse inizio solo se e quando il seme maschile veniva ricevuto dall’utero femminile e vi rimaneva dentro. Però se un accoppiamento non produceva frutti era causa di un difetto della donna. Mistero degli organi femminili interni.

Permanide sosteneva che se la donna aveva nel corpo una tale abbondanza di sangue da perderlo durante il ciclo voleva dire che aveva una temperatura corporea più alta dei maschi, Empodocle dice Aristotele che sosteneva esattamente il contrario. Corpo femminile più umido, poroso, e spugnoso di quello maschile perché non lavoravano e non si muovevano molto, e quindi assorbivano molto più sangue. Quindi secondo i medici le donne avevano sangue in eccesso che finiva nell’utero e che vi sarebbe rimasto fino a quando incontrando il seme maschile serviva per concepire. Malattie femminili Pubertà:momento in cui il sangue iniziava ad accumularsi nel utero, e le ragazze dovevano sposarsi appena arrivava il ciclo mestruale. Se restavano vergini il sangue non trovava via di uscita e provocava malattie simili all’epilessia e questa malattia fu chiamata il morbo sacro. E per curarlo ricorrevano a diete, purificazioni e incantesimi. Ippocrate diceva e sosteneva che il cervello era l’organo da cui derivavano tutte le sensazioni, emozioni, decisioni ecc… Ippocrate disse che Empedocle e chi come lui lo pensava sbagliavano a dire che si pensava grazie al cuore, e che sia il cuore a farci sentire dolori e cure. Quindi il male ritenuto sacro deriva da cause razionali, proprio come le altre malattie, da condizioni che si presentano e che vengono meno, come il vento, il sole, dal freddo, e pertanto come tutte le altre malattie può essere curato. La diagnosi era che per le vittime era giunta l’ora di prendere marito e la cura ovviamente era il matrimonio. Questo veniva detto e spiegato anche in un mito. Alteis si impiccò e fece salire i suicidi tra le giovani vergini che come lei iniziarono ad impiccarsi e la città di Atene rischiava di estinguersi e così gli ateniesi interpellarono l’oracolo di Apollo che aveva trovato un rimedio, riempire la città di Altalene, così che le ragazze potevano dondolarsi nell’aria come le ragazze che si impiccavano ma senza perdere la vita. Antesterie, più importanti feste Ateniesi. Collegamento tra cura epilessia delle vergini e mito: Altalena, in Grecia, simbolo dell’impiccagione, a sua volta collegata al rapporto sessuale. Descrizione di Pausania, dipinto attribuito a Polignoto e che rappresentava Fedra, morta perché si era impiccata. Testimonianza più esplicita impiccagione e rapporto sessuale è quella della raffigurazione della ragazza Erigone-Alteis sull’altalena dipinta come trono sulla quale si leggono tre lettere ALE, altalena spinta da un satiro, figura legata al sesso. Un alto numero di figlie femmine era un problema per i capifamiglia, sposare una figlia significava doverle dare una dote che era essenziale per trovare marito. L’educazione era questione dei padri e degli “amanti” dei loro giovani figli. Vergine canuta espressione di Euripide, vendere come schiava la figlia che rimaneva zitella, questo portava all’evitare di rimanere nubile. UTERI VAGANTI E I MIRACOLI DELLA TERAPIA Utero si spostava verso il fegato e si manifestava nel colore livido della pelle e nel serrare i denti a tal punto di non riuscire più a parlare, e ciò si verificava nelle vergini e nelle vedove se divenute tali in età ancora fertile. Problemi all’utero non solo a vergini o a vedove ma anche alle donne a cui il marito non portava interesse o alla sua lontananza.

