Scheda Romanzo Niebla (Unamuno) PDF

Title Scheda Romanzo Niebla (Unamuno)
Author Irene Gazzaneo
Course Letteratura Spagnola
Institution Università degli Studi di Roma Tor Vergata
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Summary

analisi della nivola di Miguel de Unamuno "Niebla"...


Description

SCHEDA DI LETTURA “NIEBLA” DI MIGUEL DE UNAMUNO PRESENTAZIONE DELL’AUTORE: Miguel de Unamuno nasce nel 1864 e muore nel 1936. E’ il massimo esponente della generazione del ’98. Basco e cattolico, fu inizialmente fuerista (conservatore e nazionalista), ma successivamente divenne un militante del partito socialista. La crisi spirituale del 1897 lo portò ad abbandonare il socialismo, ma non il progressismo sociale, e tornò ad una fede volontaristica. L’autore fu ossessionato dal linguaggio, specialmente dalle etimologie, del neologismo e dell’arcaismo. Nei suoi romanzi vi è una modulazione dell’io, che viene espresso come ansia di sopravvivenza e di trascendenza. Nelle sue opere viene eliminata l’ambientazione, ma si nota l’importanza di quest’ultima nei momenti di ricco simbolismo (paesaggio simbolico trasformato in uno stato d’animo). Unamuno inventò la nivola come tentativo di superare le norme descrittive del racconto tradizionale (confronto tra autore e personaggio). Altro concetto teorizzato dall’autore è quello di intrahistoria. Per Unamuno l’invenzione narrativa e la realtà storica non erano aspetti distinti, inoltre la vera storia non è quella dei grandi eventi ma quella scritta dalla cultura di matrice popolare. PRESENTAZIONE DEL TESTO: 1)CORNICE: Niebla viene pubblicato nel 1914, nonostante venga scritto diversi anni prima, con il sottotitolo nivola. Questo neologismo, creato dallo stesso Unamuno, indica il genere letterario di quest’opera utilizzato per svincolarsi dalle regole del romanzo realista, in particolare l’uso del narratore onnisciente in terza persona. Il termine nivola è dato dall’unione di niebla, titolo del testo stesso, e novela. Il libro esce nell’anno di inizio della Prima Guerra Mondiale, evento che segna la vita degli individui. Un’altra differenza tra Niebla e le novelas precedenti è il fatto che il lettore ha un ruolo attivo e deve interpretare il finale aperto per decidere come è morto il protagonista. Il titolo va ad indicare la nebbia che offusca la percezione visiva del protagonista, Augusto Pèrez, che non sa più distinguere tra realtà ed immaginazione. Di fatto il personaggio sogna di parlare con l’autore e con il cane Orfeo. Questa nebbia che non è fisica ma spirituale non consente al protagonista di vivere la sua vita appieno e di accorgersi di quello che accade intorno a lui. Niebla si apre con un prologo scritto, su richiesta di Unamuno, da un giovane autore alle prime armi che si scopre essere uno dei personaggi dell’opera. Per rendere ancora più veritiera questo inganno letterario Unamuno risponde a Victor Goti, autore del prologo, scrivendo un post-prologo e andandolo a smentire su alcuni punti. 2)ANALISI DEL TESTO: La trama di questa nivola si sviluppa intorno al personaggio di Augusto Pèrez, un facoltoso e giovane intellettuale. Il protagonista si innamora di Eugenia quando le passa davanti attraversando la strada, quindi decide di corteggiarla. Augusto è aiutato dalla famiglia della ragazza che però rifiuta il corteggiamento in quanto è impegnata in una relazione con un altro uomo. In seguito si invaghisce di un’altra ragazza, Rosaria, e inizia a chiedersi se fosse mai stato innamorato di Eugenia. Nonostante tutto decide di fare la proposta di matrimonio a quest’ultima, che sorprendentemente

