Riassunto \"Neuropsicosi di difesa, nevrastenia e nevrosi d\'angoscia\" di Freud PDF

Title Riassunto \"Neuropsicosi di difesa, nevrastenia e nevrosi d\'angoscia\" di Freud
Author Laura Pedrazin
Course Psicologia Dinamica
Institution Università Cattolica del Sacro Cuore
Pages 36
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Summary

Riassunto completo e dettagliato dell'omonimo libro, capitolo per capitolo., integrato anche da tabelle riassuntive.
A mio parere può sostituire direttamente lo studio del libro....


Description

Neuropsicosi di difesa, nevrastenia e nevrosi d’angoscia e scritti 1894/1896 Le neuropsicosi di difesa  chiamate così perché derivano dalla rimozione di ricordi penosi e la forma dei loro sintomi è determinata dal contenuto rimosso.

cosa sono

eziologia

neuropsicosi di difesa  Isteria  Nevrosi ossessiva  Paranoia  (Casi di confusione allucinatoria)  (Psicosi funzionali) conseguenze indirette di danni sessuali infantili

nevrosi semplici  Nevrastenia  Nevrosi d’angoscia

effetti diretti di danni sessuali attuali

Come si forma l’isteria L’isteria si forma a causa di una dissociazione della coscienza, accompagnata dalla formazione di gruppi psichici separati. 1) Secondo Janet, l’isteria deriva da un’innata debolezza della capacità di sintesi psichica; 2) Secondo Breuer, l’isteria non sarebbe innata, ma consisterebbe in stati di coscienza di tipo traumatico con una capacità di associazione col resto della coscienza ristretta. Questi stati prenderebbero il nome di “stati ipnoidi”. Quindi la dissociazione della coscienza è pensata come secondaria al trauma; 3) Freud confuta Janet, mostrando come la dissociazione sia un atto di volontà, che pure ha intenzioni differenti, ma alla fine produce questa dissociazione; Freud individua un’altra forma di isteria, l’isteria da ritenzione, individuata anche in pazienti intelligenti, in cui la dissociazione di coscienza ha un ruolo insignificante. In questi casi le reazioni agli stimoli traumatici, che non possono essere curati per “abreazione”. 1

Accanto all’isteria da ritenzione, compaiono l’isteria ipnoide e l’isteria da difesa, che risulta acquisita. In quest’ultimo tipo di isteria, era accaduto un episodio di incompatibilità nella vita ideazionale: un’esperienza, un’idea o un sentimento che causa un affetto talmente penoso che il soggetto decide di dimenticarlo perché non riesce a risolvere la contraddizione tra questa idea e il proprio Io per mezzo di un’attività di pensiero. Nelle donne spesso si tratta di esperienze o sensazioni sessuali. Questo tipo di oblio non ha successo e porta i pazienti a sviluppare un’isteria, un’ossessione o una psicosi allucinatoria. Non tutti coloro che allontanano un ricordo sviluppano poi patologie, ma coloro che lo fanno presentano una dissociazione della coscienza, manifestazione di una disposizione patologica non necessariamente identificata nella degenerazione individuale o ereditaria. Sia la traccia mnestica che l’affetto unito all’idea non possono essere sradicati. Però se l’Io riesce a mutare questa idea potente in una debole, privandola dell’affetto/eccitazione, allora è giunto a un adempimento approssimativo. Nel lavoro successivo di associazione, si dovrà fare altro uso della somma di eccitazione distaccata da essa. Fino a questo punto, il procedimento per generare un’isteria, una fobia e un’ossessione è uguale, ma da qui in poi si differenzia. Nell’isteria di conversione la somma dell’eccitazione è trasformata in qualcosa di somatico. La conversione può essere sia totale che parziale. Essa procede lungo la linea dell’innervazione motoria o sensoriale, ed è connessa all’esperienza traumatica. Persiste fino a quando non si verifica una conversione in senso opposto. La traccia mnestica dell’idea rimossa formerà il nucleo di un gruppo psichico patogeno (l’altro gruppo psichico è formato dall’affetto). Il nucleo formato in un momento traumatico aumenterà in altri momenti, ogni volta che un’impressione nuova dello stesso tipo ristabilirà il legame associativo tra i due gruppi psichici, fino a quanto un’ulteriore conversione non appronterà una difesa. L’eccitazione (nell’innervazione somatica) ogni tanto ritrova il suo cammino verso l’idea, quindi obbliga il soggetto o a lavorare sull’idea per associazione o a liberarsene attraverso uno degli attacchi isterici (che differiscono dai sintomi cronici). Il metodo catartico di Breuer riporta l’eccitazione dalla sfera somatica a quella psichica. L’ipnosi amplia la coscienza e permette l’accesso al gruppo psichico distaccato. Difatti, tutti gli stati che assomigliano al sonno sospendono la distribuzione di eccitazione su cui si basa la volontà. 2

