Relazione OA RFI - Voto: 25 PDF

Title Relazione OA RFI - Voto: 25
Course Organizzazione Aziendale
Institution Università degli Studi di Roma Tor Vergata
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relazione sull'organizzazione aziendale del gruppo ferroviario RFI...


Description

Organizzazione di FS, Ferrovie dello Stato

Enrica Matric Univer e Man

INDICE 1.INTRODUZIONE………………………………………………………………………………..pag.2 1.1Profilo aziendale e cenni storici…………………………………………………………………………….pag.2

2.STRUTTURA ORGANIZZATIVA……………………………………………………………pag.5 3.AMBIENTE COMPETITIVO………………………………………………………………….pag.8 3.1. Trasporto delle merci………………………………………………………………………………………….pag.10

4.STRATEGIA………………………………………………………………………………………..pag.10 4.1. Sostenibilità: cardine strategico di RFI…………………………………………………………………pag.13

5. RESPONSABILITA’ E RUOLI……………………………………………………………….pag.14 5.1. Diritti e obblighi dei lavoratori…………………………………………………………………………….pag.16 5.2. Formazione dei lavoratori…………………………………………………………………………………..pag.16

6. TECNOLOGIA……………………………………………………………………………………pag.17 7. CULTURA…………………………………………………………………………………………pag.18 8.RIFERIMENTI TEORICI……………………………………………………………………….pag.19 9.CONSIDERAZIONI PERSONALI……………………………………………………………pag.20

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INTRODUZIONE La relazione è volta alla descrizione delle Ferrovie dello Stato. Il punto di partenza del progetto è determinato dallo schema socio-tecnico di Seiler, il quale considera l’azienda come un sistema aperto, in stretto contatto con l’ambiente esterno. Seiler distingue le variabili ambientali da quelle interne al sistema organizzativo, riconoscendo però, in entrambi casi, componenti umane, tecnologiche e organizzative. Infatti all’interno dell’ambiente aziendale Seiler identifica 5 caselle: •

STRATO COMPETENZE

• TECONOLOGIE sia relative alla produzione, ma allo stesso tempo anche contabili e di marketing relative quindi a come il prodotto viene proposto sul mercato •

INDIVIDUI relazionati alla loro età, alle loro competenze e alle motivazioni

• ASPETTO SOCIALE relativo quindi alla cultura dell’azienda piuttosto che al clima interno della stessa quindi chiaro riferimento alla collettività e alle relazioni che nascono tra gli individui •

ORGANIZZAZIONE

Questi elementi sono legati da interdipendenze reciproche. Ho suddiviso i sopracitati aspetti in differenti capitoli così da averne una visione più ampia e dettagliata. Possiamo infatti vedere come il primo capitolo offre la descrizione del profilo aziendale e alcuni accenni storici relativi alla nascita e al seguente sviluppo. In un secondo capitolo si parla invece, della struttura organizzativa che la definisce, a cui fa seguito l’ambiente competitivo che la caratterizza e la strategia utilizzata per riuscire a sopravvivere nel tempo e mantenere le condizioni di economicità. Ho in particolar modo approfondito l’aspetto sociale, legato quindi alla formazione del personale, ai diritti e gli obblighi dei lavoratori e tutto ciò viene dettagliatamente descritto all’interno del capitolo cinque. Continuando poi, con uno stralcio dello sviluppo tecnologico che ha caratterizzato l’organizzazione nello scorrere del tempo, apportando alle proprie infrastrutture miglioramenti e permettendo così una prestazione più efficiente. E infine ho delineato la cultura e i valori che caratterizzano la società. Seguendo il programma presentato in “aula” e studiato quindi nel corso del semestre, ho potuto applicare la teoria di Galbraith.

1.1 PROFILO AZIENDALE E ACCENNI STORICI Ferrovie dello Stato Italiane è una società italiana che opera sia nel settore del trasporto ferroviario, sia in quello del trasporto pubblico locale e privato su strada. La società è un'impresa pubblica in forma di S.p.A. Di seguito la struttura del gruppo con le principali società controllate, e andremo in particolar modo a soffermarci su RFI- Rete ferroviaria Italiana.

