7 - settori economici e spazi produttivi PDF

Title 7 - settori economici e spazi produttivi
Author Greta Sbrofatti
Course Geografia Economica
Institution Università degli Studi Niccolò Cusano - Telematica Roma
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Summary

Capitolo 7: Settori economici e spazi produttiviModulo 1 – IL SETTORE PRIMARIO E GLI SPAZI AGRICOLI Coltivazioni agricole Allevamento Economia forestale Pesca Si tratta di attività legate a processi naturali e condizioni ambientali.L'uomo esercita forme di controllo per modificare le condizioni ambi...


Description

Capitolo 7: Settori economici e spazi produttivi Modulo 1 – IL SETTORE PRIMARIO E GLI SPAZI AGRICOLI •

Coltivazioni agricole



Allevamento



Economia forestale



Pesca

Si tratta di attività legate a processi naturali e condizioni ambientali. L'uomo esercita forme di controllo per modificare le condizioni ambientali. → Trend negativi: – diseguale distribuzione delle coltivazioni – utilizzo del suolo per fini diversi dalla produzione agriola Nonostante però i trend negativi, resta l'attività più diffusa sulla superficie terrestre. La % di popolazione occupata nel settore primario è: •

Nord del mondo – 5% della popolazione attiva



Sud del mondo – 80% della popolazione attiva

→ Distribuzione (diseguale) delle coltivazioni: •

1/3 delle terre emerse è coltivato o dedicato al pascolo



2/3 comprendono foreste, boschi + aree produttive (costruzioni umane, ghiacciai, deserti, zone rocciose)



% di terre coltivate dei diversi continenti: - Europa 30% - Canada e USA 13% - Africa e Oceania 6%

Le cause della riduzione dello spazio coltivato pro capite sono: –

l'aumento della popolazione mondiale



diminuzione del suolo coltivabile

→ La nascita dell'agricoltura moderna: 1. Sistemi colturali: basati sull’associazione di varietà vegetali corrispondenti a condizioni ambientali, tecniche e a scelte sociali 2. Sistemi policolturali antichi: Rivoluzione nel tardo Medio-evo Aratura profonda Impiego del bue Rotazione delle colture ↓ Crescita produzione → Alimentazione di popolazione crescente e concentrata nelle città → Nascita dei mercati e delle proprietà terriere → Agricoltura sempre più intensiva, rotazione colture → Scoperte geografiche, produzione e scambio d’oltremare → Fertilizzanti e pesticidi → Spazio agricolo strutturato.

Le forme di organizzazione degli spazi agricoli avevano tradizionalmente una prevalenza delle relazioni verticali, mentre ad oggi hanno prevalenza di relazioni orizzontali. Al Nord vi è un'agricoltura capitalistica dei grandi spazi ed un'agricoltura commerciale contadinta. A Sud invece è presente un'agricoltura di sussistenza e di piantagione. ↓ Tipologie: •

Agricoltura intensiva: - territorio esiguo rispetto alla popolazione - irrigazione come fattore di intensificazione delle colture - prevalentemente nel Sud-est asiatico e Medioriente



Agricoltura itinerante: - tipica dell'agricoltura tropicale umida - abbattimento della foresta - prevalentemente in Africa centrale, Sud-est asiatico, America Latina e Centrale



Agricoltura delle zone semiaride: - siccità costante - raccolti modesti - pratica agricola estensiva - prevalentemente nella Regione del Sahel

L'agricoltura di piantagione invece è tipica delle regioni a clima tropicale umido, è una forma di agricoltura votata alle esportazioni con piantagioni localizzate lungo le coste o vie navigabili.

Nel Nord invece vi è appunto un'agricoltura capitalistica dei grandi spazi. Ciò significa che vi è: 1. grande distanza tra luoghi di produzioni e mercati 2. produzione estensiva che può contare su vasti spazi 3. scarso ricorso alla manodopera 4. elevato utilizzo di macchinari 5. imprese agricole estese 6. spazi utilizzati che si adattano alla domanda