Freud dunque arriva alla conclusione che il fattore caratteristico dell’isteria non è la dissociazione di coscienza, ma la capacità di conversione. Una parte importante della predisposizione all’isteria è l’attitudine psico-fisica a trasporre grandi quantità di eccitazione in innervazione somatica. Quest’attitudine non esclude la salute psichica di per se stessa, ma porta all’isteria soltanto nel caso in cui ci sia un’accumulazione di eccitazione.

Come si forma la nevrosi (ossessioni e fobie) Se qualcuno con una predisposizione per la nevrosi manca dell’attitudine per la conversione, ma per stornare un’idea incompatibile la separa dal suo affetto, allora quest’ultimo è obbligato a rimanere nella sfera psichica. L’idea indebolita è lasciata nella coscienza, mentre l’affetto, libero, si attacca ad altre idee che non sono incompatibili e si tramutano in idee ossessive. Ecco come si formano ossessioni e fobie. Di solito è la vita sessuale a dare origine all’affetto penoso, che ha la stessa qualità di quello della sua ossessione. Questo affetto si può presentare anche in altri campi. Riprova di quanto appena affermato è il fatto che la fobia o l’ossessione appaiono per la prima volta dopo che lo sforzo di volontà sembra aver raggiunto il suo scopo (di oblio). L’ossessione rappresenta un sostituto dell’idea sessuale incompatibile. L’idea ossessiva è ora alimentata da un affetto forte. Sono tutti processi che hanno luogo inconsciamente. Può darsi che siano processi fisici le cui conseguenze sono psichiche. Ci sono molti casi in cui le idee ossessive e quelle sessuali di carattere penoso si presentano simultaneamente. Per curare le ossessioni, esse vanno ritradotte in termini sessuali. Al fine di creare questa relazione secondaria, si può fare uso di qualsiasi idea che sia adatta ad essere unita con un affetto della qualità in questione, oppure che abbia una qualche relazione con l’idea incompatibile, procedendo sullo stesso percorso dell’ossessione, ma al contrario. Infatti, per esempio, l’angoscia liberata, le cui origini sessuali non devono essere ricordate dal paziente, prenderà come pretesto le comuni fobie primitive dell’umanità (animali, temporali, buio), oppure cose associate con tutto ciò che è sessuale (minzione, defecazione). Le idee incompatibili rimosse formano il nucleo di un secondo gruppo psichico, raggiungibile anche senza l’aiuto dell’ipnosi. 3

Attenzione: non tutte le fobie e le ossessioni nascono nel modo qui esposto (l’agorafobia, ad esempio, differisce). Esistono poi anche le fobie puramente isteriche (quindi non nevrotiche). Le ossessioni e fobie nevrotiche si possono presentare sia isolatamente che combinate con l’isteria e la nevrastenia.

Come si forma la psicosi (follia allucinatoria) Si forma quando ci si trova davanti a un tipo di difesa molto più energico e di maggiore successo. In questo caso l’Io rifiuta l’idea incompatibile insieme al suo affetto. Ma dal momento in cui questo scopo viene raggiunto, il soggetto si trova in una psicosi, definibile anche follia allucinatoria. Il contenuto di una psicosi allucinatoria consiste nell’accentuazione dell’idea che è stata minacciata dalla causa che ha accelerato l’inizio della malattia. L’io ha stornato l’idea incompatibile con una fuga nella psicosi. Si tratta di una disposizione patologica di grado elevato. L’Io si distacca dall’idea incompatibile, ma quest’ultima è collegata con una parte di realtà, cosicché quando l’Io raggiunge questo risultato, anch’esso si è distaccato dalla realtà.