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2.STRUTTURA ORGANIZZATIVA La struttura organizzativa rappresenta l’impresa nella sua interezza, è lo schema attraverso il quale la struttura viene guidata. La struttura organizzativa di RFI, soggetta al controllo, alla direzione e al coordinamento di Ferrovie dello Stato SpA, è articolata a livello centrale in 12 Direzioni di staf e 7 tra Direzioni e strutture di line. Sul territorio, alla capillarità della rete ferroviaria, corrisponde una fitta articolazione organizzativa alle dipendenze delle Direzioni centrali. È possibile quindi, suddividere l’organizzazione in funzioni centrali e funzioni territoriali. La sede legale di RFI è a Roma. Le sedi territoriali sono situate a Torino, Milano, Genova, Venezia, Verona, Trieste, Bologna, Firenze, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Ancona, Palermo, Cagliari. Le funzioni centrali possono essere a loro volta suddivise in strutture organizzative di primo e secondo livello. Il core busisness viene gestito dalle seguenti direzioni centrali:  Direzione Produzione che assicura la produzione di tutti i servizi necessari alla circolazione dei treni ed inoltre, ne garantisce la manutenzione sia ordinaria che straordinaria.  Direzione Commerciale ed Esercizio Rete garantisce la pianificazione, gestione e controllo della circolazione dei treni e la programmazione e vendita di servizi di infrastruttura e la gestione dei rapporti commerciali necessari ad assicurare la relazione fra il gestore Infrastruttura e i soggetti richiedenti.  Direzione Investimenti RFI si occupa della realizzazione di nuove opere infrastrutturali coerenti e quindi in relazione con quanto viene definito da Ferrovie Dello Stato S.p.a.  Direzione Tecnica è responsabile nel garantire l’emanazione di norme e specifiche per l’infrastruttura coerentemente ai canoni e agli standard di sicurezza. I dipendenti, all’interno di ogni direzione, devono sottostare agli ordini di un determinato dirigente. Per quanto riguarda le funzioni territoriali, RFI opera su un territorio caratterizzato da circa 25.000 persone le quali dipendono dalle strutture periferiche della Società che svolgono numerose funzioni, non a caso l’area di competenza di ogni funzione territoriale varia in base alle attività svolte. Tra queste riscontriamo 15 DTP 3

(direzione territoriale produzione) deputate allo svolgimento delle attività produttive che sono legate ai processi di manutenzione/gestione della rete in sicurezza; 6 STRUTTURE TERRITORIALI COMMERCIALI dedite invece allo sviluppo e alla commercializzazione; 11 STRUTTURE CIRCOLAZIONE AREE TERRITORIALI che si occupano della programmazione e della regolazione dell’esercizio ferroviario; e infine 4 DIREZIONI DI INVESTIMENTO che presidiano gli investimenti per lo sviluppo della struttura e della tecnologia utilizzata. A queste si affiancano infine 10 Unità sanitarie territoriali e i 7 Presidi sanitari che offrono servizi di medicina legale e del lavoro sia allo stesso personale della Società che ad aziende esterne e a privati. La struttura che viene utilizzata da RFI è una struttura di tipo divisionale, la struttura divisionale ha alla base le ASA, le aree strategiche di affari, le quali sono rappresentate o da diversi servizi/ prodotti o dal mercato o da aree geografiche. Il motivo che mi ha spinto a considerare la struttura di RFI come una struttura divisionale è legata al fatto che si riscontrano al suo interno 3 divisione deputate alla gestione dei servizi di trasporto:   

Trasporto passeggeri Trasporto regionale Trasporto merci

Inoltre il tutto accompagnato da una forte responsabilità e decentramento e a fronte dell’elevata disomogeneità e alla forte interdipendenza che si riscontra tra le diverse parti che la compongono, ed è possibile rappresentarla tramite il seguente organigramma che ne evidenzia la struttura. Costituiscono il Consiglio di amministrazione:   

Presidente: Claudia Cattani Amministratore Delegato: Maurizio Gentile Consiglieri: Luciano Grazzini, Maurizio Mauri, Fabiana Lungarot

Il Collegio sindacale è invece costituito da:   

Presidente: Marco D'Amico Sindaci effettivi: Giancarla Branda , Francesco Marolda Sindaci supplenti: Gianpaolo Davide Rosset, Federica Silvestri