L'agricoltura commerciale contadina invece è: •

tipica dei paesi ricchi e densamente popolati



dove vi è una fascia climatica temperata



forma di agricoltura intensiva



superfici aziendali non molto vaste



alto prezzo dei terreni

Due tendenze nella moderna agricoltura: •

OGM: ottenuti combinando il patrimonio genetico di specie vegetali diverse Obiettivo: ottenere varietà che possano resistere agli attacchi di parassiti e insetti e abbiano un maggiore valore nutrizionale. - Principali produzioni: soia, cotone, mais, colza - Principali consumatori: USA, Canada, Argentina, Brasile, India, Cina - Forti resistenze in Europa: danni all’ambiente, prodotti “non naturali”



Agricoltura Biologica: utilizza metodi naturali che non contemplano il ricorso a sostanze chimiche. - I paesi che praticano maggiormente questa forma di agricoltura sono: Svezia, Finlandia, Italia, Germania

Modulo 2 – IL SETTORE SECONDARIO E GLI SPAZI INDUSTRIALI L'industria è l'insieme delle attività manifatturiere di trasformazione di prodotti primari in beni destinati al consumo.

Le 3 fasi sono : approvvigionamento – produzione – distribuzione 1) Approvvigionamento: estrazione di materie prime e utilizzo di fonti di energia. Le caratteristiche delle materie prime sono: limitatezza e distribuzione ineguale. - Su scala globale vi è un aumento della domanda di beni, che porta a: > riduzione dei costi di trasporto > allargamento aree di estrazione > crescita della resa dei giacimenti - Su scala regionale vie è una separazione fisica tra luogo di estrazione e luogo di trasformazione, inoltre: > infrastrutture specializzate > flussi di materie tra regioni lontane 2) Produzione: è la trasformazione delle materie prime e dei componenti nel prodotto finito. 3) Distribuzione: intesa come del bene prodotto sul mercato. - Bene finito: il mercato è rappresentato da consumatori finali; - Semilavorati o macchinari: il mercato è rappresentato da altre imprese.

→ Origini ed evoluzione dell'industria: •

XVIII secolo le industrie erano per lo più manifatture tessili e impianti di lavorazione dei metalli. Si localizzavano vicino a giacimenti di materie prime e fonti energetiche, con però un alto costo di trasporto.



XX secolo – anni '70 vi è una crescita delle economie occidentali e delle multinazionali. Gli investimenti sono concentrati nelle economie industrializzati e vi sono scambi tra Stati e governo dei mercati. Determinanti sono la conquista dei territori e il controllo su di essi.



Inizio XX secolo le industrie diventano imprese di grandi dimensioni, investono nei paesi di tradizione coloniale.



XX secolo – anni '80 si hanno innovazione tecnologiche, scomposizione del ciclo produttivo, trasporti e comunicazioni, omogeneizzazione dei mercati e la eliminazione delle barriere commerciali. I principali investimenti avvengono tra le imprese. Vi è inoltre una compressione spazio-temporale, un trasferimento capitale/prodotti/tecnologie + ricerca di nuovi mercati manodopera.

Modulo 3 – IL SETTORE TERZIARIO E GLI SPAZI DEI SERVIZI Le industrie dei servizi producono beni non tangibili, ma prestazioni necessarie per le società moderne e attività complementari al settore primario e secondario. → Fattori di sviluppo: –

riduzione dei costi di trasporto delle merci



automazione dei processi produttivi



progressi nelle ICT

→ Fattori di localizzazione delle attività terziarie: –

distribuzione della popolazione



potere d'acquisto della clientela



spazi disponibili



costi di insediamento

→ Tipologie di servizi: –

Cittadini; scuole, alberghi, ristoranti, supermercati



Imprese; studi tecnici di progettazione, agenzie di marketing e pubblicità



Cittadini e Imprese; trasporti, assicurazione, banche, studi legali

Le categorie del settore terziario sono suddivisibili in 3: •

Terziario arretrato ovvero le attività a basso valore aggiunto e a basso contenuto tecnologico. - personale non qualificato - tipico delle economie in ritardo sviluppo - attività di commercio al dettaglio, vendita ambulante e assistenza agli anziani



Terziario tradizionale ovvero le attività di servizio a medio valore aggiunto. - economie industrializzate - in Europa, forte componente femminile - attività di trasporti, turismo, bancaria e consulenza

Le attività del settore terziario: marcelogica (trasporti, commercio, servizi bancari etc) – gerarchico territoriale – funzionale. ↓ – Servizi per le famiglie: commercio dettaglio – Servizi di uso collettivo: amministrazione, scuole – Servizi per le imprese: ricerca, logistica, marketing – Attività quaternarie: vertice politico, direzione di multinazionali