accetta. Pochi giorni prima del matrimonio, però, Augusto riceve una lettera da parte di Eugenia che gli dice che è andato a vivere con Mauricio. Devastato, il protagonista decide di suicidarsi ma priva di farlo decide di mettersi in contatto con Unamuno, autore di un saggio sul suicidio. Al momento del confronto tra i due l’autore rivela ad Augusto che lui è solo un personaggio e, poiché non è reale, non può veramente uccidersi. Augusto però afferma di essere reale e si rivolge duramente all’autore, accusandolo di non essere un autore supremo. A questo punto il protagonista, tornato a casa, muore per mano di Unamuno. La nivola termina con il monologo del cane Orfeo, che si commuove di fronte alla morte del padrone. Gli eventi dell’opera possono essere divisi in cinque cerchi concentrici, ognuno dei quali va ad incorporare il precedente. Essi sono: -La realtà testuale di chi scrive: è costituita dal prologo e dal post-prologo. Il primo è scritto, su richiesta di Unamuno, dall’autore alle prime armi Victor Goti, che poi si scopre essere solo un personaggio creato dall’autore. Quest’ultimo va ad anticipare alcuni eventi della nivola, come ad esempio il suicidio di Augusto Pèrez. La maggior parte del prologo costituisce una parodia, che richiama quella che Cervantes compie nel Quijote, dei saggi brevi di Unamuno. Per rafforzare questa finzione letteraria Unamuno risponde al giovane autore scrivendo il post-prologo, con cui va a smentire alcune delle sue affermazioni. Quetso espediente utilizzato dallo scrittore ci fornisce anche la chiave di lettura della nivola. -La realtà testuale del protagonista nella narrazione: è costituita dai capitoli che vanno dall’I al VII. In questi sette capitoli vengono presentate tre diverse situazioni esistenziali. Nella prima Augutso Pèrez non riesce a dialogare con il mondo esterno e compie ampie divagazioni attraverso il flusso di coscienza. Nella seconda situazione il protagonista può dialogare con gli altri personaggi compiendo numerose divagazioni attraverso il monologo interiore. Con l’ultima situazione esistenziale Augusto si apre finalmente al mondo in quanto può intavolare una conversazione con gli altri personaggi senza compiere divagazioni. In questi capitoli il protagonista viene presentato da un narratore che mostra una propria personalità. Il personaggio, però, rifiuta di essere oggetto dei suoi commenti sprezzanti del narratore e decide di presentarsi attraverso il suo flusso di coscienza. Augusto non viene presentato attraverso una descrizione del suo aspetto psicologico ma attraverso la descrizione della sua postura. Il lettore osserva il mondo attraverso il protagonista. Ciò si può evincere dal fatto che le cose concrete ci appaiono solo quando Augusto le osserva. -La realtà testuale dei personaggi come enti di ficciòn: è costituita dai capitoli che vanno dall’VIII al XXX. In queste pagine Augusto, che si presenta alla famiglia della sua futura sposa, conosce molti personaggi che fungeranno da consiglieri, amici e confidenti. Queste figure facilitano il dialogo con il mondo esterna da parte di Augusto. In questi capitoli, inoltre, viene rinforzato il fatto che la realtà di Augusto è solo una finzione. Questa realtà testuale è basata sulla parodia di due classici della letteratura spagnola: La Celestina e Don Quijote. Per quanto riguarda il primo romanzo vi è una sostanziale differenza nel carattere dei due “seduttori”, Calixto e Augusto. Il primo è estroverso, sicuro di sé e sempre pronto all’azione, mentre il secondo è introverso ed impotente nei confronti delle donne. Per quanto riguarda il Don Quijote, Unamuno ne imita la struttura nella sua nivola. L’autore distingue

