Sociologia - 1 - La Costruzione Della Sociologia - di Jean-Michel Berthelot PDF

Title Sociologia - 1 - La Costruzione Della Sociologia - di Jean-Michel Berthelot
Author Antonio Donini
Course Psicologia clinica
Institution Università di Bologna
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La Costruzione Della Sociologia di Jean-Michel Berthelot Storia della sociologia e/o del pensiero sociologico il cui conteso è uno spazio geografico considerato in un tempo dato per i fatti che si ritiene vi siano accaduti. Assunti e argomenti contenuti nelle pubblicazioni dei sociologi di tre tipi: − Principi morali − Prese di posizione − Teorie, che comprendono tre ordini di proposizioni: enunciati di regolarità che mettono in relazione dei fenomeni sociali; enunciati sul metodo della sociologia e sulla sua nature in quanto disciplina; enunciati sulle cognizioni che occorre padroneggiare nell'esercizio di questa disciplina. Quattro orientamenti (di interesse) storico a due a due opposti: 1) Presentista: selezione tra attività organizzate de sociologi e le loro idee/teorie, quelle che giudica le più attuali; rilettura del passato allo scopo (non sempre consapevole) di giustificare come sono andate a finire le cose: storia scritta dai vincitori. 2) Storicista: occuparsi di vicende istituzionali, anche marginali o rimaste senza conseguenze e di teorie anche obsolete, per il solo fatto che sono esistite. A) Internalista: guarda alle teorie e, il più delle volte, alle spiegazioni; concepisce il suo successo come risultato di accumulazione di prove a sostegno di argomenti efficaci. B) Esternalista: non ci sono teorie di per sé vere o migliori, ma solo teorie egemoni e minoritarie. Gli orientamenti 4 e 3 assommati portano a trascurare i dati di contesto o istituzionali e sfociano nella storia normativa. L'alleanza tra 1 e 2 comporta la massima considerazione per le circostanze che accompagnano la nascita delle teorie e la loro diffusione, ma una sostanziale indifferenza per il loro valore dimostrativo. Berthelot: Constata che tra i programmi classici ve ne sono due che hanno fatto molta strada: - Durkheim, Oggettivismo, fenomeni sociali hanno un'esistenza propria, indipendente dagli individui (macrosociologia) - Weber, Soggettivismo, fenomeni sociali hanno esistenza determinata da come gli individui la vivono (microsociologia).

CAPITOLO PRIMO - Alle origini di una coscienza problematica Fine '800: la sociologia si afferma e acquisisce caratteristiche istituzionali e metodologiche che le conferiscono lo status di disciplina scientifica separandola, teoricamente, dalla filosofia sociale e saggistica letteraria. Inizi '800 sono segnati dal peso della rivoluzione francese e industriale: punto in comune è il sentimento di rottura. Non si tratta più di situazioni che il pensiero possa iscrivere nell'ordine sociale, ma di problemi sociali nel senso moderno del termine: densificazione della popolazione, promiscuità, delinquenza, prostituzione, alcolismo, mobilità elevata e precoce, sono lehìgati a una certa organizzazione sociale che richiede interventi inediti, con l'esito dell'emergere di nuove esigenze conoscitive. Il XIX sec vede la nascita dell'indagine sociale: si compie il distacco dalle memorie di viaggip delle menti migliori dei secoli precedenti; descrizione minuziosa e rilevanza sistematica, parlare di società non è più una questione di idee. Ci si può limitare a descrivere la realtà quando questa prende il volto odioso della disperazione umana?

