Riassunto Vannini - ricerca osservativa o con intervento PDF

Title Riassunto Vannini - ricerca osservativa o con intervento
Course Teorie e procedure di valutazione scolastica
Institution Università di Bologna
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ricerca osservativa o con intervento...


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RIASSUNTO: PROGETTARE LA RICERCA EMPIRICA IN EDUCAZIONE

Coggi Ricchiardi

Ricerca osservativa e Ricerca con intervento: RICERCA OSSERVATIVA La Ricerca Osservativa è utile soprattutto quando si vogliono studiare le condotte e le condizioni che le suscitano senza perturbarne lo svolgimento naturale. La ricerca Osservativa è inoltre adottata quando si intendono indagare fenomeni che sarebbe impossibile riprodurre  es. quando si vogliono studiare gli esiti della violenza sullo sviluppo della personalità dei bambini, gli effetti della deprivazione culturale o affettiva, della malnutrizione ecc. In questi casi infatti si può soltanto osservare i fenomeni che si sono verificati nella situazione purtroppo già esistente. Oggetto di ricerche osservative ad esempio: il clima relazionale di una classe, le condizioni socio-culturali delle famiglie, i risultati nel profitto. Le forme principali di ricerca osservativa sono: l’inchiesta, la ricerca con osservazione sistematica, la ricerca valutativa, la ricerca etnografica e lo studio di caso. A) L’inchiesta: consiste nella misura sistematica di una serie di fattori per effettuare comparazioni. Per esempio si può condurre un’inchiesta sulle preferenze che hanno i bambini di una certa regione nei confronti dei giocattoli, attraverso un questionario o un’intervista ai genitori. In questo caso è possibile distinguere i risultati in base alla differenza di genere, età e in riferimento agli stili educativi. Di norma si parla di inchiesta quando si fa riferimento a grandi campioni che consentono comparazioni su larga scala. B) Si definisce ricerca con osservazione sistematica quella che prevede la rilevazione diretta delle condotte dei soggetti presi in considerazione, attraverso l’utilizzo di strumenti strutturati di annotazione dei comportamenti. In questa categoria possono rientrare, ad esempio, gli studi sulla comunicazione non verbale madre-bambino nei primi mesi di vita di quest’ultimo, gli studi sull’autonomia dei bambini in situazione di handicap,lo sviluppo delle competenze degli alunni ecc. C) La ricerca valutativa è orientata ad osservare e giudicare l’oggetto di ricerca, per poi intervenire e migliorare lo stesso. Si tratta di un insieme eterogeneo di tecniche, procedure e metodi che permettono di valutare prodotti singoli (libri, curricoli, ricerche) o strutture più complesse come ad esempio le organizzazioni scolastiche. D) La ricerca etnografica ha lo scopo di delineare le caratteristiche di una cultura, di comprenderne le credenze, le abitudini comunicative, le convenzioni e i significati ad esse attribuiti. Implica che il ricercatore trascorra un periodo di tempo relativamente lungo nel contesto scelto con i soggetti osservati. E) Lo studio di caso è un’indagine empirica, condotta si di un singolo soggetto, un’istituzione o un evento. Esso approfondisce un evento contemporaneo all’interno di un contesto di vita reale. Per esempio: studio dell’integrazione di un bambino portatore di handicap in un contesto classe.

RICERCHE CON INTERVENTO Una volta individuato un problema, prevedono l’introduzione di un cambiamento, al fine di verificarne gli effetti, per costruire nuova conoscenza o per risolvere, attraverso l’intervento, la situazione problematica. Si possono distinguere quindi L’ESPERIMENTO e LA RICERCA AZIONE.