Dirigente Preposto: Vera Fiorani L’area relativa al Management risulta essere così composta: Amministratore Delegato e Direttore Generale: Maurizio Gentile Direzione Acquisti: Giuseppe Albanese Direzione Affari Legali e Societari: Vincenzo Sica Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo: Vera Fiorani Direzione Internal Audit: Edgardo Ugo Stefano Greco Direzione Commerciale: Christian Colaneri Direzione Circolazione: Daniele Moret Direzione Information & Communication Technology: Maurizio Levi Direzione Investimenti: Vincenzo Macello Direzione Risorse Umane e Organizzazione: Pietro Guarino Direzione Strategia, Pianificazione e Sostenibilità: Gianfranco Pignatone Direzione Produzione: Valerio Giovine Direzione Sanità: Gennaro Palma Direzione Tecnica: Paola Firmi Direzione Stazioni: Sara Venturoni 4

Direzione Protezione Aziendale: Giuseppe Francesco Lamanna Relazioni Istituzionali: Mara Mancini Ricerca e Sviluppo: Eugenio Fedeli Sicurezza di Rete e Qualità: Paolo Genovesi Centro Studi e Progetti Innovativi : Giulia Costagli Asset Management : Maurizio Gentile (ad interim) Relazioni con i media: Francesco Castellone

AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE

Roma Maurizio Gentile

CENTRO STUDI E PROGETTI INNOVATIVI

RICERCA E SVILUPPO

DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE,

ASSET MANAGEMENT

FINANZA E CONTROLLO

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DIREZIONE PROTEZIONE AZIENDALE DIREZIONE COMMERCIALE

SICUREZZA DI RETE E E DIREZIONE DIREZIONE AFFARI LEGALI DIREZIONE QUALITA’ SOCIETARI INVESTIMENTI PRODUZIONE

DIREZIONE CIRCOLAZIONE

DIREZIONE TECNICA

DIREZIONE RELAZIONI CON I MEDIA DIREZIONE DIREZIONI ACQUISTI STAZIONE SANITA’

DIREZIONE STRATEGIA, PIANIFICAZIONE E SOSTENIBILITA’

3. AMBIENTE COMPETITIVO Andremo ora ad analizzare l’ambiente competitivo all’interno del quale RFI opera e si interfaccia. Con questo termine si vuole indicare il task environment o ambiente specifico o transazionale, ovvero quella zona d’azione in cui l’impresa si colloca e nella quale viene a contatto diretto con altri individui e istituti, con i quali realizza scambi di risorse che sono necessarie alla sua sopravvivenza e al mantenimento delle condizioni di economicità. All’interno del task operano 4 forza competitive che sono: a. b. c. d.

CLIENTI FORNITORI CONCORRENTI DIRETTI CONCORRENTI INDIRETTI

Ferrovie dello Stato si rivolge a tutti i clienti che giornalmente si muovono su rotaie, potremmo dire che vende tracce orarie al cliente che fa trasporto su ferro. Possiamo quindi vedere come il mercato di riferimento di FS, 6

come Gestore dell’infrastruttura fa riferimento ai soggetti richiedenti e da Imprese Ferroviarie (IF). In particolar modo, oltre alle IF, alle regioni e province autonome rientrano anche “le autorità competenti di cui al regolamento (CE) n.1370/2007 del Parlamento Europeo e del Consiglio, nonché i caricatori, gli spedizionieri e gli operatori di trasporti combinati, con un interesse di pubblico servizio o commerciale ad acquisire capacità di infrastruttura ai fini dell’effettuazione di un servizio di trasporto ferroviario (D.Lgs. n.112/2015 art. 3 cc)”. In particolar modo, RFI, opera anche a stretto contatto BUS ITALIA il quale opera nel mercato di trasporto su gomma e che viene impiegato in casi estremi, come servizio alternativo, in caso di guasti prolungati dei treni. Il mercato all’interno del quale RFI opera, è fortemente competitivo, sia per la presenza di concorrenti diret, ma allo stesso tempo per la presenza di concorrenti indiret. Per quanto riguarda i primi, l’entrata nel mercato di ITALO non ha danneggiato l’impresa in quanto da recenti studi, emerge un miglioramento del servizio offerto e di conseguenza un aumento complessivo del 10-15% dei passeggeri che si muovono per mezzo dell’alta velocità. Allo stesso tempo, il trasporto su rotaie si interfaccia ogni giorno, con la competizione esercitata da servizi alternativi quali il trasporto aereo piuttosto che il trasporto su gomma. Analizzando i dati emerge che i passeggeri preferiscono viaggiare in treno. Ma per quale motivo allora il cliente dovrebbe scegliere RFI? O più in generale, cosa spinge il cliente a preferire o non il trasporto su treno rispetto al trasporto aereo o su gomme? Ho posto questa domanda a clienti in un’età compresa tra i 18 e 70 anni e di seguito vengono riportati alcune risposte e i risultati:

Martina 18 anni:

Michele 56 anni:

Matteo 21 anni:

Ilenia 50 anni:

Giulia 21 anni e Chiara 20: Rosa 70 anni: Angelo e Ginetto 72 anni: Luca 25 anni:

Cinzia 53 anni:

Francesco 20 anni: Giulia 20 anni: Luca 20 anni: Loredana 61 anni:

per viaggi di breve durata preferisco la macchina, per una questione di comodità. Nell’eventualità di viaggi a distanze maggiori, circoscritte all’Italia, la mia preferenza cade sul treno poiché in tal modo si evitano i lunghi controlli del check-in. preferisco viaggiare in treno, ma la mia risposta è anche altamente soggettiva poiché ho paura dell’aereo. In tal senso il treno mi garantisce una sensazione di sicurezza maggiore legata comunque a tempistiche brevi. per spostamenti su territorio nazionale preferisco il treno poiché è allo stesso tempo meno costoso rispetto all’aereo ed eventualmente, a parità di costo si risparmia tempo. Per brevi spostamenti invece preferisco la macchina. preferisco viaggiare in treno poiché più tranquillo e poco stressante. È sufficiente caricare i bagagli e godersi il viaggio, permettendomi la lettura di un libro o perché no, addormentarmi. Con la macchina poi oltre che più stressante, è più costoso. preferiamo l’aereo poiché molto più veloce e più comodo preferisco viaggiare in treno perché mi permette di vedere il paesaggio e mi sento più sicura. preferiamo viaggiare in macchina poiché non siamo vincolati ad orari e fermate. Siamo più liberi da un punto di vista organizzativo e possiamo maggiormente soddisfare le nostre esigenze. preferisco viaggiare in aereo poiché semplicemente più veloce. A tempistiche, effettuare un viaggio da Roma a Milano con l’aereo si impiegano all’incirca 45 minuti, a fronte delle tre ore necessarie in treno, per non parlare delle 7/8 h impiegate con la macchina. preferisco viaggiare in auto perché non sono vincolata a nulla. È vero anche però, che se c’è una necessità, un’urgenza di qualunque tipo, preferisco viaggiare in treno poiché più veloce a cospetto dell’aereo in cui non mi sento sicura. preferisco viaggiare in macchina, ma credo che questa affermazione sia altamente soggettiva. Non sono un amante dei treni o degli aerei, non mi piace aspettare quindi con la macchina sarei libero di stare ai miei tempi, alle mie esigenze e comodità. preferisco il treno poiché “più poetico” preferisco viaggiare in aereo poiché molto più veloce rispetto al treno o alla macchina, per quanto riguarda i lunghi viaggi ovviamente. preferisco viaggiare in auto poiché non sono vincolata a nulla.

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Rosa 73 anni:

Paola 45 anni:

Benedetto 30 anni:

Aldo 51 anni: Lorenzo 20 anni:

per viaggi di breve durata preferisco viaggiare in auto perché sarei più comoda, allo stesso tempo però se dovessi pensare ad un viaggio di molte ore preferirei viaggiare sul treno e non tramite aereo. preferisco viaggiare in treno. Perché mi garantisce una maggiore sicurezza e inoltre mi permette di muovermi a prezzi notevolmente inferiori rispetto all’aereo o alla macchina. Escludendo il piccolo dettaglio di non avere la patente. sono un pendolare, ogni giorno sono costretto ad effettuare la tratta Roccasecca-Roma. Sebbene in macchina impiegherei un tempo leggermente inferiore, preferisco muovermi tramite treno. In questo modo evito il traffico incessante di Roma e risparmio notevolmente in autostrada e benzina. Poi ora hanno aggiunto anche la fermata della super veloce! io personalmente preferisco viaggiare in macchina, perché mi piace molto guidare. Sono a mio agio alla guida. preferisco viaggiare in auto. In treno non riesco a rilassarmi, non sono tranquillo, dovrebbero fare dei sedili più ampi!