Conclusioni: le nevrosi miste I tre metodi di difesa si possono combinare nella stessa persona. A volte risulta difficile separare l’isteria dalla nevrosi, tanto che esistono le nevrosi miste. In generale l’eccitazione di cui si è parlato finora è qui intesa come possedente le caratteristiche di una quantità, suscettibile di aumento, diminuzione, spostamento e scarica, che si propaga sulle tracce mnestiche delle idee, come una carica elettrica sulla superficie di un corpo.

Ossessioni e fobie Esse non possono essere incluse nella nevrastenia e non sono la conseguenza di una degenerazione mentale. Ossessioni e fobie sono nevrosi distinte, le ossessioni intense però vanno escluse, in quanto sono solo ricordi di avvenimenti importanti. Sono 4

ossessioni e fobie traumatiche, e sono sintomi dell’isteria (non della nevrosi). In un’ossessione troviamo due componenti: 1) Idea che si impone di forza al paziente; 2) Stato emotivo concomitante. Nelle fobie lo stato emotivo è sempre di angoscia, mentre nell’ossessione si possono avere, oltre all’angoscia, anche altri stati emotivi, come il dubbio, il rimorso,…

Come si formano le ossessioni In molte ossessioni lo stato emotivo è l’elemento principale, mentre varia l’idea associata ad esso, come ad esempio il tipo di dubbio in soggetti che dubitano costantemente. In altri casi, invece, anche l’idea sembra fissa. Lo stato emotivo è sempre giustificato e persiste, l’idea associata, invece, non è più quella originale (che ha causato lo stato emotivo) connessa all’eziologia dell’ossessione, ma è un’idea che la sostituisce. L’idea originale può sempre essere ritrovata e di solito corrisponde ad esperienze angosciose della vita sessuale dell’individuo, che egli cerca di dimenticare. E’ questo disallineamento tra stato emotivo e idea associata che spiega l’assurdità delle ossessioni. A volte l’idea originale può essere sostituita non da un’altra idea, ma da azioni o impulsi di sollievo o protettivi, che si associa a uno stato emotivo che non si adatta a loro ma che rimane comunque inalterato. Come avviene la sostituzione? Può trattarsi di una disposizione mentale ereditaria. Qual è il motivo della sostituzione? Essa è un atto di difesa dell’Io nei confronti dell’idea intollerabile. Perché lo stato emotivo persiste inalterato? A causa della sostituzione (altrimenti scomparirebbe).

Come si formano le fobie Mentre le ossessioni sono più variate e individuali, le fobie sono più monotone. Possono esserci: 1) le fobie comuni: cose che ciascuno detesta, come la morte, le malattie, i serpenti; 5

2) le fobie contingenti: situazioni che non ispirano timore nei soggetti normali, come l’agorafobia. Non hanno gli elementi ossessivi che caratterizzano le ossessioni e le fobie comuni. Lo stato emotivo si manifesta soltanto in situazioni particolari, che sono quindi evitate. All’interno delle fobie non c’è altro a parte lo stato emotivo di angoscia, il quale raccoglie tutte le idee atte a diventare argomento di fobia. Il paziente teme la comparsa dell’angoscia nelle situazioni dalle quali ritiene di non poter sfuggire. N.B.: l’angoscia non trae origine da nessun ricordo. Le fobie sono una parte della nevrosi d’angoscia e quasi sempre si accompagnano ad altri sintomi. Anche la nevrosi d’angoscia ha un’origine sessuale, ma non si lega a idee tratte dalla vita sessuale. La sua causa è l’accumulo di tensione sessuale provocato dall’astinenza o dall’eccitamento sessuale frustrato, specialmente tra le donne. Si possono verificare combinazioni tra fobie e ossessioni. L’idea che costituisce una fobia può essere sostituita da un’altra idea o dal procedimento protettivo che sembrava arrecare sollievo alla paura: ossessione sostitutiva. La nevrosi d’angoscia, in conclusione, è diversa dalla nevrastenia. All’interno della nevrosi d’angoscia, accanto ad altri sintomi, si trovano le fobie. Nevrosi d’angoscia Si chiama così perché le sue componenti possono essere raggruppate intorno al sintomo fondamentale dell’angoscia.  La sintomatologia Può manifestarsi sviluppata o in forma rudimentale, isolata o in combinazione con altre nevrosi. Sintomi: 1) irritabilità generale è un indizio di accumulo di eccitazione o di un’incapacità di sopportare un tale accumulo, sia esso assoluto o relativo. Ci può essere ipersensibilità al rumore, che si spiega con una relazione tra impressioni uditive e paura. spesso quest’ultima causa insonnia. 2) Attesa angosciosa (ipocondria, paranoia) 6