A) L’esperimento prevede l’introduzione di variazioni sistematiche di almeno un fattore, per studiarne gli effetti concomitanti o successivi su di un altro. Il ricercatore manipola quindi quella che viene detta VARIABILE INDIPENDENTE (il fattore di cui vuole studiare gli effetti) per rilevare l’esito che ottiene su di una variabile detta DIPENDENTE. Per esempio il ricercatore può sostituire al metodo tradizionale di insegnamento della matematica, un approccio nuovo che si avvale di un programma informatico, per studiarne gli effetti sulla rapidità di calcolo dei bambini. Per controllare se il nuovo metodo d’insegnamento è efficace, lo studioso dovrà disporre di due situazioni equivalenti (ad esempio due classi, in cui in una sperimenterà il nuovo metodo (gruppo sperimentale) e in un'altra il vecchio metodo (gruppo di controllo). Dovranno essere mantenute costanti le caratteristiche dell’insegnante, l’età dei bambini, le conoscenze preliminari dei bambini. Si suppone che i due gruppi siano inizialmente equivalenti e dunque ci si aspetta che anche al termine non presentino differenze, se non dovute al caso  questa ipotesi è detta NULLA. Usando adeguate tecniche statistiche si controlla se le differenze riscontrate tra gli esiti finali sono tali da respingere l’ipotesi nulla. Si dirà allora che l’intervento sperimentale ha conseguito effetti diversi dall’intervento ordinario. Non si dimostra quindi che il nuovo metodo è migliore è migliore di quello ordinario, ma si mette in evidenza che l’ipotesi nulla è IMPROBABILE. Se viene quindi respinta l’ipotesi nulla, si accetterà quella che viene definita ipotesi alternativa  ovvero che ci sia differenza significativa tra gli esiti dei due interventi. E’ necessario precisare che i dati osservati non consentono di concludere con asserti certi: resta la probabilità che le differenze non siano sistematiche, ma casuali. In questa caso rifiutando l’ipotesi nulla commetteremo un errore. E’ invece altamente probabile che, se si presenta una differenza sistematica nei risultati, questa sia dovuta al cambiamento del metodo. Inoltre per far si che le differenze debbano essere ascritte ai tipi d’intervento, questi devono essere l’unico intervento che diversifica le due situazioni. B) QUASI ESPERIMENTO quando il ricercatore vuole sottoporre a verifica sperimentale l’introduzione di un fattore ma non ha la possibilità di tenere sotto controllo tutte le variabili che intervengono. C) Esperimenti sui singoli casi  lo studioso di fronte ad un soggetto effettuerà un diagnosi iniziale, farà agire un intervento e rileverà sistematicamente i risultati delle sue azioni. D) RICERCA-AZIONE nasce da un problema concreto im un contesto educativo. Essa prevede l’attivazione di un gruppo formato dagli operatori, che hanno riscontrato la difficoltà, che collaborano alla messa a punto di un’azione finalizzato alla rimozione del problema. RICERCHE QUALITATIVE E QUANTITATIVE QUESTA CLASSIFICAZIONE è dovuta alle scelte di principio che il ricercatore opera prima di avviare lo studio: la focalizzazione dello studio su dati quantitativi (numerici) o qualitativi (materiale verbale e iconico) RICERCHE QUANTITATIVE: ha come obiettivo quello di spiegare o descrivere o prevedere eventi osservabili, isolando i fattori da un contesto e studiandone le relazioni. Consiste infatti nell’individuare e misurare le variabili sulla base di IPOTESI che il ricercatore formula alla luce di teorie e ricerche precedenti. Nella ricerca quantitativa si pianifica il controllo delle ipotesi, accuratamente sviluppate e descritte, svolgendo i passaggi richiesti dalla logica. Gli strumenti di rilevazione sono strutturati, cioe consentono di classificare i dati in categorie prefissate e di misurare frequenze o intensità di più variabili. La ricerca quantitativa si caratterizza appunto per la conduzione sistematica di misurazioni che danno origine a risultati di tipo numerico. Consente di ottenere un grado di generalizzabilità dei risultati determinabile, attraverso verifiche mirate. Si dice quindi che sia un tipo di ricerca NOMOTETICA, nel senso che mira a formulare teorie generali....


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