Fanno parte del settore terziario i servizi rivolti da privati con scopi sociali integrativi dell'azione pubblica (ONLUS), anche estesi all'estero (ONG e cooperazione internazionale). → Il non profit, gode di agevolazione fiscali e normative, si colloca tra Stato e mercato. E' presente nei paesi sviluppati ed in crescita continua. E' finanziato da: –

fondi pubblici centrali o locali



donazioni di privati e aziende



proventi derivati dai servizi prestati

Modulo 4 – IL SETTORE QUATERNARIO E GLI SPAZI DELL'INNOVAZIONE Il settore quaternario o terziario avanzato è il settore economico maggiormente legato allo sviluppo tecnologico. I fattori del progresso sono legati alle economie avanzate: – incremento di risorse dedicate alla produzione e alla circolazione della conoscenza – forte innovazione tecnologica

→ Innovazione: motore per la circolazione della conoscenza.

→ Effetti economici e geografici del settore terziario: –

centralità delle attività legate a scienze e tecnologie



polarizzazione lavorativa nei settori ad alta intensità e di conoscenza

I parchi scientifici e tecnologici sono aree caratterizzate dalla concentrazione di attività ad alto contenuto tecnologico. •

Obiettivo primario – aumentare il benessere di una comunità sviluppando la cultura dell'innovazione.



Azioni – collaborazioni tra istituzioni, centri di ricerca, imprese. Servizi caratterizzati da un alto valore aggiunto – disponibilità di spazi e laboratori di alto livello.



Elemento chiave – vicinanza spaziale tra soggetti pubblici e privati.



Funzioni – produrre e diffondere conoscenza, creare economie esterne di tipo tecnologico, incubatore per le nuove imprese.

Di fondamentale importanza è la vicinanza spaziale tra soggetti pubblici e privati tra i quale si sviluppa una fitta rete di rapporti.

Mentre nelle attività industriali si è generalmente ricorso alla delocalizzazione, nel settore quaternario l'agglomerazione di istituzioni, imprese, e centri di ricerca favorisce la diffusione dell'innovazione.

→ Criteri necessari per la creazione di un PST: •

specializzazione nell'alta tecnologia – presenza attività ad alto contenuto tecnologico;



grado di innovatività dell'area – risorse umane qualificate, università e centri di ricerca.

Modulo 5 – SETTORI ECONOMICI E SPAZI PRODUTTIVI Il settore terziario avanzato, o anche meglio noto come quaternario comprende tutta una serie di attività altamente qualificate a tecnologia avanzata, dove rientrano anche le telecomunicazioni, che grazie allo sviluppo tecnologico ed il progresso registrato nei vari settori economici hanno portato, il più delle volte, ad un netto miglioramento dei trasporti e delle comunicazioni. Di fatto, tali miglioramenti, negli ultimi 30 anni hanno portato ad una forte intensificazione delle relazioni spaziali le quali da un lato hanno incrementato il flusso di merci, persone, capitali e informazioni, dall'altro hanno prodotto il fenomeno della cosiddetta convergenza spazio-temporale che ha dato modo di avvicinare molte aree del mondo le quali erano una volta isolate. Attraverso tale fenomeno la distanza perde infatti la sua accezione, poiché vengono introdotte innovazioni tecnologiche che permettono spostamenti di persone e merci in modo più semplificato. Ed è proprio grazie al trasporto, elemento essenziale dell'organizzazione territoriale, che si è potuti arrivare alla formazione di maglie connettive del territorio. Per tanto, i mezzi e le vie di trasporto presentano una localizzazione detta a rete, cioè una serie di linee materiali interconnesse attraverso nodi, la cui importanza dipende dall’intensità dei flussi di traffico che li attraversano. Le principali linee di trasporto sono definite come assi di trasporto e, di quest'ultime, quelle che interessano i maggiori traffici mondiali prendono il nome di direttrici o corridoi. Tali direttrici sono 4: • Europa Occidentale – Nord America → Europa: versante atlantico ; versante mediterraneo. → USA: costa est ; costa ovest. •

Nord America – Cina, Giappone, Paesi asiatici affacciati sul Pacifico



Europa Occidentale – Cina, Giappone: attraversando il Medio Oriente e l'Asia meridionale.