Dall’analisi sul mercato emergono quindi i seguenti dati:  Il 40% preferisce viaggiare in treno, poiché più sicuro paragonato all’aereo, e più veloce rispetto alla macchina.  Il 35% preferisce invece, viaggiare in auto. Poiché a dispetto di una maggiore velocità o di un costo minore, preferiscono la comodità del “non essere vincolati” a tempistiche e orari stringenti come quelli offerti dal treno o dall’aereo.  Il restante 25% preferisce invece l’aereo. Ed è possibile rappresentare il tutto tramite un grafico a torta e concludere quindi che i risultati ottenuti da RFI e più in generale da Ferrovie dello Stato sono per lo più positivi e non risentono della concorrenza che è invece, in forte calo.

25.00% 40.00%

35.00%

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Treno Macchina Aereo

3.1. TRASPORTO DELLE MERCI Un discorso contrario invece si può fare relativamente al trasporto delle merci in Italia. Numerosi dati dimostrano che il trasporto ferroviario delle merci è fortemente diminuito e l’obiettivo è ricondurlo ad una percentuale del 20% a dispetto dell’attuale 10%. Il motivo è dovuto al fatto che il trasporto di merci su rotaie non è più universale e generale ma si rivolge ad una nicchia di mercato ben determinata. Questo ha fatto sì che il trasporto delle merci su gomma abbia prevaricato in modo esorbitante grazie alla sua libertà di comportamento rispetto a regole e divieti. I vantaggi che potrebbe comportare il trasporto ferroviario delle merci sono però molteplici e si cerca di fare peso su questi per riportarlo al prestigio di cui godeva alcuni anni fa. Prima cosa potrebbe essere più vantaggioso a livello ambientale, ci sarebbe quindi una notevole diminuzione dell’inquinamento. Andrebbe poi anche a ridurre il traffico sulle statali e sulle autostrade, comportando meno incidenti e quindi, di conseguenza, meno costi per la sanità e per le assicurazioni. Inoltre, può tradursi in un grande vantaggio per le aziende, le quali, trasportando le merci sui treni e non su gomme, godrebbero di un grande risparmio di denaro, ma anche di tempo, grazie alla tecnologia degli stessi, che è in continuo miglioramento. Un esempio a ciò che ho appena detto è offerto dalla Fiat, la più grande azienda di auto in Italia, che per il trasporto di una grande quantità di merci, si serve di Ferrovie dello Stato.

4. STRATEGIA L’impresa che opera sul mercato necessita delle strategie che le permettano di evolversi e allo stesso tempo sopravvivere nel contesto e a fronte dei diversi concorrenti. Vediamo infatti come la strategia che adotta il gruppo FS è quella di mettere al centro i bisogni delle persone, viaggiatori o dipendenti. Strategia che fino a quel momento era stata maggiormente concentrata sul lancio dei nuovi servizi AV e poi anche sull’integrazione dei diversi metodi di trasporto. Il Gruppo FS italiane, da oltre 100 anni, è interessato e prende parte attivamente al progresso del Paese, in modo particolare prendendo in considerazione e occupandosi della mobilità di giovani, famiglie e lavoratori, di una società che cambia e si evolve vertiginosamente, che accelera, cercando allo stesso tempo di tenersi in contatto attraverso sistemi sempre più veloci ed efficienti. Da sempre infatti, il core business della società è dominato dal trasporto sicuro, comodo e efficiente di milioni di persone. Per questo motivo, il principale obiettivo strategico è garantire la migliore qualità di servizio in termini di capillarità territoriale nazionale, puntualità, sicurezza e comfort, ponendo il passeggero sempre al centro di ogni processo decisionale. Non a caso, seguendo dati statistici di numerose indagini emerge come 451 milioni su un totale di 520 milioni di passeggeri scelgono, ogni anno, i treni regionali del gruppo FS. Ovviamente la strategia varia in base ai piani di investimento che vengono adottati e realizzati. Seguiranno alcuni esempi ma vediamo come sono presenti alcuni punti cardine che vengono adottati dalla società per le azioni da mettere in atto: 

Al ce...


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