Utero organo mobile, perché se non ancorato al suo posto dalla gravidanza e non mantenuto umido dai rapporti sessuali, andava alla ricerca di posti più umidi. A questo utero vagante non credevano solo gli Ippocratici ma anche Platone e ne parla nel Timeo. Teoria ippocratica rafforzano la differenza naturale tra uomo e donna. I filosofi Differenza di genere vista in modo molto diverso rispetto a quella dei medici, per i filosofi individuarla non era un obbiettivo, ma interessava per ragioni politiche. Il fatto che i figli nascevano dalle donne poneva loro due problemi:1)qual’era il ruolo di queste nella riproduzione?2)quali erano le virtù del genere femminile? La donna contribuisce alla riproduzione? Prima grande domanda che i filosofi si posero Per gli storici il feto nasceva solo dal seme paterno, per alcuni filosofi invece contribuiva anche la madre e che pure lei produceva un seme e che il sesso del feto dipendeva dalla posizione del feto nell’utero. Destra parte fredda -> maschio Sinistra parte calda -> femmina Per alcuni fu il contrario e per altri il sesso dipendeva dal rapporto di forza tra il seme paterno e materno. Ippocrate elabora una teoria: Seme m forte incontro seme forte f-> maschio Seme m debole incontro seme f debole -> femmina O se seme debole incontrava seme forte di qualsiasi sesso il sesso dipendeva dal seme quantitativamente più abbonante. Quindi anche donna contribuiva alla riproduzione. Eschilo-Divagazione tragica Riproduzione tema molto importante nella sua trilogia, argomento centrale passaggio dal mondo della vendetta al mondo del diritto (Agamennone ucciso dalla moglie Clitemnestra con l’aiuto dell’amante Egisto), nascita legata all’ Areopago, primo tribunale greco istituito ad Atene. Oreste uccise la madre per vendicare l’uccisione del padre, e il tribunale assolse Oreste perché votarono tutti a favore del padre, così si capisce la debolezza della donna e la sua inferiorità. Le conclusioni di Artistotele Spiega che insieme allo sperma, alla creazione di un feto collaborava anche il sangue mestruale. Procreazione ha luogo quando lo sperma cuoce il residuo femminile trasformandolo in un nuovo essere. Seme ruolo attivo, mestruo ruolo passivo Donna materia, uomo spirito, attivo e creatore. Artistotele: uomo migliore e comanda, donna peggiore e comandata Uomo più adatto al comando tolte alcune eccezioni fuori natura Solo uomini avevano il logos e quindi capacità di deliberare, donne ragione minore e imperfetta e possedevamo la capacità di deliberare senza autorità. Philipa rapporto tra due persone la cui natura era legata all’idea che delle due persone una fosse superiore.