anche nei soggetti normali possono esserci ansietà, atteggiamento pessimistico, ma nei soggetti nevrotici questi limiti vengono travalicati e si degenera nella compulsione. Ci sono tratti comuni con l’ipocondria, anche se attesa angosciosa e ipocondria differiscono perché quest’ultima ha parestesie e sensazioni corporee penose. L’ipocondria è la forma favorita dei veri nevrastenici quando sono colpiti da nevrosi d’angoscia. L’attesa angosciosa si può esprimere anche attraverso l’angoscia morale, cioè scrupolosità, pedanteria, nelle persone dotate di morale superiore, fino alla forma esagerata della mania del dubbio. L’attesa angosciosa è il sintomo fondamentale delle nevrosi. Si ha una certa quantità di angoscia allo stato libero che, in condizione di attesa, dirige la scelta delle idee ed è sempre pronta a legarsi a qualsiasi contenuto ideativo idoneo. 3) Attacco di angoscia (attacco di panico) L’angoscia può irrompere all’improvviso nella coscienza, senza essere sollecitata da un’associazione di idee, provocando un attacco di angoscia. L’angoscia può comparire da sola oppure attaccarsi alla prima interpretazione che capita, come l’idea della morte, di un colpo, di essere impazzito. L’attacco può essere accompagnato da una determinata parestesia o ricollegarsi a una o più funzioni organiche come il respiro, il battito cardiaco, le afferenze vasomotorie, l’attività ghiandolare. L’angoscia viene spesso respinta nel sottofondo, oppure definita vagamente come un malessere o un disagio. 4) Elementi mescolati: esistono diverse forme degli attacchi d’angoscia: 1) Attacchi d’angoscia accompagnati da turbe dell’attività cardiaca, come palpitazioni, transitoria aritmia, tachicardia; 2) Accessi di angoscia accompagnati da turbe respiratorie come dispnea nervosa, asma, ecc 3) Accessi di angoscia con sudorazione; 4) Accessi di angoscia con tremori e brividi; 5) Accessi di angoscia con fame divorante; 6) Accessi di angoscia diarroici; 7) Accessi di angoscia con vertigine locomotoria; 8) Accessi di angoscia con congestione vasomotoria; 9) Accessi di angoscia con parestesie. 5) Risveglio notturno con senso di paura E’ una variante dell’attacco di angoscia e comprende anche il pavor nocturnus nei bambini. Può comparire anche in forma pura, cioè senza sogni o allucinazioni che lo precedano. 7

6) Vertigine Può andare da un leggero giramento di testa a più gravi accessi di vertigine. Rientra nella classe delle vertigini locomotorie e di coordinazione. Può essere accompagnata da una sensazione di oscillazione del suolo o di cedimento delle gambe, che sembrano pesanti come piombo e tremano. Non provoca mai una caduta ma può essere sostituito da una profonda sincope. Gli accessi di vertigine si accompagnano spesso a un’angoscia insopportabile e a turbe cardiache e respiratorie. 7) Fobie d’angoscia Sono due tipi di fobie distinti, che traggono origine dall’attesa angosciosa e dagli attacchi di angoscia. 1) Il primo gruppo si collega a pericoli fisiologici. Comprende la paura dei serpenti, dei temporali, dell’oscurità, degli animaletti ripugnanti. Può esserci anche iperscrupolosità e mania del dubbio. Una fobia con tratti ossessivi si manifesta solo se si sovrappone un ricordo di un’esperienza di angoscia. Tali impressioni di esperienze rimangono intense solo in soggetti con attesa angosciosa; 2) Il secondo gruppo si collega alla locomozione. Comprende l’agorafobia e tutte le sue forme accessorie, che hanno rapporti con la locomozione. Questo tipo di fobia trae origine da un accesso vertiginoso che l’ha preceduta. Dopo un primo attacco di vertigine senza angoscia, la locomozione è ancora possibile, anche se accompagnata da vertigine. Se alla vertigine si aggiunge l’angoscia, allora la locomozione diventa impossibile.