Cina, Giappone – Europa Occidentale: attraversando la Russia e l'Europa Orientale.

Le maggiori vie di trasporto sono invece: • trasporto terrestre – es. trasporti stradali, ferroviari ecc... • trasporto aereo • trasporto marittimo Logicamente nelle aree poco popolate e nei paesi del Sud del mondo le reti di trasporto sono poco efficienti o addirittura assenti. Ciò ha portato ad una polarizzazione, ovvero ad una concentrazione delle reti di trasporto solo in alcune aree, e ad un dualismo tra le aree ben collegate e quelle isolate (anche all'interno della stessa regione).

Come detto in precedenza, la globalizzazione riesce a soddisfare il bisogno di collegare le persone, informazioni, merci e capitali portando con se un forte impatto sull'organizzazione territoriale. Cioè è reso possibile anche dagli hub & spoke, che riguardano il traffico di merci e di persone soprattutto per via aerea. Per hub vanno intesi i maggiori aeroporti mondiali che ricoprono il ruolo di nodi centrali per lo cernita di merci e persone verso gli spoke ovvero quegli spazi più periferici. E' da sottolineare che tale sistema non riguarda solo il trasporto aereo, ma più in generale le reti di trasporti veloci, che rendono possibili le interconnessioni e migliorano le relazioni tra il sistema locale con quello globale, rinforzando però i divari con le regioni più marginali. Grazie a tutti questi progetti di direttrici di trasporto in grado di plasmare nuove gerarchie territoriali è possibile parlare di una vera e propria geopolitica dei trasporti. Quanto detto poc'anzi sulle relazioni tra luoghi, persone ed imprese, rese possibili grazie ai mezzi di trasporto, vale anche per i mezzi di comunicazione. Di fatto, la circolazione di informazioni è ormai indispensabile e rappresenta uno degli strumenti essenziali nelle società moderne. I nuovi cambiamenti, gli sviluppi tecnologici e la necessità di trasmettere le informazioni in tempi sempre più brevi ha portato allo sviluppo delle telecomunicazioni ovvero quelle attività di trasmissione a lunga distanza di segnali, parole ed immagini. Tale settore si sviluppa sempre più velocemente, formando ad oggi una filiera produttiva che crea circa il 10% del PIL mondiale. Come ogni branca, anche quella concernente le telecomunicazioni ha visto una forte evoluzione, partendo dalla radio, alla televisione fino ad arrivare ad internet. Si è poi assistito, negli ultimi 20 anni allo sviluppo della fibra ottica, la quale consente di trasmettere dati ad altissima velocità. Come visto in precedenza con i mezzi di trasporto, anche con quelli di comunicazione la diffusione del progresso non è stata omogenea. Vi sono infatti alcune aree che risultano ancora sottosviluppate. Tali differenze vengono riassunte dall'espressione digital divide, che riguarda appunto le difficoltà di accesso alle tecnologie dell'informazione e delle comunicazione da parte di individui o imprese in base alla collocazione geografica. Il digital divide viene calcolato analizzando 3 indicatori i quali permettono appunto di confrontare la diffusione e la distribuzione geografica delle telecomunicazioni: 1. il primo indice riguarda l'utilizzo dei computer 2. il secondo indice riguarda gli abbonamenti telefonici per numero di abitanti 3. il terzo indice riguarda la % di popolazione che usa internet

Modulo 6 – GLI SPAZI DEL TURISMO Il turismo è praticato da chi si sposta dal luogo abituale di vita e di lavoro verso un'altra località per almeno una notte e per non più di un anno, con lo scopo di arricchire le proprie conoscenze, oppure migliorare la propria salute o ancora divertirsi ed evadere dai normali comportamenti della vita quotidiana. → Localizzazione dei servizi: –

luoghi di partenza pochi servizi



luoghi di destinazione maggior parte dei servizi

I flussi turistici mondiali: •

principale flusso di turisti è quello tra paesi ricchi



flusso verso paesi del Sud del mondo circa il 30% (principalmente dal Nord)



flussi dal Sud superano di poco il 10% del totale



principale area di destinazione – Europa, seguono poi Asia e America



su scala mondiale il turismo fa registrare una crescita geograficamente molto ineguale



la vicinanza geografica continua a rivelarsi un fattore centrale di sviluppo turistico...


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