Autorità uomo di stato c’è un’alternanza di comando tra i cittadini invece nel rapporto uomo donna questa alternanza non può esserci. Ragione uomo é superiore per natura ed è così per tutti gli uomini. Le virtù femminili e la differenza tra natura e cultura Opinione dominante Economico di Senofonte ci spiega l’opinione più diffusa in materia di virtù femminile Moglie di Iscomaco, chiede al marito cosa avrebbe potuto fare per lui e cosa era in grado di fare, la risposta è ovviamente scontata e dice che per Zeus avrebbe potuto fare le cose che gli dei le hanno reso naturalmente capace di fare e che la legge approva. Quindi gli dei hanno fatto la natura femminile adatta ai lavori e alle cure interne e quelle dell’uomo per quelle esterne. Donne quindi corpo meno forte, più tenerezza per i neonati e oltre a procreare dovevano occuparsi della casa e degli schiavi ammalati. Differenza delle donne quindi dipende dalle caratteristiche biologiche che gli dei gli hanno attribuito. Vita femminile = ambiente domestico, nessun ruolo che vada al di fuori di questo confine. Socrate Gira voce che socrate mettesse in dubbio questa idea che la differenza tra virtù femminile e maschile dipendesse dalla biologia. Davanti a una giocoliera ave a affermato che le capacità delle donne non erano meno di quelle degli uomini salvo però per la saggezza e la forza fisica. Economico di Senofonte:mariti devono educare le proprie mogli in modo che queste non fossero quelle con cui avrebbe avuto meno dialogo. Dialogo fra lui e Glaucone, riportato da Platone nella Repubblica, dove si capisce che Socrate riteneva la differenza tra uomo e donna un fatto in parto culturale. Glaucone aveva detto che le donne potevano svolgere anche funzioni considerate maschili e che quindi Socrate traendo le conclusioni aveva detto che avrebbero dovuto abituarle però avrebbero dovuto ricordarle il loro compito di partorire e accudire i piccoli. Tutto ciò é molto coerente con il modo di essere di Socrate, però in contraddizione con i suoi rapporti paraconiugali e più in generale con il sesso maschile. Socrate privato Informazioni vita privata Socrate sono scarse, poche certezze anche sulla moglie che forse era Santippe (sua compagna di vita) o forse Mirtò (donna ignota). E che al contrario di quello che diceva e sosteneva, lui all’educazione di Santippe si dedicò ben poco. Vide per l’ultima volta Santippe in carcere il giorno dell’esecuzione, e che scoprendo la notizia gli allievi di Socrate si recarono da lui e vedendoli la moglie scoppio in lacrime e lui ordino ai suoi allievi di portarla via senza neppure guardarla, per poi mettersi a discutere con loro sulla natura e il rapporto tra il piacere e il dolore. Le altre scuole Socrate non fu il solo a mettere in discussione la differenza tra genere femminile e maschile. Antistene scuola cinica, secondo il quale donne e uomini avevano le stesse virtù, però misero in discussione la centralità del rapporto matrimoniale, predicando la libertà sessuale. Cratete e Ipparchia decisero di rinunciare al loro patrimonio per donarlo ai loro figli se si fossero rivelati degli stupidi o poveri filosofi. Nel frattempo si istruirono e così insieme decisero di dare la loro figlia, un mese a turno per i suoi discepoli così che lei avrebbe potuto scegliere con chi unirsi.

Scuola Magna Grecia, di Pitagora a Crotone, dove si discuteva delle capacità politiche delle donne che per Pitagora erano idonee anche a governare. Scuola di Epicuro ad Atene aperta alle donne. Esisteva un filone di pensiero “avanzato”, all’interno del quale c’era anche Platone. Platone femminista: visione di Platone tra generi é presente nell’opera la Repubblica, dove affida il potere di governo a dei “guardiani” della Costituzione, abolisce la famiglia e la proprietà, essendo appunto la famiglia il luogo dove si accumulava la ricchezza, e se questi ne avessero avuto la proprietà ne sarebbero diventati “selvaggi padroni” cosa che non doveva succedere. Eliminando famiglia, le donne sarebbero dovute diventare comuni a tutti gli altri e pure i figli, e le donne finalmente si sarebbero trovate nelle condizioni di essere inserite nel progetto della città, arrivando a diventare medici, “amiche della sapienza” e persino “guardiane”. La Repubblica conteneva un potenziale rivoluzionario, infatti il suo autore divenne un’icona del primo femminismo, le suffragette inglesi avrebbero manifestato nelle strade di Londra avendo nelle mani e sventolando copie della Repubblica. Però vediamo che Platone femminista potrebbe essere solo un’illusione, come spiega nel Timeo, dove dice che chi aveva vissuto bene il tempo a loro disposizione si sarebbe reincarnato nuovamente in una vita felice e consueta, invece per chi non fosse stato così si sarebbe reincarnato in donna, e se anche quella volta avesse smesso con la sua malvagità si sarebbe tramutato ogni volta in qualche natura ferina. Parliamo anche delle Leggi, dove propone un modello politico diverso da quello della Repubblica. Matrimonio obbligatorio per tutti i cittadini, interrotto dopo 10 anni se donna era sterile. Moglie sottoposta potere del marito e anche dello Stato, perché le donne sono per natura p...


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