1. Inchiesta Sociale e rilevazioni statistiche XIX sec: convergenza feconda tra interessi statali di controllo sociali, preoccupazioni umanitarie e igieniste di aiuto alle popolazioni più desiderate e la propensione ad applicare ai fatti umani i metodi matematici sperimentati nelle scienze naturali, facendo leva su coloro che godono dello stato di osservatori privilegiati: medici, sacerdoti, magistrati, insegnanti (Sinclair). Villermé, Dalle inchieste sulla condizione degli operai delle fabbriche tessili, sottolinea il ruolo decisivo degli intermediari. Nascono istituti per la raccolta informazioni; inizio del XIX che datano i primi procedimenti di raccolta e pubblicazione periodica, dando il via alla statistica industriale, agraria, criminale e dell'istruzione. Si sviluppano associazioni scientifiche di tipo nuovo, che riuniscono imprenditori, medici, studiosi e filantropi: Société francaise de Statistique universelle, Société libre de Statistique, Statistical Society of London, Mancgìhester Statistical Society, che pubblicano con regolarità indagini e resoconti. Kent: Sottolinea che molte inchieste condotte in questo periodo vanno oltre la storiografia descrittiva. Compaiono tecniche di raccolta delle informazioni (questionari, guida alle interviste) e di analisi dei dati (calcoli di medie e percentuali, tabulazioni incrociate) che anticipano metofi della sociologia empirica. Ricerche sovvenzionate da Booth, riguardano la popolazione inglese e la classificazione della povertà per tipi e cause. Inventa la nozione di soglia di povertà. LePlay: Ideatore di un metodo sistematico di raccolta dati di carattere sociale, fondatore istituto di studi e riforma sociale, Scociété d'economie sociale. Lavoro principale è Les ouvriers europées (1885), 36 monografie di famiglie operiaie realizzate in tutta Europa. Metodo illustrato in La méthode sociale: monografie caratterizzate da uno schema unificato di raccolta ed esposizione dei dati

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che comprende 13 paragrafi e 4 grandi sezioni, quali Luogo, organizzazione del lavoro e della famiglia I. II. Mezzi di sussistenza della famiglia III. Modo di Vita della famiglia IV. Storia della famiglia Le nozioni contenute in ciascuna rubrica sono quanto più possibile precise e informano sulla storia dei songoli componenti della famiglia studiata, comportamenti religiosi, sanitari e alimentari, credenze e obblighi contratti da ciascuno. Metodo che inaugura la codificazione delle variabili nelle scienze sociali. LePlay mira a costruire un repertorio dei fatti molteplici tra i quali la comparazione avviene da sé in maniera scontata sotto l'incontestabile autorità di una dottrina.

2. Democrazia e socialismo Conoscere per agire: a fronte degli sconvolgimenti politici e sociali della rivoluzione industriale, non basta più adunare informazioni. Bisogna arrivare a cogliere la logica che presiede all'organizzazione della società. Un disegno aperto a sbocchi più diversi, com'è provato dalla proliferazione delle correnti socialiste, anarchiche riformatrici. Si passa dall'accumulazione di dati e la determinazione delle regolarità statistiche alla ricerca di un principio organizzatore. Tocqueville: Sostiene che l'avanzare della democrazia è inesorabile. Essa costituisce l'obbiettivo verso il quale tendono, nel succedersi delle rivoluzioni, le società moderne, ed è sorta e ha potuto svilupparsi tranquillamente negli USA dove appare come la forza generatrice da cui sembra derivare ogni fatto particolare. Utilizza un metodo di ricostruzione riflessiva di una logica di comportamento con il confronto USA - Europa, con seguente svolgimento: a) Nelle società aristocratiche vi sono rapporti molto formali, mentre in quelle democratiche (accade il contrario) le differenze di rango sfumano e l'etichetta perde importanza. b) Negli USA vi sono rapporti personali di generosità e fiducia, le istituzioni spingono alla cooperazione e incontro delle classi. c) Trasportato in Europa, questo medesimo uomo diventa tutt'a un tratto difficile e puntiglioso nei rapporti sociali, perchè gli effetti di permalosità e socievolezza, sebbene diversi, sono prodotti dalla medesima causa. Il procedimento di Tocqueville consiste nel rendere intellegibile un comportamento sociale dal principio organizzatore del sistema considerato e, benchè parli ripetutamente di cause ed influenze, il comportamento non si lascia dedurre immediatamente dal principio. Esso è ricostituito dalla sua logica processuale ed esemplificato attraverso aneddoti tipici. Marx: Ha come termine di riferimento Hegel, in quanto sostiene che “la conoscenza sociale è figlia di una precisa filosofia della storia”. Apporto essenziale risiede nella definizione di un quadro e di un metodo di analisi che non hanno equivalenti nell'800. “Nella produzione sociale dell'esistenza umana, gli individui entrano in rapporti (determinati, necessari, indipendenti dalla loro volontà) di produzione che corrispondono a un determinato grado di sviluppo delle loro forze produttive materiali. L'insieme di questi rapporti costituisce la struttura economica della società, cioè la base reale sulla quale si eleva una sovrastruttura giuridica e politica e alla quale corrispondono forme determinate della coscienza sociale. Il modo di produzione della vita materiale condiziona il processo sociale, politico e spirituale della vita. L'essere sociale degli uomini determina la loro coscienza. A un dato punto dello sviluppo, le forze produttive materiali della società entrano in contraddizione con in rapporti di proprietà dentro i quali tali forze per l'innanzi s'erano mosse. I rapporti si convertono in loro catene, subentrando così un'epoca di rivoluzione sociale.” Marx pone le basi per un'architettonica e dinamica del sociale; la società si compone di tre piani (dal basso verso l'alto): − infrastruttura economica − sovrastruttura giuridica e politica − sovrastruttura delle forme di coscienza Il principio di organizzazione di una società risiede nel suo modo di produzione, che condiziona la vita sociale, che è una struttura dinamica che associa le forze produttive (insieme dei mezzi di produzione) e dei rapporti di produzione (rapporti tra uomini e mezzi, e rapporti tra uomini e uomini – tra classi). La rivoluzione industriale non è altro che la sostituzione della società capitalistica a quella feudale, cioè di un modo di produzione a un altro. Approccio dialettico ai fenomeni sociali, visti come momenti di un processo in divenire di cui è fondamentale capire la natura. La storia intesa non più come orizzonte, ma come dimensione costitutiva del sociale.

