Spazi e tempi: ambiente come terzo educatore PDF

Title Spazi e tempi: ambiente come terzo educatore
Author Martina Scatola
Course Pedagogia
Institution Sapienza - Università di Roma
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Riassunti...


Description

SPAZI E TEMPI: AMBIENTE COME TERZO EDUCATORE

Il nido rappresenta un contesto educativo pensato per accogliere l’esperienza della crescita e dello sviluppo delle proprie potenzialit di esplorazione da parte di bambini nei primi tre anni di vita. Un nido non  un luogo di semplice accoglienza e custodia temporanea, ma uno spazio organizzato che deve essere pensato – a partire dalla progettazione e realizzazione dei propri ambienti L’idea di uno spazio “educativo” rappresenta una nozione centrale della pedagogia infantile, pensando alla capacit dell’ambiente, di contenere curiosit da esplorare e conoscere, di ospitare relazioni con gli altri bambini, di accogliere e sostenere i processi di sviluppo dei primi apprendimenti. Un buon nido  un luogo sicuro ed  improntato ad accoglienza, semplicit, appropriatezza. Alcuni aspetti sono particolarmente importanti come: • materiali della costruzione e giuste misure per i bambini • luci, colori, arredi e allestimento (arredi, attrezzature e oggetti vari devono essere scelti nelle dimensioni corrette, tutto a “misura” del bambino. Luce e colore determinano in grande misura la qualit di un ambiente. • dimensionamento, nuove costruzioni e ristrutturazioni (Il dimensionamento di un nido – sia per gli ambienti interni sia per lo spazio esterno –  regolato dalle norme di ciascuna Regione, che indicano la misura della superficie minima in rapporto al numero dei bambini da accogliere. Questo requisito normativo varie da regione e regione)  Il progetto di un nido si completa con il progetto del suo allestimento. Quest’ultimo  determinante per la qualit complessiva del servizio, tanto che anche un buon edificio non funziona bene se mal arredato. Gli spazi interni e all’aperto, gli arredi, la scelta e la disposizione dei materiali orientano adulti e bambini e rendono possibili l’acquisizione di comportamenti sociali/civili positivi, l’esplorazione, la scoperta, il gioco, le attivit collaborative, la concentrazione, l’intimit. L’ambiente fisico va consapevolmente progettato. Lo spazio parla, in quanto la disposizione degli arredi, la scelta dei colori, la pulizia, l’ordine, l’attenzione ai particolari, l’accessibilit di oggetti e materiali raccontano a chi vi entra una realt contraddistinta da attenzione, impegno, considerazione verso chi quello spazio lo vive tutti i giorni per tante ore. Lo spazio esterno riveste un’enorme importanza per l’organizzazione della giornata educativa/scolastica: esso dovrebbe essere curato, ben progettato per essere utilizzato dai bambini sia per attivit libere di gioco e movimento, sia per attivit più strutturate. Spazio interno e spazio esterno dovrebbero dialogare, svilupparsi in continuit, dando ai bambini possibilit di libert e autonomia di movimento. All’aperto, attraverso l’osservazione e la scoperta, sar possibile per i bambini incontrare ed esplorare il mondo della natura e dei viventi. La progettazione (o ri-progettazione) degli spazi terr conto di alcuni criteri guida da contestualizzare nelle diverse strutture:  Sicurezza e accessibilit per i bambini, affinché possano fruirne in modo autonomo ed autoregolato. La sicurezza  un valore educativo che consente ad adulti e bambini di vivere in serenit l’esperienza quotidiana.  Inclusivit: gli ambienti dovrebbero essere caratterizzati dall’assenza di barriere e dalla presenza di elementi che accolgano e orientino, siano rassicuranti e stimolanti anche per bambini con impedimenti motori o sensoriali e adattabili alle esigenze di gioco, di movimento e di cura di tutte le et.  Riconoscibilit: le funzioni e destinazioni d’uso devono essere facilmente identificabili da parte dei bambini, facilitandone l’appropriazione concreta, simbolica ed emotiva.



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Differenziazione funzionale: la configurazione degli ambienti e degli arredi deve essere coerente con il progetto educativo. In ciascun ambiente dovrebbero essere presenti e ben differenziati spazi fruibili dai diversi gruppi dei bambini e spazi dedicati alla cura personale, all’intimit (es. armadietto, scatola degli oggetti). Flessibilit: arredi e pareti mobili o scaffali devono poter consentire modifiche organizzative funzionali all’attivit da svolgere. Gradevolezza degli spazi e degli arredi per l’igiene, il riposo, la convivialit per promuovere il benessere fisico e sollecitare nei bambini l’acquisizione di buone abitudini personali e di responsabilit verso l’ambiente. Spazi esterni ben curati consentiranno ai bambini di fare esperienza della biodiversit e di sviluppare una prima sensibilit ecologica e di rispetto dell’ambiente naturale. Progettazione accurata di spazi per gli adulti per favorire il benessere, il dialogo, il lavoro comune, il relax. Infrastrutturazione tecnologica per l’attivit didattica, per la formazione e per i contatti con i genitori.

La scelta dei diversi tipi di materiali, la loro manutenzione e riparazione fanno parte della progettazione educativa e hanno la finalit di orientare i bambini alla scelta non casuale, all’uso attento, alla responsabilit del riordino. Verranno scelti con particole attenzione alla sostenibilit, giocattoli, libri, oggetti che orientino alla collaborazione. A disposizione dei bambini dovrebbero sempre esserci materiali per attivit individuali e di gruppo, per la motricit, per l’educazione alla musica, per l’arricchimento linguistico, per il gioco esplorativo e simbolico, per l’uso all’aperto, per le attivit espressive, per bambini con bisogni speciali, ecc. I tempi sono elementi chiave per il benessere del bambino, per incoraggiarlo ad esplorare, a interagire con gli altri, ad apprendere: tempi distesi consentono ai bambini di vivere esperienze umanamente ricche e di stabilire relazioni significative. I singoli momenti della giornata e le ritualit che li accompagnano aiutano i bambini a orientarsi nel tempo, ad organizzare le attivit, ad affrontare le novit e gli imprevisti. Elementi essenziali per i processi di apprendimento e per la costruzione della conoscenza: 1. Ripetizione e ricorsivit: offrono sicurezza e fiducia. 2. Variazioni e novit: offrono stimoli e suggerimenti. La struttura della giornata, scandita da momenti condivisi, consente ai bambini di prevedere e di orientarsi nei contesti educativi e disponendo del tempo per esplorare, concentrarsi, riflettere e impegnarsi nelle attivit; l’organizzazione della giornata dovrebbe essere anche sufficientemente flessibile da consentire soste, confronti e decisioni che possono modificare le abitudini quotidiane. Transizioni fluide e graduali tra i vari momenti della giornata predispongono i bambini al cambiamento e ai nuovi compiti, alle continuit e alle discontinuit, evitando frettolosit e tempi vuoti, creando aspettative positive, segnando i ritmi e i tempi di attesa come momenti di tranquillit e conversazione. L’organizzazione del tempo quotidiano comporta favorire un’appropriazione sempre più consapevole del contesto e un agire in maniera sempre più attiva e autonoma. Nella progettazione vanno considerati i tempi degli adulti e quelli necessari per le attivit di osservazione, progettazione, documentazione e valutazione. Il rapporto tra il tempo e il benessere di bambini, operatori e genitori richiede un pensiero e una progettazione improntata alla conciliazione educativa che tenga conto dei tempi di permanenza dei bambini nella scuola e nei servizi, dei tempi delle famiglie e dei tempi degli educatori/insegnanti....


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