Romanzo psicologico PDF

Title Romanzo psicologico
Author Marianna Cane
Course Letteratura italiana
Institution Università degli Studi di Firenze
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Summary

storia e caratteri del romanzo psicologico...


Description

Il romanzo psicologico

Le finalità e le caratteristiche del genere Un romanzo si definisce psicologico quando l’analisi dell’interiorità e la caratterizzazione psicologica dei personaggi prevalgono sullo svolgimento dell’azione. La trama è spesso assente, poiché l’autore vuole indagare stati d’animo e meccanismi mentali dei personaggi. Per questo l’intreccio narrativo è sostituito dal susseguirsi di situazioni legate a ricordi e a emozioni, seguendo il flusso dei pensieri.

Alle origini del genere psicologico Anche se analisi psicologiche dei personaggi compaiono già in alcuni romanzi del Settecento, l’attenzione all’interiorità dei personaggi comincia a manifestarsi con alcuni scrittori russi dell’Ottocento. La crisi di identità e lo sdoppiamento psichico sono centrali nelle opere di Dostoevskij, mentre la paranoia e la follia compaiono in molti racconti di Čechov. Alla fine del XIX secolo, la corrente letteraria del Decadentismo mette al centro la soggettività e l’irrazionalità dell’animo umano con personaggi come il Dorian Gray di Oscar Wilde.

La scoperta della psiche Studiando una cura per le malattie mentali, a fine Ottocento il medico austriaco Sigmund Freud scopre l’inconscio: un insieme di processi mentali che sfuggono al pensiero cosciente e costituiscono una zona oscura della mente da cui originano la maggior parte delle malattie nervose. Il filosofo francese Henri Bergson introduce una nuova concezione del tempo: accanto al tempo misurabile, egli individua il “tempo interiore” della coscienza in cui passato e futuro coesistono sotto forma di memoria e di proiezione dell’io.

Con le scoperte di Freud, nasce il vero e proprio genere letterario psicologico che si focalizza sul disagio esistenziale dei personaggi e sui meccanismi della memoria. Il tempo interiore di Bergson contribuisce a dare forma definitiva al romanzo psicologico, poiché permette di stravolgere il normale ordine cronologico degli eventi.

Il romanzo psicologico nel Novecento Il francese Marcel Proust applica il tempo interiore di Bergson nel romanzo monumentale in sette volumi “Alla ricerca del tempo perduto”, mentre James Joyce e Virginia Woolf usano le tecniche narrative del monologo interiore e del flusso di coscienza che permettono di trascrivere i pensieri dei personaggi. Non esistono più eroi ma anti-eroi, spesso incapaci di accettare la vita e di inserirsi nella società. La crisi dell’uomo moderno è tema comune a molti romanzi italiani del Novecento come “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo e “Il fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello....


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