Salvador Dalì 1904 - Voto: 25 PDF

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Stipo antropomorfo, psicologia evoluzione ...

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Salvador Dalì 1904-1989

Stipo antropomorfo 1938 olio su legno 25,4 x 44,2 - Düsseldorf, Kunstsammlung Nordrhein – Westfalen Germany

Salvador Dalì, Catalano assetato d'oro e di gloria, Dalì rappresenta un provocazione permanente, si ha la tendenza tuttora di gridare al pazzo, oggi è riconosciuto come uno dei giganti dell'arte moderna. Oltre da essere pittore è anche scultore, scrittore, fotografo, cineasta, designer e sceneggiatore spagnolo. Analogamente il solo e vero surrealista, il più costante. Ciò che più si ama di Dalì sono le sue radici, radici che vanno alla ricerca di tutto ciò che l'uomo a saputo produrre di "Succulento" Dalì possiede una curiosità insaziabile. Le grandi ossessioni che vediamo nelle opere di Dalì, derivano direttamente dalle sue origini Catalane e non fa mistero del suo attivismo Materialista Culinario Delirio Commestibile, che ritorna regolarmente di tela in tela. Quasi per burla egli ha esplorato tutte le correnti alla moda, apprezzando Picasso e Matisse che lo guideranno verso le immagini di cui è alla ricerca. A Parigi andrà alla ricerca della "donna elegante o no che accetti di prestarsi alle mie fantasie erotiche". per lui "l'erotismo deve essere sempre brutto, l'estetica divina e la morte bella". Dalì ora sente il bisogno di esaudire il violento desiderio di creare oggetti e opere cariche di simboli sessuali, ha anche una teoria tutta sua °"sul molle e sul duro" fondamentale della sua estetica °" vita perfetta della morfologia degenerata". Tutti i suoi incubi, si badi bene, non sono frutto di un incoerenza congenita, ma corrispondono a fatti reali da lui osservati e memorizzati. Egli dissemina nelle suo opere come lo Stipo Antropomorfico 1936 questi cassetti Dalì li ha attinti da Freud, e se ne è servito per rappresentare nelle immagini le teorie psicoanalitiche del professore Viennese, che incontrerà una volta sola a Londra. sempre più eccentrico, incontrollabile e freudiano nel dare libero spazio alle proprie allucinazioni provocatorie, quelle che egli stesso definirà attività "paranoico critica" Freud ha scoperto che il corpo umano puramente neoplatonico al tempo dei greci, è oggi pieno di cassetti segreti che soltanto la psicoanalisi è in grado di aprire. la misteriosa figura, sdraiata nella penombra di una stanza vuota, I cassetti semivuoti che le ricoprono il corpo sembrano pronti ad accogliere quelle idee e immagini prodotte dal subconscio, mentre il braccio teso vorrebbe respingere quel piccolo frammento

fotografico di città luminosa e borghese che si intravede in alto a destra, come in un drammatico contrasto tra la reale solitudine umana e la falsa esteriorità della convivenza civile e sociale....