Differenza tra fobie d’angoscia e fobie ossessive In entrambe le fobie un’idea è diventata ossessiva in quanto entrata in connessione con un’emozione in quel momento disponibile. Nelle fobie della nevrosi d’angoscia tale emozione ha sempre lo stesso colorito, dell’angoscia, e l’emozione non deriva da un’idea rimossa, non è quindi dominabile con la psicoterapia, perché il meccanismo della sostituzione non è valido. Le fobie della nevrosi ossessiva, invece, traggono origine da ossessioni. I due tipi di fobia sono spesso trovati insieme. Pur essendo distinte, può tuttavia accadere che il contenuto di una fobia della nevrosi d’angoscia venga sostituito da un’altra idea, di modo che la sostituzione sia successiva alla fobia. I sostituti sono di solito misure 8

protettive (simili alle ossessioni della nevrosi ossessiva), atte a combattere la fobia. Così, per esempio, la mania di rimuginare viene messa in atto per provare a se stessi di non essere matti; le esitazioni e il dubbio traggono origine da un legittimo dubbio sull’attendibilità delle sequenze delle proprie idee, essendo il soggetto consapevole del perturbamento determinato dai pensieri ossessivi. In conclusione, quindi, molte sindromi di nevrosi ossessiva possono essere ascritte a una primaria nevrosi d’angoscia. 8) Perturbamenti della funzionalità digestiva Vomito, nausea, fame lupina, congestioni, diarrea. La nevrosi d’angoscia mista a nevrastenia produce alternanze di diarrea e stitichezza. All’interno della nevrosi d’angoscia si manifesta il bisogno di orinare. 9) Parestesie Nella nevrosi d’angoscia si ha una conversione dei sintomi in sensazioni organiche. Può esserci accresciuta sensibilità dolorifica, allucinazioni. 10) Forma cronica dei sintomi Come diarrea, vertigini, parestesie

 Incidenza ed eziologia della nevrosi d’angoscia In certi casi di nevrosi d’angoscia non si riscontra nessun fattore eziologico. Tuttavia, quando la nevrosi è acquisita, è possibile che la causa siano i turbamenti della vita sessuale, da soli oppure insieme con altri turbamenti banali.

Nevrosi d’angoscia femminile si manifesta nei seguenti casi: a. Angoscia virginale o angoscia delle adolescenti In seguito al primo incontro col problema del sesso, oppure in seguito a una rivelazione di quel che fino ad allora era rimasto celato, oppure assistendo a un atto sessuale o avendone letto/sentito parlare. Si combina con l’isteria; b. Angoscia delle giovani spose Che sono rimaste insensibili durante il primo contatto (anche se non sempre sviluppano angoscia, occorrono anche altri fattori), scompare non appena sopravviene la sensibilità normale; 9

c. Angoscia nelle donne con mariti con eiaculazione precoce o con potenza minorata d. Angoscia delle donne con mariti che praticano il coito interrotto Il fattore causale sta nella mancata soddisfazione della donna. Il coito interrotto è dannoso per la moglie sono se il marito lo pratica senza alcun riguardo per lei. Se invece il marito aspetta che la moglie raggiunga il suo soddisfacimento, il coito risulterà normale per lei, mentre sarà lui ad ammalarsi di nevrosi d’angoscia; e. Angoscia delle vedove e delle donne che praticano volontariamente la castità (con idee ossessive concomitanti); f. Angoscia del climaterio In occasione dell’accrescimento delle necessità sessuali.

Nevrosi d’angoscia maschile si manifesta nei seguenti casi: a. Angoscia negli uomini volontariamente casti Accompagnata da sintomi di difesa (idee ossessive, isteria); b. Angoscia in uomini in stato di eccitazione inappagata Come durante il fidanzamento o per timore delle conseguenze dell’atto sessuale, quando si accontentano di toccare o guardare una donna (angoscia valida anche per le femmine); c. Angoscia in uomini che praticano il coito interrotto Coloro che controlla il coito e dilaziona l’eiaculazione allo scopo di soddisfare la donna. Si riscontra spesso un complesso di nevrosi e nevrastenia; d. Angoscia in uomini che stanno invecchiando A causa del climaterio maschile la potenza diminuisce e la libido aumenta.

Nevrosi d’angoscia in entrambi i sessi si manifesta nei seguenti casi: a. Nevrosi d’angoscia in persone che praticano masturbazioni e per questo diventati nevrastenici, in quanto sono incapaci di sopportare l’astinenza;...


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