3. Gli inizi della sociologia scientifica Comte: Primo a manifestare con chiarezza la necessità di una sociologia scientifica, da lui chiamata fisica sociale, “che, sotto molti aspetti capitali, è il più grande e pressante bisogno della nostra intelligenza”. Legge dei tre stadi (teologico, metafisico, positivo), enunciata nello scritto Plan des travaux scientifiques nécessaires pour réorganiser la société con l'intento inizialmente pratico di far uscire l'Europa dalla crisi dopo la Rivoluzione dell'89. Tenta di risolvere il problema in modo organico, concependo la riforma della società come un'impresa essenzialmente teorica che coniughi conoscenza e valori. La soluzione viene trovata con la risposta alla domanda “qual è, sulla base dell'osservazione del passato, il sistema sociale destinato ad affermarsi, oggi, conformemente al corso della civiltà?” Cours de philosophie positive e Système de politique positive, sono due opere in cui sostiene che: A) Classificazione delle Scienze: la sociologia trova la sua giustificazione in una classificazione razionale delle scienze; è

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l'ultima scienza a nascere perché il suo oggetto (la società) è il più complesso e il suo studio richiede che gli oggetti più semplici delle altre scienze siano preliminarmente conosciuti. B) Statica Sociale e Dinamica Sociale: l’oggetto società va considerato da due punti di vista, statico e dinamico: esistono pertanto una Statica Sociale che studia l'ordine, cioè i modi in cui i fenomeni sociali coesistono nello spazio, e che ha le sue leggi, la più importante è che una società è tanto più ordinata quanto più vi è sviluppata la divisione del lavoro; e una Dinamica Sociale che studia il progresso, cioè i modi in cui i fenomeni sociali si succedono nel tempo (concependo sempre il progresso come sviluppo graduale dell'ordine), e che ha sue leggi, di cui la principale è che le società tanto più evolvono nella giusta direzione quanto più la crescita demografica vi si accompagna alla densificazione materiale della popolazione. C) Scienza Astratta: la sociologia è quindi intesa come scienza astratta, votata alla scoperta di leggi. Credo positivista: liberarsi dall'illusione che esista una qualunque causalità metafisica, rinunciare alla ricerca dell'essenza delle cose e attenersi esclusivamente ai fatti costatati e alle regolarità osservate. Spencer: Amplia l'analogia tra il passaggio, da un lato, dagli organismi più semplici a quelli più progrediti, e dall'altro, dalle società primitive alle società moderne. Ne Principi di sociologia, sostiene che la società è un organismo, mettendo in parallelo lo sviluppo delle funzioni vitali e quello delle istituzioni sociali. Un sistema fondamentale dell'organismo è quello regolativo, che si incarna, negli organismi viventi, nel SN e, nelle società, nel potere centrale. Classificazione delle società: distinte a seconda del loro grado di complessità e del sistema regolativo che vi è dominate, o di tipo militare oppure industriale. L'economia politica è alla base della sua riflessione in quanto l'azione umana è fondamentalmente razionale: l'homo oeconomicus calcola le possibilità che ha di accrescere i propri guadagni, o di limitare le perdite, in un mercato retto dall'equilibrio della domanda e dell’offerta.