chiaramente il desiderio carnale dall’amore di un uomo per una donna andando cosi a ricordare il personaggio di Sancho, incapace di capire la casta devozione di Quijote. -La realtà testuale del protagonista rispetto al quale scrive: è costituita dai capitoli che vanno dal XXXI al XXXIII. Dal capitolo XXXI abbiamo un cambio nella voce narrativa. Invece della terza persona il narratore incomincia a scrivere in prima persona e si identifica come l’autore. Con questo espediente Unamuno si distacca dalla tradizione che vede le relazioni tra personaggi, autore e lettore ben stabilite. E’ in questi capitoli che avviene il confronto tra l’autore e il protagonista, ed è in questi capitoli che quest’ultimo scopre di essere solo un personaggio di finzione e che la sua vita è regolata Unamuno. -la realtà testuale del protagonista e di chi scrive rispetto al lettore: è costituita dall’ ‹‹Oraciòn fùnebre por modo de epìlogo››. Il personaggio che parla in questo capitolo è Orfeo, il cane di Augusto, che è dispiaciuto per la morte del padrone. Il narratore torna a rivolgersi al lettore in terza persona. Importante nell’opera unamuniana è il linguaggio, studiato attentamente dall’autore. Unamuno gioca molto sul duplice significato delle parole, specialmente nel prologo. In quest’ultimo Victor Goti scrive ‹‹porque los deseos del señor Unamuno son para mì mandatos en la màs genuina acepciòn de este vocabolo››, andando a giocare sul doppio significato della parola mandato che può significare ordine fisso o licenza di operare in un determinato modo. Lo scrittore gioca anche con i nomi dei personaggi, primo fra tutti Augusto Pèrez. Utilizzando un nome illustre e antico e un cognome che è tra i più diffusi in Spagna, Unamuno va a creare un contrasto che risulta ironico. Una caratteristica preponderante di Niebla è l’utilizzo del dialogo, che per Unamuno è rivelatore. Il testo è costituito per la maggior parte da dialoghi e da monologhi interiori e per la minima parte da narrativa descrittiva in terza persona, andando cosi ad eliminare quasi del tutto l’ambientazione. Il linguaggio unamuniano non è più statico ma è in movimento andando a rivelare un sistema di tensioni. I personaggi principali dell’opera sono: -Augusto: giovane intellettuale facoltoso, è un uomo molto riflessivo. Si innamora con molta facilità, infatti decide di corteggiare Eugenia dopo averla incrociata per strada. E’ un personaggio introverso che si perde nei suoi pensieri e che prima di prendere una decisione compie numerose divagazioni. -Eugenia: è la donna di cui si innamora Augusto. E’ molto esigente e sa quali sono le sue priorità nella vita. E’ fidanzata con Mauricio, uomo di cui è molto innamorata, ma nonostante questo accetta la proposta di matrimonio di Augusto. Pochi giorni dal matrimonio, però, lasca il protagonista rivelandogli in una lettera che è andata a vivere insieme a Mauricio. -Mauricio: è il fidanzato di Eugenia. A differenza del protagonista è un uomo estroverso e pigro che non lavora e non si sforza. Eugenia lascia Augusto per lui. -Rosarito: è la donna di cui Augusto pensa di essersi innamorato. Con lei il protagonista può fare tutto quello che vuole in quanto lei glielo lascia fare.

-Orfeo: è il cane, trovato abbandonato e velocemente adottato, del protagonista. Augusto parla con lui di tutti i suoi problemi e di tutte le cose che lo tormentano. Il libro termina con un suo elogio funebre in quanto è dispiaciuto per la morte del padrone. 3)COMMENTO E INTERPRETAZIONE: I temi affrontati da Niebla sono molteplici, tra cui l’immortalità e l’inadeguatezza dell’uomo. La prima è un tema ricorrente nelle opere di Unamuno. In Niebla, Augusto lotta contro il suo destino che è deciso dall’autore, anche se alla fine soccomberà ad esso. Per quanto riguarda il secondo tema possiamo dire che il protagonista è incapace di risolvere i problemi quotidiano che gli si presentano. Prima di prendere una decisione o di risolvere un problema, Augusto si “nasconde” nella sua mente e compie delle lunghe digressioni attraverso il monologo interiore. Nonostante non riesca a risolvere dei dilemmi “semplici”, il protagonista si pone delle domande esistenziali che lo fanno sentire ancora più inadeguato. Un altro tema affrontato da Unamuno è quello dell’esistenzialismo. Augusto è talmente perso nella sua mente e nei suoi pensieri che non sembra realmente presente nella sua vita, è come se non esistesse. Ciò possiamo notarlo in due scene: quando Augusto non vede Eugenia per la strada perché è perso nei suoi pensieri e durante la conversazione con Unamuno, quando quest’ultimo gli dice che non esiste. All’interno dell’opera vi è anche un elemento di metaficcìon, infatti l’autore, attraverso il personaggio di Victor, parla con Augusto e spiega la sua idea di letteratura e quello che significa nivola. 4)RICEZIONE: Nonostante sia stato pubblicata nel 1914, Niebla viene scritta da Unamuno nel 1907. A differenza della sue altre opere l’autore non informa gli amici, nelle sue lettere, della stesura del nuovo manoscritto. L’opera è considerata il “sequel” di Amor y Pedagogìa, scritta nel 1902. A differenza di quest’ultima opera, Niebla, che affronta molti dei temi trattati nell’opera del 1902, è considerata dalla critica “incompleta” e non all’altezza dello scritto precedente. Nonostante ciò Niebla ebbe molto successo e ne fu fatta una pellicola cinematografica intitolata Las cuatro novias de Augusto Pèrez (1976)....


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