CAPITOLO SECONDO - Le Grandi Scuole Fine del XIX sec: si realizza una coalescenza di elementi che determinata la costruzione di un nuovo campo di ricerca, la configurazione di un quadro epistemologico e l'istituazionalizzazione di un sapere. Tre insiemi di fatto entrano in questa particolare alchimia. 1) Il mondo è giunto a una svolta. Idea favorita da affermazione delle forme moderne di produzione economica e di partecipazione politica. I rapporti sociali propri della società industriale appaiono più nettamente che nel passato, dando luogo a coppie di nozioni destinate a diventare famose: comunità-società di Tonnies e società a solidarietà meccanica-società a solidarietà organica di Durkheim. 2) Profondo cambiamento del campo scientifico. Dopo il 1870 nascono le grandi università, biblioteche, centri di ricerca. La scienza riprende la via sperimentale: laboratori di psicologia sperimentale perfezionano tecniche di induzione artificiali e di trattamento dei fatti psichici. Rivalutazione delle teoria a fronte del culto positivistico. 3) Riconoscimento e ufficializzazione della sociologia come disciplina. Alla fine del secolo la domanda di professionalità diventa ineludibile. Prime cattedre che forniscono alla disciplina la legittimazione universitaria.

1. La scuola francese di sociologia L'emergere della sociologia francese si esprime soprattutto con la Revue philosophique (1876) dello psicologo Ribot, d'ispirazione positivistica che accoglie materiare di insegnamento di filosofia: la maggior parte di coloro che scrivono di sociologia sulla rivista sono professori di filosofia, come Espinas e Fouillée, i cui articoli manifestano la consapevolezza del fatto che la sociologia può diventare una disciplina autonoma. Durkheim: Compare una nuova figura di sociologo del nomalien caposcuola che non concepisce i fatti separati dalle idee e rifiuta tanto le speculazioni del pensiero deduttivo puro quanto le attrattive dell'empirismo sterile. Egli ha cercato di annettere la sociologia alla tradizione del razionalismo sperimentale sul ricorso al principio di causalità; Regole del metodo sociologico: “la sociologia richiede soltanto che le venga accordato che il principio di causalità di applichi ai fenomeni sociali, e che questo principio è posto da esse soltanto come un postulato empirico, prodotto da un'induzione legittima. Abbiamo il diritto di ammettere che essa è egualmente vera per il mondo sociale.” I fenomeni sociali non si riducono a idee, rappresentazioni e sentimenti. Essi sono esteriori agli individui e si impongono loro anche quando consistono in sentimenti in apparenza personali. La prima regola [del metodo sociologico], che è anche la più fondamentale, è di considerare i fatti sociali come cose. Questa regola è considerata l'atto di nascita dell'oggettivismo sociologico; essa si limita definire un approccio un atteggiamento da tenere. Il sociologo si deve porre di fronte ai fenomeni sociali come lo scienziato si pone di fronte ai fenomeni naturali: è necessario considerare i fenomeni sociali in se stessi (distaccati dai soggetti coscienti) e studiarli al di fuori come cose esterne dato che si presentano a noi in questa veste. Il sociologo darà precedenza lla ricerca delle cause rispetto a quelle delle funzioni, e si applicherà alla determinazione sperimentale delle leggi. Non si può operare mediante sperimentazione diretta, la sociologia deve ricorrere alla sperimentazione indiretta, ovvero alla comparazione che verte sulla concomitanza o simultaneità delle variazioni dei fenomeni studiati. Il compito da chiarire della sociologia è stabilire se esiste un rapporto di causalità, diretta o indiretta, tra A e B. La concomitanza costante è dunque di per sé una legge. Il Suicidio: mostra come la ricerca di una spiegazione non psicologica del suicidio sia giustificata da un'analisi attenta delle

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statistiche ufficiali del fenomeno. Risulta che il numero assoluto dei suici si mantiene a lungo costante in ciascuna società, tranne al variare bruscamente a seguito di crisi economica o politica. Ogni società ha un suo tasso di suicidio specifico, quasi fisiologico. Trasformato in una grandezza osservabile, il suicidio manifesta proprietà particolari, non riducibili al risultato di una semplice somma di comportamenti casuali: i dati statistici sono materiale selezionato che serve a formulare ipotesi e verificarle. Le variazioni del tasso di suicidio vanno attribuite, ciascuna, a una determinata causa. Si passerà poi alla formulazione di una teoria adeguata all'insieme delle cause: la causa del fenomeno B va cercata nel fenomeno A; si stabilisce una correlazione che, se confermata da altre dello stesso tipo, può portare a una spiegazione generale. Il suicidio varia in ragione inversa al grado di integrazione dei gruppi sociali di cui fa parte l'individuo. Vi è una varietà di tipi di suicidio: egoistico,, altruistico, anomico, fatalistico.

2. La scuola tedesca di sociologia La concezione dominante nella tradizione intellettuale tedesca è fondamentalmente dualistica: oppone le scienze dello spirito alle scienze della natura. Polarità riconducibile a diverse fonti quali la distinzione operata da Kant della sfera dell'azione umana e quella della natura, la critica hegeliana della ragione analitica a vantaggio della ragione dialettica, il movimento romantico e il suo anti-illuminismo. La conseguenza è il rifiuto dell'idea che la sociologia possa mai aspirare a diventare un qualcosa a sé. A partire dal 1883, economisti (Menger e Shmoller) e filosofi aprono dibattito sulla natura della scienza, finendo per opporre che la comprensione alla spiegazione nell'analisi dei fenomeni sociali; da qui si origina la sociologia comprendente. Weber: Espone e mette in pratica le regole di un programma scientifico. A differenza di Durkheim, ritiene che la ricerca specificatamente sociologica cominci dove finiscono le possibilità di una spiegazione dei fenomeni sociali nei termini delle loro regolarità causali. Economia e società si apre con una definizione in quanto la sociologia deve designare una scienza la quale si propone di intendere intendere in virtù di un procedimento interpretativo l'agire sociale, spiegarlo causalmente nel suo corso e nei suoi effetti. Per agire si intende un atteggiamento umano in senso soggettivo. Per agire sociale si intende un agire che sia riferito all'atteggiamento di altri individui, e orientato nel suo corso in base a questo. Vengono così enunciati un oggetto, l'agire sociale, e un metodo, la comprensione. Weber parla di azioni: seleziona, come oggetto della sociologia, le azioni che sono contemporaneamente dotate di senso e orientate verso gli altri; un alterco, una colluttazione o una discussione costituiscono, per gli attori della situazione, comportamenti dotati di senso. Non sono desumibili da leggi generali, non si riducono a rapporti di causa e effetto, ma esprimono un'intenzionalità cosciente: per spiegarli, bisogna comprenderli. Nella misura in cui l'agire umano non è l'espressione passiva di rapporti causali ma manifesta l'intenzionalità degli individui, il significato che essi danno a ciò che fanno, lo studio dell'agire sociale richiede un metodo diverso dalle scienze naturali. Il metodo è pr...


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